Il traditore
Il traditore
Il traditore
di Alessio Magno
Raccolsi da terra il pugnale con mani tremanti.
«Perché l’hai fatto?»
«Perché non avrei dovuto?»
Cercai la risposta tra i riflessi della lama macchiata di sangue. Era più ovvia di quanto credessi.
Il cavaliere rimase immobile. Il suo sguardo, in parte illuminato dalla candela consumata, mostrava un’espressione afflitta ma risoluta.
«Mi ha pregato lui di farlo.»
«E dovrei crederti?»
«Si, capitano.»
Strinsi il pugnale, pronta a scagliarlo sulla sua gola.
«Era malato, lo sapevate. Era certo che se l’avesse chiesto a voi non… non avreste avuto il coraggio di farlo.»
Allentai la presa e poggiai il pugnale sul tavolo.
«Saranno le tue ultime parole, cavaliere.»
«...Come? Perché?»
«Hai ucciso il comandante, non importa il motivo.»
Uscii dalla tenda e diedi l’ordine di preparare il patibolo per il traditore.
di Alessio Magno
Raccolsi da terra il pugnale con mani tremanti.
«Perché l’hai fatto?»
«Perché non avrei dovuto?»
Cercai la risposta tra i riflessi della lama macchiata di sangue. Era più ovvia di quanto credessi.
Il cavaliere rimase immobile. Il suo sguardo, in parte illuminato dalla candela consumata, mostrava un’espressione afflitta ma risoluta.
«Mi ha pregato lui di farlo.»
«E dovrei crederti?»
«Si, capitano.»
Strinsi il pugnale, pronta a scagliarlo sulla sua gola.
«Era malato, lo sapevate. Era certo che se l’avesse chiesto a voi non… non avreste avuto il coraggio di farlo.»
Allentai la presa e poggiai il pugnale sul tavolo.
«Saranno le tue ultime parole, cavaliere.»
«...Come? Perché?»
«Hai ucciso il comandante, non importa il motivo.»
Uscii dalla tenda e diedi l’ordine di preparare il patibolo per il traditore.
Re: Il traditore
Ciao Alessio! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!
Re: Il traditore
Ciao,
questo è il terzo racconto del tuo girone che utilizza la malattia come motivo per dare l'eterno riposo a qualcuno. In questo caso la morte è violenta. Qualcuno uccide il comandante e guadagna il patibolo. Non importa la motivazione, conta solo che era il loro comandante e che nessuno aveva il diritto di ucciderlo. Anche se è stato lui a pregarlo. Ci sono alcune cose da chiarire, per esempio, perché dici che cerca la risposta tra i riflessi della lama? Più avanti, quando il capitano fa per scagliare il pugnale verso il cavaliere, pensavo appartenessero a lui le parole del dialogo successivo. Qualcosa da rivedere, tema centrato.
questo è il terzo racconto del tuo girone che utilizza la malattia come motivo per dare l'eterno riposo a qualcuno. In questo caso la morte è violenta. Qualcuno uccide il comandante e guadagna il patibolo. Non importa la motivazione, conta solo che era il loro comandante e che nessuno aveva il diritto di ucciderlo. Anche se è stato lui a pregarlo. Ci sono alcune cose da chiarire, per esempio, perché dici che cerca la risposta tra i riflessi della lama? Più avanti, quando il capitano fa per scagliare il pugnale verso il cavaliere, pensavo appartenessero a lui le parole del dialogo successivo. Qualcosa da rivedere, tema centrato.
- Leonardo Pigneri
- Messaggi: 119
Re: Il traditore
Prime impressioni: Ciao Alessio! Il racconto va bene ma ha qualche problema di attribuzione del parlato e diversi altri appunti che mi sento di farti.
Tema: L'eterno riposo anche qui. Azzeccato.
Positivo: Il dubbio che la storia crea è molto interessante. Ha davvero ucciso il comandante perché glielo ha chiesto, o c'era qualche altro motivo? Anche il dilemma morale di un ufficiale che deve decidere se è stata fatta una cosa giusta oppure no è un ottimo spunto.
Negativo: Allora, ti cito i problemi che ho riscontrato leggendo il tuo testo.
Chi parla? Penso sia la protagonista a parlare per prima. in quel caso l'avresti dovuta scrivere senza il capoverso iniziale, così:
Raccolsi da terra il pugnale con mani tremanti. «Perché l’hai fatto?»
«Perché non avrei dovuto?»
Inoltre avrei inserito un beat prima della risposta, per introdurre meglio l'altro personaggio e chiarire la scena.
Qui avviene qualcosa nella mente del portatore di PDV e non siamo a conoscenza di cosa. Attento che è un errore celare l'interiorità del protagonista al lettore.
Questo posso essere io, ma un'espressione sia afflitta che risoluta non me la riesco a immaginare. O l'una o l'altra. E' più chiaro e denota meno insicurezza.
Anche qui, senza beat, è difficile capire chi parla. Certo, lo si può desumere con un po' di attenzione. Ma devi sempre mirare ad essere il più chiaro possibile.
