Flatlandia

Appuntamento alle ore 21.00 di lunedì 21 ottobre con un tema di Beppe Roncari e 4000 caratteri a disposizione
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giulio.palmieri
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Flatlandia

Messaggio#1 » martedì 22 ottobre 2024, 0:58

– Come hai fatto a uscire dal Piano? – chiese raggiante il Triangolo. Aveva due piccoli occhi sul lato, l’unico lato schiacciato che Cerchio poteva guardare, e che racchiudeva i tre angoli della sua buffa figura.
– Mi sono gettato nel punto della singolarità! – rispose Cerchio.
– Quel punto nero, che non smette mai di muoversi?
– Sì. Non so se puoi capirmi.
– Infatti, non ti capisco.
– Allora – fece Cerchio schiarendosi la voce, come faceva sempre a casa degli Esagoni, o degli Ottagoni, quando lo chiamavano nelle loro larghe case a esporre la geografia del loro mondo Piano. – Hai presente la casa del Decagono? Quella in mezzo al nostro mondo, a cui conducono tutte le strade curve della nostra città.
Triangolo mosse gli occhietti a dire .
– Bene. Lì vicino, nel cortile a destra, c’è un punto.
– Quello che si muove sempre? Che tremola tutto il giorno, sulla parete della casa di Decagono?
– Quello non è un abitante del nostro mondo.
– E cos’è?
– È un portale singolare. Una singolarità. Se tu ci finisci sopra capisci subito che cos’è l’alto, e che cos’è il basso.
– Perché?
– Perché – continuò Cerchio – quel punto è l’effetto di un calcolo impossibile. Non fare così. Quanto fa tre più due?
– Cinque! – esclamò subito Triangolo.
– Bene. Da quanti lati (te l’ho già spiegato) sono composti gli ottagoni?
– Otto!
– Bene. Quanti angoli hai dentro, tu?
– Tre.
– Benissimo. Ora, immagina qualcosa che esiste, ma che non può calcolarsi. E che continua a esistere nonostante non possa calcolarsi mai.
– Per esempio?
– Un punto diviso zero volte. Un unico punto di questo nostro mondo schiacciato (ora lo so) e che tu dividi per una quantità pari a niente. E, dopo che l’hai diviso per niente, continua a esistere, così, come un cane o un gatto.
– Anch’io ho un punto a casa – fece Triangolo. – E miagola sempre.
– Il Decagono ha molti gatti, e cani, a casa.
Subito Triangolo prese a ridere, allargando le tacche della sua piccola bocca, tra i due occhi.
Forse ha capito pensò Cerchio.
Solo il Decagono poteva dividere gli abitanti di quel loro mondo. Molti andavano da lui per allargarsi, o rimpicciolirsi, perché lui aveva le misure di tutto, ricordò Cerchio.
Cerchio non ci andava mai, perché lui sapeva di non avere angoli. L’ultima volta, però, una Pentagona aveva chiesto al Decagono di dividere il suo cane per nulla. E lui lo aveva fatto. Il risultato era stato quel punto tremolante della sua casa, che non smetteva di agitarsi neanche nel sonno.
– E tu come hai fatto a finirci sopra?
– Mi hanno spinto! Mi ero avvicinato per guardare e…
– Anch’io, anch’io! – fece raggiante Triangolo.

Quando si avvicinarono al portale tremolante, il primo a entrare fu Cerchio. Come la mattina di quel giorno, sentì un vuoto, poi un vento sul viso che gli fece chiudere gli occhi. Si sentì tirare, e quando riaprì gli occhi scorse il Piano dall’alto.
Le case degli Esagoni, degli Ottagoni, e i giardini squadrati, e le strade che portavano alla grande casa centrale del Decagono, e i punti che abbaiavano per le strade, e alcune Pentagone, che si muovevano qua e là tra le case e le strade, ancora più affascinanti, viste da lassù.
– É incredibile – esclamò Triangolo, senza fiato. – Chissà se anche questo mondo ha il suo Decagono. Chissà…
– Guarda laggiù! – fece Cerchio.
All’orizzonte di quel vasto mondo, una figura curva pareva sorgere dal Piano, lì dove i loro occhi non avevano mai guardato. Era una specie di Grande Cerchio, che occupava una porzione di quel mondo persino in alto, come loro non potevano fare schiacciati com’erano lassù, dove li aveva portati l’impossibile singolarità del Decagono.



