Il pugnale nostalgico

Appuntamento alle ore 21.00 di lunedì 21 ottobre con un tema di Beppe Roncari e 4000 caratteri a disposizione
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Francy2912
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Il pugnale nostalgico

Messaggio#1 » lunedì 21 ottobre 2024, 22:57

Il pugnale nostalgico di Francesca Da Re

“Oh Romeo, Romeo, mi consideri?”
Nulla, continuo a sbatacchiare sul suo fianco, ma quel ragazzino debosciato è troppo intento a piangere su sé stesso per dar retta a me.
Cosa prendi in braccio il cadavere di quel tizio? Cosa fai? Mettilo giù, che lo hai ucciso, con Spada poi. Posso capire se lo avessi colpito con il piccone che avevi in mano, ma con Spada non te lo perdono. Cosa mi porti appresso se tanto non mi usi mai?
Romeo, non ho capito bene, cosa ci facciamo nel cimitero di Verona? Eravamo a Mantova, stavamo così bene. Forse non si ricorda di essere stato esiliato, o magari non sa cosa voglia dire. Sti giovani di oggi, non è più come una volta. Ora gli insegnano a leggere, a scrivere, comporre poesie. Poi ovvio che non sanno affrontare la vita. Come questo moccioso che è il mio padrone, ha conosciuto la figa ed è diventato tutto scemo. Ora piange su un cadavere. Ma cos’ho fatto di male per meritarmi sto frignone?
Ostrega! Perché Giulietta è coricata in questa cripta lugubre? Non mi sembra il posto migliore per un pisolino, e che brutta cera. Va bene che in questo secolo non sanno ancora cos’è la vitamina D, ma fidati che prendere un po’ di sole ti farebbe bene.
“Romeo, sveglia un po’... Ma che cazzo fai?”
«Occhi, miratela un’ultima volta! Braccia, carpitele l’estremo amplesso! E voi, mie labbra, porte del respiro, suggellate con un pudico bacio un contratto d’acquisto senza termine con l’eterna grossista ch’è la Morte!»
Una fiala di veleno, ti se na bel mona, È viva la ragazza, non ci vedi bene te!
«Così, in un bacio, io muoio...»
E crepa, bravo coglione.
Dei rumori, sta arrivando qualcuno. È quella buon’anima di frate Lorenzo, fammi indovinare: questa genialata è tua. Uomini di chiesa, non li capirò mai e non mi fido di chi preferisce un rosario.
«Oh, Romeo! Oh, com’è tutto pallido! E quest’altro? Come! Anche Paride? Intriso di sangue?»
Allora qualcuno che usa gli occhi esiste, peccato che ormai sia un po’ inutile. Giulietta finalmente si sta svegliando dal pisolino di bellezza, frate prendila e portala via che questo non è un luogo adatto ai vivi.
«Ma il mio Romeo dov’è?»
Avessi i capelli, me li strapperei dalla disperazione. Hai un cadavere addosso e non lo noti? Pensi che sia una coperta all’ultima moda? Ci sono pure io qui. No frate, non te ne andare, non lasciarmi solo con la bionda.
«Come son calde ancora le tue labbra!»
Necrofilia, si chiama necrofilia, forse Romeo non era così male in fondo, scemo, ma fino a un certo punto. Oh no, perché mi guardi? Che fai, tocchi? Non si tocca. Non toccarmi.
«Qui dentro arrugginisci, e dammi morte!»
Io non me lo merito. Non potevo essere come i miei cugini? Loro sì che hanno vissuto delle belle vite. Gli imperatori romani, re, principi, persino califfi. Io no, io mi becco la sciacquetta di Verona, era meglio l’arcivescovo a questo punto. È il karma, non me lo spiego altrimenti.
Mi ritrovo incastrato tra i seni di questa fanciulla, magra consolazione, e finirò in qualche tomba, se non peggio, fuso insieme ad altri metalli per diventare uno spiedo o una padella. Che triste fine, sono un povero sventurato.
Altri rumori, lasciatemi piangere addosso in pace, è una cripta, non la piazza del mercato, suvvia.
Quello è il Capuleti, si sta avvicinando troppo. Non mi devi toccare, ma è un vizio di famiglia allora.
«Oh, cielo! Moglie, vedi come sanguina la nostra creatura! Questa daga,» Daga sarai tu, zotico ignorante. Cosa mi tocca sentire.
«Ha sbagliato bersaglio... perché, guarda: il suo fodero è vuoto, eccolo là, sul dorso del Montecchi... È per errore ch’è andata a porsi in seno a nostra figlia.»
Certo, sono uscito dal fodero e mi sono piantato qua, tra tutti i posti dove me ne potevo andare. Basta! Non ce la faccio più, qualcuno mi liberi da questa agonia. Un fabbro per favore, voglio diventare un’utensile da cucina, ho cambiato idea.
Il principe, il comizio nel cimitero, come concludere in bellezza.
Ma il Capuleti non mi molla, ormai che mi ero deciso. Non mi lucidare. Niente, da ora in poi sarò una daga.


