Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche

BENVENUTI ALLA BEPPE RONCARI EDITION, LA SECONDA DELLA DODICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 185° ALL TIME!
Questo è il gruppo GERTRUDE della BEPPE RONCARI EDITION con BEPPE RONCARI come guest star.
Gli autori del gruppo GERTRUDE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo CRISTOFORO.
I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo RODRIGO.
Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da BEPPE RONCARI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.
Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DODICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).
E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo GERTRUDE:
Gutta cavat lapidem, di Bruce Lagogrigio, ore 00.44, 3993 caratteri
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia, ore 01.13, 3943 caratteri MALUS 4 PUNTI
Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte, ore 00.56, 3141 caratteri
Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto, ore 00.51, 3952 caratteri
Love and Peace, di Azzurra Mackenzie, ore 00.19, 3059 caratteri
L’alieno, di Corrado Gioannini, ore 00.20, 3860 caratteri
La Petite Morte, di Barbara Ottani, ore 23.24, 3955 caratteri
Un’inedita proposta modesta, di M.M., ore 00.25, 3875 caratteri
Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 31 OTTOBRE per commentare i racconti del gruppo CRISTOFORO Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 NOVEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo CRISTOFORO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.
Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.
Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo CRISTOFORO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.
BUONA BEPPE RONCARI EDITION A TUTTI!
- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Rompo il ghiaccio con la mia classifica, al solito molto sofferta: se da un lato non ho avuto molti dubbi per il primo posto, per tutte le altre posizioni ho dovuto fare diversi ragionamenti.
Al solito, nel dubbio, tendo a privilegiare come sia stato declinato il tema.
1. Un'inedita proposta modesta, Maponi
2. Inserire contanti o carta, Moggia
3. Luigi allo specchio, Maramonte
4. La petite mort, Ottani
5. Dio Bacco, perdonaci!, Moretto
6. Gutta cavat lapidem, Lagogrigio
7. Love and peace, Mackenzie
8. L'alieno, Gioannini
***
Un’inedita proposta modesta
di M. Maponi
inserire contanti o carta
di Luca Moggia
Luigi allo specchio
di Emiliano Maramonte
La Petite Mort
di Barbara Ottani
Dio Bacco, perdonaci!
di Stefano Moretto
Gutta cavat lapidem
di Bruce Lagogrigio
Love and Peace
di Azzurra Mackenzie
L’alieno
di Corrado Gioannini
Al solito, nel dubbio, tendo a privilegiare come sia stato declinato il tema.
1. Un'inedita proposta modesta, Maponi
2. Inserire contanti o carta, Moggia
3. Luigi allo specchio, Maramonte
4. La petite mort, Ottani
5. Dio Bacco, perdonaci!, Moretto
6. Gutta cavat lapidem, Lagogrigio
7. Love and peace, Mackenzie
8. L'alieno, Gioannini
***
Un’inedita proposta modesta
di M. Maponi
► Mostra testo
inserire contanti o carta
di Luca Moggia
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Luigi allo specchio
di Emiliano Maramonte
► Mostra testo
La Petite Mort
di Barbara Ottani
► Mostra testo
Dio Bacco, perdonaci!
di Stefano Moretto
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Gutta cavat lapidem
di Bruce Lagogrigio
► Mostra testo
Love and Peace
di Azzurra Mackenzie
► Mostra testo
L’alieno
di Corrado Gioannini
► Mostra testo
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
1) UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA DI M.Maponi
2) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
3) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
4) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
7) L'ALIENO di Gioco
8) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce. Ho trovato veramente bello e intenso il tuo racconto. Alla seconda lettura, dopo aver scoperto chi fosse a raccontare, l'ho apprezzato molto di più. Mi viene da pensare che con qualche indizio un po' più esplicito nella prima parte il tutto si possa comprendere meglio e, di conseguenza, apprezzare più a fondo. Hai scritto molto bene, con uno stile curato, semplice ma elegante. Complimenti.
INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Ciao Luca. Racconto molto ben scritto e divertente. In pochi caratteri sei riuscito a far succedere parecchie cose e la storia cattura fin dall'inizio. Se devo farti un appunto è sul dialogo tra il protagonista e il tabaccaio: forse il primo potrebbe non parlare e limitarsi a riprendere i soldi e andarsene, comunque fare qualcosa in silenzio.
Infine forse potresti lavorare sulla lingua del bancomat; costruire un linguaggio robotico, dalla grammatica essenziale.
In ogni caso ottimo lavoro
LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano. Ti confesso che mi sono un po' perso, c'è un cambio di prospettiva che mi ha confuso nella comprensione della storia. Mi sembra che il punto di vista sia sempre quello del protagonista. Per il resto la scrittura è veramente ottimo; hai una splendida penna, sia per quel che riguarda le scelte lessicali che per le similitudini e il ritmo. Il racconto resta molto suggestivo e l'atmosfera accattivante, al di là di qualche asperità di troppo. Complimenti.
DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Ciao Stefano. Racconto divertente e scritto molto bene. Bacco, più che un punto di vista insolito, sembra un vero e proprio personaggio di cui gli altri hanno conoscenza, anche precisa. Forse non hai centrato in pieno il tema del contest. In ogni caso il racconto è piacevole e l'idea molto originale. Il finale è decisamente inaspettato.
Mi sarei aspettato un Bacco che , se è così motivato da viaggiare nella storia per eliminare l'aceto,si lascia andare ad azioni molto più violente e cattive di quelle raccontate (che sembrano più scherzi).
In ogni caso hai veramente una gran capacità di creare azione.
LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra. L'idea del racconto mi piace e credo ci siano delle immagini di forza straordinaria. Manca sicuramente la revisione. Al di là dei refusi si vede che è mancato il tempo di sistemare alcune frasi e lo stile. Sicuramente con un po' più di lavoro il risultato sarebbe stato molto buono perché l'idea è molto forte. Secondo me merita di essere ripreso in mano.
L'ALIENO di Gioco
Ciao Corrado. Storia molto tenera e che dimostra grande sensibilità. Mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile asciutto ma curato. Forse la storia va un po' troppo “dritta”, nel senso che si capisce subito chi sia l'intruso e ci si aspetta (o almeno io) quel tipo di finale. Manca, credo, qualche elemento di rottura. In ogni caso molto ben scritto.
LA PETITE MORT di Barbara Ottania
Ciao Barbara. Nonostante il poco tempo hai scritto un racconto molto ben curato. Il tuo stile è accattivante e hai reso splendidamente la sensualità del contatto tra lattina e bevitore. Forse la lattina avrebbe dovuto avere un linguaggio diverso, un suo modo di esprimersi meno “umano”. Ma ovviamente è da inventare e non è certo facile. Nel complesso un ottimo lavoro. Complimenti
UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA di M.Maponi
Ciao M. Il tuo racconto è forte e toccante. Ti dico subito che a non convincermi è solo la prima frase; la aggiusterei per renderla più efficace, ma per il resto è bellissimo. Mi piace lo stile, il modo in cui hai affrontato un tema così delicato e ho trovato splendido il finale. Un punto ulteriore per aver scelto un tema di grande attualità ed estremamente delicato. Complimenti.
2) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
3) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
4) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
7) L'ALIENO di Gioco
8) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce. Ho trovato veramente bello e intenso il tuo racconto. Alla seconda lettura, dopo aver scoperto chi fosse a raccontare, l'ho apprezzato molto di più. Mi viene da pensare che con qualche indizio un po' più esplicito nella prima parte il tutto si possa comprendere meglio e, di conseguenza, apprezzare più a fondo. Hai scritto molto bene, con uno stile curato, semplice ma elegante. Complimenti.
INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Ciao Luca. Racconto molto ben scritto e divertente. In pochi caratteri sei riuscito a far succedere parecchie cose e la storia cattura fin dall'inizio. Se devo farti un appunto è sul dialogo tra il protagonista e il tabaccaio: forse il primo potrebbe non parlare e limitarsi a riprendere i soldi e andarsene, comunque fare qualcosa in silenzio.
Infine forse potresti lavorare sulla lingua del bancomat; costruire un linguaggio robotico, dalla grammatica essenziale.
In ogni caso ottimo lavoro
LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano. Ti confesso che mi sono un po' perso, c'è un cambio di prospettiva che mi ha confuso nella comprensione della storia. Mi sembra che il punto di vista sia sempre quello del protagonista. Per il resto la scrittura è veramente ottimo; hai una splendida penna, sia per quel che riguarda le scelte lessicali che per le similitudini e il ritmo. Il racconto resta molto suggestivo e l'atmosfera accattivante, al di là di qualche asperità di troppo. Complimenti.
DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Ciao Stefano. Racconto divertente e scritto molto bene. Bacco, più che un punto di vista insolito, sembra un vero e proprio personaggio di cui gli altri hanno conoscenza, anche precisa. Forse non hai centrato in pieno il tema del contest. In ogni caso il racconto è piacevole e l'idea molto originale. Il finale è decisamente inaspettato.
Mi sarei aspettato un Bacco che , se è così motivato da viaggiare nella storia per eliminare l'aceto,si lascia andare ad azioni molto più violente e cattive di quelle raccontate (che sembrano più scherzi).
In ogni caso hai veramente una gran capacità di creare azione.
LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra. L'idea del racconto mi piace e credo ci siano delle immagini di forza straordinaria. Manca sicuramente la revisione. Al di là dei refusi si vede che è mancato il tempo di sistemare alcune frasi e lo stile. Sicuramente con un po' più di lavoro il risultato sarebbe stato molto buono perché l'idea è molto forte. Secondo me merita di essere ripreso in mano.
L'ALIENO di Gioco
Ciao Corrado. Storia molto tenera e che dimostra grande sensibilità. Mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile asciutto ma curato. Forse la storia va un po' troppo “dritta”, nel senso che si capisce subito chi sia l'intruso e ci si aspetta (o almeno io) quel tipo di finale. Manca, credo, qualche elemento di rottura. In ogni caso molto ben scritto.
LA PETITE MORT di Barbara Ottania
Ciao Barbara. Nonostante il poco tempo hai scritto un racconto molto ben curato. Il tuo stile è accattivante e hai reso splendidamente la sensualità del contatto tra lattina e bevitore. Forse la lattina avrebbe dovuto avere un linguaggio diverso, un suo modo di esprimersi meno “umano”. Ma ovviamente è da inventare e non è certo facile. Nel complesso un ottimo lavoro. Complimenti
UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA di M.Maponi
Ciao M. Il tuo racconto è forte e toccante. Ti dico subito che a non convincermi è solo la prima frase; la aggiusterei per renderla più efficace, ma per il resto è bellissimo. Mi piace lo stile, il modo in cui hai affrontato un tema così delicato e ho trovato splendido il finale. Un punto ulteriore per aver scelto un tema di grande attualità ed estremamente delicato. Complimenti.
