[V] Lux animae (di Raffaele Marra)
- raffaele.marra
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[V] Lux animae (di Raffaele Marra)
Lux animae (di Raffaele Marra)
- Fui io a farlo innamorare della luna, quella notte che, osservandola dall’ingresso della caverna, pianse nella solitudine. E insegnai a Catullo quanto sensuale fosse sfiorare la sua Lesbia nel canto e a Francesco quanto dolce potesse diventare l’ascesa verso Laura o, ammesso che ci fosse una differenza, verso Dio.
Raccolsi Dante perduto nel dolore e lo avviai verso la luce vera, parlai con William e gli raccontai l’eroismo dell’amore che nessun odio consuma. Spinsi lo sguardo di Giacomo al di là della siepe, fino a inventarsi l’infinito e in esso naufragare.
Ricordai a Pablo quanto vitali fossero le passioni, e a Hermann quanta passione e quanta vita ci fosse nell’abbraccio tra due amici.
Dialogai con Charles fino a convincerlo del fascino perverso dei fiori della terra maligna, quindi convinsi Arthur a chiudere gli occhi e viaggiare lontano.
Mi finsi fanciullo con Giovanni, fino a farlo innamorare dello stupore di bambino, divenni pioggia con Gabriele, fino a fargli superare ogni limite corporale per diventare egli stesso il suono del suo canto. Feci sedere Jacques su una panchina di Parigi e lo invitai ad osservare il peso della leggerezza, feci passeggiare Oscar tra le vie di Dublino e lo invitai a comprendere l’ironia dei drammi umani. Illuminai il coraggio di Pier Paolo fino a farsi sfida e in essa giocare a testa bassa fino alla morte, accesi il sogno di Alda fino a farsi follia e in essa respirare di nuova vita.
E l’ho fatto per te, per portare alle tue orecchie tutta questa viva, infinita passione. -
-Uau, che figata-, commenta la ragazza guardandolo eccitata, -me la ripeti che la posto sul mio profilo?-
L’uomo, anziano e stanco, la osserva immobile. Resta così, senza altri pensieri, muto e severo per qualche istante. Possibile che non se ne fosse accorto prima?
Poi si decide a sorriderle. La ragazza, effettivamente troppo giovane, lo bacia sulla fronte e attende con un risolino isterico. Non è affatto la donna giusta, questo è certo. Dannato errore di valutazione!
L’uomo ricomincia a pensare. Con la coda dell’occhio riesce a vedere la sua macchina del tempo nascosta nel vicolo buio.
C’è ancora molto da fare, pensa. Il viaggio sarà ancora lungo, ma ancora più difficile sarà trovare colei che sarà la giusta meta.
Annuisce distrattamente, le sorride ancora una volta, poi, con voce indifferente, le dice addio.
- Fui io a farlo innamorare della luna, quella notte che, osservandola dall’ingresso della caverna, pianse nella solitudine. E insegnai a Catullo quanto sensuale fosse sfiorare la sua Lesbia nel canto e a Francesco quanto dolce potesse diventare l’ascesa verso Laura o, ammesso che ci fosse una differenza, verso Dio.
Raccolsi Dante perduto nel dolore e lo avviai verso la luce vera, parlai con William e gli raccontai l’eroismo dell’amore che nessun odio consuma. Spinsi lo sguardo di Giacomo al di là della siepe, fino a inventarsi l’infinito e in esso naufragare.
Ricordai a Pablo quanto vitali fossero le passioni, e a Hermann quanta passione e quanta vita ci fosse nell’abbraccio tra due amici.
Dialogai con Charles fino a convincerlo del fascino perverso dei fiori della terra maligna, quindi convinsi Arthur a chiudere gli occhi e viaggiare lontano.
Mi finsi fanciullo con Giovanni, fino a farlo innamorare dello stupore di bambino, divenni pioggia con Gabriele, fino a fargli superare ogni limite corporale per diventare egli stesso il suono del suo canto. Feci sedere Jacques su una panchina di Parigi e lo invitai ad osservare il peso della leggerezza, feci passeggiare Oscar tra le vie di Dublino e lo invitai a comprendere l’ironia dei drammi umani. Illuminai il coraggio di Pier Paolo fino a farsi sfida e in essa giocare a testa bassa fino alla morte, accesi il sogno di Alda fino a farsi follia e in essa respirare di nuova vita.
E l’ho fatto per te, per portare alle tue orecchie tutta questa viva, infinita passione. -
-Uau, che figata-, commenta la ragazza guardandolo eccitata, -me la ripeti che la posto sul mio profilo?-
L’uomo, anziano e stanco, la osserva immobile. Resta così, senza altri pensieri, muto e severo per qualche istante. Possibile che non se ne fosse accorto prima?
