La verde Ucraina
- MatteoMantoani
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La verde Ucraina
Entra l’uomo di colore: una palla di lardo foderata d’Armani. Allunga la mano col passaporto, al dito porta un anello dal diamante grosso come una polpetta.
Copertina nera con stemma arzigogolato: Malawi. Il suo nome è Abid Mombete.
Lo fisso. Abbassa gli occhi contornati di capillari.
Mi appoggio allo schienale. «Scopo della visita?»
«Business.»
Giro le pagine, il timbro è a posto. «Benvenuto!»
Le dita tozze riprendono il libretto. «Adesso è il turno di mia moglie, non sia severo, o quella la farà pagare a me.»
Indico l’uscita col medio, il ciccione ghigna e se ne va.
Entra la gnocca. Bionda, tette grosse. Passaporto verde intenso, Ucraina. Da quanto non ne vedevo uno!
La foto è recente, zigomi alti e labbra da pompini. Maria Mombete, il cognome è giusto, deve aver tenuto la doppia cittadinanza. «Lei è la moglie di Abid Mombete?»
Annuisce.
Fisso la copertina verde. Ma… l’Ucraina non aveva il passaporto blu?
«Il suo documento è autentico?»
«La prego, lui aspetta.»
Sorrido, è solo una troia imbottita di botox che ha sposato il riccone di turno, mica una kamikaze! «Ok, benevenuta!»
Oltrepassa la frontiera.
«Il pross—»
L’esplosione mi scaraventa a terra, la cabina crolla. Il ciccione sta sparando ai soldati, la testa della moglie rotola ai suoi piedi.
Mi mostra il dito medio. Il diamante luccica.
Copertina nera con stemma arzigogolato: Malawi. Il suo nome è Abid Mombete.
Lo fisso. Abbassa gli occhi contornati di capillari.
Mi appoggio allo schienale. «Scopo della visita?»
«Business.»
Giro le pagine, il timbro è a posto. «Benvenuto!»
Le dita tozze riprendono il libretto. «Adesso è il turno di mia moglie, non sia severo, o quella la farà pagare a me.»
Indico l’uscita col medio, il ciccione ghigna e se ne va.
Entra la gnocca. Bionda, tette grosse. Passaporto verde intenso, Ucraina. Da quanto non ne vedevo uno!
La foto è recente, zigomi alti e labbra da pompini. Maria Mombete, il cognome è giusto, deve aver tenuto la doppia cittadinanza. «Lei è la moglie di Abid Mombete?»
Annuisce.
Fisso la copertina verde. Ma… l’Ucraina non aveva il passaporto blu?
«Il suo documento è autentico?»
«La prego, lui aspetta.»
Sorrido, è solo una troia imbottita di botox che ha sposato il riccone di turno, mica una kamikaze! «Ok, benevenuta!»
Oltrepassa la frontiera.
«Il pross—»
L’esplosione mi scaraventa a terra, la cabina crolla. Il ciccione sta sparando ai soldati, la testa della moglie rotola ai suoi piedi.
Mi mostra il dito medio. Il diamante luccica.
Ultima modifica di MatteoMantoani il lunedì 21 giugno 2021, 23:28, modificato 3 volte in totale.
- maurizio.ferrero
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Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)
- MatteoMantoani
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Re: La verde Ucraina
maurizio.ferrero ha scritto:Ciao Matteo! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)
Grazie, oh Giovane (non Antico) Maurizio!
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Re: La verde Ucraina
Tema rispettato. Hai fatto un ottimo lavoro. Mi è piaciuta la cura dei nomi: Abid Mombete per il protagonista, Malawi per il nome dello stato. E anche il dubbio sul colore del passaporto della moglie di lui, un’ucraina vistosa (blu o verde?) da parte dell’agente doganale. La descrizione di Abid, poi, è veramente da film di Tarantino (completo Armani, diamantone al dito e parecchi chili di troppo). E anche la sorpresa finale è incredibile: i due sono terroristi. Si scatenano un’esplosione e un conflitto. Peccato per la sorte della conturbante Maria.
- MatteoMantoani
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Re: La verde Ucraina
alexandra.fischer ha scritto:Tema rispettato. Hai fatto un ottimo lavoro.