Allora, non so bene il contesto in cui ci troviamo, ma non credo questo sia il primo modo che venga in mente ad una persona addestrata (essendo un capitano) per uccidere qualcuno. Si parla di Cavaliere, quindi presumo medievaleggiante, un coltello (probabilmente non da lancio) è abbastanza irrealistico pensare di usarlo a quel modo. Comunque il fatto che il comandante sia una donna mi fa pensare a qualcosa di Fantasy, quindi ci potrebbe stare.
Questa chiusura poteva essere resa molto meglio con il discorso diretto.
Uscii dalla tenda. «Preparate il patibolo!»
Conclusioni: Il racconto non è male e con questi accorgimenti sarebbe potuto essere trai migliori della batch. Spero comunque che i miei consigli ti siano tornati utili e che io sia stato d'aiuto. A presto!
Tema: L'eterno riposo anche qui. Azzeccato.
Positivo: Il dubbio che la storia crea è molto interessante. Ha davvero ucciso il comandante perché glielo ha chiesto, o c'era qualche altro motivo? Anche il dilemma morale di un ufficiale che deve decidere se è stata fatta una cosa giusta oppure no è un ottimo spunto.
Negativo: Allora, ti cito i problemi che ho riscontrato leggendo il tuo testo.
Raccolsi da terra il pugnale con mani tremanti.
«Perché l’hai fatto?»
«Perché non avrei dovuto?»
Chi parla? Penso sia la protagonista a parlare per prima. in quel caso l'avresti dovuta scrivere senza il capoverso iniziale, così:
Raccolsi da terra il pugnale con mani tremanti. «Perché l’hai fatto?»
«Perché non avrei dovuto?»
Inoltre avrei inserito un beat prima della risposta, per introdurre meglio l'altro personaggio e chiarire la scena.
Cercai la risposta tra i riflessi della lama macchiata di sangue. Era più ovvia di quanto credessi.
Qui avviene qualcosa nella mente del portatore di PDV e non siamo a conoscenza di cosa. Attento che è un errore celare l'interiorità del protagonista al lettore.
mostrava un’espressione afflitta ma risoluta.
Questo posso essere io, ma un'espressione sia afflitta che risoluta non me la riesco a immaginare. O l'una o l'altra. E' più chiaro e denota meno insicurezza.
«Mi ha pregato lui di farlo.»
«E dovrei crederti?»
«Si, capitano.»
Anche qui, senza beat, è difficile capire chi parla. Certo, lo si può desumere con un po' di attenzione. Ma devi sempre mirare ad essere il più chiaro possibile.
Strinsi il pugnale, pronta a scagliarlo sulla sua gola.
Allora, non so bene il contesto in cui ci troviamo, ma non credo questo sia il primo modo che venga in mente ad una persona addestrata (essendo un capitano) per uccidere qualcuno. Si parla di Cavaliere, quindi presumo medievaleggiante, un coltello (probabilmente non da lancio) è abbastanza irrealistico pensare di usarlo a quel modo. Comunque il fatto che il comandante sia una donna mi fa pensare a qualcosa di Fantasy, quindi ci potrebbe stare.
Uscii dalla tenda e diedi l’ordine di preparare il patibolo per il traditore.
Questa chiusura poteva essere resa molto meglio con il discorso diretto.
Uscii dalla tenda. «Preparate il patibolo!»
Conclusioni: Il racconto non è male e con questi accorgimenti sarebbe potuto essere trai migliori della batch. Spero comunque che i miei consigli ti siano tornati utili e che io sia stato d'aiuto. A presto!
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- Messaggi: 3145
Re: Il traditore
IL TRADITORE di Alessio Magno Tema centrato. In pochissimi caratteri mostri un delitto mascherato da gesto pietoso. Il cavaliere vuole far credere alla guerriera superiore a lui per grado, di aver obbedito alle ultime volontà di un comandante sofferente. La forma è scorrevole, e anche le battute di dialogo.
Devo però segnalare due punti deboli:
Frase corretta: Sì, capitano.
E anche la mancanza di indizi che facciano capire al Lettore Investigatore Dilettante come ha fatto la guerriera a capire che c’è stato un delitto (se fosse il mio racconto, ci metterei segni di colluttazione, che so, un cuscino rovesciato, lenzuola strappate e insanguinate, qualcosa che mostri che il comandante, pur malato, ha cercato di difendersi, non ci starebbe male anche un graffio sul volto del soldato finto pietoso).
Devo però segnalare due punti deboli:
Frase corretta: Sì, capitano.
E anche la mancanza di indizi che facciano capire al Lettore Investigatore Dilettante come ha fatto la guerriera a capire che c’è stato un delitto (se fosse il mio racconto, ci metterei segni di colluttazione, che so, un cuscino rovesciato, lenzuola strappate e insanguinate, qualcosa che mostri che il comandante, pur malato, ha cercato di difendersi, non ci starebbe male anche un graffio sul volto del soldato finto pietoso).