Ultima modifica di Thomas il martedì 29 ottobre 2024, 11:35, modificato 1 volta in totale.
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Solo due classifiche ricevute fino a questo momento. Oltre a quella del nuovo moderatore, l'AUGURE, ne dovrete ricevere altre sei.
- Stefano Scudeler
- Messaggi: 105
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Eccomi alla parte più difficile, la classifica. È sempre difficile dare un giudizio che sia oggettivo perchè i temi toccati e gli stili utilizzati ci influenzano per forza di cose. Nei casi di "parità" ho cercato di favorire i racconti più chiari e comprensibili o con il messaggio per me più profondo.
1) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
2) UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA DI M.Maponi
3) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
4) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
7) L'ALIENO di Gioco
8) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
1) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Parto subito col dire che la tematica ha colpito e affondato uno dei miei punti deboli: il coraggio di "sfidare il sistema" e cambiare vita.
Quindi il mio giudizio sarà più che positivo a prescindere.
Se volessi trovare qualcosa che non va, ho trovato la reazione del tabaccaio alle parole del protagonista un po' eccessiva.
In fin dei conti non lo aveva mica offeso o altro. E quindi anche la contro-reazione del protagonista (che mette via i soldi e manda affanculo la Philips Morris) mi è parsa un po' sopra le righe. Ci avrei visto bene un pensiero tipo "il fumo uccide" per richiamare la frase della macchinetta e il protagonista che se ne andava e gli montava la rabbia per il lavoro di merda. Magari col tabaccaio che lo mandava affanculo per avergli fatto perdere tempo.
Per il resto l'idea mi è piaciuta molto e anche la realizzazione. Penso sia uno dei migliori racconti dell'edition.
2) UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA DI M.Maponi
In questo gruppo ci avete dato dentro a prendermi a calci e pugni i sentimenti eh!
Complimenti per il racconto, anche questo è un tema che mi dà sempre molto da pensare e che meritava di essere esplorato.
Purtroppo il punto di vista con cui hai narrato tu rischia di essere sempre meno insolito (ma questa è una considerazione extra Minuti Contati).
Dovendo fare una "critica", non mi sono piaciuti molto i primi due blocchi. Non avevo capito il contesto e l'uso del nome Abdul mi aveva fatto pensare a una scelta poco ragionata.
Quando ho capito di cosa parlavi, è cambiato tutto.
Ottima prova, complimenti ancora.
3) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
Anche per me è la seconda edizione su due in cui devo commentare il tuo racconto.
E devo dire che questo mi è piaciuto di più del precedente. Molto meno confuso e molto più aderente al tema.
Continuo a dire che hai un lessico e uno stile molto intriganti. E in questo racconto anche molto sexy.
Passando alle critiche, direi che un paio vocaboli mi hanno fatto un po' storcere il naso (cedevole e sciaguattare) e un paio di frasi mi hanno fatto momentaneamente perdere aderenza col racconto ("Potrebbe stritolarmi, ma mi culla delicata. È questo l’amore?" e "Non lo sapevano, o volevano tenere per loro il segreto? Nessuna delle mie sorelle è mai tornata a raccontarlo.")
Nel complesso, una buona prova.
4) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Caspita che botta allo stomaco questo racconto!
L'idea è molto originale anche se forse la realizzazione è penalizzata da qualche frase non riuscita al meglio.
"Impreco dentro di me quella bambina che ha mi scritto"
"Quando la mia L entra nell'ombra di Sasà inizia a gridare appena il suo corpo si rimpicciolisce e assumere le sembianze della lettera"
"perde la presa della cintura"
In generale, soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura, sembra ci sia stata poca revisione (hai scritto che sei arrivata lunga e che eri impanicata e ti capisco).
Secondo me l'idea ha molto potenziale, anche per altri racconti. Magari usando il punto di vista di scritte o murales famosi.
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Mi ci sono volute più letture per poter scrivere un commento che avesse una qualche (spero) utilità.
La prima mi aveva lasciato abbastanza freddo. Nel senso che il twist (sul quale non so se avevi puntato molto, forse no) non mi aveva colpito. Allora ho riletto il racconto e ho cercato di capire come mai, visto che era scritto bene.
Credo che sia perché ci sono delle frasi che non sono semine o indizi che uno deve interpretare correttamente per arrivare alla conclusione giusta.
Provo a spiegarmi. All'inizio ero incerto sul POV che avevi scelto.Nel primo blocco sembrava potesse essere una persona o un animale ma potenzialmente anche altro (e quindi tutto bene). Quando nel secondo blocco hai scritto "Ti sei deciso a parlarmi" e poi "ho continuato a insistere", la mia indecisione ha virato totalmente verso un essere animato (umano, animale, umanoide...)
Quindi ho pensato che, visto che non sei uno alle prime armi, il POV fosse una entità strana e fantastica (insolita) ma comunque in grado di compiere azioni.
E quando ho collegato il titolo alle ultime frasi, ci sono rimasto un po' male.
Poi l'ho riletto una terza e una quarta volta e sono arrivato alla conclusione che lo scopo del racconto non era tanto sorprendere con la rivelazione finale del POV, quanto far provare delle emozioni.
E quello eri riuscito a farlo.
Riletto sotto questa luce, ho apprezzato molto di più il racconto. Quindi ho pensato: e se non avesse scritto esplicitamente chi era il POV? Non sarebbe stato ancora meglio? Lasciare che il lettore si arrovellasse e fosse costretto a fare il collegamento con il titolo?
Io te la butto lì, perché anche nel mio racconto alla fine ho rivelato chi era il punto di vista, ma se non lo avessi fatto avrei lasciato troppa libertà di interpretazione.
Per me sarebbe di grandissima utilità se mi dicessi cosa ne pensi.
Concludo e mi scuso per la lunghezza del commento: ottimo lavoro che mi sarebbe piaciuto ancora di più senza quel paio di frasette fuorvianti e la non esplicitazione finale.
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Provo sentimenti contrastanti sul tuo racconto.
Da una parte c'è il giustificatissimo e comprensibilissimo odio per chi fa scadere l'alcol.
Dall'altra ci sono alcune cose che non ho capito o che non ho trovato molto "credibili" (passami il termine, adesso mi spiego).
L'idea che un viaggiatore nel tempo voglia punire chi fa scadere il vino è molto carina ma mi sorgono dei dubbi:
1) siamo nel 4000 e qualcosa e non c'è una minima traccia di tecnologia avanzata (sembra che il viaggiatore del tempo sia l'unico ad averne
2) se mi sparano un petardo a un metro di distanza (poco più di un braccio), dubito che penserei a qualcosa che si schianta al piano di sotto in un edificio vuoto
3) considerando che l'aceto penso sia una scoperta già adesso non recente (direi che ha qualche migliaio di anni almeno), quanti anni dovrebbe avere questo viaggiatore del tempo per impedire ogni volta che qualcuno assaggi del vino scaduto?
Rimane comunque un racconto divertente anche se non particolarmente aderente al tema (accenni al punto di vista dei ragazzi che vedono la tanica volare ma non penso intendessi quello come "insolito").
Mi metti in grande difficoltà su come valutare il tutto.
7) L'ALIENO di Gioco
Il tuo racconto è abbastanza scorrevole, a parte la ripetizione di appendice/i e del verbo sembrare. Siccome si tratta di un polpo, potrebbe starci un vocabolario ridotto, anche se spesso compie azioni o formula pensieri un po' troppo complessi a parer mio.
Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Non dico che ogni racconto debba avere dietro chissà quale messaggio di denuncia sociale o riflessione filosofica, ma almeno un po' di pepe si.
Scusa se sono stato critico, spero tu colga la parte propositiva di quello che ho scritto, anche perché dal punto di vista della realizzazione non era affatto male.
8) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Devo dire che è stato MOLTO difficile cogliere il senso del racconto (sperando di averlo capito).
Sarà perché ci sono dei cambi di prospettiva repentini e mi sono perso col senso della frase "NON sarei quello che sono se... NON avessi dato ascolto a mia madre". Credo sia questa doppia negazione a complicare le cose.
Fa un po' a pugni con "Che cosa sarebbe successo se ti avessi dato ascolto, mamma?"
Alla fine interpreto il racconto così: un uomo bello e di successo fa festone e la cartomante gli dice che vedrà cosa sarebbe successo se avesse dato ascolto a sua madre. Il protagonista si vede povero, magro e brutto ma poi rinsavisce e si rende conto che ha sognato: è bello e ricco.
Se questa è l'interpretazione corretta, non mi è piaciuto il messaggio perché sembra dire "non ascoltate le vostre mamme".
Quindi sono ancora convinto di non aver capito cosa volevi trasmettere e l'attinenza al tema.
Forse ti saresti semplificato le cose adottando il punto di vista dell'appeso, la carta.
1) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
2) UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA DI M.Maponi
3) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
4) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
7) L'ALIENO di Gioco
8) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
1) INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Parto subito col dire che la tematica ha colpito e affondato uno dei miei punti deboli: il coraggio di "sfidare il sistema" e cambiare vita.
Quindi il mio giudizio sarà più che positivo a prescindere.
Se volessi trovare qualcosa che non va, ho trovato la reazione del tabaccaio alle parole del protagonista un po' eccessiva.
In fin dei conti non lo aveva mica offeso o altro. E quindi anche la contro-reazione del protagonista (che mette via i soldi e manda affanculo la Philips Morris) mi è parsa un po' sopra le righe. Ci avrei visto bene un pensiero tipo "il fumo uccide" per richiamare la frase della macchinetta e il protagonista che se ne andava e gli montava la rabbia per il lavoro di merda. Magari col tabaccaio che lo mandava affanculo per avergli fatto perdere tempo.
Per il resto l'idea mi è piaciuta molto e anche la realizzazione. Penso sia uno dei migliori racconti dell'edition.
2) UN'INEDITA PROPOSTA MODESTA DI M.Maponi
In questo gruppo ci avete dato dentro a prendermi a calci e pugni i sentimenti eh!
Complimenti per il racconto, anche questo è un tema che mi dà sempre molto da pensare e che meritava di essere esplorato.
Purtroppo il punto di vista con cui hai narrato tu rischia di essere sempre meno insolito (ma questa è una considerazione extra Minuti Contati).
Dovendo fare una "critica", non mi sono piaciuti molto i primi due blocchi. Non avevo capito il contesto e l'uso del nome Abdul mi aveva fatto pensare a una scelta poco ragionata.
Quando ho capito di cosa parlavi, è cambiato tutto.
Ottima prova, complimenti ancora.