Grazie mille di essere passata :) e grazie per i complimenti! Sempre troppo gentile :)
Mi è piaciuta la cura dei nomi: Abid Mombete per il protagonista, Malawi per il nome dello stato.
Eh! Il signor google mi ha dato una bella mano :)
La descrizione di Abid, poi, è veramente da film di Tarantino (completo Armani, diamantone al dito e parecchi chili di troppo).
Sì, è vero :) sembra Marcellus Wallace..
E anche la sorpresa finale è incredibile: i due sono terroristi. Si scatenano un’esplosione e un conflitto. Peccato per la sorte della conturbante Maria.
No, dai.. Era abbastanza prevedibile :) sono sicuro che molti mi bacchetteranno per il finale un po' scontato :)
Grazie ancora per il commento! Buona fortuna per la gara!
- Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: La verde Ucraina
Che palle, Matteo. Ma sempre te devo finire a commentare? :D
Scherzi a parte, devo ammettere che questo brano mi ha lasciato un po’ freddino. Parti molto bene, con un’efficace descrizione del futuro terrorista (anche se non capisco perché nella prima frase usi l’articolo determinativo, come se il protagonista si aspettasse l’arrivo dell’uomo). Poi però, al pari del racconto di Luca, ecco giungere la sensazione finale da “e quindi?”. Solo che se nel caso del buon Fagiolo la scena rappresentata aveva il pregio di essere divertente e dotata di una logica interna, qui tutto ciò manca.
A inizio lettura, viste le premesse, mi ero aspettato un brano a tema razzismo. Ciò che ho ricevuto è invece una scena nonsense priva di alcun messaggio. Perché il terrorista dice quella frase sulla moglie che puzza da ammissione di colpa? Perché il protagonista fa passare la donna anche se il documento è palesemente falso (il fatto che venga presentato come un inetto ignorante e razzista è troppo debole come motivazione per una persona nella sua posizione lavorativa)? E poi, perché la donna si è fatto esplodere subito? Cosa ha ottenuto se alla fine l’ordigno manco era abbastanza potente da uccidere chi si trovava a pochi metri di distanza (leggasi marito e protagonista)? Infine, perché il dito medio?
Davvero, mi spiace, perché ben comprendo l’estrema difficoltà di questa edizione (e già tremo al pensiero della tappa conclusiva da 800 caratteri), ma temo che a questo giro la ciambella sia uscita priva di buco.
Scherzi a parte, devo ammettere che questo brano mi ha lasciato un po’ freddino. Parti molto bene, con un’efficace descrizione del futuro terrorista (anche se non capisco perché nella prima frase usi l’articolo determinativo, come se il protagonista si aspettasse l’arrivo dell’uomo). Poi però, al pari del racconto di Luca, ecco giungere la sensazione finale da “e quindi?”. Solo che se nel caso del buon Fagiolo la scena rappresentata aveva il pregio di essere divertente e dotata di una logica interna, qui tutto ciò manca.
A inizio lettura, viste le premesse, mi ero aspettato un brano a tema razzismo. Ciò che ho ricevuto è invece una scena nonsense priva di alcun messaggio. Perché il terrorista dice quella frase sulla moglie che puzza da ammissione di colpa? Perché il protagonista fa passare la donna anche se il documento è palesemente falso (il fatto che venga presentato come un inetto ignorante e razzista è troppo debole come motivazione per una persona nella sua posizione lavorativa)? E poi, perché la donna si è fatto esplodere subito? Cosa ha ottenuto se alla fine l’ordigno manco era abbastanza potente da uccidere chi si trovava a pochi metri di distanza (leggasi marito e protagonista)? Infine, perché il dito medio?
Davvero, mi spiace, perché ben comprendo l’estrema difficoltà di questa edizione (e già tremo al pensiero della tappa conclusiva da 800 caratteri), ma temo che a questo giro la ciambella sia uscita priva di buco.
lupus in fabula
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: La verde Ucraina
Niente male davvero. Ottimo stile, vivido e presente. Tema declinato in modo originale. L'appunto che ti faccio è il finale scontatissimo. Purtroppo appena dici "kamikatze" si ha già capito come andrà a finire. Per assurdo, mi avrebbe sorpreso di più se… non accadeva nulla. Comunque ho apprezzato.
solo una curiosità: perché indica l'uscita col medio?
solo una curiosità: perché indica l'uscita col medio?
