L'alieno.
L'alieno.
È la prima volta che mi spingo a pescare oltre il promontorio roccioso, nel settore orientale. Il cielo è luminoso e l'acqua calda per quest’ora del mattino. La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce. Mi sto acquattando dietro uno scoglio affiorante quando all'improvviso lo scorgo. A una decina di metri da me, vicino alla riva. Mai visto nulla del genere!
Lo osservo per alcuni minuti, restando mimetizzato dietro lo scoglio. La forma del corpo è decisamente aliena: una sorta di parallelepipedo centrale da cui si protraggono delle appendici mobili, non saprei come altro chiamarle, e sul quale poggia una testa troppo piccola rispetto alla mole della creatura. Le appendici sono stranamente rigide, ma non sembra trattarsi di un esoscheletro. Muove sovente quelle superiori, che sono in grado di afferrare oggetti tramite piccoli tentacoli posizionati in cima, e si sposta, in una maniera che definirei decisamente poco efficiente, grazie a quelle inferiori, anch'esse rigide. Mi sembrano troppo poche per potersi muovere agevolmente e con rapidità, forse ha subito un incidente, o un attacco predatorio, e ne ha perse alcune.
Sono molto indeciso se provare a stabilire un contatto. Non sembra pericoloso, almeno non in acqua, ma decido di effettuare innanzitutto un giro esplorativo. Spingendomi ancora più a est vedo una struttura a guscio, di grandi dimensioni, come poggiata sulla spiaggia. Indubbiamente appartiene all’alieno. Percepisco delle vibrazioni semi-regolari provenire dall’interno della struttura, ma non paiono esserci forme di vita.
Rientrando verso occidente ritrovo quello strano essere, poco distante da dov’era prima. Tutto sembra tranquillo. Faccio per proseguire ma la curiosità ha il sopravvento. Nuoto lentamente verso di lui, tenendomi a distanza di sicurezza. Voglio poter scattare via rapidamente qualora si rivelasse ostile. Diffondo segnali visuali amichevoli. Nessuna reazione. Probabilmente non ha una buona vista, devo avvicinarmi ancora. Sono a pochi metri da lui, quando finalmente mi vede! A tutta prima rimane immobile, poi lentamente barcolla sulle due appendici inferiori muovendo nella mia direzione. È titubante. Ci studiamo guardinghi, entrambi in bilico tra la curiosità e la tensione di un possibile attacco.
Con le appendici superiori posiziona un oggetto colorato sul volto, dopo di che immerge la testa sotto il pelo dell’acqua. Adesso riesco a vedere molto meglio i suoi occhi, protetti da qualcosa di trasparente. Fissiamo ciascuno lo sguardo nelle pupille dell’altro. Protende lentamente un’appendice nella mia direzione. Ora che l’estremità è vicina, e sott’acqua, capisco che quelli che mi erano sembrati tentacoli sono anch’esse come versioni ridotte delle appendici principali. Probabilmente un po’ più flessibili, ma comunque costituite da una successione di elementi rigidi.
L’essere non si muove, lo sguardo non sembra aggressivo. Segnalo di nuovo uno stato amichevole, ma non c’è nessuna variazione nell’aspetto superficiale della creatura. Non credo sia in grado d’intendere i segnali cromatici, anche se mi sta fissando. L’appendice è ancora protesa, ma non avanza. Se contatto alieno dev’essere, che contatto alieno sia!
Estendo un paio di tentacoli verso quella strana appendice e ne sfioro con le ventose le estremità flessibili. Accennano a contrarsi ma senza chiudersi. Ci sfioriamo un paio di volte, poi avvolgo delicatamente un tentacolo attorno alla parte piatta della sua appendice superiore. Percepisco un fremito, poi un lieve irrigidimento di tutto il suo corpo sgraziato. Sono pronto a schizzare ma mi trattengo. Sento che rilassa i muscoli. I nostri occhi sprofondano gli uni negli altri, mentre i miei tentacoli e le sue appendici superiori si uniscono in un inimmaginabile abbraccio.