Francesca Da Re

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Francy2912
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#2 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:00

I dialoghi tra caporali sono citazioni dal testo tradotto dell'originale di Shakespeare
Francesca Da Re

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antico
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#3 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:02

Ciao Francesca e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona BEPPE RONCARI EDITION!

Ps: se vuoi vivere più direttamente l'edizione entra nel gruppo FB di Minuti Contati (non la pagina, eh), altrimenti va benissimo anche solo qui!

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Francy2912
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#4 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:04

antico ha scritto:Ciao Francesca e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona BEPPE RONCARI EDITION!

Ps: se vuoi vivere più direttamente l'edizione entra nel gruppo FB di Minuti Contati (non la pagina, eh), altrimenti va benissimo anche solo qui!



Sono già nel gruppo, grazie mille :D
Francesca Da Re

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antico
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#5 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:06

Francy2912 ha scritto:Sono già nel gruppo, grazie mille :D


Non sono riuscito a taggarti, sei dentro con un nick o preferisci non essere taggata? :)

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Francy2912
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#6 » lunedì 21 ottobre 2024, 23:08

antico ha scritto:
Francy2912 ha scritto:Sono già nel gruppo, grazie mille :D


Non sono riuscito a taggarti, sei dentro con un nick o preferisci non essere taggata? :)



Che strano, Francesca Da Re anche lì, se riesci taggami pure :)
Francesca Da Re

alexandra.fischer
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#7 » martedì 22 ottobre 2024, 14:54

Il pugnale nostalgico di Francesca da Re. Tema centrato. Racconto ispirato al finale di Romeo e Giuletta, visto dal pugnale. L’idea è geniale. Il pugnale prima se la prende con Romeo, poi con Giulietta. Vorrebbe essere un altro utensile, ma il Capuleti, padre di Giulietta, se ne impossessa e il pugnale si rassegna a essere chiamato daga. Buono l’uso del linguaggio arcaico, ha un che di teatrale. Il pugnale fa da filtro a questo linguaggio con un che di ironico.

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Francy2912
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#8 » martedì 22 ottobre 2024, 17:02

alexandra.fischer ha scritto:Il pugnale nostalgico di Francesca da Re. Tema centrato. Racconto ispirato al finale di Romeo e Giuletta, visto dal pugnale. L’idea è geniale. Il pugnale prima se la prende con Romeo, poi con Giulietta. Vorrebbe essere un altro utensile, ma il Capuleti, padre di Giulietta, se ne impossessa e il pugnale si rassegna a essere chiamato daga. Buono l’uso del linguaggio arcaico, ha un che di teatrale. Il pugnale fa da filtro a questo linguaggio con un che di ironico.


Grazie mille Alexandra, felice che ti sia piaciuto il mio racconto. Ammetto che era da un po' che volevo scrivere la mia versione di questa tragedia e ho colto la palla al balzo.
Francesca Da Re

PVronin
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#9 » mercoledì 23 ottobre 2024, 19:46

Ciao Francesca.
Hai gestito molto bene il punto di vista, con stile sciolto, centrando il tema e riprendendo in poche righe i punti salienti della trama originale. Sei riuscita anche a delineare le caratteristiche di Romeo con linguaggio fresco, immediato.
Dubbi. 1) La prima frase chi la dice? Il pugnale, capisco io, ma non mi tornano le lineette della punteggiatura visto che è un monologo che riporta dialoghi altrui. 2) La vitamina D: perché il pugnale ne è a conoscenza? Non è un oggetto calato nel suo tempo, con una conoscenza del suo retaggio? Cognizioni scientifiche future, perché?
Chissà come sarebbe andata con il pugnale di McBeth…
Lettura piacevole, complimenti.
PVronin

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Francy2912
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#10 » giovedì 24 ottobre 2024, 16:08

PVronin ha scritto:Ciao Francesca.
Hai gestito molto bene il punto di vista, con stile sciolto, centrando il tema e riprendendo in poche righe i punti salienti della trama originale. Sei riuscita anche a delineare le caratteristiche di Romeo con linguaggio fresco, immediato.
Dubbi. 1) La prima frase chi la dice? Il pugnale, capisco io, ma non mi tornano le lineette della punteggiatura visto che è un monologo che riporta dialoghi altrui. 2) La vitamina D: perché il pugnale ne è a conoscenza? Non è un oggetto calato nel suo tempo, con una conoscenza del suo retaggio? Cognizioni scientifiche future, perché?
Chissà come sarebbe andata con il pugnale di McBeth…
Lettura piacevole, complimenti.