- MatteoMantoani
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Re: La verde Ucraina
Michael Dag ha scritto:Niente male davvero. Ottimo stile, vivido e presente. Tema declinato in modo originale. L'appunto che ti faccio è il finale scontatissimo. Purtroppo appena dici "kamikatze" si ha già capito come andrà a finire. Per assurdo, mi avrebbe sorpreso di più se… non accadeva nulla. Comunque ho apprezzato.
solo una curiosità: perché indica l'uscita col medio?
Grazie mille Dag! Sapevo che qualcuno mi avrebbe bacchettato per il finale XD prova a indicare qualcosa col medio a qualcuno, quello non penserà che lo stai mandando a quel paese? La mia idea era quella: il ciccione chiede un trattamento speciale per la moglie, e il pdv lo manda velatamente affanculo, cosa che alla fine gli viene restituita :)
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: La verde Ucraina
si, immaginavo fosse una semina per il finale, ma mi era sfuggito che lo facesse apposta!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La verde Ucraina
John Doe ha scritto:Che palle, Matteo. Ma sempre te devo finire a commentare? :D
Vero? XD ormai ti sarai stufato :)
Scherzi a parte, devo ammettere che questo brano mi ha lasciato un po’ freddino. Parti molto bene, con un’efficace descrizione del futuro terrorista (anche se non capisco perché nella prima frase usi l’articolo determinativo, come se il protagonista si aspettasse l’arrivo dell’uomo).
Oddio, l'articolo determinativo lo potrei spiegare dicendo che il pdv aveva intravisto l'uomo prima che entrasse in cabina..
A inizio lettura, viste le premesse, mi ero aspettato un brano a tema razzismo. Ciò che ho ricevuto è invece una scena nonsense priva di alcun messaggio. Perché il terrorista dice quella frase sulla moglie che puzza da ammissione di colpa? Perché il protagonista fa passare la donna anche se il documento è palesemente falso (il fatto che venga presentato come un inetto ignorante e razzista è troppo debole come motivazione per una persona nella sua posizione lavorativa)?
No, non è sicuro che il documento sia falso. Il passaporto Ucraino è blu, ma lui non se lo ricordava con certezza. Fa quella domanda alla donna, ma guardandola, la sottovaluta a causa del suo aspetto poco minaccioso, e la lascia passare.
E poi, perché la donna si è fatto esplodere subito? Cosa ha ottenuto se alla fine l’ordigno manco era abbastanza potente da uccidere chi si trovava a pochi metri di distanza (leggasi marito e protagonista)? Infine, perché il dito medio?
Oddio, l'esplosione distrugge la cabina, e scatena un bel casino. Il dito medio perché, a sua volta, il pdv ha velatamente mandato affanculo il ciccione, quando gli ha indicato l'uscita tendendogli il medio.. è una specie di vendetta :)
Davvero, mi spiace, perché ben comprendo l’estrema difficoltà di questa edizione (e già tremo al pensiero della tappa conclusiva da 800 caratteri), ma temo che a questo giro la ciambella sia uscita priva di buco.
Eh! Ci ho provato! :)
Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo,
caspita che finale! Il racconto filava liscio e ho apprezzato pure l'ironia nel sottolineare i dettagli dei passeggeri. Poi si strasforma in un ciclone a ciel sereno e considero un tocco di genio quel dito medio con brillocco. Uno stile davvero ottimo, che si legge con piacere. Anche il tema è rispettato, uno dei migliori racconti letti fino ad ora.
caspita che finale! Il racconto filava liscio e ho apprezzato pure l'ironia nel sottolineare i dettagli dei passeggeri. Poi si strasforma in un ciclone a ciel sereno e considero un tocco di genio quel dito medio con brillocco. Uno stile davvero ottimo, che si legge con piacere. Anche il tema è rispettato, uno dei migliori racconti letti fino ad ora.