3) LA PETITE MORT di Barbara Ottania
Anche per me è la seconda edizione su due in cui devo commentare il tuo racconto.
E devo dire che questo mi è piaciuto di più del precedente. Molto meno confuso e molto più aderente al tema.
Continuo a dire che hai un lessico e uno stile molto intriganti. E in questo racconto anche molto sexy.
Passando alle critiche, direi che un paio vocaboli mi hanno fatto un po' storcere il naso (cedevole e sciaguattare) e un paio di frasi mi hanno fatto momentaneamente perdere aderenza col racconto ("Potrebbe stritolarmi, ma mi culla delicata. È questo l’amore?" e "Non lo sapevano, o volevano tenere per loro il segreto? Nessuna delle mie sorelle è mai tornata a raccontarlo.")
Nel complesso, una buona prova.
4) LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Caspita che botta allo stomaco questo racconto!
L'idea è molto originale anche se forse la realizzazione è penalizzata da qualche frase non riuscita al meglio.
"Impreco dentro di me quella bambina che ha mi scritto"
"Quando la mia L entra nell'ombra di Sasà inizia a gridare appena il suo corpo si rimpicciolisce e assumere le sembianze della lettera"
"perde la presa della cintura"
In generale, soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura, sembra ci sia stata poca revisione (hai scritto che sei arrivata lunga e che eri impanicata e ti capisco).
Secondo me l'idea ha molto potenziale, anche per altri racconti. Magari usando il punto di vista di scritte o murales famosi.
5) GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Mi ci sono volute più letture per poter scrivere un commento che avesse una qualche (spero) utilità.
La prima mi aveva lasciato abbastanza freddo. Nel senso che il twist (sul quale non so se avevi puntato molto, forse no) non mi aveva colpito. Allora ho riletto il racconto e ho cercato di capire come mai, visto che era scritto bene.
Credo che sia perché ci sono delle frasi che non sono semine o indizi che uno deve interpretare correttamente per arrivare alla conclusione giusta.
Provo a spiegarmi. All'inizio ero incerto sul POV che avevi scelto.Nel primo blocco sembrava potesse essere una persona o un animale ma potenzialmente anche altro (e quindi tutto bene). Quando nel secondo blocco hai scritto "Ti sei deciso a parlarmi" e poi "ho continuato a insistere", la mia indecisione ha virato totalmente verso un essere animato (umano, animale, umanoide...)
Quindi ho pensato che, visto che non sei uno alle prime armi, il POV fosse una entità strana e fantastica (insolita) ma comunque in grado di compiere azioni.
E quando ho collegato il titolo alle ultime frasi, ci sono rimasto un po' male.
Poi l'ho riletto una terza e una quarta volta e sono arrivato alla conclusione che lo scopo del racconto non era tanto sorprendere con la rivelazione finale del POV, quanto far provare delle emozioni.
E quello eri riuscito a farlo.
Riletto sotto questa luce, ho apprezzato molto di più il racconto. Quindi ho pensato: e se non avesse scritto esplicitamente chi era il POV? Non sarebbe stato ancora meglio? Lasciare che il lettore si arrovellasse e fosse costretto a fare il collegamento con il titolo?
Io te la butto lì, perché anche nel mio racconto alla fine ho rivelato chi era il punto di vista, ma se non lo avessi fatto avrei lasciato troppa libertà di interpretazione.
Per me sarebbe di grandissima utilità se mi dicessi cosa ne pensi.
Concludo e mi scuso per la lunghezza del commento: ottimo lavoro che mi sarebbe piaciuto ancora di più senza quel paio di frasette fuorvianti e la non esplicitazione finale.
6) DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Provo sentimenti contrastanti sul tuo racconto.
Da una parte c'è il giustificatissimo e comprensibilissimo odio per chi fa scadere l'alcol.
Dall'altra ci sono alcune cose che non ho capito o che non ho trovato molto "credibili" (passami il termine, adesso mi spiego).
L'idea che un viaggiatore nel tempo voglia punire chi fa scadere il vino è molto carina ma mi sorgono dei dubbi:
1) siamo nel 4000 e qualcosa e non c'è una minima traccia di tecnologia avanzata (sembra che il viaggiatore del tempo sia l'unico ad averne
2) se mi sparano un petardo a un metro di distanza (poco più di un braccio), dubito che penserei a qualcosa che si schianta al piano di sotto in un edificio vuoto
3) considerando che l'aceto penso sia una scoperta già adesso non recente (direi che ha qualche migliaio di anni almeno), quanti anni dovrebbe avere questo viaggiatore del tempo per impedire ogni volta che qualcuno assaggi del vino scaduto?
Rimane comunque un racconto divertente anche se non particolarmente aderente al tema (accenni al punto di vista dei ragazzi che vedono la tanica volare ma non penso intendessi quello come "insolito").
Mi metti in grande difficoltà su come valutare il tutto.
7) L'ALIENO di Gioco
Il tuo racconto è abbastanza scorrevole, a parte la ripetizione di appendice/i e del verbo sembrare. Siccome si tratta di un polpo, potrebbe starci un vocabolario ridotto, anche se spesso compie azioni o formula pensieri un po' troppo complessi a parer mio.
Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Non dico che ogni racconto debba avere dietro chissà quale messaggio di denuncia sociale o riflessione filosofica, ma almeno un po' di pepe si.
Scusa se sono stato critico, spero tu colga la parte propositiva di quello che ho scritto, anche perché dal punto di vista della realizzazione non era affatto male.
8) LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Devo dire che è stato MOLTO difficile cogliere il senso del racconto (sperando di averlo capito).
Sarà perché ci sono dei cambi di prospettiva repentini e mi sono perso col senso della frase "NON sarei quello che sono se... NON avessi dato ascolto a mia madre". Credo sia questa doppia negazione a complicare le cose.
Fa un po' a pugni con "Che cosa sarebbe successo se ti avessi dato ascolto, mamma?"
Alla fine interpreto il racconto così: un uomo bello e di successo fa festone e la cartomante gli dice che vedrà cosa sarebbe successo se avesse dato ascolto a sua madre. Il protagonista si vede povero, magro e brutto ma poi rinsavisce e si rende conto che ha sognato: è bello e ricco.
Se questa è l'interpretazione corretta, non mi è piaciuto il messaggio perché sembra dire "non ascoltate le vostre mamme".
Quindi sono ancora convinto di non aver capito cosa volevi trasmettere e l'attinenza al tema.
Forse ti saresti semplificato le cose adottando il punto di vista dell'appeso, la carta.
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Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
1-Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
2- Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
3- La Petite Mort di Barbara Ottani
4- Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
5-Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
6- Un’inedita proposta modesta, di M.M.
7-Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
8-L’alieno, di Corrado Gioannini
Signore e signori, questa è la mia classifica (soffertissima)
Faccio i miei complimenti a tutti, ognuno a modo suo è stato capace di proporre qualcosa di originale dove, a parere mio, si è visto il massimo dell’impegno.
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, è un piacere rileggerti.
Il tuo è un racconto all’apparenza semplice, credo invece che sia stata dura scriverlo ( scriverlo bene intendo)
Non ci sono i nomi dei protagonisti, ciò nonostante nessun dettaglio visivo è lasciato al caso, cosa che rende veramente piacevole la lettura.
L’unica cosa che non mi ha convinto è il tuo modo di interpretare il tema del contest, il tuo racconto parla di due caratteri molti diversi che lottana nella vita con obbiettivi diversi che poi andranno conciliandosi.
Non c’è un punto di vista particolare, anche se c’è da dire che questa volta il tema era piuttosto ambiguo.
Comunque sia ottima prova.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Buongiorno Luca,
il tuo racconto mi ha divertito tantissimo, l’idea di ritrovarsi a parlare con un distributore è simpatica, e quello che fa funzionare tutto è lo stile che hai usato per scrivere la storia. Mi è piaciuto molto come hai gestito le sequenze temporali, cosa non facile a prescindere figuriamoci in un concorso come questo.
Il tema direi centrato, non mi sono mai chiesto quale fosse il punto di vista di una macchinetta.
Ottima prova.
La Petite Mort di Barbara Ottani
Ciao
il tuo racconto è veramente ben riuscito, all'inizio credevo si trattasse di un pesce o un'aragosta, è stato una sorpresa quando si è capito che si trattava di una lattina.
Il tema era piuttosto difficile stavolta, sei riuscita a proporre qualcosa di originale, il tuo racconto è uno di quelli che mi ha stupito di più.
Le descrizioni , anche se tutto la storia è completamente raccontata, non annoiano.
Complimenti
Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra
il tuo racconto ha una buona base, idea è ottima e originale, ma non mi convince lo stile, troppo raccontato e troppo poco scorrevole.
Per conto mio è molto confusionario, sicuramente i vincoli del contest non aiutano ma in fondo è il bello di MC.
Proverei a rivederlo, l’idea è veramente buona e ne uscirebbe un ottimo racconto breve.
Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
Buongiorno Stefano
l’odore dell’aceto per me è uno dei peggiori, se al protagonista fa passare la fame e me fa venire voglia di vomitare.
New New New York mi ricorda Futurama, se il tuo racconto venisse sviluppato e affidato a un illustratore ne uscirebbe una bomba, anche perchè sei stato bravo a gestire i dettagli in un racconto con dei caratteri limitati.
La tua idea è molto originale, un punto di vista davvero particolare, quantomeno mi ha divertito.
Un’inedita proposta modesta, di M.M.
Madonna che bruciore di stomaco...e quindi brava.
Più che altro hai gestito benissimo i caratteri, cosa che ti invidio, nel tuo racconto sembra che nulla sia lasciato al caso, descrizioni e pensieri sono gestiti perfettamente per giocare con le emozioni del lettore.
Grazie mille per il link che hai postato, leggerò con piacere le altre storie che hai scritto, sono sicuro che mi piaceranno.
Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
Buongiorno Emiliano
il tuo racconto mi ha lasciato perplesso. Lo stile di scrittura e il modo in cui hai organizzato gli eventi che ruotano attorno al protagonista mi sono piaciuti, la storia in se è interessante.
Secondo me non hai però centrato il tema del contest, un evento sovrannaturale risveglia emozioni e ripianti nella mente confusa dai postumi del protagonista, ma non c’è un altr punto di vista.
Mi farebbe piacere una spiegazione da parte tua, magari ho tavisato o letto male.
Grazie .
L’alieno, di Corrado Gioannini
Ciao
il tuo racconto mi ha ricordato un racconto breve di Asimov che ho letto molti anni fa, direi che il tema è centrato, anche se in certi casi ti sei perso nelle descrizioni e in qualche "dubitativo"
La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce - perchè sembra o lo è o non lo è.ù
Sono molto indeciso - eviterei il molto
comunque sia ci siamo, il racconto non è male, è divertente e scorre bene.
