Spike - Sara Perrone
-
- Messaggi: 42
Spike - Sara Perrone
SPIKE
La soluzione mi balenò alla mente in un attimo, guardando un documentario alla tv.
Un cucciolo!
Come avevo fatto a non pensarci prima?
Mi alzai dal divano con un balzo, presi le chiavi della macchina ed uscii, piena di speranza.
- Abbiamo solo cani adulti, mi dispiace – mi disse l’operatore del canile, poco dopo.
Abbassai lo sguardo, delusa.
- Qui ci sono molti cani bisognosi di affetto e di una casa, però. Se vuole le faccio fare un giro – proseguì l’uomo.
- Non conosce qualcuno che regala cuccioli, magari? – tentai.
- Al momento no, non è periodo. Se vuole lasciarmi il suo numero la chiamo appena ho notizie – mi rispose, quasi scocciato.
No.
Non potevo aspettare tutto quel tempo, passare altri giorni grigi chiusa in casa, nel mio dolore.
– Facciamo un giro, tentar non nuoce – dissi dunque, con un’alzata di spalle.
Si dice che sia il cane a scegliere il proprio padrone.
Fui io a scegliere Spike, però, e lo feci per un motivo preciso.
Mentre seguivo l’operatore fra le gabbie, fui attratta dal suo sguardo. Era un cane di taglia media, bianco e nero, con gli occhi di due colori diversi: quello sinistro era verde e quello destro marrone.
Proprio come i tuoi occhi, papà, pensai con un sorriso amaro.
- Voglio lui – decretai dunque, asciugandomi le lacrime.
La soluzione mi balenò alla mente in un attimo, guardando un documentario alla tv.
Un cucciolo!
Come avevo fatto a non pensarci prima?
Mi alzai dal divano con un balzo, presi le chiavi della macchina ed uscii, piena di speranza.
- Abbiamo solo cani adulti, mi dispiace – mi disse l’operatore del canile, poco dopo.
Abbassai lo sguardo, delusa.
- Qui ci sono molti cani bisognosi di affetto e di una casa, però. Se vuole le faccio fare un giro – proseguì l’uomo.
- Non conosce qualcuno che regala cuccioli, magari? – tentai.
- Al momento no, non è periodo. Se vuole lasciarmi il suo numero la chiamo appena ho notizie – mi rispose, quasi scocciato.
No.
Non potevo aspettare tutto quel tempo, passare altri giorni grigi chiusa in casa, nel mio dolore.
– Facciamo un giro, tentar non nuoce – dissi dunque, con un’alzata di spalle.
Si dice che sia il cane a scegliere il proprio padrone.
Fui io a scegliere Spike, però, e lo feci per un motivo preciso.
Mentre seguivo l’operatore fra le gabbie, fui attratta dal suo sguardo. Era un cane di taglia media, bianco e nero, con gli occhi di due colori diversi: quello sinistro era verde e quello destro marrone.
Proprio come i tuoi occhi, papà, pensai con un sorriso amaro.
- Voglio lui – decretai dunque, asciugandomi le lacrime.
- maurizio.ferrero
- Messaggi: 529
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara! Tempo e caratteri ok, divertiti in questa prima sfida dello scrittore dell'estate! :)
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara,
lo ammetto, quando ho letto il titolo "spike", ho pensato subito alla proteina del Coronavirus, invece il nome di un cane. Meno male! Scherzi a parte, racconto delicato che per certi versi assomiglia al mio (se mai ti capiterà di leggerlo, vedrai che si svolge in un canile). Ma torniamo al tuo racconto. Un'assenza dolorosa da sopportare potrebbe essere allietata da un cucciolo, ma a quanto pare non ce ne sono di disponibili, però, magari un giro... Ed è lì che scocca la scintilla e si capisce subito che sarà amore per sempre. Tema rispettato nella descrizione dei colori del cane, elemento importante nella scelta. Scritto in modo chiaro e lineare, brava.
lo ammetto, quando ho letto il titolo "spike", ho pensato subito alla proteina del Coronavirus, invece il nome di un cane. Meno male! Scherzi a parte, racconto delicato che per certi versi assomiglia al mio (se mai ti capiterà di leggerlo, vedrai che si svolge in un canile). Ma torniamo al tuo racconto. Un'assenza dolorosa da sopportare potrebbe essere allietata da un cucciolo, ma a quanto pare non ce ne sono di disponibili, però, magari un giro... Ed è lì che scocca la scintilla e si capisce subito che sarà amore per sempre. Tema rispettato nella descrizione dei colori del cane, elemento importante nella scelta. Scritto in modo chiaro e lineare, brava.