- giulio.palmieri
- Messaggi: 352
Re: Il traditore
Ciao Alessio, tema centrato e racconto scorrevole. Secondo me, però, resta un po' in sospeso il motivo dell'uccisione del capitano da parte del cavaliere. Hai comunque scelto una trama non facile, perché hai concentrato tutto sullo scioglimento finale di una vicenda, ed è stato già tanto renderla tangibile così com'è. Magari ci sta dare qualche dettaglio in più sul luogo, sul corpo etc. per far intuire la dinamica al lettore pur senza dichiararla direttamente. Complimenti per il coraggio, e a rileggerci.
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: Il traditore
Ciao Alessio
piacere di leggerti.
Diversamente da molti altri concorrenti, pur trattando il tema della malattia e della morte, la vicenda si svolge dopo che il fatto è accaduto.
La storia è interessante e prende una strada originale e meno scontata.
Quello che non mi ha convinto però è lo stile, un po' elaborato e poco immediato.
Per esempio
"Cercai la risposta tra i riflessi della lama macchiata di sangue. Era più ovvia di quanto credessi."
Chi pensa in questo modo? Nessuno.
E i dialoghi, al contrario, sono estremamente concisi;
«Perché l’hai fatto?»«E dovrei crederti?»«Saranno le tue ultime parole, cavaliere.»«Hai ucciso il comandante, non importa il motivo.»
In quattro frasi la comandante apre un indagine, la chiude, emette verdetto e sentenza.
Non parla a monosillabi ma quasi.
Questo il mio personalissimo pensiero, spero di esserti utile.
Un saluto e a rileggerci
piacere di leggerti.
Diversamente da molti altri concorrenti, pur trattando il tema della malattia e della morte, la vicenda si svolge dopo che il fatto è accaduto.
La storia è interessante e prende una strada originale e meno scontata.
Quello che non mi ha convinto però è lo stile, un po' elaborato e poco immediato.
Per esempio
"Cercai la risposta tra i riflessi della lama macchiata di sangue. Era più ovvia di quanto credessi."
Chi pensa in questo modo? Nessuno.
E i dialoghi, al contrario, sono estremamente concisi;
«Perché l’hai fatto?»«E dovrei crederti?»«Saranno le tue ultime parole, cavaliere.»«Hai ucciso il comandante, non importa il motivo.»
In quattro frasi la comandante apre un indagine, la chiude, emette verdetto e sentenza.
Non parla a monosillabi ma quasi.
Questo il mio personalissimo pensiero, spero di esserti utile.
Un saluto e a rileggerci
- Davide_Mannucci
- Messaggi: 434
Re: Il traditore
Ciao Alessio, piacere di trovarti.
Il racconto è in parte originale e secondo me, con più caratteri poteva venir fuori qualcosa di molto interessante. Trovo infatti che, per mancanza di spazio, tu abbia tagliato qualche beat (tagliato nel senso di omesso) o descrizione in più che avrebbe giovato alla storia. Dà l’impressione di un potenziale buon racconto a cui sono state tarpate le ali.
A presto
Il racconto è in parte originale e secondo me, con più caratteri poteva venir fuori qualcosa di molto interessante. Trovo infatti che, per mancanza di spazio, tu abbia tagliato qualche beat (tagliato nel senso di omesso) o descrizione in più che avrebbe giovato alla storia. Dà l’impressione di un potenziale buon racconto a cui sono state tarpate le ali.
A presto
Davide Mannucci
Re: Il traditore
Terzo racconto del girone sulla declinazione dell' "eterno riposo".
L'oggetto passivo della azione é malato e sceglie una forma di eutanasia adeguata all’ambientazione del racconto. .
Il dolore del lutto si tramuta in dolorosa ricerca di vendetta.
Una prova interessante, dove é chiara l'idea di fondo, ma mi aspettavo un climax più acceso
L'oggetto passivo della azione é malato e sceglie una forma di eutanasia adeguata all’ambientazione del racconto. .
Il dolore del lutto si tramuta in dolorosa ricerca di vendetta.
Una prova interessante, dove é chiara l'idea di fondo, ma mi aspettavo un climax più acceso
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
Re: Il traditore
Nel racconto la vicenda è chiara e anche la scansione del dialogo mi è sembrata ordinata, quindi a livello formale ho poco da dire. Resta la questione dei rapporti tra i personaggi, l'humus dal quale sarebbe dovuta uscire e poi deflagarare la tensione e il pathos, e qui mi sembra che si potessero sviluppare molto meglio. Il motore del racconto è la comandante e quindi sarebbe stato preferibile avere più contesto sul suo rapporto con l'ucciso e con il cavaliere stesso per aumentare il peso empatico della sua decisione finale. Devo anche ammettere che il focus del tutto è piuttosto scentrato dal tema RIPOSO e mi sarebbe risultato difficile desumerlo dalla lettura. Per me un pollice tendente verso il positivo, ma non in modo brillante con il malus tema che finisce dietro al parivalutato racconto di Canella, ma davanti a quello di Spinelli.
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