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antico
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Re: Flatlandia

Messaggio#2 » martedì 22 ottobre 2024, 1:02

Ciao Giulio! Tutto ok con i parametri, buona BEPPE RONCARI EDITION!

Scalo
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Re: Flatlandia

Messaggio#3 » martedì 22 ottobre 2024, 16:03

Ciao! Le mie considerazioni, postate anche nel thread del gruppo Lucia:

Ora, Flatlandia è una storia molto vecchia, non so se questo racconto sia derivativo, uno spinoff, o una rielaborazione. Non ho letto l'originale. Chiaro che, considerando il tema del contest, sicuramente lo rispetta. Carino il punto che si comporta da animaletto. Così, estrapolato da un suo contesto, non succede granché. Lo considero più un Divertissement che un racconto vero e proprio.

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Mauro Bennici
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Re: Flatlandia

Messaggio#4 » giovedì 24 ottobre 2024, 22:21

Ciao Giulio,

Mi sono perso tra decagono, cani e gatti. Troppi dialoghi senza azione o descrizione mi hanno creato confusione. Poche informazioni frammentate che non lasciano il tempo per comprendere le regole del mondo.

Probabilmente è il soggetto ad essere già stato raccontato in troppe versioni ad aumentare il senso di straniamento. Il pezzo "Subito Triangolo prese a ridere, allargando le tacche della sua piccola bocca, tra i due occhi. Forse ha capito pensò Cerchio." ha di nuovo cambiato quello che stavo pensando.

Alla prossima.

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Daniele
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Re: Flatlandia

Messaggio#5 » sabato 26 ottobre 2024, 0:07

Ciao Giulio, piacere di leggerti!
Racconto simpatico, figo per certi versi e, secondo me, originale!
Avrei tematizzato ancora di piu evitando rimandi alla vita reale (cani e gatti avrebbero potuto essere altre figure geometriche o simboli, ad esempio)
Carino e stimolante il giochino di capire cosa potessero essere gli occhietti sulmlato curvo o la bocca immaginando sul piano cartesiano. Con qualche particolare in più e descrizione stile indovinello per il lettore sarebbe stato ancora più stimolante, ma mi hai fatto sentire un po come se fossi dentro autoCAD. Ho apprezzato!
In bocca al lupo per l'edition e alla prossima!

Dash J. Benton
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Re: Flatlandia

Messaggio#6 » sabato 26 ottobre 2024, 11:20

Ciao Giulio.
Il racconto è ben scritto, niente da dire su ritmo, grammatica etc.
Però ti confesso che sono ambivalente sul contenuto.
Da un lato, non mi ha appassionato, nel senso che non sono riuscito ad empatizzate con i protagonisti ne a capire a pieno i riferimenti che sicuramente ci sono. Se è vero che per due figure piatte uscire dal piano è un’avventura che cambia la vita, dal mio punto di vista di lettore a 3 dimensioni non è niente di speciale, se capisci cosa intendo.
Dall’altro lato, ho apprezzato il coraggio di prendere un punto di vista sicuramente estremo e di cercare di raccontare un mondo a due dimensioni, cosa che ritengo tu abbia fatto molto bene (con forse l’eccezione delle Pentagone: perché inserire il genere in un mondo di figure geometriche?)
Buona edizione!