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: Spike - Sara Perrone
pezzo neinte male, ma penalizzato da una stile che non mi fa impazzire.
troppi verdi dichiarativi (disse rispose proseguì) e troppi avverbi (dunque-poi-infatti)
avresti potuti risparmiare caratteri preziosi per parlare un po' del dolore della protagonista. La notizia della morte del padre arriva troppo "buttata lì", e penalizza un ottima idea
non è facile trasmettere emozioni profonde in 1300 caratteri. solo equitalia c'è la fa.
troppi verdi dichiarativi (disse rispose proseguì) e troppi avverbi (dunque-poi-infatti)
avresti potuti risparmiare caratteri preziosi per parlare un po' del dolore della protagonista. La notizia della morte del padre arriva troppo "buttata lì", e penalizza un ottima idea
non è facile trasmettere emozioni profonde in 1300 caratteri. solo equitalia c'è la fa.
- Andrea Lauro
- Messaggi: 596
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara,
mi fermerei alla forma . La storia ha potenzialità, ma è necessario sistemare prima la tecnica.
Ecco le dritte: via le D eufoniche. Via i cliché linguistici e le ridondanze (mi alzai dal divano con un balzo, mi balenò alla mente in un attimo). Via i dialogue tag quando è chiaro chi sta parlando.
Ti riposto il brano, con le cancellature del caso: prova a rileggerlo e fammi sapere che ne pensi.
a presto,
andrea
mi fermerei alla forma . La storia ha potenzialità, ma è necessario sistemare prima la tecnica.
Ecco le dritte: via le D eufoniche. Via i cliché linguistici e le ridondanze (mi alzai dal divano con un balzo, mi balenò alla mente in un attimo). Via i dialogue tag quando è chiaro chi sta parlando.
Ti riposto il brano, con le cancellature del caso: prova a rileggerlo e fammi sapere che ne pensi.
La soluzione mi balenò alla mente in un attimo, guardando un documentario alla tv.
Un cucciolo!
Come avevo fatto a non pensarci prima?
Mi alzai dal divano con un balzo, presi le chiavi della macchinaed uscii, piena di speranza.
- Abbiamo solo cani adulti, mi dispiace – midisse l’operatore del canile, poco dopo.
Abbassai lo sguardo, delusa.
- Qui ci sono molti cani bisognosi di affetto e di una casa, però. Se vuole le faccio fare un giro– proseguì l’uomo.
- Non conosce qualcuno che regala cuccioli, magari? – tentai.
- Al momento no, non è periodo. Se vuole lasciarmi il suo numero la chiamo appena ho notizie – mi rispose, quasi scocciato.
No.
Non potevo aspettare tutto quel tempo, passare altri giorni grigi chiusa in casa, nel mio dolore.
– Facciamo un giro, tentar non nuoce –dissi dunque, con un’alzata di spalle.
Si dice che sia il cane a scegliere il proprio padrone.
Fui io a scegliere Spike, però, e lo feci per un motivo preciso.
Mentre seguivo l’operatore fra le gabbie, fui attratta dal suo sguardo. Era un cane di taglia media, bianco e nero, con gli occhi di due colori diversi: quello sinistro eraverde e quello destro marrone.
Proprio come i tuoi occhi, papà, pensai con un sorriso amaro.
- Voglio lui –decretai dunque, asciugandomi le lacrime.
a presto,
andrea
- Alessandro -JohnDoe- Canella
- Messaggi: 421
- Contatta:
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara.
Inizio col dire che sottoscrivo al 100% quanto già scritto dal buon Andrea.
Di mio, aggiungo che a mancare nel testo è anche una corretta semina. Inizi il tuo brano con un’epifania della protagonista. Epifania che nasce da un senso di vuoto. Ma vuoto di cosa? Il lettore non ne ha idea e il portatore di PDV non fornisce nessun indizio al riguardo. Poi, a fine racconto, scopriamo del padre, il cui ricordo porterà la protagonista a compiere la sua scelta.
Il problema è che allo stato attuale questi due blocchi narrativi appaiono completamente staccati l'uno dall'altro, quasi privi di legami, tanto che il tema del colore appare come un dettaglio descrittivo piuttosto che un elemento in grado di veicolare un messaggio.
Sia chiaro: scrivere un racconto strutturato su MC è già difficile in un’edizione tradizionale, figuriamoci in questa, quindi non ti abbattere. Alla prossima.
Inizio col dire che sottoscrivo al 100% quanto già scritto dal buon Andrea.
Di mio, aggiungo che a mancare nel testo è anche una corretta semina. Inizi il tuo brano con un’epifania della protagonista. Epifania che nasce da un senso di vuoto. Ma vuoto di cosa? Il lettore non ne ha idea e il portatore di PDV non fornisce nessun indizio al riguardo. Poi, a fine racconto, scopriamo del padre, il cui ricordo porterà la protagonista a compiere la sua scelta.
Il problema è che allo stato attuale questi due blocchi narrativi appaiono completamente staccati l'uno dall'altro, quasi privi di legami, tanto che il tema del colore appare come un dettaglio descrittivo piuttosto che un elemento in grado di veicolare un messaggio.