Poi si decide a sorriderle. La ragazza, effettivamente troppo giovane, lo bacia sulla fronte e attende con un risolino isterico. Non è affatto la donna giusta, questo è certo. Dannato errore di valutazione!
L’uomo ricomincia a pensare. Con la coda dell’occhio riesce a vedere la sua macchina del tempo nascosta nel vicolo buio.
C’è ancora molto da fare, pensa. Il viaggio sarà ancora lungo, ma ancora più difficile sarà trovare colei che sarà la giusta meta.
Annuisce distrattamente, le sorride ancora una volta, poi, con voce indifferente, le dice addio.
Ciao, l'idea non è male. Mi è piaciuto molto il fatto che il protagonista elenchi i suoi "allievi" del passato chiamandoli per nome, da un senso di vicinanza e complicità con gli stessi. Quello che trovo un po' irrealistico è che sbagli in modo così palese la scelta della sua prossima allieva, se ne stupisce anche lui. Potrà essere anche una critica alla società moderna, ma sembra che sia uscito dalla sua macchina del tempo, nascosta dietro l'angolo, e preso la prima persona che gli sia capitata a tiro. Strano che si sia fermata a parlargli visto che sarà stata sempre attaccata al cellulare se la prima cosa che le è venuta in mente è di postare un walltext del genere sul suo profilo. Inoltre, proprio per il lungo elenco di grandi del passato, il racconto perde parte della sua forza se il target non ha fatto studi classici o è particolarmente acculturato.
Trovo inoltre il tema della luce che non si spegne mai troppo sfumato, difficilmente identificabile dal testo se non lo si conoscesse a priori.
Trovo inoltre il tema della luce che non si spegne mai troppo sfumato, difficilmente identificabile dal testo se non lo si conoscesse a priori.
- beppe.roncari
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Ciao Raffaele,
Ben ritrovato. L'idea è carina.
Solo che pensavo che l'uomo, anzi, il vecchio, fosse "La Poesia" e comunque, da come parlava, me lo sono figurato come una donna. "La Musa". "L'Ispirazione".
Il Maestro che fa viaggi nel tempo... mmm... non so, non mi pare "poetico". Cos'ha lui, da insegnare? Perché è così speciale? E perché non prende quell'allieva del nostro tempo? In fondo il vero maestro è colui che non si scoraggia se l'allievo non è già "grande" prima di cominciare. È un grande maestro proprio perché sa insegnare e cambiare la vita di chi prima non conosceva i suoi doni innati... O no?
Ed è poi così male postare quel testo sul wall di facebook? Magari anche no. Anche Leopardi e gli altri pubblicavano sui mezzi dell'epoca, e si sono trovate poesie come graffiti anche a Pompei...
Quindi... non so, non mi hai convinto del tutto a questo giro.
Alla prossima!
PS
Se è un viaggiatore nel tempo e non "L'Ispirazione"... dov'è la luce che non si spegne mai?!?
Ben ritrovato. L'idea è carina.
Solo che pensavo che l'uomo, anzi, il vecchio, fosse "La Poesia" e comunque, da come parlava, me lo sono figurato come una donna. "La Musa". "L'Ispirazione".
Il Maestro che fa viaggi nel tempo... mmm... non so, non mi pare "poetico". Cos'ha lui, da insegnare? Perché è così speciale? E perché non prende quell'allieva del nostro tempo? In fondo il vero maestro è colui che non si scoraggia se l'allievo non è già "grande" prima di cominciare. È un grande maestro proprio perché sa insegnare e cambiare la vita di chi prima non conosceva i suoi doni innati... O no?
Ed è poi così male postare quel testo sul wall di facebook? Magari anche no. Anche Leopardi e gli altri pubblicavano sui mezzi dell'epoca, e si sono trovate poesie come graffiti anche a Pompei...
Quindi... non so, non mi hai convinto del tutto a questo giro.
Alla prossima!
PS
Se è un viaggiatore nel tempo e non "L'Ispirazione"... dov'è la luce che non si spegne mai?!?