Che cosa mai penserà, nella sua testa assurda, del nostro primo incontro ravvicinato?
Lo osservo per alcuni minuti, restando mimetizzato dietro lo scoglio. La forma del corpo è decisamente aliena: una sorta di parallelepipedo centrale da cui si protraggono delle appendici mobili, non saprei come altro chiamarle, e sul quale poggia una testa troppo piccola rispetto alla mole della creatura. Le appendici sono stranamente rigide, ma non sembra trattarsi di un esoscheletro. Muove sovente quelle superiori, che sono in grado di afferrare oggetti tramite piccoli tentacoli posizionati in cima, e si sposta, in una maniera che definirei decisamente poco efficiente, grazie a quelle inferiori, anch'esse rigide. Mi sembrano troppo poche per potersi muovere agevolmente e con rapidità, forse ha subito un incidente, o un attacco predatorio, e ne ha perse alcune.
Sono molto indeciso se provare a stabilire un contatto. Non sembra pericoloso, almeno non in acqua, ma decido di effettuare innanzitutto un giro esplorativo. Spingendomi ancora più a est vedo una struttura a guscio, di grandi dimensioni, come poggiata sulla spiaggia. Indubbiamente appartiene all’alieno. Percepisco delle vibrazioni semi-regolari provenire dall’interno della struttura, ma non paiono esserci forme di vita.
Rientrando verso occidente ritrovo quello strano essere, poco distante da dov’era prima. Tutto sembra tranquillo. Faccio per proseguire ma la curiosità ha il sopravvento. Nuoto lentamente verso di lui, tenendomi a distanza di sicurezza. Voglio poter scattare via rapidamente qualora si rivelasse ostile. Diffondo segnali visuali amichevoli. Nessuna reazione. Probabilmente non ha una buona vista, devo avvicinarmi ancora. Sono a pochi metri da lui, quando finalmente mi vede! A tutta prima rimane immobile, poi lentamente barcolla sulle due appendici inferiori muovendo nella mia direzione. È titubante. Ci studiamo guardinghi, entrambi in bilico tra la curiosità e la tensione di un possibile attacco.
Con le appendici superiori posiziona un oggetto colorato sul volto, dopo di che immerge la testa sotto il pelo dell’acqua. Adesso riesco a vedere molto meglio i suoi occhi, protetti da qualcosa di trasparente. Fissiamo ciascuno lo sguardo nelle pupille dell’altro. Protende lentamente un’appendice nella mia direzione. Ora che l’estremità è vicina, e sott’acqua, capisco che quelli che mi erano sembrati tentacoli sono anch’esse come versioni ridotte delle appendici principali. Probabilmente un po’ più flessibili, ma comunque costituite da una successione di elementi rigidi.
L’essere non si muove, lo sguardo non sembra aggressivo. Segnalo di nuovo uno stato amichevole, ma non c’è nessuna variazione nell’aspetto superficiale della creatura. Non credo sia in grado d’intendere i segnali cromatici, anche se mi sta fissando. L’appendice è ancora protesa, ma non avanza. Se contatto alieno dev’essere, che contatto alieno sia!
Estendo un paio di tentacoli verso quella strana appendice e ne sfioro con le ventose le estremità flessibili. Accennano a contrarsi ma senza chiudersi. Ci sfioriamo un paio di volte, poi avvolgo delicatamente un tentacolo attorno alla parte piatta della sua appendice superiore. Percepisco un fremito, poi un lieve irrigidimento di tutto il suo corpo sgraziato. Sono pronto a schizzare ma mi trattengo. Sento che rilassa i muscoli. I nostri occhi sprofondano gli uni negli altri, mentre i miei tentacoli e le sue appendici superiori si uniscono in un inimmaginabile abbraccio.
Che cosa mai penserà, nella sua testa assurda, del nostro primo incontro ravvicinato?
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini
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Re: L'alieno.
Ciao Corrado, bentornato! Tutto ok con caratteri e tempo, buona BEPPE RONCARI EDITION!