Alla prossima.
2- Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
3- La Petite Mort di Barbara Ottani
4- Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
5-Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
6- Un’inedita proposta modesta, di M.M.
7-Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
8-L’alieno, di Corrado Gioannini
Signore e signori, questa è la mia classifica (soffertissima)
Faccio i miei complimenti a tutti, ognuno a modo suo è stato capace di proporre qualcosa di originale dove, a parere mio, si è visto il massimo dell’impegno.
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, è un piacere rileggerti.
Il tuo è un racconto all’apparenza semplice, credo invece che sia stata dura scriverlo ( scriverlo bene intendo)
Non ci sono i nomi dei protagonisti, ciò nonostante nessun dettaglio visivo è lasciato al caso, cosa che rende veramente piacevole la lettura.
L’unica cosa che non mi ha convinto è il tuo modo di interpretare il tema del contest, il tuo racconto parla di due caratteri molti diversi che lottana nella vita con obbiettivi diversi che poi andranno conciliandosi.
Non c’è un punto di vista particolare, anche se c’è da dire che questa volta il tema era piuttosto ambiguo.
Comunque sia ottima prova.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Buongiorno Luca,
il tuo racconto mi ha divertito tantissimo, l’idea di ritrovarsi a parlare con un distributore è simpatica, e quello che fa funzionare tutto è lo stile che hai usato per scrivere la storia. Mi è piaciuto molto come hai gestito le sequenze temporali, cosa non facile a prescindere figuriamoci in un concorso come questo.
Il tema direi centrato, non mi sono mai chiesto quale fosse il punto di vista di una macchinetta.
Ottima prova.
La Petite Mort di Barbara Ottani
Ciao
il tuo racconto è veramente ben riuscito, all'inizio credevo si trattasse di un pesce o un'aragosta, è stato una sorpresa quando si è capito che si trattava di una lattina.
Il tema era piuttosto difficile stavolta, sei riuscita a proporre qualcosa di originale, il tuo racconto è uno di quelli che mi ha stupito di più.
Le descrizioni , anche se tutto la storia è completamente raccontata, non annoiano.
Complimenti
Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra
il tuo racconto ha una buona base, idea è ottima e originale, ma non mi convince lo stile, troppo raccontato e troppo poco scorrevole.
Per conto mio è molto confusionario, sicuramente i vincoli del contest non aiutano ma in fondo è il bello di MC.
Proverei a rivederlo, l’idea è veramente buona e ne uscirebbe un ottimo racconto breve.
Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
Buongiorno Stefano
l’odore dell’aceto per me è uno dei peggiori, se al protagonista fa passare la fame e me fa venire voglia di vomitare.
New New New York mi ricorda Futurama, se il tuo racconto venisse sviluppato e affidato a un illustratore ne uscirebbe una bomba, anche perchè sei stato bravo a gestire i dettagli in un racconto con dei caratteri limitati.
La tua idea è molto originale, un punto di vista davvero particolare, quantomeno mi ha divertito.
Un’inedita proposta modesta, di M.M.
Madonna che bruciore di stomaco...e quindi brava.
Più che altro hai gestito benissimo i caratteri, cosa che ti invidio, nel tuo racconto sembra che nulla sia lasciato al caso, descrizioni e pensieri sono gestiti perfettamente per giocare con le emozioni del lettore.
Grazie mille per il link che hai postato, leggerò con piacere le altre storie che hai scritto, sono sicuro che mi piaceranno.
Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
Buongiorno Emiliano
il tuo racconto mi ha lasciato perplesso. Lo stile di scrittura e il modo in cui hai organizzato gli eventi che ruotano attorno al protagonista mi sono piaciuti, la storia in se è interessante.
Secondo me non hai però centrato il tema del contest, un evento sovrannaturale risveglia emozioni e ripianti nella mente confusa dai postumi del protagonista, ma non c’è un altr punto di vista.
Mi farebbe piacere una spiegazione da parte tua, magari ho tavisato o letto male.
Grazie .
L’alieno, di Corrado Gioannini
Ciao
il tuo racconto mi ha ricordato un racconto breve di Asimov che ho letto molti anni fa, direi che il tema è centrato, anche se in certi casi ti sei perso nelle descrizioni e in qualche "dubitativo"
La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce - perchè sembra o lo è o non lo è.ù
Sono molto indeciso - eviterei il molto
comunque sia ci siamo, il racconto non è male, è divertente e scorre bene.
Alla prossima.
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Oltre a quella dell'Augure dovete ancora ricevere altre quattro classifiche.
- Luca Nesler
- Messaggi: 728
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Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
CLASSIFICA
1. Inserire contanti o carta
2. Luigi allo specchio
3. Dio Bacco, perdonaci!
4. La petite mort
5. Un'inedita proposta modesta
6. Gutta cavat lapidem
7. L'alieno
8. Love and peace
COMMENTI
Gutta cavat lapidem
Inserire contanti o carta
Luigi allo specchio
Dio Bacco, perdonaci!
Love and peace
L'alieno
La petite mort
Un'inedita proposta modesta
1. Inserire contanti o carta
2. Luigi allo specchio
3. Dio Bacco, perdonaci!
4. La petite mort
5. Un'inedita proposta modesta
6. Gutta cavat lapidem
7. L'alieno
8. Love and peace
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Gutta cavat lapidem
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Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Poche ore alla scadenza e, oltre a quella dell'AUGURE, dovete ancora ricevere altre tre classifiche.
- AndreaCrevola
- Messaggi: 215
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Ciao a tutti,
di seguito mia classifica e commenti (in ordine di apparizione nel gruppo)
1) Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
2) Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
3) La Petite Mort di Barbara Ottani
4) Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
5) Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
6) Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
7) Love and Peace di Azzurra Mackenzie
8) L'Alieno di Corrado Gioannini
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di averti letto. Perdonami se ho atteso l'ultimo giorno per i commenti.
Il tuo racconto mi piace, anche perché inconsueto nella forma e nello stile rispetto a quel che ho potuto leggere in questi mesi su MC. L'anno scorso provai a usare la seconda persona come te in un racconto, ma non piacque molto: non voglio paragonare quel lavoro a questo (che mi sembra comunque migliore) ma mi sembrò che i commentatori non fossero così predisposti a questa impostazione. Per me, nel tuo caso, è chiara la distinzione tra la voce narrante (la lacrima) e il protagonista (l'uomo imperturbabile) e - sinceramente - mi pare una buona scelta per dare un punto di vista differente sulla vita interiore del protagonista stesso. Il tema stesso poteva andare in questa direzione, del resto.
L'aspetto che meno mi ha convinto è il lungo rimuginare della voce narrante: nel racconto c'è poca azione, si racconta molto e si mostra poco, si è in un mondo un po' astratto senza riferimenti concreti al qui ed ora. Per esempio, a me non è parso chiaro perché ora la lacrima può scendere. Io mi sono immaginato che sia morto qualcuno... ma chi? Ok, può anche restare implicito... però mi viene a mancare il motivo per cui questa volta il conflitto tra protagonista e antagonista (il suo non volersi lasciare andare) si risolva.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Ciao Luca, perdona il ritardo di questo commento!
Parto col dire che il racconto mi è piaciuto, ma senza entusiasmarmi troppo a una prima lettura. Mi sono chiesto il perché di questa sensazione e mi sono venute due risposte tra loro in contraddizione, se vogliamo.
Da un lato, la storia è un po' lenta. Sia nel primo che nel secondo "quadretto" (annoto che non amo queste suddivisioni, perché inseriscono uno stacco intermedio che interrompe l'evoluzione del protagonista, che quindi è anche costretto a raccontarci cosa ha fatto la sera prima), la vicenda avanza con molti dettagli che presi singolarmente non sono problematici, ma forse sono troppi. Mi sembra che frenino la lettura e che rendano un po' stancante seguire i fatti narrati. Anche perché, da metà in poi, a me è parso chiaro dove volessi andare a parare. In sintesi, lo avrei asciugato un po' per rendere più spedita la fruizione.
Oppure, come proposta: non sarebbe stato meglio mantenere solo la prima scena, portare la macchinetta a motivare la sua scelta e quindi a spegnersi davanti al protagonista, con quest'ultimo che considera di cambiare vita immediatamente? Il messaggio sarebbe rimasto inalterato e il tutto sarebbe stato più compatto. Ovvio che a scrivere dieci giorni dopo sono bravi tutti... :-)
Rispetto al tema direi che ci siamo.
Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, perdona il ritardo di questo commento!
Il racconto di un uomo che al mattino vede un sé diverso nello specchio, dopo una festa "impegnativa". Stilisticamente buono ma con uno sviluppo un po' complesso da seguire. Sinceramente, tra specchio e ritratto mi sono un po' smarrito. La presenza dei tarocchi e l'esperienza allucinatoria dello specchio mi avevano inoltre indotto a pensare a una conclusione con degli elementi magici o occulti che dessero una spiegazione a quello che avevo appena letto. La storia si conclude invece con una riflessione del protagonista che sembra rimpiangere di non essere quello visto nello specchio... ma non capisco perché sia desiderabile.
Anche il legame con sua madre non mi è chiaro: c'è questa frase "non sarei quello che sono se non avessi dato ascolto a mia madre." Alla lettera, io la leggo come se il protagonista avesse sì dato ascolto alla madre e che, quindi, ora è un uomo di successo. Se invece non gli avesse dato ascolto, non lo sarebbe stato. Sul finale, invece, sembra che NON gli abbia dato ascolto... insomma, non ho capito bene e quindi anche perché abbia dei rimpianti per questo.
E digli che far colazione con la birra non è mai una buona idea :-)
Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
Ciao Stefano, perdona il commento all'ultimo momento!
Dal tuo racconto scopriamo che dal futuro qualcuno torna indietro nel tempo per sventare, ogni volta, la trasformazione del vino in aceto. Per noi del presente, questo intervento viene interpretato come qualcosa di sovrannaturale e, come accade a tanti ragazzini succede, ai protagonisti vien voglia di sfidare l'occulto e la superstizione per provare dei brividi.
L'idea mi piace e il racconto è stato divertente da leggere, ma forse è un po' tangenziale rispetto al tema. L'insolito punto di vista è quello di un personaggio invisibile che osserva e commenta le azioni del gruppo di ragazzi.
Love and Peace di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra, perdona se arrivo all'ultimo istante a commentare il tuo racconto!
Il tuo racconto parte col punto di vista insolito, che inquadra la vicenda ma non si limita a osservare ma - scopriremo - anche a intervenire sul racconto stesso. Sicuramente originale personificare una scritta anziché un oggetto o un animale, tuttavia decisamente complesso da rendere in un racconto. Il testo è interessante ma non esente da aspetti migliorabili. Per esempio, il finale mi è parso un po' troppo melenso e appiccicato al resto della trama. Altro aspetto meno convincente è l'incarnazione della scritta, che è un po' affrettata e abbozzata (striscia, ha gli occhi, può accarezzare ma con cosa?).