Ciao e grazie innanzitutto :)
Allora, io ho pensato che il pugnale parlasse a Romeo, il suo "padrone", con le virgolette per distinguere dai dialoghi originali che ho messo tra le caporali. Ovviamente Romeo non lo considera. Per la questione tempo: io mi sono immaginata che il pugnale non avesse una concezione tempo-spazio come quella degli esseri umani, quindi sa effettivamente cose anche se non le ha vissute, sia passate che future.
Francesca Da Re

Gaia Peruzzo
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#11 » giovedì 24 ottobre 2024, 17:00

Ciao Francesca e benvenuta nell'arena! Il titolo ci svela già tutto e questo un po’ mi ha fatto perdere il senso della sorpresa di scoprire chi fosse il punto di vista. Ma mi è piaciuto moltissimo il fatto che il pugnale fosse veneto e usasse termini come “ostrega” e “mona”. Avresti dovuto, secondo me, calcare di più su questo aspetto. Mentre avrei evitato le espressioni che me lo hanno fatto sembrare come uno strumento dei giorni nostri, tipo il discorso sulla vitamina D, sul karma o la parola figa, perché il racconto sembra essere un ricordo, ma il tempo che hai scelto è al presente.
Se, invece, vuoi tenerle avrei scritto tutto al passato, facendolo somigliare più a un ricordo.
Ho percepito anche degli stacchi netti nel testo, che mi hanno rallentato la lettura:
- il primo quando il pugnale dal che è focalizzato su Romeo, di tutto punto si sposta sul fatto che prima erano a Mantova e ora sono a Verona (avrei solo messo una proposta di tornare a Mantova. Invece di continuare quel guaio.)
- il secondo quando sente rumore di passi e capisce subito che è il frate (avrei scritto direttamente del frate che compare sulla soglia.)
- il terzo quando si ritrova tra i seni di Giulietta (avrei fatto vedere che lei si pugnalava, perché quel piccolo passaggio mi sembra saltato.)
Da quando appare il frate ho fatto fatica a capire subito chi stesse parlando nei dialoghi. Anche perché il frate ha poca azione in scena e poi arrivano anche i genitori di Giulietta. Avrei unito i dialoghi a un'azione fatta dal personaggio in modo tale da rendere tutto più visivo e immediato. Ad esempio, il frate ha la sua battuta e si avvicina ai corpi, così:
«Oh Romeo» Si avvicinò il frate, «Oh com’è tutto pallido, ecc ecc…»
Piccole accortezze insomma. Ma capisco che non sia stato facile gestire il tutto con pochi caratteri. Partecipando più volte vedrai che ti verrà sempre più semplice.
L’idea è molto bella e mi è piaciuta (è quella che personalmente ho preferito fra tutte), ma il testo per me è migliorabile. Spero di ritrovarti ancora e di esserti stata utile, e intanto ti auguro in bocca al lupo per la gara!

Ps. scusa per il tema.

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giulio.palmieri
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#12 » sabato 26 ottobre 2024, 19:06

Ciao Francesca,
piacere di leggerti. Allora, secondo me l'idea ha un qualcosa di geniale. Il pugnale di Romeo, nel volgere della vicenda, guarda (e giudica) usando l'ironia di uno sguardo moderno l'ultimo atto di una tragedia. Mi è piaciuto il tono ironico, in alcuni punti forse un po' troppo spinto sulla modernità (tipo quando citi il karma) e la sua ironia nel voler diventare un utensile da cucina. Ci trovo davvero pochi difetti, il finale porta anche a conclusione un arco trasformativo della voce narrante. Lo metterò di sicuro nella parte alta della classifica. A rileggerci, e buona edition.

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Andrea Furlan
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#13 » lunedì 28 ottobre 2024, 13:34

Ciao Francesca,
Ho apprezzato il tuo racconto, con una bella idea di fondo che centra il tema in modo brillante: il punto di vista è dell'oggetto chiave della tragedia. Molto bella e difficile anche la scelta di usare il testo originale come base per la storia che hai voluto raccontare. Ho trovato più problemi sul lato stile, trovandomi d'accordo con buona parte dei commenti di Gaia. Secondo me avresti dovuto scegliere più chiaramente: uno stile arcaico simile alla tragedia originale con inserimenti dialettali o uno stile moderno e più decisamente ironico. Nel racconto c'è una mescolanza di questi due elementi che fa perdere un po' la magia. Avrei forse anche accentuato la personalità del pugnale - punto di vista, che non sopporta di essere scambiato per altri tipi di armi bianche: avrebbe dato più senso al finale che così com'è mi è arrivato un po' debole. In sintesi, Bella idea e svolgimento, ma da migliorare come stile, semine e finale.