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#7 » sabato 26 ottobre 2024, 19:26

Scalo ha scritto:Ciao! Le mie considerazioni, postate anche nel thread del gruppo Lucia:

Ora, Flatlandia è una storia molto vecchia, non so se questo racconto sia derivativo, uno spinoff, o una rielaborazione. Non ho letto l'originale. Chiaro che, considerando il tema del contest, sicuramente lo rispetta. Carino il punto che si comporta da animaletto. Così, estrapolato da un suo contesto, non succede granché. Lo considero più un Divertissement che un racconto vero e proprio.


Buona sera Scalo,
il brano di sicuro è estrapolato da un contesto più ampio, che è quello del romanzo di Abbott. Non ho molto da aggiungere, se non ti è arrivato, non ti è arrivato. A rileggerci e buona edition.

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#8 » sabato 26 ottobre 2024, 19:33

maurob ha scritto:Ciao Giulio,

Mi sono perso tra decagono, cani e gatti. Troppi dialoghi senza azione o descrizione mi hanno creato confusione. Poche informazioni frammentate che non lasciano il tempo per comprendere le regole del mondo.
Probabilmente è il soggetto ad essere già stato raccontato in troppe versioni ad aumentare il senso di straniamento. Il pezzo "Subito Triangolo prese a ridere, allargando le tacche della sua piccola bocca, tra i due occhi. Forse ha capito pensò Cerchio." ha di nuovo cambiato quello che stavo pensando.
Alla prossima.


Buona sera Mauro, i personaggi sono numerosi; posso dirti di essermi concentrato sul rispetto del tema. A rileggerci. E buona edition.

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#9 » sabato 26 ottobre 2024, 19:36

Daniele ha scritto:Ciao Giulio, piacere di leggerti!
Racconto simpatico, figo per certi versi e, secondo me, originale!
Avrei tematizzato ancora di piu evitando rimandi alla vita reale (cani e gatti avrebbero potuto essere altre figure geometriche o simboli, ad esempio)
Carino e stimolante il giochino di capire cosa potessero essere gli occhietti sulmlato curvo o la bocca immaginando sul piano cartesiano. Con qualche particolare in più e descrizione stile indovinello per il lettore sarebbe stato ancora più stimolante, ma mi hai fatto sentire un po come se fossi dentro autoCAD. Ho apprezzato!
In bocca al lupo per l'edition e alla prossima!


Ciao Daniele, grazie per il tuo commento! In effetti, giocarla sull'indovinello sarebbe stato interessante: è un contesto che si presta bene a giochi matematici, o di deduzione logica. Grazie per il consiglio. Adesso il neurone mi partirà sul cercare un indovinello adatto. E buona edition.

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#10 » sabato 26 ottobre 2024, 19:47

Dash J. Benton ha scritto:Ciao Giulio.
Il racconto è ben scritto, niente da dire su ritmo, grammatica etc.
Però ti confesso che sono ambivalente sul contenuto.
Da un lato, non mi ha appassionato, nel senso che non sono riuscito ad empatizzate con i protagonisti ne a capire a pieno i riferimenti che sicuramente ci sono. Se è vero che per due figure piatte uscire dal piano è un’avventura che cambia la vita, dal mio punto di vista di lettore a 3 dimensioni non è niente di speciale, se capisci cosa intendo.
Dall’altro lato, ho apprezzato il coraggio di prendere un punto di vista sicuramente estremo e di cercare di raccontare un mondo a due dimensioni, cosa che ritengo tu abbia fatto molto bene (con forse l’eccezione delle Pentagone: perché inserire il genere in un mondo di figure geometriche?)
Buona edizione!


Ciao Dash, grazie per il commento. In effetti il brano è giocato molto sul divertimento di prospettiva tra dimensioni geometriche. Diciamo che ho cercato di insistere sul punto di uscita dal mondo a due dimensioni (la contraddizione, l'impossibile etc.). All'inizio ho pensato anche di rendere l'uscita dal mondo a tre dimensioni, ma sul momento non mi sono venute idee a riguardo. Per le Pentagone e cani e gatti, il romanzo iniziale è una trasposizione anche della società dell'epoca, quindi mi è sembrato utile un riferimento alla vita reale. Cmq, a ripensarlo, si potrebbe anche rimanere sull'astratto e insistere di più sui giochi/indovinelli matematici. Ci penserò. Buona edition.