C'è poi il tema di una scena troppo affollata, dove è difficile seguire i vari personaggi in modo chiaro.
In sintesi una buona e coraggiosa idea che forse verso il finale si ritrae su un terreno meno scivoloso, che quindi rende la storia meno interessante.
L'Alieno di Corrado Gioannini
Ciao Corrado, eccomi qui e perdonami se in chiusura di sessione commentatoria.
Venendo al tuo racconto, abbiamo a che fare con un alieno che incontra un alieno. Non mi è chiarissimo se il secondo sia qualcosa di più consueto, come in "Sentinella" di Brown (se non lo hai mail letto: https://digilander.libero.it/dlpasquale/sentinella.pdf). Il tema è sicuramente centrato ma - per un lettore un po' smaliziato - quasi subito svelato nonostante il tentativo di nascondere / seminare la rivelazione finale (obiettivo che mi è parso tu abbia avuto). Di conseguenza, avrei apprezzato uno sviluppo più dinamico e interattivo tra i due soggetti in scena. Il risultato è quasi documentaristico ed emotivamente poco coinvolgente. Il protagonista è curioso, però non ha paura, non prova disgusto o altri stati emotivi degni di nota.
La Petite Mort di Barbara Ottani
Ciao Barbara, abbi pazienza ma arrivo solo ora... piacere di averti letto anzitutto!
Il punto di vista è quello di una lattina (io pensavo fosse una bottiglia di vino frizzante, a dire il vero, forse per via dello stile che hai adottato: raffinato e a volte un po' barocco nella scelta dei termini da utilizzare) che viene usata e poi gettata nel contenitore del metallo. Il racconto è buono, lo stile interessante e ricercato, senza timore di usare un aggettivo in più qua e là per cercare anche un qualche effetto musicale nella lettura.
Di contro, un po' debole il conflitto e quindi la trama del racconto che si riassume in una descrizione del punto di vista della lattina. Non dico che non sia adeguato: è sufficiente ma senza lode da questo punto di vista.
Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
Ciao M. eccomi a commentarti all'ultimo momento, perdona!
Sul tema, ci siamo. Mentre raccoglievo le idee, anche a me era venuta in mente una strada simile (un nazista) ma poi ho preso altre decisioni. Non per questo mi sottraggo dal dirti che hai adottato un punto di vista coraggioso dal punto di vista narrativo.
Mi è piaciuto meno lo svolgimento del racconto: abbiamo il protagonista intento in un lungo soliloquio che a tratti sembra fin troppo didascalico e giornalistico. Sarebbe stato interessante vedere questo punto di vista messo alla prova, sfidato, combattuto... E' lo stesso dall'inizio alla fine: non che dovesse per forza cambiare in meglio, ovvio, ma ci avrei provato.
Titolo migliorabile, secondo me.
Buona edizione!
di seguito mia classifica e commenti (in ordine di apparizione nel gruppo)
1) Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
2) Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
3) La Petite Mort di Barbara Ottani
4) Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
5) Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
6) Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
7) Love and Peace di Azzurra Mackenzie
8) L'Alieno di Corrado Gioannini
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di averti letto. Perdonami se ho atteso l'ultimo giorno per i commenti.
Il tuo racconto mi piace, anche perché inconsueto nella forma e nello stile rispetto a quel che ho potuto leggere in questi mesi su MC. L'anno scorso provai a usare la seconda persona come te in un racconto, ma non piacque molto: non voglio paragonare quel lavoro a questo (che mi sembra comunque migliore) ma mi sembrò che i commentatori non fossero così predisposti a questa impostazione. Per me, nel tuo caso, è chiara la distinzione tra la voce narrante (la lacrima) e il protagonista (l'uomo imperturbabile) e - sinceramente - mi pare una buona scelta per dare un punto di vista differente sulla vita interiore del protagonista stesso. Il tema stesso poteva andare in questa direzione, del resto.
L'aspetto che meno mi ha convinto è il lungo rimuginare della voce narrante: nel racconto c'è poca azione, si racconta molto e si mostra poco, si è in un mondo un po' astratto senza riferimenti concreti al qui ed ora. Per esempio, a me non è parso chiaro perché ora la lacrima può scendere. Io mi sono immaginato che sia morto qualcuno... ma chi? Ok, può anche restare implicito... però mi viene a mancare il motivo per cui questa volta il conflitto tra protagonista e antagonista (il suo non volersi lasciare andare) si risolva.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Ciao Luca, perdona il ritardo di questo commento!
Parto col dire che il racconto mi è piaciuto, ma senza entusiasmarmi troppo a una prima lettura. Mi sono chiesto il perché di questa sensazione e mi sono venute due risposte tra loro in contraddizione, se vogliamo.
Da un lato, la storia è un po' lenta. Sia nel primo che nel secondo "quadretto" (annoto che non amo queste suddivisioni, perché inseriscono uno stacco intermedio che interrompe l'evoluzione del protagonista, che quindi è anche costretto a raccontarci cosa ha fatto la sera prima), la vicenda avanza con molti dettagli che presi singolarmente non sono problematici, ma forse sono troppi. Mi sembra che frenino la lettura e che rendano un po' stancante seguire i fatti narrati. Anche perché, da metà in poi, a me è parso chiaro dove volessi andare a parare. In sintesi, lo avrei asciugato un po' per rendere più spedita la fruizione.
Oppure, come proposta: non sarebbe stato meglio mantenere solo la prima scena, portare la macchinetta a motivare la sua scelta e quindi a spegnersi davanti al protagonista, con quest'ultimo che considera di cambiare vita immediatamente? Il messaggio sarebbe rimasto inalterato e il tutto sarebbe stato più compatto. Ovvio che a scrivere dieci giorni dopo sono bravi tutti... :-)
Rispetto al tema direi che ci siamo.
Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, perdona il ritardo di questo commento!
Il racconto di un uomo che al mattino vede un sé diverso nello specchio, dopo una festa "impegnativa". Stilisticamente buono ma con uno sviluppo un po' complesso da seguire. Sinceramente, tra specchio e ritratto mi sono un po' smarrito. La presenza dei tarocchi e l'esperienza allucinatoria dello specchio mi avevano inoltre indotto a pensare a una conclusione con degli elementi magici o occulti che dessero una spiegazione a quello che avevo appena letto. La storia si conclude invece con una riflessione del protagonista che sembra rimpiangere di non essere quello visto nello specchio... ma non capisco perché sia desiderabile.
Anche il legame con sua madre non mi è chiaro: c'è questa frase "non sarei quello che sono se non avessi dato ascolto a mia madre." Alla lettera, io la leggo come se il protagonista avesse sì dato ascolto alla madre e che, quindi, ora è un uomo di successo. Se invece non gli avesse dato ascolto, non lo sarebbe stato. Sul finale, invece, sembra che NON gli abbia dato ascolto... insomma, non ho capito bene e quindi anche perché abbia dei rimpianti per questo.
E digli che far colazione con la birra non è mai una buona idea :-)
Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
Ciao Stefano, perdona il commento all'ultimo momento!
Dal tuo racconto scopriamo che dal futuro qualcuno torna indietro nel tempo per sventare, ogni volta, la trasformazione del vino in aceto. Per noi del presente, questo intervento viene interpretato come qualcosa di sovrannaturale e, come accade a tanti ragazzini succede, ai protagonisti vien voglia di sfidare l'occulto e la superstizione per provare dei brividi.
L'idea mi piace e il racconto è stato divertente da leggere, ma forse è un po' tangenziale rispetto al tema. L'insolito punto di vista è quello di un personaggio invisibile che osserva e commenta le azioni del gruppo di ragazzi.
Love and Peace di Azzurra Mackenzie
Ciao Azzurra, perdona se arrivo all'ultimo istante a commentare il tuo racconto!
Il tuo racconto parte col punto di vista insolito, che inquadra la vicenda ma non si limita a osservare ma - scopriremo - anche a intervenire sul racconto stesso. Sicuramente originale personificare una scritta anziché un oggetto o un animale, tuttavia decisamente complesso da rendere in un racconto. Il testo è interessante ma non esente da aspetti migliorabili. Per esempio, il finale mi è parso un po' troppo melenso e appiccicato al resto della trama. Altro aspetto meno convincente è l'incarnazione della scritta, che è un po' affrettata e abbozzata (striscia, ha gli occhi, può accarezzare ma con cosa?).
C'è poi il tema di una scena troppo affollata, dove è difficile seguire i vari personaggi in modo chiaro.
In sintesi una buona e coraggiosa idea che forse verso il finale si ritrae su un terreno meno scivoloso, che quindi rende la storia meno interessante.
L'Alieno di Corrado Gioannini
Ciao Corrado, eccomi qui e perdonami se in chiusura di sessione commentatoria.
Venendo al tuo racconto, abbiamo a che fare con un alieno che incontra un alieno. Non mi è chiarissimo se il secondo sia qualcosa di più consueto, come in "Sentinella" di Brown (se non lo hai mail letto: https://digilander.libero.it/dlpasquale/sentinella.pdf). Il tema è sicuramente centrato ma - per un lettore un po' smaliziato - quasi subito svelato nonostante il tentativo di nascondere / seminare la rivelazione finale (obiettivo che mi è parso tu abbia avuto). Di conseguenza, avrei apprezzato uno sviluppo più dinamico e interattivo tra i due soggetti in scena. Il risultato è quasi documentaristico ed emotivamente poco coinvolgente. Il protagonista è curioso, però non ha paura, non prova disgusto o altri stati emotivi degni di nota.
La Petite Mort di Barbara Ottani
Ciao Barbara, abbi pazienza ma arrivo solo ora... piacere di averti letto anzitutto!
Il punto di vista è quello di una lattina (io pensavo fosse una bottiglia di vino frizzante, a dire il vero, forse per via dello stile che hai adottato: raffinato e a volte un po' barocco nella scelta dei termini da utilizzare) che viene usata e poi gettata nel contenitore del metallo. Il racconto è buono, lo stile interessante e ricercato, senza timore di usare un aggettivo in più qua e là per cercare anche un qualche effetto musicale nella lettura.
Di contro, un po' debole il conflitto e quindi la trama del racconto che si riassume in una descrizione del punto di vista della lattina. Non dico che non sia adeguato: è sufficiente ma senza lode da questo punto di vista.
Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
Ciao M. eccomi a commentarti all'ultimo momento, perdona!