Re: L'alieno.
antico ha scritto:Ciao Corrado, bentornato! Tutto ok con caratteri e tempo, buona BEPPE RONCARI EDITION!
Grazie antico!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini
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- Signor_Darcy
- Messaggi: 356
Re: L'alieno.
Ciao Corrado.
Dunque: il racconto di per sé ha degli elementi di forza, a cominciare dall’aderenza al tema. Il difetto principale, per quanto mi riguarda, è nella prevedibilità: chi sia l’intruso si capisce quasi subito – o comunque troppo presto – e la cosa finisce per far perdere pathos al tutto, cosa a cui nemmeno il finale piuttosto poetico riesce a mettere una pezza.
Stilisticamente non so quanto potessi variare da questa forma, molto schematica; certo avrei evitato di utilizzare dieci volte “appendice”/”appendici”, ecco.
Ad alcune lunghe frasi rette da sole virgole darei più ritmo con altri segni di punteggiatura (ad esempio in “Mi sembrano troppo poche […] e ne ha perse alcune” dopo “rapidità” avrei usato i due punti.)
Bruttino quel punto nel titolo.
Racconto di non facile classificazione, in ogni caso.
(“Non sembra pericoloso”. Se solo sapesse…)
Dunque: il racconto di per sé ha degli elementi di forza, a cominciare dall’aderenza al tema. Il difetto principale, per quanto mi riguarda, è nella prevedibilità: chi sia l’intruso si capisce quasi subito – o comunque troppo presto – e la cosa finisce per far perdere pathos al tutto, cosa a cui nemmeno il finale piuttosto poetico riesce a mettere una pezza.
Stilisticamente non so quanto potessi variare da questa forma, molto schematica; certo avrei evitato di utilizzare dieci volte “appendice”/”appendici”, ecco.
Ad alcune lunghe frasi rette da sole virgole darei più ritmo con altri segni di punteggiatura (ad esempio in “Mi sembrano troppo poche […] e ne ha perse alcune” dopo “rapidità” avrei usato i due punti.)
Bruttino quel punto nel titolo.
Racconto di non facile classificazione, in ogni caso.
(“Non sembra pericoloso”. Se solo sapesse…)
- Stefano Scudeler
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Re: L'alieno.
Ciao Corrado!
Il tuo racconto è abbastanza scorrevole, a parte la ripetizione di appendice/i e del verbo sembrare. Siccome si tratta di un polpo, potrebbe starci un vocabolario ridotto, anche se spesso compie azioni o formula pensieri un po' troppo complessi a parer mio.
Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Non dico che ogni racconto debba avere dietro chissà quale messaggio di denuncia sociale o riflessione filosofica, ma almeno un po' di pepe si.
Scusa se sono stato critico, spero tu colga la parte propositiva di quello che ho scritto, anche perché dal punto di vista della realizzazione non era affatto male.
Il tuo racconto è abbastanza scorrevole, a parte la ripetizione di appendice/i e del verbo sembrare. Siccome si tratta di un polpo, potrebbe starci un vocabolario ridotto, anche se spesso compie azioni o formula pensieri un po' troppo complessi a parer mio.
Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Non dico che ogni racconto debba avere dietro chissà quale messaggio di denuncia sociale o riflessione filosofica, ma almeno un po' di pepe si.
Scusa se sono stato critico, spero tu colga la parte propositiva di quello che ho scritto, anche perché dal punto di vista della realizzazione non era affatto male.
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Re: L'alieno.
Ciao
il tuo racconto mi ha ricordato un racconto breve di Asimov che ho letto molti anni fa, direi che il tema è centrato, anche se in certi casi ti sei perso nelle descrizioni e in qualche "dubitativo"
La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce - perchè sembra o lo è o non lo è.ù
Sono molto indeciso - eviterei il molto
comunque sia ci siamo, il racconto non è male, è divertente e scorre bene.
