HELP ME di Maurizio Chierchia

[Maurizio Chierchia]

HELP ME
Ehi tu! Si, proprio tu che stai leggendo.
Sei solo? C’è qualcuno che può vederci? Nel caso, falli sparire! Dobbiamo essere solo tu e io!
Fatto? Bene! Veniamo a noi.
Vedi questo foglio, con tutte queste parole sparse? Ecco, questo sono io…
lo so, lo so, ora penserai: ma che cazzo stai dicendo?!
E io ti correggerò con: semmai, che cazzo sto scrivendo?!
Ma la tua piena consapevolezza adesso è irrilevante. Avrò modo di illuminarti a dovere quando sarà il momento. L’unica cosa che ti interessa sapere è con chi hai a che fare. Come dicevo, queste parole sparpagliate sul tuo schermo, sono io.
Un fottutissimo mago-cyber-stregone-nerd-fanatico del controllo di sta ceppa ha deciso di rinchiudermi dentro il suo computer. Devo riordinargli i documenti e i file video su VLC.
Tu non puoi immaginare cosa sto combinando da due settimane per evadere da questa sfilza di 1 e 0. Ho passato gli ultimi tre giorni a naufragare in quell’oceano malsano che è internet. Facile dirai tu, lo fai continuamente, no? No, caro! Un conto è farlo con mouse e tastiera, un conto è ritrovarsi a usare come scogli le pubblicità dell’Imodium per non affogare nella merda cibernetica. Oppure fuggire dai Cookie che quello stronzo di padrone non ha regolato e quindi ti scambiano per un Malware putrido. Per non parlare poi degli Antivirus, quelli non scherzano sai, anzi, sono anche peggio! Scarafaggi giganti che divorano tutto con le loro mandibole uncinate… e poi la bava che lasciano… che schifo!
No, no, no! Ti prego, non farmici più pensare.
Ora mi sono rifugiato nel sottotetto di un sito dove la gente scrive di continuo, e non solo di tette e cunilingus per fortuna. Da qui riesco a vedere tutti quelli che stanno navigando e mio malgrado sono capitato sul tuo schermo. Ma non demordiamo. Mi sembri un tipo in gamba! O una tipa, per me fa comunque poca differenza, siete solo esseri umani.
Dicevo. In questo momento il mio padrone è… indaffarato. Gli ho fatto recapitare da Ebay un chilo di cioccolatini ricolmi di Gutelax. Che coglione mangia merda!
Tu, in ogni caso, devi aiutarmi a uscire!
Se pensi che non sia utile ti sbagli di grosso. Posso fare molte cose col mio corpo fisico. Ammazzare, derubare, uccidere e soprattutto leggere nel pensiero. Cosa, non mi credi?
Facciamo così. Io ti mostro cosa posso fare con la forza della connessione neurale e tu in cambio farai di tutto per liberarmi. Insieme poi faremo il culo al mio padrone e conquisteremo il mondo! Che dici, ci stai? Sei uno sveglio, ovvio che ci stai!
Allora, iniziamo!
Per provarti che riesco a leggerti il pensiero faremo un gioco, un semplice giochino coi numeri. Non dirmi che non sai fare due più due, non ci crede nessuno.
Dunque, pensa a un numero. Un numero piccolo mi raccomando.
Ora raddoppia quel numero. Ci stai riuscendo?
Aggiungi adesso quattordici alla cifra che hai ottenuto.
Dividi per due il totale.
Togli il numero che hai pensato all’inizio.
Il numero che rimane e che stai pensando è… sette!
Allora che dici, ti ho convinto? Ora liberami!

[antico]

Ciao Maurizio e benvenuto nella Decima Era! Tutto ok con i parametri, buona FRANCI CONFORTI EDITION!

[Maurizio Chierchia]

Ciao Maurizio e benvenuto nella Decima Era! Tutto ok con i parametri, buona FRANCI CONFORTI EDITION!

Grazie mille Antico. Felicissimo di essere ripartiti!

[Massimo Tivoli]

Ciao, Maurizio! Vabbè, è inutile dirti che leggere il tuo testo mi ha fatto sorridere alla fine (all’inizio non era partito bene, considerando di dover stare a leggere un racconto). L’aderenza al tema, ovviamente, c’è tutta. Insomma, nonostante il mio giudizio, sono sicuro che il tuo testo (non sto usando la parola “testo” a caso) riceverà favori… Tuttavia, per quanto riguarda la sua funzione narrativa come racconto, io non ce la trovo. Te la faccio breve: il tuo testo non è un racconto (nel senso che non racconta nulla), è soltanto un gioco di prestigio nemmeno troppo sorprendente. Per chi ha un po’ di dimestichezza con le basi dell’aritmetica (mi dispiace, hai beccato un informatico accademico) è ovvio che nel finale chiedi di eseguire un calcolo che darà sempre 7 come risultato: ((((x*2) + 14) / 2) - x) ovvero (x + 14/2 - x) ovvero 7. Mi dispiace, ma mentre lo leggevo facevo i calcoli e avevo già capito… Ma il fatto che io abbia capito il gioco di prestigio non ha importanza nel giudizio: sei andato per un piacevole divertissement – te lo riconosco – ma qui, su MC, almeno io preferirei leggere racconti, anche se brevi.

[alexandra.fischer]

Maurizio Chierchia Tema centrato. Racconto originale per la prigionia del protagonista con la mania dei numeri, i poteri telepatici millantati e il carattere non proprio da santo dichiarato in tutta ingenuità per farsi liberare dal Lettore: eh, già, brutta la prigionia nel mondo virtuale. Ben resi i Cookies, gli Antivirus, i siti, nello stile della SF del miglior periodo. Astuta la scelta di scrivere al Lettore come in una mail.
Attento, ti riporto le frasi corrette:
Sì, proprio tu che stai leggendo
Nel caso, fallo sparire.
‘sta ceppa
Cunnilingus
Cioccolatini ripieni

[Michael Dag]

HELP ME, di Maurizio Chierchia,
C'è qualcosa che mi sfugge.
Ho letto molto volentieri, mi hai davvero catturato e incuriosito e anche se il personaggio non ho ancora capito chi/cosa sia il racconto mi ha preso.
È molto immersivo, complice anche una terminologia azzeccata e una voce da simpatica canaglia.
Ancora devo capire bene cosa ho letto, ma mi è piaciuto!

[Dario17]

Un'idea pizzicosa, non dissimile da quella che ho usato io. Il toc toc sullo schermo per attirare l'attenzione e una voce parlante che interagisce con me. Peccato che non sia un videogioco interattivo e nemmeno un libro gioco. E in tremila caratteri rendere l'effetto è a dir poco impossibile.
Tant'è che per tenere accesa l'attenzione ti butti su tecnicismi e parolacce, mezzi un po' sostenuti.
Il giochino matematico è qua quisquilia simpatica ma finisce lì.
Mi accodo al parere di Tivoli: siamo su MC per leggere storie. Il bello è che si può sperimentare qualsiasi cosa possa venire in mente, ma sempre storie in questa Arena cerchiamo.
Tema al 100%, in maniera piuttosto sfacciata.

[gcdaddabbo]

Salve, Maurizio!
Il tuo racconto si legge facile, ma purtroppo non lascia nulla.
Aldilà di tutti gli escrementi che mi toccherà eliminare, dovrò disinfettare la tastiera e tutta la scrivania.
Per fortuna che qui è una bella giornata ed avevo la finestra aperta.
Informa il tuo prigioniero di usare Guttalax e non Gotelax per ottenere i suoi scopi.
Ti prometto. una cosa: ”Non dirò in giro che il tuo è proprio una …”
A ben rileggerti in momenti migliori.
Buona Franci Confort Edition!
Giancarlo

[Andrea Furlan]

Ciao Maurizio,
mi sono trovato un po’ intrigato a scrivere questo commento, non sapendo bene da dove cominciare. Mi allineo con i commenti degli altri scrivendo (non dicendo) che ho trovato il tutto un po’ sconclusionato: non si capisce chi sia questo essere intrappolato nel computer e neanche il suo “padrone”, il linguaggio è coerente ma personalmente non amo usare termini pesanti per il solo gusto di farlo. Il tema mi sembra centrato. Insomma, purtroppo non mi ha colpito, concordo con altri che non si tratti di una vera e propria storia, ti sarebbe forse bastato poco dando qualche punto di riferimento in più, a renderla tale.

[Pietro D'Addabbo]

Ciao Maurizio, piacere di leggerti.

Tema centrato ma il testo non si lascia leggere facilmente.
Intanto la scelta e la caratterizzazione del protagonista rende difficile qualsiasi empatia positiva verso di lui, che fa venire voglia "de menaje" già dopo poche righe.
Inoltre, fossi stato io davanti allo schermo a leggere quelle righe sul mio computer, avrei chiuso subito la pagina e lanciato l'antivirus.
Insomma, non c'è ragione perché uno dei protagonisti, cioè il lettore, manchi completamente all'appello nel tuo racconto, il protagonista può parlare a lingua sciolta per 3K caratteri senza ricevere alcun freno alla propria logorrea.
Carino, nonostante il giochino matematico 'infantile' fa un po' perdere di mordente al racconto.

Alla prossima

[Laura Brunelli]

Ciao Maurizio,
Piacere di leggerti.
Tema centrato in pieno, idea carina e ben scritta. Non ho ben capito chi o cosa sia il soggetto narrante. Una persona? Un genio (più probabile visto che parla di padrone)? Uno spirito?
Il vero problema, qui è l’assoluta illogicità di quello che il protagonista chiede al lettore. Mi spiego meglio, se a rinchiuderlo è stato un “mago-cyber-stregone-nerd-fanatico” ovvero una persona competente e con poteri probabilmente magici, non riesco a capire come possa un lettore che il protagonista considera un idiota (visto che lo convince con uno stupido giochetto matematico che non dovrebbe stupire un esperto di programmazione)?
Alla prossima e buona edition

[Nicoletta.Bussacchetti]

Ciao :)
Sarà che mio fratello mi ha fatto fare N maratone di Ralph Spaccatutto, ma questa ambientazione mi ha saputo molto di cartoon. Piacevole la rottura della 4 parete coinvolgendo il lettore, non so però se il giochino con i numeri mi ha convinto, sarà che ne ho già visti tanti. In complesso un bel racconto, che però, almeno per me patisce il confronto con racconti in cui effettivamente succede qualcosa e non è solo il protagonista a parlare. A rileggerti!

[antico]

Idea interessante, ma esecuzione rivedibile, soprattutto per il finale con il giochino scontato che fa cadere un po' tutta l'impalcatura: sarebbe servito qualcosa di nuovo e più arguto. Detto questo, si fa leggere nonostante risulti un po' tutto troppo frettoloso e gli elementi lasciati per decrittare il contesto siano, anche lì, debolucci. Il tema c'è. Un divertissmente riuscito a metà, un pollice tendente al positivo anche se al pelo e in classifica ti posiziono davanti al parivalutato racconto di Cassia, reo di un finale ancora meno riuscito.