Sul tema, ci siamo. Mentre raccoglievo le idee, anche a me era venuta in mente una strada simile (un nazista) ma poi ho preso altre decisioni. Non per questo mi sottraggo dal dirti che hai adottato un punto di vista coraggioso dal punto di vista narrativo.
Mi è piaciuto meno lo svolgimento del racconto: abbiamo il protagonista intento in un lungo soliloquio che a tratti sembra fin troppo didascalico e giornalistico. Sarebbe stato interessante vedere questo punto di vista messo alla prova, sfidato, combattuto... E' lo stesso dall'inizio alla fine: non che dovesse per forza cambiare in meglio, ovvio, ma ci avrei provato.
Titolo migliorabile, secondo me.
Buona edizione!
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Oltre a quella dell'Augure dovete ancora ricevere altre due classifiche.
- Francy2912
- Messaggi: 52
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
È la mia prima classifica, quindi spero di fare tutto bene. Ci tengo a fare i complimenti a tutt* perché ho letto dei bellissimi racconti, quindi ora andrò molto a sentimento:
1. La petite mort, Ottani
2. Inserire contanti o carta, Moggia
3. Luigi allo specchio, Maramonte
4. Gutta cavat lapidem, Lagogrigio
5. Love and peace, Mackenzie
6. Un’inedita proposta modesta, Maponi
7. L’alieno, Gioannini
8. Dio Bacco, perdonaci!, Moretto
GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Allora, ammetto che ci ho messo un po’ per capire di chi fosse il POV, e ho barato leggendo dei commenti. L’ho poi riletto con questo in mente e mi è piaciuto molto. Subito pensavo a qualche tipo di droga, poi avevo pensato a cose come la tristezza o la depressione. Questo voler nascondersi, accettare, ma non fino in fondo. Mi è piaciuto perché è vero, e complimenti per come lo hai messo in prosa.
INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Questo racconto mi ha lasciato con un dubbio, ma mi sa che è più una mia personale teoria complottista che altro. Mi sono immaginata che la macchinetta si fosse reincarnata nell’umano, però dubito sia effettivamente così. In ogni caso, il racconto fa riflettere perché è vero che a volte sembriamo più macchine noi delle macchine stesse. Complimenti ancora e sono curiosa di leggere i tuoi prossimi racconti.
LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Come anche altri che ti hanno commentato, pure io ci ho messo un attimo per capire cosa stesse succedendo. Penso che tu sia quello che ha preso il tema più alla lettera. Penso che ognuno di noi si sia domandato almeno una volta “e se avessi fatto questo cosa sarebbe successo?”, beh il tuo protagonista in un certo senso lo ha visto. Bello anche il fatto che si basa sul dare o no ascolto alla madre, altra cosa che tutti abbiamo più o meno vissuto. Bravo, mi è piaciuto.
DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Partiamo con il dire che bravo, l’aceto non piace a nessuno quindi stai facendo un favore all’umanità. Il concept mi è piaciuto molto, l’idea di questa persona che viaggia nel tempo per evitare la scoperta dell’aceto e usa le divinità come copertura. Mi ha lasciato un po’ stranita l’esecuzione, cioè questi ragazzi che vanno in un posto abbandonato per tentare l’esperimento, molto da film horror stupido americano. Forse non l’ho trovato così insolito come punto di vista, però. Al di là di questo, è comunque un bel racconto.
LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Leggere questo racconto è stato un pugno nello stomaco, lì nella parte alta dove mi fa più male. L’immagine di questo povero cagnolino maltrattato, no basta, piango solo all’idea. Il POV della scritta l’ho trovato molto curioso, anche perché le lettere che prendono vita e in un certo senso si vendicano (braveh) e come lo fanno, inaspettato. Complimenti! (ora torno a piangere)
L’ALIENO di Gioco
Allora, anche qui ho un dubbio. Si trattava di un alieno o di un polpo? Penso la seconda, però mai dire mai. Il racconto di per sé è scritto bene, carino il POV del polpo, però non so, secondo me mancava qualcosa per rendere il tutto più di impatto. Magari qualche colpo di scena al di là del ribaltamento umano/animale-alieno. Però la lettura è stata scorrevole, quindi bravo.
LA PETITE MORT di Barbara Ottani
Che dire? Solo tu puoi riuscire a rendere strappalacrime pure una scena in teoria erotica. Il POV della lattina è geniale, ringrazio di non bere altro che acqua se no inizierei a fare collezione di lattine pur di non buttarle. Mannaggia a te. Sei brava a scrivere l’erotico e dovresti scriverne di più (allusioni puramente casuali). Brava Barbara, continua così, però magari un po’ di gioia nei prossimi racconti.
UN’INEDITA PROPOSTA MODESTA di M.Maponi
Tu mi hai mandato in crisi con questo racconto, sappilo. Scrivi bene, molto, e su questo non avevo dubbi. Ciò che hai scritto è tosto, crudele e reale come non mai. Fosse stato un tema libero ti avrei messo al primo posto, lo ammetto, però personalmente non l’ho trovato un punto di vista così insolito. Però pure tu un po’ di gioia dai, magari potresti scrivere un new adult (ok ora mi puoi insultare ahahahah). Però bravo!
1. La petite mort, Ottani
2. Inserire contanti o carta, Moggia
3. Luigi allo specchio, Maramonte
4. Gutta cavat lapidem, Lagogrigio
5. Love and peace, Mackenzie
6. Un’inedita proposta modesta, Maponi
7. L’alieno, Gioannini
8. Dio Bacco, perdonaci!, Moretto
GUTTA CAVAT LAPIDEM di Bruce Lagogrigio
Allora, ammetto che ci ho messo un po’ per capire di chi fosse il POV, e ho barato leggendo dei commenti. L’ho poi riletto con questo in mente e mi è piaciuto molto. Subito pensavo a qualche tipo di droga, poi avevo pensato a cose come la tristezza o la depressione. Questo voler nascondersi, accettare, ma non fino in fondo. Mi è piaciuto perché è vero, e complimenti per come lo hai messo in prosa.
INSERIRE CONTANTI O CARTA di Luca Moggia
Questo racconto mi ha lasciato con un dubbio, ma mi sa che è più una mia personale teoria complottista che altro. Mi sono immaginata che la macchinetta si fosse reincarnata nell’umano, però dubito sia effettivamente così. In ogni caso, il racconto fa riflettere perché è vero che a volte sembriamo più macchine noi delle macchine stesse. Complimenti ancora e sono curiosa di leggere i tuoi prossimi racconti.
LUIGI ALLO SPECCHIO di Emiliano Maramonte
Come anche altri che ti hanno commentato, pure io ci ho messo un attimo per capire cosa stesse succedendo. Penso che tu sia quello che ha preso il tema più alla lettera. Penso che ognuno di noi si sia domandato almeno una volta “e se avessi fatto questo cosa sarebbe successo?”, beh il tuo protagonista in un certo senso lo ha visto. Bello anche il fatto che si basa sul dare o no ascolto alla madre, altra cosa che tutti abbiamo più o meno vissuto. Bravo, mi è piaciuto.
DIO BACCO, PERDONACI! di Stefano Moretto
Partiamo con il dire che bravo, l’aceto non piace a nessuno quindi stai facendo un favore all’umanità. Il concept mi è piaciuto molto, l’idea di questa persona che viaggia nel tempo per evitare la scoperta dell’aceto e usa le divinità come copertura. Mi ha lasciato un po’ stranita l’esecuzione, cioè questi ragazzi che vanno in un posto abbandonato per tentare l’esperimento, molto da film horror stupido americano. Forse non l’ho trovato così insolito come punto di vista, però. Al di là di questo, è comunque un bel racconto.
LOVE AND PEACE di Azzurra Mackenzie
Leggere questo racconto è stato un pugno nello stomaco, lì nella parte alta dove mi fa più male. L’immagine di questo povero cagnolino maltrattato, no basta, piango solo all’idea. Il POV della scritta l’ho trovato molto curioso, anche perché le lettere che prendono vita e in un certo senso si vendicano (braveh) e come lo fanno, inaspettato. Complimenti! (ora torno a piangere)
L’ALIENO di Gioco
Allora, anche qui ho un dubbio. Si trattava di un alieno o di un polpo? Penso la seconda, però mai dire mai. Il racconto di per sé è scritto bene, carino il POV del polpo, però non so, secondo me mancava qualcosa per rendere il tutto più di impatto. Magari qualche colpo di scena al di là del ribaltamento umano/animale-alieno. Però la lettura è stata scorrevole, quindi bravo.
LA PETITE MORT di Barbara Ottani
Che dire? Solo tu puoi riuscire a rendere strappalacrime pure una scena in teoria erotica. Il POV della lattina è geniale, ringrazio di non bere altro che acqua se no inizierei a fare collezione di lattine pur di non buttarle. Mannaggia a te. Sei brava a scrivere l’erotico e dovresti scriverne di più (allusioni puramente casuali). Brava Barbara, continua così, però magari un po’ di gioia nei prossimi racconti.
UN’INEDITA PROPOSTA MODESTA di M.Maponi
Tu mi hai mandato in crisi con questo racconto, sappilo. Scrivi bene, molto, e su questo non avevo dubbi. Ciò che hai scritto è tosto, crudele e reale come non mai. Fosse stato un tema libero ti avrei messo al primo posto, lo ammetto, però personalmente non l’ho trovato un punto di vista così insolito. Però pure tu un po’ di gioia dai, magari potresti scrivere un new adult (ok ora mi puoi insultare ahahahah). Però bravo!
Francesca Da Re
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Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Ciao e complimenti a tutti, come al solito non è stato facile scegliere la classifica.
1) La Petite Mort di Barbara Ottani
2) Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
3) Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
4) Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
5) Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
6) Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
7) Love and Peace di Azzurra Mackenzie
8) L'Alieno di Corrado Gioannini
Ecco i commenti:
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
non ho niente contro il tell quando ben fatto, quindi a parte qualche passaggio che penso avresti sistemato in un racconto non a tempo trovo il tuo molto ben fatto. La seconda persona è sempre particolare da leggere, ma trovo che tu la abbia gestita bene. Il tema dell'edition è decisamente centrato. Penso sia un buon lavoro, complimenti.
Buona prosecuzione!
Inserire contanti o carta
Ciao Luca,
bel racconto "sociale", ma non vedo grandissima attinenza con il tema (anzi, se vogliamo, anziché un pov insolito è quello della maggioranza della popolazione). È comunque ben scritto e interessante, anche se mi sarebbe piaciuto di più se fosse stato un po' meno "esplicito" nella sua "denuncia" (ora basta virgolette, giuro), rendendosi più universale.
Buona prosecuzione!
Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
ho riletto il tuo racconto più volte ma, per quanto sia ben scritto, continuo a non capirne bene la logica. Luigi è bello e ricco, o non avrebbe potuto organizzare quell'epica festa di compleanno. Tuttavia a metà racconto sembra essere povero e trascurato e vedere come sarebbe stato se avesse ascoltato la madre. Attendo la tua spiegazione con grande interesse, voglio capire cosa mi sfugge. Non mi sembra, comunque, molto attinente al tema.
Intanto, buona edition!
Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano,
bel racconto, finale divertente e originale. Non mi sembra sia centratissimo con il tema di questa edition, però. E, non avendo mai letto di questo particolare aspetto di Bacco (ma posso benissimo essere io a ignorarlo), non mi sembra molto credibile che siano tutti convinti di questa maledizione. Certo, è una realtà alternativa in cui questo viaggiatore ha punito chissà quanti altri creatori di aceto, ma la vedo un po' come se si avesse paura di Zeus perché i fulmini continuano a colpire.
Buon proseguimento!
Love and Peace
Ciao Azzurra!
Molto bella l'idea, ma come ti hanno già detto in altri commenti la resa non è impeccabile. In ogni caso, la tortura sul povero cane si sente e fa male. Molto più facile leggere del maltrattamento degli esseri umani! Come dicevo, l'idea alla base del racconto mi è piaciuta molto e puoi sicuramente svilupparla in modo migliore.
Buona edition!
L'alieno.
Ciao Gioco!
Anche a me è venuto subito in mente "La sentinella" e purtroppo non sono riuscito a leggere il tuo racconto senza avere quello in mente. Ci sono un po' di ripetizioni e si può dire che sia tutto descrizione di quello che vede il polpo, senza particolari momenti di azione. Potrebbe beneficiare di un'evoluzione degli stati d'animo del polpo, magari all'inizio spaventato, poi curioso, ecc. Mi fa piacere che non finisca infilzato, però. Non è un racconto scritto male, ma credo avrebbe avuto bisogno di qualche avvenimento in più.
Buona edition!
La Petite Mort
Ma porc...
Ma si può farmi sentire triste per una lattina?!? Meno male che non hai usato un animale, per un po' ho temuto potessi andare a parare lì. A parte lo "sciaguattare", il racconto mi è piaciuto, non ho trovato eccessiva l'antropomorfizzazione della lattina. Mi è piaciuto il lato sexy e hai colto in pieno la linea guida del punto di vista. Bel lavoro.
Complimenti e buona edition!
Un'inedita proposta modesta
Ciao M., piacere di conoscerti.
Non posso fare altro che accodarmi ai complimenti per il bel racconto e lamentarmi a mia volta per il pugno nello stomaco. Ho notato anche io qualche errore formale, ma niente che una revisione non possa sistemare. Il punto di vista è sicuramente inusuale anche perché, mi auguro, non è legato a personaggi esistenti. Anche a me sfugge il senso del titolo, a essere sincero. Non l'ho letto come Abdul che legge la mente quanto come un monologo interiore del suo assassino.
Buona prosecuzione!
1) La Petite Mort di Barbara Ottani
2) Un'inedita proposta modesta, di M. Maponi
3) Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
4) Dio Bacco, perdonaci! di Stefano Moretto.
5) Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
6) Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
7) Love and Peace di Azzurra Mackenzie
8) L'Alieno di Corrado Gioannini
Ecco i commenti:
Gutta cavat lapidem di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
non ho niente contro il tell quando ben fatto, quindi a parte qualche passaggio che penso avresti sistemato in un racconto non a tempo trovo il tuo molto ben fatto. La seconda persona è sempre particolare da leggere, ma trovo che tu la abbia gestita bene. Il tema dell'edition è decisamente centrato. Penso sia un buon lavoro, complimenti.
Buona prosecuzione!
Inserire contanti o carta
Ciao Luca,
bel racconto "sociale", ma non vedo grandissima attinenza con il tema (anzi, se vogliamo, anziché un pov insolito è quello della maggioranza della popolazione). È comunque ben scritto e interessante, anche se mi sarebbe piaciuto di più se fosse stato un po' meno "esplicito" nella sua "denuncia" (ora basta virgolette, giuro), rendendosi più universale.
Buona prosecuzione!
Luigi allo specchio di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
ho riletto il tuo racconto più volte ma, per quanto sia ben scritto, continuo a non capirne bene la logica. Luigi è bello e ricco, o non avrebbe potuto organizzare quell'epica festa di compleanno. Tuttavia a metà racconto sembra essere povero e trascurato e vedere come sarebbe stato se avesse ascoltato la madre. Attendo la tua spiegazione con grande interesse, voglio capire cosa mi sfugge. Non mi sembra, comunque, molto attinente al tema.
Intanto, buona edition!
Dio Bacco, perdonaci!
Ciao Stefano,
bel racconto, finale divertente e originale. Non mi sembra sia centratissimo con il tema di questa edition, però. E, non avendo mai letto di questo particolare aspetto di Bacco (ma posso benissimo essere io a ignorarlo), non mi sembra molto credibile che siano tutti convinti di questa maledizione. Certo, è una realtà alternativa in cui questo viaggiatore ha punito chissà quanti altri creatori di aceto, ma la vedo un po' come se si avesse paura di Zeus perché i fulmini continuano a colpire.
Buon proseguimento!
Love and Peace
Ciao Azzurra!
Molto bella l'idea, ma come ti hanno già detto in altri commenti la resa non è impeccabile. In ogni caso, la tortura sul povero cane si sente e fa male. Molto più facile leggere del maltrattamento degli esseri umani! Come dicevo, l'idea alla base del racconto mi è piaciuta molto e puoi sicuramente svilupparla in modo migliore.
Buona edition!
L'alieno.
Ciao Gioco!
Anche a me è venuto subito in mente "La sentinella" e purtroppo non sono riuscito a leggere il tuo racconto senza avere quello in mente. Ci sono un po' di ripetizioni e si può dire che sia tutto descrizione di quello che vede il polpo, senza particolari momenti di azione. Potrebbe beneficiare di un'evoluzione degli stati d'animo del polpo, magari all'inizio spaventato, poi curioso, ecc. Mi fa piacere che non finisca infilzato, però. Non è un racconto scritto male, ma credo avrebbe avuto bisogno di qualche avvenimento in più.
Buona edition!
La Petite Mort
Ma porc...
Ma si può farmi sentire triste per una lattina?!? Meno male che non hai usato un animale, per un po' ho temuto potessi andare a parare lì. A parte lo "sciaguattare", il racconto mi è piaciuto, non ho trovato eccessiva l'antropomorfizzazione della lattina. Mi è piaciuto il lato sexy e hai colto in pieno la linea guida del punto di vista. Bel lavoro.
Complimenti e buona edition!
Un'inedita proposta modesta
Ciao M., piacere di conoscerti.
Non posso fare altro che accodarmi ai complimenti per il bel racconto e lamentarmi a mia volta per il pugno nello stomaco. Ho notato anche io qualche errore formale, ma niente che una revisione non possa sistemare. Il punto di vista è sicuramente inusuale anche perché, mi auguro, non è legato a personaggi esistenti. Anche a me sfugge il senso del titolo, a essere sincero. Non l'ho letto come Abdul che legge la mente quanto come un monologo interiore del suo assassino.
Buona prosecuzione!
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà quella dell'AUGURE.
Re: Gruppo GERTRUDE: Lista racconti e classifiche
Un altro girone di qualità, dove ho trovato racconti davvero meritevoli.
Beppe Roncari avrà l’imbarazzo della scelta nel decidere la classifica finale.
Complimenti a tutti e mi raccomando, non mancate alla prossima Edition!
1. Un’inedita proposta modesta, di M.M.
2. Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
3. Gutta cavat lapidem, di Bruce Lagogrigio
4. Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
5. Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
6. La Petite Morte, di Barbara Ottani
7. L’alieno, di Corrado Gioannini
8. Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Un’inedita proposta modesta, di M.M.
Ciao M,
Hai scritto un bel racconto soprattutto tirando in ballo una tematica indigesta che hai trattato davvero bene.
Arriva come un pugno allo stomaco e direi che questo era proprio il tuo obiettivo, quindi bravo.
Solitamente non sono un amante dei monologhi interiori, ma in questo caso funziona bene.
Alcuni hanno eccepito il pdv non abbastanza insolito, ma per me l’insolito sta anche nella scelta della forma, non solo di chi parla, quindi nessun problema.
Decisamente un pollice su, che finisce in cima alla mia classifica.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Ciao Luca,
un bel racconto che gioca bene sia sulla dinamica del pdv particolare che sull’evoluzione del protagonista. Sei riuscito a inserire un mini arco di trasformazione, che in racconti così brevi non è mai facile da gestire.
Concordo con Nesler che il discorso sulla morte avrebbe dato più mordente al racconto, ma in 4.000 battute non si può pretendere che ci sia proprio tutto tutto tutto, quindi meglio aver tolto quello rispetto ad altro.
Anche la tematica che porti in scena è chiara e ben esplicitata, quindi per me un racconto da pollice quasi su che si prende il secondo posto nella classifica.
Gutta cavat lapidem, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
Il tuo racconto riesce nel suo compito di fare emozionare, quindi da questo lato funziona alla perfezione. Ho trovato questa specie di monologo un po’ pesante a lungo andare, soprattutto a causa della mancanza di un pdv ben identificato. Capiamoci bene, lo svelamento di idendità finale, funziona bene, ma in line adi massima sono sempre dell’idea che tenere all’oscuro il lettore con frasi ambigue non funzioni al cento per cento.
O il colpo di scena è così micidiale da valere il gioco, oppure meglio chiarire subito così da avere ben chiare le dinamiche nella propria testa (di lettore).
È comunque un pollice quasi su che piazzo al terzo posto proprio per la resa emozionale.
Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
un racconto davvero particolare dove hai giocato alla perfezione sul punto di vista insolito, passando da un Luigi al suo alter ego di un eventuale universo parallelo dove ha (o non ha) seguito il consiglio di sua madre.
Purtoppo il testo non è a livello stilistico pulito come tuo solito e credo che in molti non abbiano colto il momento in cui, davanti allo specchio, passi dal pdv del Luigi ricco a quello del Luigi artista.
Insomma, una difficoltà di interpretazione che ha ancorato la buona riuscita di questo racconto che per me aveva un’ottima idea di fondo e un ottimo guizzo proprio su quello switch da una versione all’altra.
A causa di questo e anche di un finale che poteva svelare di più ma forse finisce con il confondere, valuto questo tuo lavoro da pollice tendente al positivo e finisce dritto al quarto posto sopra a Barbara e Stefano, pari valutati.
Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
Buona l’idea di fondo, divertente e sicuramente fuori dagli schemi, con questo tizio del futuro che odia l’aceto e viaggia nel passato cercando di evitare che venga inventato/scoperto.