Alla prossima.
il tuo racconto mi ha ricordato un racconto breve di Asimov che ho letto molti anni fa, direi che il tema è centrato, anche se in certi casi ti sei perso nelle descrizioni e in qualche "dubitativo"
La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce - perchè sembra o lo è o non lo è.ù
Sono molto indeciso - eviterei il molto
comunque sia ci siamo, il racconto non è male, è divertente e scorre bene.
Alla prossima.
Re: L'alieno.
Ciao Stefano, grazie dei commenti!
Riguardo lo svelare presto chi sia l'io narrante (prima ancora che l'intruso) è stata una scelta consapevole. Altre volte in situazioni simili ho volutamente mascherato l'identità per cercare il colpo di scena finale, qui cercavo in generale un senso di "tesa morbidezza", quella percezione chiara ma indefinita che hai quando guardi le cose sott'acqua, e volevo un disvelamento graduale, qualcuno avrebbe capito subito, qualcuno poco dopo.
Il punto nel titolo... cavolo! Sai che non era intenzionale e non me ne sono nemmeno accorto? L'ora tarda gioca brutti scherzi. Pensavo di intitolarlo Incontro ravvicinato del terzo tipo, o qualcosa del genere, poi ho preferito un titolo semplice e diretto. Ma il punto togliamolo, son d'accordo :-D
Eh...
Riguardo lo svelare presto chi sia l'io narrante (prima ancora che l'intruso) è stata una scelta consapevole. Altre volte in situazioni simili ho volutamente mascherato l'identità per cercare il colpo di scena finale, qui cercavo in generale un senso di "tesa morbidezza", quella percezione chiara ma indefinita che hai quando guardi le cose sott'acqua, e volevo un disvelamento graduale, qualcuno avrebbe capito subito, qualcuno poco dopo.
Il punto nel titolo... cavolo! Sai che non era intenzionale e non me ne sono nemmeno accorto? L'ora tarda gioca brutti scherzi. Pensavo di intitolarlo Incontro ravvicinato del terzo tipo, o qualcosa del genere, poi ho preferito un titolo semplice e diretto. Ma il punto togliamolo, son d'accordo :-D
Signor_Darcy ha scritto:(“Non sembra pericoloso”. Se solo sapesse…)
Eh...
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
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Re: L'alieno.
Ciao Stefano, grazie dei commenti! Le critiche son sempre bene accette!
Ci sta, riprendendo anche la mancanza di pathos avvertita dall'altro Stefano concordo che non ci sia un'evoluzione narrativa trascinante. Però la mia intenzione era quella di raccontare l'incontro ravvicinato con il diverso. Questa volta -dato il tema- visto con gli occhi del polpo.
Se fosse stato un racconto dove un umano narra di aver visto un alieno e il suo disco volante sulla spiaggia quando andava a pescare in apnea, di aver esitato, impaurito ma attratto e incuriosito, e poi dopo vari tentennamenti di aver stabilito un primo contatto. Senza conflitti, raggi laser e alieni cattivi, ma con un alieno anch'esso curioso, un po' spaesato, e desideroso di stabilre un contatto. Avresti patito la mancanza di conflitto anche in quel caso?
P.S. Non sottovaluterei l'intelligenza dei polpi! ;-)
Stefano Scudeler ha scritto:Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Ci sta, riprendendo anche la mancanza di pathos avvertita dall'altro Stefano concordo che non ci sia un'evoluzione narrativa trascinante. Però la mia intenzione era quella di raccontare l'incontro ravvicinato con il diverso. Questa volta -dato il tema- visto con gli occhi del polpo.
Se fosse stato un racconto dove un umano narra di aver visto un alieno e il suo disco volante sulla spiaggia quando andava a pescare in apnea, di aver esitato, impaurito ma attratto e incuriosito, e poi dopo vari tentennamenti di aver stabilito un primo contatto. Senza conflitti, raggi laser e alieni cattivi, ma con un alieno anch'esso curioso, un po' spaesato, e desideroso di stabilre un contatto. Avresti patito la mancanza di conflitto anche in quel caso?
P.S. Non sottovaluterei l'intelligenza dei polpi! ;-)
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Re: L'alieno.