Racconto strano, irrisolto, probabilmente confuso e che tu stesso, Raffaele, sembri non essere riuscito a domare in pieno. La lunghezza della prima parte vuole preparare un finale che deve giungere potente nella sua luce rivelatrice, ma tale non è. Il viaggiatore è la musa che cerca la giusta cassa di risonanza per continuare a fare splendere la propria luce o semplicemente un uomo in cerca della propria meta/metà? Quella frase "è effettivamente troppo giovane" crea dei dubbi e il pensare che lui sia colui senza il quale gran parte della cultura conosciuta sarebbe rimasta inespressa porta a tutti quei problemi logico/temporali che credo tu stesso non avresti voluto evocare. Quindi rimane il dubbio e non si riesce a capire dove tu volessi esattamente andare a parare. Detto questo, il mio giudizio attuale è un pollice tendente al basso, ma spero tu non butti il progetto, in caso di mancato passaggio alla fase finale, e anzi che tu lo voglia riprendere nel Laboratorio.
- AmbraStancampiano
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Ciao,
perdona la brutale sincerità, ma ho trovato il tuo racconto un po' giudicante, e questo mi ha francamente infastidita.
Non ho capito bene chi è il misterioso viaggiatore del tempo e quale sia il suo scopo, ma non credo che la condivisione su un social network di un brano così bello potrebbe offendere chicchessia, tranne (perdonami se sarò io adesso il personaggio giudicante) qualche vecchietto da bar, di quelli che si rifiutano di accettare il cambiamento dei tempi e per cui fa schifo tutto ciò che non comprendono a pieno.
Detto questo, immagino che il tuo personaggio non fosse un vecchietto da bar, ma una musa o addirittura un'incarnazione dell' Ispirazione stessa. Cosa c'è di male perciò nella diffusione di questo contenuto? Ed in base a quali criteri ha scelto questa ragazza come musa, se poi basta che apra la bocca per schifarlo fino al punto di andarsene (diciamolo) un po' maleducatamente?
Ho capito l'attinenza al tema, ma forse lo svolgimento è un po' superficiale. In più, la divisione tra le due parti del racconto è un po' troppo netta, e dà l'impressione di un bel discorso scritto precedentemente e poi aggiustato ad hoc con la codina finale.
perdona la brutale sincerità, ma ho trovato il tuo racconto un po' giudicante, e questo mi ha francamente infastidita.
Non ho capito bene chi è il misterioso viaggiatore del tempo e quale sia il suo scopo, ma non credo che la condivisione su un social network di un brano così bello potrebbe offendere chicchessia, tranne (perdonami se sarò io adesso il personaggio giudicante) qualche vecchietto da bar, di quelli che si rifiutano di accettare il cambiamento dei tempi e per cui fa schifo tutto ciò che non comprendono a pieno.
Detto questo, immagino che il tuo personaggio non fosse un vecchietto da bar, ma una musa o addirittura un'incarnazione dell' Ispirazione stessa. Cosa c'è di male perciò nella diffusione di questo contenuto? Ed in base a quali criteri ha scelto questa ragazza come musa, se poi basta che apra la bocca per schifarlo fino al punto di andarsene (diciamolo) un po' maleducatamente?
Ho capito l'attinenza al tema, ma forse lo svolgimento è un po' superficiale. In più, la divisione tra le due parti del racconto è un po' troppo netta, e dà l'impressione di un bel discorso scritto precedentemente e poi aggiustato ad hoc con la codina finale.
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.
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- Messaggi: 35
Trovo che il tuo racconto sia scritto bene. Ti confesso che l'inizio mi è piaciuto, però quando ho visto che l'elenco di quello che è stato il protagonista, superava la metà del tutto, beh, sono stato sopraffatto da un senso di noia. Anche nel tuo caso sembra di trovarsi difronte a una poesia che poi viene contestualizzata solo alla fine. Troppo tardi per me. Bella l'idea di fondo del viaggiatore del tempo, vecchio, che cerca l'amore della sua vita. Ma perchè proprio in una ragazzina? (effettivamente troppo giovane). Mi sembra una forzatura per lanciare un messaggio di denuncia sociale, sulla superficialità dei tempi e via discorrendo.
In conclusione il racconto da l'impressione di essere composto da due parti distinte. Forse dovresti lavorare un po' sull'omogeneità creando la giusta amalgama.
In conclusione il racconto da l'impressione di essere composto da due parti distinte. Forse dovresti lavorare un po' sull'omogeneità creando la giusta amalgama.
- Gian de Steja
- Messaggi: 43
Ciao Raffaele. La tua padronanza della scrittura si vede eccome, però il racconto ha diversi punti deboli. Innanzi tutto la prima parte è troppo lunga per un racconto del genere e distoglie un po’ l’attenzione del lettore. Capisco che sia fondamentale per arrivare al climax e al finale a sorpresa però se fosse un po’ più corta sarebbe più efficace, secondo me. La ragazza è troppo superficiale per aver suscitato impressioni positive su un uomo che ha avuto certe esperienze. E poi la storia della macchina del tempo stona parecchio con tutto il resto e rende vana, per quanto ho capito io, l’attinenza con il tema della gara. Alla prossima! ;)
"L'aria sarà sempre troppo carica di qualcosa. Il vostro corpo sempre indolenzito o stanco. Vostro padre, sempre troppo ubriaco. Vostra moglie sempre troppo fredda. Avrete sempre una qualche scusa per non vivere la vostra vita." C. Palahniuk
- alessandra.corra
- Messaggi: 280
Ciao Raffaele,
Ho fatto fatica a comprendere in pieno il testo che sembra esser diviso in due parti distinte. In primis, rimane confusa l'immagine del protagonista. Chi è? Una Musa? Ma se così fosse come mai sembra poi solo un uomo alla ricerca di una possibile compagna? Ed è possibile che possa ricredersi sulla ragazza solo perché lei vuole postare il testo su facebook?
Sarebbe un testo interessante, ben scritto, ma il tutto risulta troppo confuso.
Alla prossima!
Ho fatto fatica a comprendere in pieno il testo che sembra esser diviso in due parti distinte. In primis, rimane confusa l'immagine del protagonista. Chi è? Una Musa? Ma se così fosse come mai sembra poi solo un uomo alla ricerca di una possibile compagna? Ed è possibile che possa ricredersi sulla ragazza solo perché lei vuole postare il testo su facebook?
Sarebbe un testo interessante, ben scritto, ma il tutto risulta troppo confuso.
Alla prossima!
- patty.barale
- Messaggi: 349
- Contatta:
Ciao Raffaele e bentrovato.
Perché? Solo questo mi viene da domandarti.
Perché scrivere un racconto dall'inizio così aulico, così poetico, così bello e poi affogarlo in un finale che non è assolutamente all'altezza?
La prima parte della tua storia mi ha catturata, affascinata, emozionata per poi tradirmi con quel precipitare nella banalità della macchina del tempo parcheggiata dietro l'angolo!
Ci sai fare con la penna (tastiera), ma lo stile e il tono delle due parti sono in un contrasto troppo dissonante per i miei gusti (il che, ovviamente, lascia il tempo che trova!)
A rileggerti!
:-)
Perché? Solo questo mi viene da domandarti.
Perché scrivere un racconto dall'inizio così aulico, così poetico, così bello e poi affogarlo in un finale che non è assolutamente all'altezza?
La prima parte della tua storia mi ha catturata, affascinata, emozionata per poi tradirmi con quel precipitare nella banalità della macchina del tempo parcheggiata dietro l'angolo!
Ci sai fare con la penna (tastiera), ma lo stile e il tono delle due parti sono in un contrasto troppo dissonante per i miei gusti (il che, ovviamente, lascia il tempo che trova!)
A rileggerti!
:-)
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- Messaggi: 560
Ciao Raffaele,
L'inizio del tuo racconto mi è piaciuto molto, ma il finale si perde. Immagino che il vecchio rappresenti la Poesia, ma dall'incarnazione di un concetto astratto mi aspetterei che non abbia bisogno di una macchina del tempo per muoversi attraverso le epoche. Se invece è un essere umano, allora c'è qualcosa che mi sfugge. Non capisco nemmeno l'atteggiamento verso la ragazzina: cosa c'è di male nel fatto che voglia postare sui social network un discorso così bello? Il fatto che lo apprezzi è già un segnale positivo sul fatto che potrebbe essere la nuova alunna per il vecchio, no? Per il resto, non ho altri appunti da farti. Lo stile è buono e funzionale, sia nella prima parte che nella seconda, il tema rispettato con l'identificazione luce=arte/poesia.
L'inizio del tuo racconto mi è piaciuto molto, ma il finale si perde. Immagino che il vecchio rappresenti la Poesia, ma dall'incarnazione di un concetto astratto mi aspetterei che non abbia bisogno di una macchina del tempo per muoversi attraverso le epoche. Se invece è un essere umano, allora c'è qualcosa che mi sfugge. Non capisco nemmeno l'atteggiamento verso la ragazzina: cosa c'è di male nel fatto che voglia postare sui social network un discorso così bello? Il fatto che lo apprezzi è già un segnale positivo sul fatto che potrebbe essere la nuova alunna per il vecchio, no? Per il resto, non ho altri appunti da farti. Lo stile è buono e funzionale, sia nella prima parte che nella seconda, il tema rispettato con l'identificazione luce=arte/poesia.
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