Ci sono un paio di dettagli che non mi hanno convinto del tutto, ma lo ritengo comunque un buon racconto anche perché stilisticamente scorre senza alcun intoppo.
Avrei messo meno personaggi, potevano bastare due tizi, tanto in un raccontino così erano tutti solo abbozzati, invece quattro ragazzi più il nostro protagonista dal futuro hanno incasinato un po’ le cose.
Per me un racconto da pollice tendente al positivo, che con una motivazione più forte da parte del pdv o degli interventi più incisivi per evitare la nascita dell’aceto gli sarebbero valsi una valutazione ancora più alta.
La Petite Morte, di Barbara Ottani
Il pdv è bene gestito, ma già verso metà si capisce l’identità del nostro narratore.
Alcuni dettagli mi hanno fatto storcere il naso per l’eccessiva umanizzazione, come ad esempio la lingua della lattina. Avrei evitato di descriverla con parti umane, perché a conti fatti non ne ha. Invece per quanto riguarda le sensazioni per me hai fatto un ottimo lavoro.
Sullo stile per mio gusto personale cercherei di essere più scorrevole.
“È il caldo che mi fa sudare, o è l’attesa?” Avrei tagliato questa frase perché è ridondante con quello che viene prima.
Così come non avrei usato sudore ma condensa.
“Un dito trova la chiave per aprirmi, la tormenta.” Questo mi ha portato fuori strada. Avrei usato comunque linguetta.
“Gocce eccitate che mi scivolano sul viso.” Anche qui, il viso della lattina…
Insomma hai giocato praticamente tutto sul disvelamento, ma a conti fatti non c’è conflitto nel racconto e capito chi sia il pdv, non c’è molto che mi incolli alla lettura.
Per me comunque un pollice tendente al positivo che finisce sopra al racconto di Corrado perche riesci a spingere con decisione sull’emotività della lattina.
L’alieno, di Corrado Gioannini
Pollice tendente al positivo ma non solido non brillante.
Il fatto che fosse chiaro fin da subito il pdv mi ha fatto piacere, non serve giocare sempre e solo sul plot twist del “capire” chi sta parlando in questo tipo di racconti.
Mi è mancato invece un pochino di pepe in più, è stato fin troppo cozy come narrazione.
Forse quello su cui potevi lavorare di più era la tensione generata da un incontro di questo tipo. Invece della descrizione di appendici e forma fisica magari creare aspettative sul suo comportamento. Sarà pericoloso? Cercherà di farmi del male? Ma dovev vive? Come può sopravvivere fuori dall’acqua? Insomma una serie di quesiti che creassero pathos anche senza che per forza dovesse succedere qualcosa di brutto o di aggressivo.
Così il nostro polpo ha solo descritto qualcosa. Come se fosse la descrizione di un paesaggio e poco altro. Per me un pollice tendente al positivo che finisce sotto al racconto di Barbara per la mancanza di conflitto.
Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Una buona idea sia per il pdv che per l’idea alla base e pugno allo stomaco assicurato per il maltrattamento agli animali inficiata però da uno stile non perfetto e da piccole rifiniture mancanti (ad esempio la punteggiatura e alcuni dialoghi non proprio riuscitissimi).
Un vero peccato, perché con una maggiore cura a livello stilistico l’idea era sicuramente fuori dagli schemi.
Mi è mancata un po’ di motivazione alla base, ma con qualche pennellata qui e là si sarebbe potuta integrare senza problemi, perché bella la lotta contro le ingiustizie, ma in questo caso mi chiedo il perché.
Per me un pollice nì con tendenza al positivo.
Beppe Roncari avrà l’imbarazzo della scelta nel decidere la classifica finale.
Complimenti a tutti e mi raccomando, non mancate alla prossima Edition!
1. Un’inedita proposta modesta, di M.M.
2. Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
3. Gutta cavat lapidem, di Bruce Lagogrigio
4. Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
5. Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
6. La Petite Morte, di Barbara Ottani
7. L’alieno, di Corrado Gioannini
8. Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Un’inedita proposta modesta, di M.M.
Ciao M,
Hai scritto un bel racconto soprattutto tirando in ballo una tematica indigesta che hai trattato davvero bene.
Arriva come un pugno allo stomaco e direi che questo era proprio il tuo obiettivo, quindi bravo.
Solitamente non sono un amante dei monologhi interiori, ma in questo caso funziona bene.
Alcuni hanno eccepito il pdv non abbastanza insolito, ma per me l’insolito sta anche nella scelta della forma, non solo di chi parla, quindi nessun problema.
Decisamente un pollice su, che finisce in cima alla mia classifica.
Inserire contanti o carta, di Luca Moggia
Ciao Luca,
un bel racconto che gioca bene sia sulla dinamica del pdv particolare che sull’evoluzione del protagonista. Sei riuscito a inserire un mini arco di trasformazione, che in racconti così brevi non è mai facile da gestire.
Concordo con Nesler che il discorso sulla morte avrebbe dato più mordente al racconto, ma in 4.000 battute non si può pretendere che ci sia proprio tutto tutto tutto, quindi meglio aver tolto quello rispetto ad altro.
Anche la tematica che porti in scena è chiara e ben esplicitata, quindi per me un racconto da pollice quasi su che si prende il secondo posto nella classifica.
Gutta cavat lapidem, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
Il tuo racconto riesce nel suo compito di fare emozionare, quindi da questo lato funziona alla perfezione. Ho trovato questa specie di monologo un po’ pesante a lungo andare, soprattutto a causa della mancanza di un pdv ben identificato. Capiamoci bene, lo svelamento di idendità finale, funziona bene, ma in line adi massima sono sempre dell’idea che tenere all’oscuro il lettore con frasi ambigue non funzioni al cento per cento.
O il colpo di scena è così micidiale da valere il gioco, oppure meglio chiarire subito così da avere ben chiare le dinamiche nella propria testa (di lettore).
È comunque un pollice quasi su che piazzo al terzo posto proprio per la resa emozionale.
Luigi allo specchio, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
un racconto davvero particolare dove hai giocato alla perfezione sul punto di vista insolito, passando da un Luigi al suo alter ego di un eventuale universo parallelo dove ha (o non ha) seguito il consiglio di sua madre.
Purtoppo il testo non è a livello stilistico pulito come tuo solito e credo che in molti non abbiano colto il momento in cui, davanti allo specchio, passi dal pdv del Luigi ricco a quello del Luigi artista.
Insomma, una difficoltà di interpretazione che ha ancorato la buona riuscita di questo racconto che per me aveva un’ottima idea di fondo e un ottimo guizzo proprio su quello switch da una versione all’altra.
A causa di questo e anche di un finale che poteva svelare di più ma forse finisce con il confondere, valuto questo tuo lavoro da pollice tendente al positivo e finisce dritto al quarto posto sopra a Barbara e Stefano, pari valutati.
Dio Bacco, perdonaci!, di Stefano Moretto
Buona l’idea di fondo, divertente e sicuramente fuori dagli schemi, con questo tizio del futuro che odia l’aceto e viaggia nel passato cercando di evitare che venga inventato/scoperto.
Ci sono un paio di dettagli che non mi hanno convinto del tutto, ma lo ritengo comunque un buon racconto anche perché stilisticamente scorre senza alcun intoppo.
Avrei messo meno personaggi, potevano bastare due tizi, tanto in un raccontino così erano tutti solo abbozzati, invece quattro ragazzi più il nostro protagonista dal futuro hanno incasinato un po’ le cose.
Per me un racconto da pollice tendente al positivo, che con una motivazione più forte da parte del pdv o degli interventi più incisivi per evitare la nascita dell’aceto gli sarebbero valsi una valutazione ancora più alta.
La Petite Morte, di Barbara Ottani
Il pdv è bene gestito, ma già verso metà si capisce l’identità del nostro narratore.
Alcuni dettagli mi hanno fatto storcere il naso per l’eccessiva umanizzazione, come ad esempio la lingua della lattina. Avrei evitato di descriverla con parti umane, perché a conti fatti non ne ha. Invece per quanto riguarda le sensazioni per me hai fatto un ottimo lavoro.
Sullo stile per mio gusto personale cercherei di essere più scorrevole.
“È il caldo che mi fa sudare, o è l’attesa?” Avrei tagliato questa frase perché è ridondante con quello che viene prima.
Così come non avrei usato sudore ma condensa.
“Un dito trova la chiave per aprirmi, la tormenta.” Questo mi ha portato fuori strada. Avrei usato comunque linguetta.
“Gocce eccitate che mi scivolano sul viso.” Anche qui, il viso della lattina…
Insomma hai giocato praticamente tutto sul disvelamento, ma a conti fatti non c’è conflitto nel racconto e capito chi sia il pdv, non c’è molto che mi incolli alla lettura.
Per me comunque un pollice tendente al positivo che finisce sopra al racconto di Corrado perche riesci a spingere con decisione sull’emotività della lattina.
L’alieno, di Corrado Gioannini
Pollice tendente al positivo ma non solido non brillante.
Il fatto che fosse chiaro fin da subito il pdv mi ha fatto piacere, non serve giocare sempre e solo sul plot twist del “capire” chi sta parlando in questo tipo di racconti.
Mi è mancato invece un pochino di pepe in più, è stato fin troppo cozy come narrazione.
Forse quello su cui potevi lavorare di più era la tensione generata da un incontro di questo tipo. Invece della descrizione di appendici e forma fisica magari creare aspettative sul suo comportamento. Sarà pericoloso? Cercherà di farmi del male? Ma dovev vive? Come può sopravvivere fuori dall’acqua? Insomma una serie di quesiti che creassero pathos anche senza che per forza dovesse succedere qualcosa di brutto o di aggressivo.
Così il nostro polpo ha solo descritto qualcosa. Come se fosse la descrizione di un paesaggio e poco altro. Per me un pollice tendente al positivo che finisce sotto al racconto di Barbara per la mancanza di conflitto.
Love and Peace, di Azzurra Mackenzie
Una buona idea sia per il pdv che per l’idea alla base e pugno allo stomaco assicurato per il maltrattamento agli animali inficiata però da uno stile non perfetto e da piccole rifiniture mancanti (ad esempio la punteggiatura e alcuni dialoghi non proprio riuscitissimi).
Un vero peccato, perché con una maggiore cura a livello stilistico l’idea era sicuramente fuori dagli schemi.
Mi è mancata un po’ di motivazione alla base, ma con qualche pennellata qui e là si sarebbe potuta integrare senza problemi, perché bella la lotta contro le ingiustizie, ma in questo caso mi chiedo il perché.
Per me un pollice nì con tendenza al positivo.
Solo i più saggi o i più stupidi degli uomini non cambiano mai.
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