Sia chiaro: scrivere un racconto strutturato su MC è già difficile in un’edizione tradizionale, figuriamoci in questa, quindi non ti abbattere. Alla prossima.
lupus in fabula
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara,
Il tuo racconto è semplice e diretto, senza fuochi d'artificio a mio avviso raggiunge lo scopo che credo avessi in mente. Il tema è rispettato nel finale, che risolve tutta la storia in modo equilibrato anche se forse è un po' artificiale: quante probabilità ci sono che sia il padre della protagonista che il cane abbiano gli occhi diversi e dello stesso colore?
Forse avrei tenuto più breve la parte centrale, magari lavorando un po' di più su quella finale per approfondire la storia o la psicologia della protagonista.
In conclusione un racconto che giudicherei buono, ma migliorabile: raggiunge il suo scopo ma mi ha entusiasmato meno di altri del gruppo. Questo spiega la sua posizione in un girone dove ti sei confrontata con pezzi superlativi.
Il tuo racconto è semplice e diretto, senza fuochi d'artificio a mio avviso raggiunge lo scopo che credo avessi in mente. Il tema è rispettato nel finale, che risolve tutta la storia in modo equilibrato anche se forse è un po' artificiale: quante probabilità ci sono che sia il padre della protagonista che il cane abbiano gli occhi diversi e dello stesso colore?
Forse avrei tenuto più breve la parte centrale, magari lavorando un po' di più su quella finale per approfondire la storia o la psicologia della protagonista.
In conclusione un racconto che giudicherei buono, ma migliorabile: raggiunge il suo scopo ma mi ha entusiasmato meno di altri del gruppo. Questo spiega la sua posizione in un girone dove ti sei confrontata con pezzi superlativi.
- Giovanni Attanasio
- Messaggi: 350
- Contatta:
Re: Spike - Sara Perrone
Una storia carina e dolce. Mi hanno un po’ allontanato dal testo gli eccessivi “dialogue tag” su un lavoro così breve: bastava chiarire chi fossero i due a dialogare e poi giocare di botta e risposta, con qualche “beat” per mostrare il desiderio della protagonista di volere proprio quel cane, senza affidare così tutta la risoluzione al paragrafetto finale.
"Scrivo quello che voglio e come voglio. Fatevelo piacere."
-
- Messaggi: 3144
Re: Spike - Sara Perrone
Tema rispettato. Storia delicata, che arriva al cuore. La protagonista decide di prendere un cane per colmare un senso di perdita. Dapprima, in corso di lettura, avevo pensato che volesse rimediare alla morte del suo amico a quattrozampe (pensando al documentario al quale lei ha assistito in T.V.) invece, ha perso il padre. E il cucciolo che lei cerca simboleggia l’inizio di una nuova vita. Al canile, però, ci sono solo esemplari adulti, ma non importa, passati i dubbi iniziali (dovuti alla difficoltà di reperire un cucciolo) ecco il senso di affinità che scatta fra lei e il cane bianco e nero chiuso in una delle gabbie ha l’occhio sinistro verde e l’occhio destro marrone, proprio come il defunto padre di lei. Scrittura curatissima. Bellissimo il nome del cane, Spike.
- ItaliaLeggendaria
- Messaggi: 172
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara. La storia in sé non è male, ma non ritrovo così tanto il tema dei colori diversi. Anzi lei sceglie il cane per gli stessi colori degli occhi del padre.
Forse avresti potuto scegliere un altro modo per raccontarci la storia, entrando molto di più nel profondo della nostra protagonista. Sei rimasta molto esterna e lo stile non ti ha aiutato nemmeno un po'.
Per quanto il tema dei canili mi sia particolarmente caro, sono rimasta freddina al tuo racconto.
Forse avresti potuto scegliere un altro modo per raccontarci la storia, entrando molto di più nel profondo della nostra protagonista. Sei rimasta molto esterna e lo stile non ti ha aiutato nemmeno un po'.
Per quanto il tema dei canili mi sia particolarmente caro, sono rimasta freddina al tuo racconto.
Re: Spike - Sara Perrone
Ciao Sara! Devo ammettere di avere poco da aggiungere a quanto già detto dai tuoi commentatori e sottolineo l'intervento di Lauro che trovo davvero prezioso, è quel tipo di intervento che può aiutare davvero molto e trovare qualcuno che ti dedica il tempo per una cosa del genere è raro. Detto questo, il racconto non mi è dispiaciuto, questo sia chiaro, però forse dovevi chiarire prima la situazione in modo di permettere al lettore di provare a empatizzare meglio con la tua protagonista. E occhio al tema perché l'obiezione che ti ha sollevato Morena è molto arguta e corretta.
Torna a “154° All Time - Scrittore dell'Estate 2021 - 1300 CARATTERI EDITION”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti