Passeggiata nel bosco
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Passeggiata nel bosco
Passeggiata nel bosco
di Alexandra Fischer
Anna e Marco scesero dall’auto.
Lei si stiracchiò. – Eccoci qui.
Marco tirò su la zip del giubbotto. – Già. Bosco dei Carpini vale un giro.
− Sarà, ma io avevo pensato a un picnic estivo. Qui è tutto pieno di foglie secche.
− Ma questo è il bello – Marco le tese la mano.
Si inoltrarono nel folto del bosco.
C’erano anche dei rovi.
Anna si lamentò. – Mi rovineranno il cappotto nuovo.
Marco ridacchiò. – Su, ammetti semmai che ti fa paura.
Anna tacque.
Notò che il percorso era molto lungo. E vide dei mucchi simili a corpi sotto le foglie.
Ne scostò uno con il piede e notò una mano. − Marco, guarda qui.
Lui lo fece. – È sicuramente uno degli incauti che non ha portato rispetto al bosco.
Poco lontano c’era un mucchio di foglie più piccolo.
Marco lo spostò con le mani. C’erano lattine e involucri di panini. – Ecco cosa vuol dire organizzare i picnic, come vorresti tu.
Anna sgranò gli occhi per la paura. – Cosa vuoi dirmi? Il bosco si è vendicato? Vive?
Marco annuì.
Anna si strinse nel cappotto. – Voglio tornare indietro. Per favore.
Marco la prese per un braccio. – Ancora un giro e poi torniamo.
Giunsero nel cuore del bosco, dove c’era un albero più grande con sopra una casetta.
Marco la indicò ad Anna. – Mi piaceva venire qui da piccolo. Ho creato io quel rifugio lassù. Quell’albero è il più antico di tutti.
Anna era intirizzita. – Magnifico.
Marco si accorse del tono poco convinto di lei. – Insomma non te ne importa nullla, ammettilo.
Anna aprì la bocca ma non riuscì a parlare.
Vide gli alberi girarle intorno prima di perdere i sensi e precipitare nel buio.
Marco l’adagiò sotto l’albero. Pensò che le foglie non avrebbero tardato a coprirne il corpo, proprio come era avvenuto per gli altri.
Ritornò a ritroso verso la macchina e pensò che la natura da madre, se maltrattata, poteva diventare matrigna.
Marco mise in moto.
Avrebbe avuto tutto il tempo di giustificare la scomparsa di Anna.
di Alexandra Fischer
Anna e Marco scesero dall’auto.
Lei si stiracchiò. – Eccoci qui.
Marco tirò su la zip del giubbotto. – Già. Bosco dei Carpini vale un giro.
− Sarà, ma io avevo pensato a un picnic estivo. Qui è tutto pieno di foglie secche.
− Ma questo è il bello – Marco le tese la mano.
Si inoltrarono nel folto del bosco.
C’erano anche dei rovi.
Anna si lamentò. – Mi rovineranno il cappotto nuovo.
Marco ridacchiò. – Su, ammetti semmai che ti fa paura.
Anna tacque.
Notò che il percorso era molto lungo. E vide dei mucchi simili a corpi sotto le foglie.
Ne scostò uno con il piede e notò una mano. − Marco, guarda qui.
Lui lo fece. – È sicuramente uno degli incauti che non ha portato rispetto al bosco.
Poco lontano c’era un mucchio di foglie più piccolo.
Marco lo spostò con le mani. C’erano lattine e involucri di panini. – Ecco cosa vuol dire organizzare i picnic, come vorresti tu.
Anna sgranò gli occhi per la paura. – Cosa vuoi dirmi? Il bosco si è vendicato? Vive?
Marco annuì.
Anna si strinse nel cappotto. – Voglio tornare indietro. Per favore.
Marco la prese per un braccio. – Ancora un giro e poi torniamo.
Giunsero nel cuore del bosco, dove c’era un albero più grande con sopra una casetta.
Marco la indicò ad Anna. – Mi piaceva venire qui da piccolo. Ho creato io quel rifugio lassù. Quell’albero è il più antico di tutti.
Anna era intirizzita. – Magnifico.
Marco si accorse del tono poco convinto di lei. – Insomma non te ne importa nullla, ammettilo.
Anna aprì la bocca ma non riuscì a parlare.
Vide gli alberi girarle intorno prima di perdere i sensi e precipitare nel buio.
Marco l’adagiò sotto l’albero. Pensò che le foglie non avrebbero tardato a coprirne il corpo, proprio come era avvenuto per gli altri.
Ritornò a ritroso verso la macchina e pensò che la natura da madre, se maltrattata, poteva diventare matrigna.
Marco mise in moto.
Avrebbe avuto tutto il tempo di giustificare la scomparsa di Anna.
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra! Eccoti di nuovo a consegnare per prima! Caratteri e tempo ok, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!
- Emiliano Maramonte
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra!
Racconto brevissimo, veloce e "cattivo" al punto giusto. Un soft horror che fa il suo dovere e fa riflettere. Manca qualche input di background per capire meglio la dinamica della violenza del bosco (come fa Marco a scatenare la reazione della vegetazione? Che connessione c'è? A lui cose gliene viene in tasca?) ma non nego che così com'è la storia ha un suo impatto.
Tema centrato.
Buona gara!
Emiliano.
Racconto brevissimo, veloce e "cattivo" al punto giusto. Un soft horror che fa il suo dovere e fa riflettere. Manca qualche input di background per capire meglio la dinamica della violenza del bosco (come fa Marco a scatenare la reazione della vegetazione? Che connessione c'è? A lui cose gliene viene in tasca?) ma non nego che così com'è la storia ha un suo impatto.
Tema centrato.
Buona gara!
Emiliano.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Emiliano, grazie. A Marco non viene in tasca nulla se non il rispetto che prova per la natura. A uccidere Anna è stato l'albero che le ha tolto ossigeno.
- Manuel Marinari
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra, avevo già letto altro di tuo e noto sempre, utilizzando poche parole, la semplicità che hai nel far calare il lettore nell’ambientazione che ti immagini scrivendo. Complimenti. Allora, ti condivido le parti che per me sono state meno chiare. La prima che ho notato è stata la reazione di Anna nel trovare un cadavere sotto le foglie. Mi sarei aspettato uno sgomento immediato e invece continua a seguire Marco dentro al bosco. Un po' mi ha stonato.
La fine del racconto l’avevo intuita diversamente da quello che in realtà hai raccontato e immaginato tu. L’ho capita dalla tua risposta a Emiliano, ma leggo che per lui invece era più chiara, quindi magari è soltanto a me che ha dato questa impressione. Pensavo che Marco fosse un serial killer e che portasse le sue vittime nel bosco. A consolidare quello che ti scrivo è la frase finale in cui Marco avrebbe Dovuto giustificare la sua scomparsa infatti.
Il tema è molto centrato.
Buona edition
La fine del racconto l’avevo intuita diversamente da quello che in realtà hai raccontato e immaginato tu. L’ho capita dalla tua risposta a Emiliano, ma leggo che per lui invece era più chiara, quindi magari è soltanto a me che ha dato questa impressione. Pensavo che Marco fosse un serial killer e che portasse le sue vittime nel bosco. A consolidare quello che ti scrivo è la frase finale in cui Marco avrebbe Dovuto giustificare la sua scomparsa infatti.
Il tema è molto centrato.
Buona edition
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Manuel. Mi dispiace per la parte stonata. Sono contenta che la storia ti sia piaciuta nel complesso.
Re: Passeggiata nel bosco
L’idea è originale, col protagonista killer indiretto che in qualche forma è in simbiosi col bosco assassino. Però la scrittura, sia nelle descrizioni che nei dialoghi, mi sembra un po’ approssimativa, un po’ “tirata via” come si dice dalle queste parti. Anche le ragioni degli accadimenti non sono chiare, il bosco uccide Anna solo perché lei è disinteressata? Quale ruolo ha Marco, vista la casa sull’albero? E costruire una casa su un albero non è una violenza maggiore verso il bosco che mangiare due panini? Forse l’idea avrebbe meritato un approfondimento maggiore. Buona edizione!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini
gioco - Corrado Gioannini
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alessandra, ben trovata. Hai scritto un racconto che scivola via rapido in un clima raggelante ben ottenuto. Non sono una fan dei thriller ma riconosco una buona mano. Peccato per qualche incongruenza, come quella che già ti è stata fatta notare: non ha senso che la ragazza scopra un cadavere e vada avanti tranquilla. Sarebbe bastato che Marco avesse finto di rassicurarla e di tornare indietro, salvo guidarla, approfittando del suo essere sconvolta, su un sentiero diverso fino alla radura. Sarebbe stato opportuno poi almeno un accenno a un qualche interesse che giustifichi il suo ruolo nella vicenda. Tipo: peccato, neanche lei ha superato la prova. Troverò mai qualcuna adatta a me? Detto questo, il tema è centrato e il testo si legge con piacere. Buona prova.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, gioco, scusa per le parti poco riuscite dell'opera.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Cinzia, farò tesoro dei tuoi consigli.
- Shanghai Kid
- Messaggi: 350
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra,
piacere di averti letto!
Sintetica e diretta, il racconto scorre. La storia funziona abbastanza bene, ma sono d’accordo con Emiliano che sottolinea la mancanza di background. Non che con 3000 caratteri uno possa fare miracoli, ma avrei provato a seminare qualcosina di più. Non mi è piaciuta molto la frase “Ritornò a ritroso verso la macchina e pensò che la natura da madre, se maltrattata, poteva diventare matrigna”, mi sa un po’ di spiegone inutile: era già chiaro quello che volevi dire. Ho apprezzato invece il binomio natura-killer. Molto interessante.
Devo ammettere che ho capito anche poco la frase di chiusura: “Avrebbe avuto tutto il tempo di giustificare la scomparsa di Anna.”. Forse avrei concluso in maniera differente.
A rileggerci,
Elisa
piacere di averti letto!
Sintetica e diretta, il racconto scorre. La storia funziona abbastanza bene, ma sono d’accordo con Emiliano che sottolinea la mancanza di background. Non che con 3000 caratteri uno possa fare miracoli, ma avrei provato a seminare qualcosina di più. Non mi è piaciuta molto la frase “Ritornò a ritroso verso la macchina e pensò che la natura da madre, se maltrattata, poteva diventare matrigna”, mi sa un po’ di spiegone inutile: era già chiaro quello che volevi dire. Ho apprezzato invece il binomio natura-killer. Molto interessante.
Devo ammettere che ho capito anche poco la frase di chiusura: “Avrebbe avuto tutto il tempo di giustificare la scomparsa di Anna.”. Forse avrei concluso in maniera differente.
A rileggerci,
Elisa
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra, era da un sacco che non ti commentavo! piacere di leggerti
mi è piaciuto il racconto a tinte horror che hai scritto per questo tema. mi è piaciuto il ritmo serrato che gli hai dato, una scena rapida, pochi dettagli chiari e il nostro protagonista che offre le persone a Madre Natura.
forse meno immaginifico del solito, ma comunque funzionale, complimenti.
In bocca al lupo per l'edizione e buone feste.
mi è piaciuto il racconto a tinte horror che hai scritto per questo tema. mi è piaciuto il ritmo serrato che gli hai dato, una scena rapida, pochi dettagli chiari e il nostro protagonista che offre le persone a Madre Natura.
forse meno immaginifico del solito, ma comunque funzionale, complimenti.
In bocca al lupo per l'edizione e buone feste.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Shangai Kid, scusa le imprecisioni del racconto. Farò meglio la prossima volta.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Fagiolo17, sono felice che la storia ti sia piaciuta. Buone feste anche a te.
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra. Un racconto, il tuo, che conquista e tiene incollati. In pochissime righe hai creato un clima di tensione veramente coinvolgente. Ci sono dei passaggi, però, che secondo me stonano. La reazione della ragazza al cadavere è troppo soft e le motivazioni del ragazzo non sono chiarissime. Ho la sensazione che lui abbia bisogno di qualche elemento in più che lo caratterizzi meglio. Secondo me il racconto merita di essere sviluppato, con l'attenzione a non perdere lo stile che è decisamente affascinante.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Thomas, grazie. Vedrò di fare meglio la prossima volta.
- Andrea Furlan
- Messaggi: 423
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra,
Ho trovato il tuo racconto diretto e efficace, ma forse un po' troppo schematico, tutto incentrato su azioni e dialoghi, dove l'interiorità dei due personaggi e le loro motivazioni, soprattutto quelle di Marco, non emergono. Anna non si sconvolge quando trova la mano sotto al mucchio di foglie e non si capisce il motivo per cui Marco la lascia nel bosco. Tema centrato in pochi caratteri.
Ho trovato il tuo racconto diretto e efficace, ma forse un po' troppo schematico, tutto incentrato su azioni e dialoghi, dove l'interiorità dei due personaggi e le loro motivazioni, soprattutto quelle di Marco, non emergono. Anna non si sconvolge quando trova la mano sotto al mucchio di foglie e non si capisce il motivo per cui Marco la lascia nel bosco. Tema centrato in pochi caratteri.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Andrea, grazie del commento. Vedrò di fare meglio la prossima volta.
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- Messaggi: 76
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra,
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Il racconto é ben scritto e l’idea risulta interessante.
Un bosco che punisce chi non lo rispetta e un protagonista che lo utilizza per eliminare possibili compagne “indegne” potrebbe essere l’incipit di un libro su un serial killer alla X-Files.
C’è pero’ per me un grande problema che, per quanto mi riguarda, rompe completamente il racconto: la reazione di Anna quando vede il corpo sotto le foglie é inverosimile. Non un grido, un gesto di paura, una richiesta di spiegazioni. Sgrana gli occhi e sente paura solo quando Marco suggerisce che sia il bosco a eliminare gli incauti. In mancanza di altre informazioni sui protagonisti, la reazione di una persona “normale” sarebbe stata ben diversa e la sua mancanza fa sembrare tutto il resto finto.
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Il racconto é ben scritto e l’idea risulta interessante.
Un bosco che punisce chi non lo rispetta e un protagonista che lo utilizza per eliminare possibili compagne “indegne” potrebbe essere l’incipit di un libro su un serial killer alla X-Files.
C’è pero’ per me un grande problema che, per quanto mi riguarda, rompe completamente il racconto: la reazione di Anna quando vede il corpo sotto le foglie é inverosimile. Non un grido, un gesto di paura, una richiesta di spiegazioni. Sgrana gli occhi e sente paura solo quando Marco suggerisce che sia il bosco a eliminare gli incauti. In mancanza di altre informazioni sui protagonisti, la reazione di una persona “normale” sarebbe stata ben diversa e la sua mancanza fa sembrare tutto il resto finto.
- L'inquisitore
- Messaggi: 175
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra! Marco è cresciuto in simbiosi col Bosco dei Caprini e ne conosce i segreti: per lui è madre, ma per coloro che non lo rispettano è matrigna. Questo scopre Anna che mostra paura di fronte a ciò che dovrebbe essere parte di lei: la natura. Questa versione del bosco è quello che farebbe se la natura potesse davvero ripagarci della nostra stessa moneta.
Tema preso sicuramente e uno stile secco e asciutto che porta ancora più sgomento e si fa leggere senza difficoltà, anche se hai probabilmente dovuto rinunciare a un po' della tua solita scrittura evocativa. Molte delle implicazioni restano non dette, non spiegate e questo forse indebolisce un po' la premessa del racconto.
Pollice tendente al positivo per questo pezzo!
Tema preso sicuramente e uno stile secco e asciutto che porta ancora più sgomento e si fa leggere senza difficoltà, anche se hai probabilmente dovuto rinunciare a un po' della tua solita scrittura evocativa. Molte delle implicazioni restano non dette, non spiegate e questo forse indebolisce un po' la premessa del racconto.
Pollice tendente al positivo per questo pezzo!
- BruceLagogrigio
- Messaggi: 295
Re: Passeggiata nel bosco
Ciao Alexandra ero curioso di vedere come avresti affrontato il tema. Se in modo onirico o come l'ultimo che hai fatto più improntato sull'azione. Probabilmente il tema si prestava meglio per la prima soluzione come hai giustamente fatto tu.
Effettivamente sembra un sogno l'intero racconto. Il fatto che la ragazza veda la mano uscire dalle foglie è proprio tipico dei sogni dove spesso non si stupisca di nulla nel vedere cose bizzarre o inquietanti. E il sogno giustifica anche il finale.
Come al solito usi la ripetizione dei soggetti in modo costante. Non mi fa impazzire come scelta però in questo modo rendi molto riconoscibile il tuo stile!
Bruce
Effettivamente sembra un sogno l'intero racconto. Il fatto che la ragazza veda la mano uscire dalle foglie è proprio tipico dei sogni dove spesso non si stupisca di nulla nel vedere cose bizzarre o inquietanti. E il sogno giustifica anche il finale.
Come al solito usi la ripetizione dei soggetti in modo costante. Non mi fa impazzire come scelta però in questo modo rendi molto riconoscibile il tuo stile!
Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Inquisitore, grazie per aver apprezzato la mia storia. Mi dispiace per le parti meno riuscite. Vedrò di fare meglio.
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Re: Passeggiata nel bosco
Ciao, Bruce, grazie per aver gradito la mia storia. Vedrò di migliorare certe parti in futuro.
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