- Andrea Lauro
- Messaggi: 596
Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo,
oh caspita, un racconto forte ma con un grosso punto di domanda. Ben delineato il personaggio volgare alla dogana, lo stile è pulito e fila molto bene...
...ma qualcosa mi sfugge nella tua storia. Dettagli che mi sono perso, forse, ma non capisco la questione del passaporto verde invece che blu. Cioè, degli attentatori arrivano sul luogo prestabilito con un passaporto falsificato male? Passano il checkpoint e i raggi x e sono armati pesanti?
Temo davvero d’essermi perso…
ora provo a leggermi gli altri commenti perché non ne vengo a capo!
andrea
oh caspita, un racconto forte ma con un grosso punto di domanda. Ben delineato il personaggio volgare alla dogana, lo stile è pulito e fila molto bene...
...ma qualcosa mi sfugge nella tua storia. Dettagli che mi sono perso, forse, ma non capisco la questione del passaporto verde invece che blu. Cioè, degli attentatori arrivano sul luogo prestabilito con un passaporto falsificato male? Passano il checkpoint e i raggi x e sono armati pesanti?
Temo davvero d’essermi perso…
ora provo a leggermi gli altri commenti perché non ne vengo a capo!
andrea
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La verde Ucraina
Sherwood ha scritto:Ciao Matteo,
caspita che finale! Il racconto filava liscio e ho apprezzato pure l'ironia nel sottolineare i dettagli dei passeggeri. Poi si strasforma in un ciclone a ciel sereno e considero un tocco di genio quel dito medio con brillocco. Uno stile davvero ottimo, che si legge con piacere. Anche il tema è rispettato, uno dei migliori racconti letti fino ad ora.
Oddio che commentone! XD Grazie davvero! Contentissimo ti sia piaciuto
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La verde Ucraina
Andrea Lauro ha scritto:Ciao Matteo,
oh caspita, un racconto forte ma con un grosso punto di domanda. Ben delineato il personaggio volgare alla dogana, lo stile è pulito e fila molto bene...
...ma qualcosa mi sfugge nella tua storia. Dettagli che mi sono perso, forse, ma non capisco la questione del passaporto verde invece che blu. Cioè, degli attentatori arrivano sul luogo prestabilito con un passaporto falsificato male? Passano il checkpoint e i raggi x e sono armati pesanti?
Temo davvero d’essermi perso…
ora provo a leggermi gli altri commenti perché non ne vengo a capo!
andrea
Dopo molti mesi un commento del signor Lauro finalmente :) Grazie per le note positive, riguardo alla tua domanda, l'idea è proprio che un controllo fatto male (dal nostro pdv negligente e volgarotto) permette a dei terroristi di passare una ipotetica frontiera e portare avanti l'attentato. Per il fatto che non siano passati sotto ai raggi x, posso portare a mia difesa che non specifico l'epoca in cui è ambientato il racconto (però l'uso del botox è solo degli anni 2000, quindi... Ups... Stavolta Nip & Tuck mi ha fatto un tiro mancino..) oppure che la frontiera in questione non è ben presidiata (meglio, anche se come spiegazione è un po' deboluccia). Insomma, che sia tutto un po' esagerato è chiaro... Ma anche no XD mi è capitato molte volte di passare frontiere anche importanti senza dei veri controlli, addirittura una volta una guardia doganale invece di guardare i miei documenti teneva fissi gli occhi allo smartphone e si sbellicava con un video di YouTube (era la frontiera tra Croazia e Bosnia, quindi mica roba da scherzare..). Insomma, capita XD
- Andrea Lauro
- Messaggi: 596
Re: La verde Ucraina
MatteoMantoani ha scritto:
Dopo molti mesi un commento del signor Lauro finalmente :) Grazie per le note positive, riguardo alla tua domanda, l'idea è proprio che un controllo fatto male (dal nostro pdv negligente e volgarotto) permette a dei terroristi di passare una ipotetica frontiera e portare avanti l'attentato. Per il fatto che non siano passati sotto ai raggi x, posso portare a mia difesa che non specifico l'epoca in cui è ambientato il racconto (però l'uso del botox è solo degli anni 2000, quindi... Ups... Stavolta Nip & Tuck mi ha fatto un tiro mancino..) oppure che la frontiera in questione non è ben presidiata (meglio, anche se come spiegazione è un po' deboluccia). Insomma, che sia tutto un po' esagerato è chiaro... Ma anche no XD mi è capitato molte volte di passare frontiere anche importanti senza dei veri controlli, addirittura una volta una guardia doganale invece di guardare i miei documenti teneva fissi gli occhi allo smartphone e si sbellicava con un video di YouTube (era la frontiera tra Croazia e Bosnia, quindi mica roba da scherzare..). Insomma, capita XD
brutta bestiaccia che non sei altro
- Giovanni Attanasio
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Re: La verde Ucraina
Non so se conosci, ma qui c’è tanto “Paper please”. Ad ogni modo: il racconto è gradevole e fa bene il suo lavoro, presentando il tema in modo intelligente e non banale. Le caratteristiche del protagonista sono ben mostrate nel suo modo di agire e pensare. Devo dire che fino alla menzione di “kamikaze” non avrai sospettato un finale del genere, quindi sono rimasto sorpreso. Davvero un bel testo.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."