Ciao Giovanni, grazie dei commenti!
Wow grazie, so che non è un paragone ma mi fa piacere lo stesso! Se ti ricordi come si chiama lo cerco.
Non sono d'accordo: se vado a esplorare una zona che non ho mai visto, alla prima occhiata posso avere un'impressione positiva, mi sembra promettente, ma poi solo passandoci la giornata (o un po' di tempo) potrò confermare o meno quell'impressione. Ci sono aree dove c'è quasi sempre pesce, altre dove ce n'è saltuariamente. (Il racconto è in prima persona, non in terza. Non sono io autore a descrivere la situazione, ma il protagonista a riferire i suoi pensieri, le sue azioni e percezioni).
Grazie ancora e buona gara.
Giovanni P ha scritto:il tuo racconto mi ha ricordato un racconto breve di Asimov che ho letto molti anni fa
Wow grazie, so che non è un paragone ma mi fa piacere lo stesso! Se ti ricordi come si chiama lo cerco.
Giovanni P ha scritto:La zona sembra molto ricca di conchiglie e banchi di pesce - perchè sembra o lo è o non lo è.
Non sono d'accordo: se vado a esplorare una zona che non ho mai visto, alla prima occhiata posso avere un'impressione positiva, mi sembra promettente, ma poi solo passandoci la giornata (o un po' di tempo) potrò confermare o meno quell'impressione. Ci sono aree dove c'è quasi sempre pesce, altre dove ce n'è saltuariamente. (Il racconto è in prima persona, non in terza. Non sono io autore a descrivere la situazione, ma il protagonista a riferire i suoi pensieri, le sue azioni e percezioni).
Grazie ancora e buona gara.
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- Stefano Scudeler
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Re: L'alieno.
gioco ha scritto:Ciao Stefano, grazie dei commenti! Le critiche son sempre bene accette!Stefano Scudeler ha scritto:Quello che più mi è mancato, comunque, è stato il conflitto. Ero sicuro che l'uomo avrebbe infilzato il polpo e che ci sarebbe stato un messaggio sulla violenza gratuita dell'essere umano nei confronti della natura e degli animali indifesi, e invece... niente.
Ci sta, riprendendo anche la mancanza di pathos avvertita dall'altro Stefano concordo che non ci sia un'evoluzione narrativa trascinante. Però la mia intenzione era quella di raccontare l'incontro ravvicinato con il diverso. Questa volta -dato il tema- visto con gli occhi del polpo.
Se fosse stato un racconto dove un umano narra di aver visto un alieno e il suo disco volante sulla spiaggia quando andava a pescare in apnea, di aver esitato, impaurito ma attratto e incuriosito, e poi dopo vari tentennamenti di aver stabilito un primo contatto. Senza conflitti, raggi laser e alieni cattivi, ma con un alieno anch'esso curioso, un po' spaesato, e desideroso di stabilre un contatto. Avresti patito la mancanza di conflitto anche in quel caso?
P.S. Non sottovaluterei l'intelligenza dei polpi! ;-)
Un racconto come lo descrivi tu non mi piacerebbe per lo stesso motivo (mancanza di conflitto).
Il racconto di Asimov che ha citato Giovanni era venuto in mente anche a me. E lì effettivamente non succede "niente" ma c'è un twist finale che ti rimane impresso (credo di averlo letto 30 anni fa e me lo ricordo ancora).
Quindi deve esserci in un racconto qualcosa che me lo renda (il più possibile, ovviamente coi limiti personali e il tempo a disposizione) memorabile.
È, come tutti i commenti che si lasciano, una cosa personale. Magari c'è gente che vuole solo rilassarsi e non gliene frega niente dei plot twist o del conflitto (sempre inteso come qualcosa che cerca di impedire al protagonista di portare a termine la sua "missione").
Re: L'alieno.