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SalvatoreStefanelli
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Re: Flatlandia

Messaggio#11 » sabato 26 ottobre 2024, 22:39

Ciao Giulio. Eccomi a dirti la mia sul tuo racconto. Parto subito col dirti che non conosco il racconto di Abbott, mia pecca, però ho trovato il tuo molto carino. Avrei evitato, come già altri ti hanno detto, l'inserimento di cani e gatti, per le Pentagone potrei sorvolare. La storia mi ha fatto simpatia, anche se avrei voluto capirci di più di questa che mi sembra una grande metafora. Per il resto mi sembra scritto bene e non mi ha dato alcun fastidio il fatto che sia quasi un grande dialogo e pochissima descrizione.

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Gabriele Dolzadelli
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Re: Flatlandia

Messaggio#12 » lunedì 28 ottobre 2024, 22:50

Ciao Giulio, piacere di trovarti.
Il racconto mi è parso un po' confuso. Capisco che l'intento sia quello di dare numerosi riferimenti geometrici e matematici, ma non essendo appassionato ho fatto fatica a seguirli.
Di certo hai trovato un punto di vista insolito e originale, ma si consuma tutto lì, non trovando appoggio a una trama interessante o con qualche stimolo di tensione narrativa.
Ho sudato un po' ad arrivare alla fine, seppur sia un racconto breve. Comunque è stato un tentativo ambizioso e questo bisogna riconoscertelo.
A presto!

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#13 » martedì 29 ottobre 2024, 12:28

SalvatoreStefanelli ha scritto:Ciao Giulio. Eccomi a dirti la mia sul tuo racconto. Parto subito col dirti che non conosco il racconto di Abbott, mia pecca, però ho trovato il tuo molto carino. Avrei evitato, come già altri ti hanno detto, l'inserimento di cani e gatti, per le Pentagone potrei sorvolare. La storia mi ha fatto simpatia, anche se avrei voluto capirci di più di questa che mi sembra una grande metafora. Per il resto mi sembra scritto bene e non mi ha dato alcun fastidio il fatto che sia quasi un grande dialogo e pochissima descrizione.


Ciao Salvatore, ben trovato. Grazie per il commento, ho cercato di creare un mondo narrativo con le sue regole, in troppo poco spazio. La prossima volta cercherò di inquadrare subito un genere e di muovermi su un territorio più noto. A rileggerci, buona edition.

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#14 » martedì 29 ottobre 2024, 12:32

Gabriele Dolzadelli ha scritto:Ciao Giulio, piacere di trovarti.
Il racconto mi è parso un po' confuso. Capisco che l'intento sia quello di dare numerosi riferimenti geometrici e matematici, ma non essendo appassionato ho fatto fatica a seguirli.
Di certo hai trovato un punto di vista insolito e originale, ma si consuma tutto lì, non trovando appoggio a una trama interessante o con qualche stimolo di tensione narrativa.
Ho sudato un po' ad arrivare alla fine, seppur sia un racconto breve. Comunque è stato un tentativo ambizioso e questo bisogna riconoscertelo.
A presto!


Ciao Gabriele, grazie per il commento. Ho cercato un'idea che potesse andare bene, e dopo ore di tentativi è venuta solo questa. Alla prossima, e buona edition.

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gcdaddabbo
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Re: Flatlandia

Messaggio#15 » martedì 29 ottobre 2024, 15:20

Ciao, Giulio! Piacere di rileggerti!
Il tuo racconto è davvero singolare. Non capisco davvero cosa abbiano di geometrico i tuoi poligoni ed il tuo cerchio. Se escludo alcune banali considerazioni sul fatto che il triangolo abbia tre angoli, ho l’impressione che i nomi siano messi lì a caso.
Avresti potuto almeno parlare di poligoni inscritti e circoscritti, di baricentri, incentri e circocentri, di assi, diagonali, sezioni auree e, perché no?, di poligoni concavi e convessi.
L’idea era buona, ma ho l’impressione che la tua conoscenza dell’argomento sia solo superficiale. La storia che ne è venuta fuori è elementare. Peccato! Avresti potuto fare il botto questa volta.
Buona Beppe Roncari Edition!