- Andrea Furlan
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Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo,
un racconto efficace, con diversi piani di lettura tutti basati sul tema (l'uomo di colore e la bionda, il passaporto sbagliato) che quindi trovo centrato alla grande. Interessante il punto di vista originale del poliziotto di frontiera: è difficile raccontare una non-persona che vive in un non-luogo.
Il colpo di scena finale viene appena accennato e poi colpisce duro proprio come la bomba che immagino fosse sul corpo della ragazza.
Non trovo difetti particolari, se non forse qualche enfasi e punto esclamativo di troppo.
Ottima prova, bravo!
un racconto efficace, con diversi piani di lettura tutti basati sul tema (l'uomo di colore e la bionda, il passaporto sbagliato) che quindi trovo centrato alla grande. Interessante il punto di vista originale del poliziotto di frontiera: è difficile raccontare una non-persona che vive in un non-luogo.
Il colpo di scena finale viene appena accennato e poi colpisce duro proprio come la bomba che immagino fosse sul corpo della ragazza.
Non trovo difetti particolari, se non forse qualche enfasi e punto esclamativo di troppo.
Ottima prova, bravo!
- MatteoMantoani
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Re: La verde Ucraina
Andrea Furlan ha scritto:Ciao Matteo,
un racconto efficace, con diversi piani di lettura tutti basati sul tema (l'uomo di colore e la bionda, il passaporto sbagliato) che quindi trovo centrato alla grande. Interessante il punto di vista originale del poliziotto di frontiera: è difficile raccontare una non-persona che vive in un non-luogo.
Il colpo di scena finale viene appena accennato e poi colpisce duro proprio come la bomba che immagino fosse sul corpo della ragazza.
Non trovo difetti particolari, se non forse qualche enfasi e punto esclamativo di troppo.
Ottima prova, bravo!
Ciao Andrea! Grazie mille per i complimenti! mi ha sempre affascinato il concetto di frontiera e di guardia doganale, intendo non come mestiere :) ma proprio per come l'hai ottimamente descritta: una non-persona che vive in non-luogo. Molte grazie per il posizionamento in classifica, e alla prossima gara!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La verde Ucraina
Giovanni Attanasio ha scritto:Non so se conosci, ma qui c’è tanto “Paper please”. Ad ogni modo: il racconto è gradevole e fa bene il suo lavoro, presentando il tema in modo intelligente e non banale. Le caratteristiche del protagonista sono ben mostrate nel suo modo di agire e pensare. Devo dire che fino alla menzione di “kamikaze” non avrai sospettato un finale del genere, quindi sono rimasto sorpreso. Davvero un bel testo.