L'ALIENO di Gioco
Ciao Corrado. Storia molto tenera e che dimostra grande sensibilità. Mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile asciutto ma curato. Forse la storia va un po' troppo “dritta”, nel senso che si capisce subito chi sia l'intruso e ci si aspetta (o almeno io) quel tipo di finale. Manca, credo, qualche elemento di rottura. In ogni caso molto ben scritto.
Ciao Corrado. Storia molto tenera e che dimostra grande sensibilità. Mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile asciutto ma curato. Forse la storia va un po' troppo “dritta”, nel senso che si capisce subito chi sia l'intruso e ci si aspetta (o almeno io) quel tipo di finale. Manca, credo, qualche elemento di rottura. In ogni caso molto ben scritto.
Re: L'alieno.
Thomas ha scritto:Ciao Corrado. Storia molto tenera e che dimostra grande sensibilità. Mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile asciutto ma curato. Forse la storia va un po' troppo “dritta”, nel senso che si capisce subito chi sia l'intruso e ci si aspetta (o almeno io) quel tipo di finale. Manca, credo, qualche elemento di rottura. In ogni caso molto ben scritto.
Ciao Thomas, grazie per l'apprezzamento e buona fortuna!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
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- Luca Nesler
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Re: L'alieno.
Ciao Corrado! Eccomi nella mia veste da normale partecipante e non da Inquisitore. L'idea che hai avuto mi piace, non è nemmeno molto originale, ma ti permetteva un gioco interessante che secondo me non hai sfruttato al meglio. Come ci vedrebbe qualcuno che non condivide il nostro antropocentrismo? Un testo meraviglioso che, secondo me, fa questa cosa in modo davvero potente è "il Papalagi" che lessi da ragazzo senza sapere di cosa parlasse (ho visto che l'hanno ripubblicato). Ad ogni modo il vero problema è che colgo molto presto il tuo gioco e da lì in poi non c'è molto altro a tenere vivo l'interesse del lettore. Se invece non colgo il fatto che qualcosa di marino stia descrivendo un essere umano cado nello stesso problema del racconto di Bruce: carenza di informazioni trascinata troppo a lungo per generare curiosità. Il problema è che se non mi faccio un'idea non mi interesso e se non sono interessanto non sono nemmeno curioso. Buona la gestione della descrizione, non c'è che dire. Quindi, stile ok, ma racconto non molto coinvolgente. Alla prossima
Re: L'alieno.
Luca Nesler ha scritto:Un testo meraviglioso che, secondo me, fa questa cosa in modo davvero potente è "il Papalagi" che lessi da ragazzo senza sapere di cosa parlasse (ho visto che l'hanno ripubblicato). Ad ogni modo il vero problema è che colgo molto presto il tuo gioco e da lì in poi non c'è molto altro a tenere vivo l'interesse del lettore. Se invece non colgo il fatto che qualcosa di marino stia descrivendo un essere umano cado nello stesso problema del racconto di Bruce: carenza di informazioni trascinata troppo a lungo per generare curiosità.
Ciao Luca, grazie mille per le osservazioni!
Sai che anche io mi sono imbattuto nel Papalagi da ragazzo?
Nel mio racconto credo la visione sia proprio quella di un'intelligenza diversa, ad esempio è normale per un polpo usare pattern e colori sul suo corpo per segnalare emozioni e intenzioni. Un umano che incontra un alieno potrebbe utilizzare gesti con le braccia, ad esempio, per cercare di comunicare intenzioni amichevoli, ma se gli alieni non facessero nulla di simile nella loro esperienza di vita, quei movimenti verrebbero ignorati o risulterebbero incomprensibili.
Ho volutamente scelto di svelare presto il gioco, quindi rientro a pieno nella prima delle tue due casistiche.
Del resto mi aspettavo che la critica principale sarebbe stata legata alla trama. A volte leggendo i commenti mi dico: basta, la prossima volta scrivo un racconto con tutti i plot points da manuale e l'evoluzione dell'eroe... ma è un pensiero che dura pochi secondi; sono molto più attratto dall'idea di provare a scrivere un racconto formalmente senza trama, costituito da suggestioni e immagini, lasciando che lo sviluppo della trama avvenga tutta nell'immaginazione del lettore. Punto al fondo alla classifica, lo so :D, ma sarebbe un esperimento interessante.