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Pretorian
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Re: Flatlandia

Messaggio#16 » martedì 29 ottobre 2024, 22:08

Ciao Giulio e piacere di leggerti.

AHHHHH!!! LA MATEMATICA! IL MIO MORTALE NEMICO!!!!

Ehm... ok, ora mi riprendo.

Il racconto parte da una premessa interessante e la svolge anche abbastanza bene, mantenendo la fictio del mondo bidimensionale e geometrico abbastanza bene fino alla fine, eccezion fatta, come ti hanno già fatto notare, per cani e gatti, che non c'entrano nulla con la geometria (a meno che non sia una citazione... ma ora non la colgo). A parte questo elemento e al fatto che i dialoghi sono decisamente troppo prevalenti sull'azione, il punto debole della storia è il finale. Cerchio e triangolo raggiungono la singolarità e... poi? Nel senso, mi sembra di capire che vedano il sole sorgere, ma il poco spazio a disposizione lascia poco allo spettacolo che sarebbe dovuto trasparire da una scena come questa. è un finale troppo debole per un qualcosa che necessitava di una scena chiave per emergere. Guarda, ti faccio un esempio: hai presente l'episodio dei Simpson in cui Homer finisce nel mondo tridimensionale? Ha premesse vagamente simili alle tue e, in modo similare, si conclude con Homer che arriva nel nostro mondo. Il problema è che lì è stata costruita una scena che desse una propria conclusione umoristica, dando modo al ptotagonista di interagire un minimo con questo nuovo mondo, in modo che la battuta finale fosse più efficace. Tu hai puntato alla meraviglia, ma hai lasciato troppo poco spazio perché si esprimesse.
Peccato.
Alla prossima!

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jimjams
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Re: Flatlandia

Messaggio#17 » mercoledì 30 ottobre 2024, 23:59

Ciao, Giulio. Il racconto è forse il più attinente al tema che ho letto. Risulta molto difficile per chi vive in un certo mondo, con un certo punto di vista, persino immaginare un altro mondo con un punto di vista completamente diverso. Nel mondo delle dimensioni è proprio così. Mi piace anche l'idea di questi personaggi che decidono di fare il "salto". Tuttavia ho la sensazione che tu ti sia concentrato troppo sul cercare di dare una spiegazione a questo punto di passaggio, perdendo un po' l'occasione di dare più ritmo e soprattutto di ampliare la parte in cui nel nuovo mondo i nostri personaggi devono affrontare questo grande cambiamento.

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giulio.palmieri
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Re: Flatlandia

Messaggio#18 » giovedì 31 ottobre 2024, 10:08

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Giulio! Piacere di rileggerti!
Il tuo racconto è davvero singolare. Non capisco davvero cosa abbiano di geometrico i tuoi poligoni ed il tuo cerchio. Se escludo alcune banali considerazioni sul fatto che il triangolo abbia tre angoli, ho l’impressione che i nomi siano messi lì a caso.
Avresti potuto almeno parlare di poligoni inscritti e circoscritti, di baricentri, incentri e circocentri, di assi, diagonali, sezioni auree e, perché no?, di poligoni concavi e convessi.
L’idea era buona, ma ho l’impressione che la tua conoscenza dell’argomento sia solo superficiale. La storia che ne è venuta fuori è elementare. Peccato! Avresti potuto fare il botto questa volta.
Buona Beppe Roncari Edition!


ciao Giovanni, se l'idea era buona (e la realizzazione un po' meno) non capisco perché complicarla con tutta una serie di ulteriori concetti matematici. La storia insiste esattamente su un punto: quello dell'uscita dal mondo a due dimensioni. Stop. Che poi vuole essere un modo divertente per ragionare sui nostri limiti. Non ho capito i punti di intervento per migliorarla. A rileggerci di sicuro, e buona edition.