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Manuel Marinari
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#14 » lunedì 28 ottobre 2024, 17:59

Ciao Francesca, benvenuta a Minuti Contati.
Un altro racconto in dialetto veneto! Hai utilizzato giusto due tre parole, secondo me hai fatto bene a non esagerare.
Premetto che non sono stato un amante della letteratura classica e sono stato anche un pessimo studente a scuola :D perciò non conoscevo benissimo la trama che hai rivisitato. Perdonami, tu invece la conosci benissimo! Si vede da come hai costruito le scene. La tua versione del finale di Romeo e Giulietta è divertente e, costruita dal punto di vista del pugnale, con il tuo stile narrativo, hai messo in scena davvero un bel racconto.
Hai fatto un ottimo esordio e con una scelta del pdv anche difficile! Certo, il tema si prestava, ma lo hai sfruttato molto bene.
Un'annotazione: “Oh Romeo, Romeo, mi consideri?” e “Romeo, sveglia un po’... Ma che cazzo fai?” potevi lasciarle libere nel testo, senza utilizzare le virgolette alte. Il pdv e il dialogo interiore è sciolto nella prosa per tutto il racconto. Non le avrei utilizzate.
Il vostro gruppo è composto da ottim* autor* e non so davvero come classificarvi!
Alla prossima e buona edition!
Manuel Marinari

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Shanghai Kid
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#15 » martedì 29 ottobre 2024, 18:16

Ciao Francesca,
benvenuta e piacere di averti letta!
Che dire: hai scelto una declinazione del tema davvero molto originale (punto a tuo favore!) e apprezzabilissimo.
Non è facile avere un'idea brillante e che funzioni al contempo in così poco tempo, ma direi che tu ce l'hai fatta. Il racconto scorre bene, fluido e invoglia alla lettura. L'ho trovato divertente e piacevole. Unico appunto che ti posso fare è che secondo me hai spesso cambiato "tono" della voce narrante e l'ho sentita quindi "poco" autentica o caratterizzata, tolta la vena sarcastica che fa da fil rouge. Non so se mi sono spiegata.
Comunque una buona prova.
A rileggerci,
Elisa

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srcm
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#16 » martedì 29 ottobre 2024, 18:47

Questo racconto è il primo che ho letto ma ho fatto l'errore di non commentarlo subito e ora mi sembra che le cose che avevo notato io siano già state rimarcate: anche a me le virgolette quando parla il pugnale sono sembrate ridondanti, anch'io ho trovato un po' strano a volte l'uso di termini gergali moderni (forse quelli dialettali sono riusciti meglio) e anch'io sono stato un attimo stranito dal fatto che il pugnale avesse conoscenze del futuro.
Detto questo l'idea è molto interessante e il modo in cui è scritta è pure molto divertente: ho riso davvero alla parte sulla necrofilia (quel pugnale parla la lingua della verità, dannazione). Mi ha comunque incuriosito la storia dell'oggetto stesso e penso che sarebbe interessante pure attribuirgli un qualche trauma passato legato al fatto di essere stato spesso misgenderat, ahem, mislamato. Mi ha ricordato un po' un Ancestrarca questo pugnale, motivo per cui l'idea che possa essere stato posseduto da qualche membro della casata precedente potrebbe un attimo approfondire il Giuliettaverso. Mi viene pure da pensare che una possibile spiegazione alla conoscenza del futuro da parte del pugnale potrebbe essere che questo sia un oggetto magico che, rintracciato secoli dopo da Shakespeare (o da chi per lui), gli avrebbe permesso di apprendere la storia avvenuta nel passato. Chiudo qui coi deliri speculativi: ribadisco che la storia mi è piaciuta e che l'abbinamento *testo di partenza molto aulico-commenti molto sguaiati* mi ha fatto molto ridere.
In bocca al lupo per la sfida!

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CristianoSaccoccia
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Re: Il pugnale nostalgico

Messaggio#17 » giovedì 31 ottobre 2024, 17:42

Il racconto offre una prospettiva inedita e spassosa sul dramma di Romeo e Giulietta, facendo parlare l'arma di Romeo, cinica e stanca del suo padrone. Con tono "affilato", l'arma osserva le azioni sconsiderate dell'innamorato, esprimendo giudizi impietosi e osservazioni parodiche che capovolgono il pathos della scena in un tetro teatrino di superficialità giovanile e scelte no sense. Le battute sulla tragedia, l'insofferenza verso la “necrofilia” di Giulietta e l’amaro destino della spada, che sogna di essere una padella pur di smettere di assistere a tali sciocchezze, creano un affresco tragicomico funzionale e piacevole.

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