Conosco quel videogioco, e devo dire che mi piacerebbe tanto giocarci (ma se mi rimetto a giocare ai videogiochi addio tempo per leggere e scrivere). Quando ho letto il tema, tra le varie idee che ho avuto, mi è saltato alla mente che una volta avevo notato che i passaporti dei vari paesi possono avere colori diversi tra loro. Il collegamento col gioco è stato abbastanza immediato, ho deciso di immaginarmi nei panni di una guardia di frontiera (distratta e svogliata) che si imbatte in un passaporto taroccato male (proprio sul dettaglio del colore). Essendo il gioco abbastanza sconosciuto, non mi aspettavo che qualcuno ne cogliesse l'omaggio, sono quindi contento che tu l'abbia fatto :) si vedi che hai gusti simili ai miei. Grazie per i complimenti e per il tuo commento! Buona gara e alla prossima volta!
- ItaliaLeggendaria
- Messaggi: 172
Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo, ci si incontra di nuovo.
Allora il tema è rispettato: usi molto bene i colori per delineare i personaggi e per darci un quadro d'insieme.
L'unica nota un po' stonata è il finale fin troppo scontato che mi ha indebolito il racconto. Forse se il nostro protagonista non avesse pensato a degli attentatori ci sarebbe stato più l'effetto wow.
Capisco il poco spazio, ma avrei indugiato un pochino di più sull'agente che si perde a guardare l'ucraina piuttosto che fare il suo lavoro.
Una buona prova.
Allora il tema è rispettato: usi molto bene i colori per delineare i personaggi e per darci un quadro d'insieme.
L'unica nota un po' stonata è il finale fin troppo scontato che mi ha indebolito il racconto. Forse se il nostro protagonista non avesse pensato a degli attentatori ci sarebbe stato più l'effetto wow.
Capisco il poco spazio, ma avrei indugiato un pochino di più sull'agente che si perde a guardare l'ucraina piuttosto che fare il suo lavoro.
Una buona prova.
- MatteoMantoani
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Re: La verde Ucraina
ItaliaLeggendaria ha scritto:Ciao Matteo, ci si incontra di nuovo.
Ciao Morena, si, è vero :)
Allora il tema è rispettato: usi molto bene i colori per delineare i personaggi e per darci un quadro d'insieme.
L'unica nota un po' stonata è il finale fin troppo scontato che mi ha indebolito il racconto. Forse se il nostro protagonista non avesse pensato a degli attentatori ci sarebbe stato più l'effetto wow.
Capisco il poco spazio, ma avrei indugiato un pochino di più sull'agente che si perde a guardare l'ucraina piuttosto che fare il suo lavoro.
Una buona prova.
Grazie per il commento positivo :) Ho introdotto il concetto del kamikaze per dare una parvenza di logica al finale, che altrimenti mi sarebbe sembrato un po' troppo casuale :D ma forse non era proprio il modo migliore di terminare il racconto. Mi spiace.. A rileggerci presto!
Re: La verde Ucraina
Ciao Matteo! Il racconto mi è piaciuto parecchio e non gli trovo grossi punti deboli. Forse la storia di fondo è un pelo forzata e suona male che si faccia scoppiare subito e faccia così pochi danni, in più mancano elementi per disegnare meglio il macrocontesto di fondo che in un testo del genere non avrebbero stonato. L'ho letto volentieri e ho molto apprezzato l'indicare l'uscita con il dito medio :)
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1216
Re: La verde Ucraina
Peter7413 ha scritto:Ciao Matteo! Il racconto mi è piaciuto parecchio e non gli trovo grossi punti deboli. Forse la storia di fondo è un pelo forzata e suona male che si faccia scoppiare subito e faccia così pochi danni, in più mancano elementi per disegnare meglio il macrocontesto di fondo che in un testo del genere non avrebbero stonato. L'ho letto volentieri e ho molto apprezzato l'indicare l'uscita con il dito medio :)
Ciao Maurizio! Sono molto contento che il racconto ti sia piaciuto. Sono d'accordo che tutta la vicenda sia un po' troppo sopra le righe, ma il mio intento, forse un po' ingenuo, era proprio di esagerare :) dato il poco spazio. Sul macrocontesto anche ti do ragione, forse qualcosa si è perso nella fase di taglio. Pazienza. Spero che il 19 luglio arrivi presto, non sai quanto ho voglia di riprovarci con un po' più di caratteri. Grazie ancora!
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