Pretorian ha scritto:Ciao Giulio e piacere di leggerti.

AHHHHH!!! LA MATEMATICA! IL MIO MORTALE NEMICO!!!!

Ehm... ok, ora mi riprendo.

Il racconto parte da una premessa interessante e la svolge anche abbastanza bene, mantenendo la fictio del mondo bidimensionale e geometrico abbastanza bene fino alla fine, eccezion fatta, come ti hanno già fatto notare, per cani e gatti, che non c'entrano nulla con la geometria (a meno che non sia una citazione... ma ora non la colgo). A parte questo elemento e al fatto che i dialoghi sono decisamente troppo prevalenti sull'azione, il punto debole della storia è il finale. Cerchio e triangolo raggiungono la singolarità e... poi? Nel senso, mi sembra di capire che vedano il sole sorgere, ma il poco spazio a disposizione lascia poco allo spettacolo che sarebbe dovuto trasparire da una scena come questa. è un finale troppo debole per un qualcosa che necessitava di una scena chiave per emergere. Guarda, ti faccio un esempio: hai presente l'episodio dei Simpson in cui Homer finisce nel mondo tridimensionale? Ha premesse vagamente simili alle tue e, in modo similare, si conclude con Homer che arriva nel nostro mondo. Il problema è che lì è stata costruita una scena che desse una propria conclusione umoristica, dando modo al ptotagonista di interagire un minimo con questo nuovo mondo, in modo che la battuta finale fosse più efficace. Tu hai puntato alla meraviglia, ma hai lasciato troppo poco spazio perché si esprimesse.
Peccato.
Alla prossima!


Ciao Agostino, grazie per le tue considerazioni. Penso riprenderò questo racconto, perché gli spunti che state proponendo sono molto interessanti. In effetti, serve un ragionamento sul mondo a tre dimensioni (che va costruito) e sull'interazione dei personaggi in quel nuovo mondo. Mo unisco tutto a un indovinello finale e vediamo cosa esce. A rileggerci, buona edition.


jimjams ha scritto:Ciao, Giulio. Il racconto è forse il più attinente al tema che ho letto. Risulta molto difficile per chi vive in un certo mondo, con un certo punto di vista, persino immaginare un altro mondo con un punto di vista completamente diverso. Nel mondo delle dimensioni è proprio così. Mi piace anche l'idea di questi personaggi che decidono di fare il "salto". Tuttavia ho la sensazione che tu ti sia concentrato troppo sul cercare di dare una spiegazione a questo punto di passaggio, perdendo un po' l'occasione di dare più ritmo e soprattutto di ampliare la parte in cui nel nuovo mondo i nostri personaggi devono affrontare questo grande cambiamento.


Ciao Mario, nel contesto del racconto breve, a un certo punto dovevo concludere ed era rimasto poco spazio (anche se, sincero, il racconto mi sembrava autoconclusivo). Ci lavorerò su, cercando di non complicare troppo le cose. Grazie e a rileggerci.

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antico
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Re: Flatlandia

Messaggio#19 » domenica 3 novembre 2024, 13:22

Cavolo. Il racconto è scritto bene e l'idea molto buona anche se devo ammettere che non conosco il romanzo di riferimento. Cosa non funziona, a parte il fatto che ci ho capito pochissimo (ma questo è un limite mio)? L'empatia, la costruzione della tensione narrativa. Forse fagocitato tu stesso dall'idea e dalla necessità di metterla per iscritto, ti sei lasciato alle spalle le emozioni e la scena finale, quella con il Sole, non raggiunge effettivamente il suo scopo, ma si unisce al resto senza un particolare sbalzo emotivo. Quindi direi un pollice tendente al positivo anche se in modo non proprio solido e brillante perché rimane tutto più al livello di un esercizio che di racconto vero e proprio.

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