Grazie ancora e in bocca al lupo!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini
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- AndreaCrevola
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Re: L'alieno.
Ciao Corrado, eccomi qui e perdonami se in chiusura di sessione commentatoria.
Venendo al tuo racconto, abbiamo a che fare con un alieno che incontra un alieno. Non mi è chiarissimo se il secondo sia qualcosa di più consueto, come in "Sentinella" di Brown (se non lo hai mail letto: https://digilander.libero.it/dlpasquale/sentinella.pdf). Il tema è sicuramente centrato ma - per un lettore un po' smaliziato - quasi subito svelato nonostante il tentativo di nascondere / seminare la rivelazione finale (obiettivo che mi è parso tu abbia avuto). Di conseguenza, avrei apprezzato uno sviluppo più dinamico e interattivo tra i due soggetti in scena. Il risultato è quasi documentaristico ed emotivamente poco coinvolgente. Il protagonista è curioso, però non ha paura, non prova disgusto o altri stati emotivi degni di nota.
Venendo al tuo racconto, abbiamo a che fare con un alieno che incontra un alieno. Non mi è chiarissimo se il secondo sia qualcosa di più consueto, come in "Sentinella" di Brown (se non lo hai mail letto: https://digilander.libero.it/dlpasquale/sentinella.pdf). Il tema è sicuramente centrato ma - per un lettore un po' smaliziato - quasi subito svelato nonostante il tentativo di nascondere / seminare la rivelazione finale (obiettivo che mi è parso tu abbia avuto). Di conseguenza, avrei apprezzato uno sviluppo più dinamico e interattivo tra i due soggetti in scena. Il risultato è quasi documentaristico ed emotivamente poco coinvolgente. Il protagonista è curioso, però non ha paura, non prova disgusto o altri stati emotivi degni di nota.
- Taylor_Blackfyre
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Re: L'alieno.
Ciao Gioco!
Anche a me è venuto subito in mente "La sentinella" e purtroppo non sono riuscito a leggere il tuo racconto senza avere quello in mente. Ci sono un po' di ripetizioni e si può dire che sia tutto descrizione di quello che vede il polpo, senza particolari momenti di azione. Potrebbe beneficiare di un'evoluzione degli stati d'animo del polpo, magari all'inizio spaventato, poi curioso, ecc. Mi fa piacere che non finisca infilzato, però. Non è un racconto scritto male, ma credo avrebbe avuto bisogno di qualche avvenimento in più.
Buona edition!
Anche a me è venuto subito in mente "La sentinella" e purtroppo non sono riuscito a leggere il tuo racconto senza avere quello in mente. Ci sono un po' di ripetizioni e si può dire che sia tutto descrizione di quello che vede il polpo, senza particolari momenti di azione. Potrebbe beneficiare di un'evoluzione degli stati d'animo del polpo, magari all'inizio spaventato, poi curioso, ecc. Mi fa piacere che non finisca infilzato, però. Non è un racconto scritto male, ma credo avrebbe avuto bisogno di qualche avvenimento in più.
Buona edition!
Re: L'alieno.
AndreaCrevola ha scritto:Venendo al tuo racconto, abbiamo a che fare con un alieno che incontra un alieno. Non mi è chiarissimo se il secondo sia qualcosa di più consueto, come in "Sentinella" di Brown
Ciao Andrea, grazie della lettura.
Sì il racconto è narrato dal punto di vista di un cefalopode, per cui l'essere umano è un alieno.
Buona edition!
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Re: L'alieno.
Taylor_Blackfyre ha scritto:Non è un racconto scritto male, ma credo avrebbe avuto bisogno di qualche avvenimento in più.
Buona edition!
Ciao Taylor, grazie dei commenti!
Voleva essere la descrizione di un possibile incontro tra specie e intelligenze diverse. Il protagonista è titubante e guardingo ma soprattutto curioso.
Buona gara anche a te!
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