Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 16 dicembre con un tema di Luca Nesler (scrittore, formatore, minuticontatista) e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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renton_simo
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Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#1 » martedì 17 dicembre 2024, 0:50

Carter è sempre stato il solo a portare il peso della colpa dei fatti di vent’anni fa.
Quando lo presero, noi eravamo già dall’altra parte del ponte, lontanissimi dall’incendio. Che potevamo fare? Era rimasto indietro, non abbiamo potuto far nulla per lui.
Ma, del resto, è stato giusto così. Qualcuno doveva pur sacrificarsi per gli altri. E chi, se non lui? Avevamo famiglia, io e Vince; e Donnie aveva il suo posto nel consiglio comunale.
Diciotto anni, si è fatto. E, per tutto quel tempo, i nostri nomi non sono mai usciti dalla sua bocca.
Non so perché. Forse lo sapeva anche lui che a trascinarci giù nel suo baratro gli avrebbero dato in cambio solo delle briciole.
Però, è stato leale. E si è fatto carico di tutto il peso, mentre noi, nelle nostre case, guardavamo i resti carbonizzati di Villa Celeste, sulla cima del colle.
Per diciotto anni.
Solo che la nostra è una comunità piccola. La gente non dimentica nulla.
«Quello è il piromane» ha sussurrato qualcuno, tra i banchi al mercato.
Avevo già sentito qualcosa in merito al fatto che fosse uscito di galera. Ma non pensavo che me lo sarei trovato dappresso.
«È stato lui ad appiccare l’incendio.»
Io ho reagito d’istinto. Ho chinato il capo, sguardo a terra, e mi sono tolto da lì.
Eppure, Carter è un vecchio amico. Avrei potuto andargli incontro, dirgli: “Bentornato”. Invece, sono andato a cercare il resto del gruppo.

«Dite che può crearci problemi?» Eravamo sul terrazzino della casa di Donnie, affacciata sulla piazza del mercato.
«Non penso… Se avesse voluto vendicarsi l’avrebbe già fatto. No?» Vince mi piantò gli occhi in faccia, come a cercare la mia conferma.
Solo che io non sapevo che dire. Carter, intanto, si allontanava per una via traversa, con un pacco di fragole sotto l’ascella. Sembrava molto diverso, rispetto a diciotto anni da. Magro, invecchiato. Forse, stanco. Ma non rabbioso.
«Forse dovremmo fare qualcosa per lui. Intendo, col lavoro»
Stavo pensando al mio negozio, in quel momento, e al fatto che era già da un po’ volevo assumere qualcuno. Gli altri rimasero zitti.
Sospirai.
La verità è che nemmeno io volevo ritrovarmi Carter tra i piedi. Lui, col ricordo della notte dell’incendio che gli stava attaccato addosso. Lui, col peso della colpa sulle spalle.
Mi capitò un’altra volta di rincrociarlo per strada. Era mattina presto, mi stavo recando al negozio prima dell’apertura.
In principio, non si accorse di me. Poi, quando si voltò, sentii di nuovo le grida provenienti dall’ultimo piano di Villa Celeste.
«Ciao, Jake.»
Eppure, il suo tono era così leggero.
«C-ciao» risposi.
Mi accorsi c’era la sua macchina aperta, poco più avanti. Era piena di bagagli. «Te ne vai?»
Lui alzò le spalle, guardò il cielo. Pareva così in pace. «Mah, sai. Ho sempre voluto vedere il mondo.»
Intanto, i resti carbonizzati di Villa Celeste incombevano su di noi. Su di me, anzi. Lui stava per andar via.
«Bravo» gli dissi,
Carter. Ha sempre portato il peso della colpa.
Eppure.



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antico
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Re: Carter porta il peso della colpa

Messaggio#2 » martedì 17 dicembre 2024, 0:53

Ciao Simone e benvenuto nell'Arena! Ti ricordo che da regolamento devi comunicarmi il nome e cognome, anche privatamente. Ti ricordo anche che siamo molto attivi su FB e che se vuoi entrare nel gruppo lì puoi partecipare alla community ed è sicuramente consigliato. Detto questo: caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!

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renton_simo
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#3 » martedì 17 dicembre 2024, 1:18

Dovrei già essere nel gruppo su FB! Ok,ti scrivo in pvt.

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AndreaCrevola
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#4 » martedì 17 dicembre 2024, 9:40

Ciao Simone, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto è il punto di vista del protagonista sulla ricomparsa di un vecchio amico, unico incolpato di una bravata / crimine commesso vent'anni prima. Dapprima l'amico viene trattato con diffidenza, poi il protagonista sembra voler quasi riallacciare i rapporti ma infine quello decide di partire.
Dal punto di vista del tema, non ho capito come tu lo abbia voluto affrontare. Forse il "contrario" sta nel fatto che l'unico a essersi veramente liberato dalla colpa è Carter?
Qualche altro appunto: perché tutti questi nomi inglesi? Il racconto sembra ambientato in Italia, in un paesino di provincia. Questa scelta contrasta con l'ambientazione e rende il racconto meno coinvolgente, per me.
Secondariamente, 18 anni di carcere per un incendio sono un po' troppi: forse ci dovevi piazzare una vittima, oppure accorciare la detenzione.
Infine, avrei eliminato la prima riga: avrei lasciato che fosse il resto del racconto a spiegare la situazione psicologica di Carter e del protagonista. Mi sembra che l'inizio sia più fluido, senza quella spiegazione.

Laura Ciutto
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#5 » martedì 17 dicembre 2024, 15:56

Ciao Simone,
il racconto mi è piaciuto, scorre bene. Ho apprezzato l'ironia che l'unico a scontare la pena alla fine sia anche l'unico che si è liberato del senso di colpa, molto sottile ed elegante.

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M.M
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#6 » martedì 17 dicembre 2024, 16:41

Ciao Simone,

concordo sull'eleganza del racconto. Non ho trovato molto da segnalare in negativo, anche se magari la prima frase di incipit è di troppo. Il tema è svolto alla perfezione. C'è una tensione interessante nel mezzo dove ho pensato che gli ex complici avrebbero meditato un omicidio, spinti dalla paranoia. In realtà il finale è molto più semplice e il tema ne guadagna molto. Migliorabile per alcuni dettagli, forse, ma molto intimo, equilibrato e in linea con il contest.
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*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

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Bescottina
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#7 » mercoledì 18 dicembre 2024, 16:10

Ciao Simone,
piacere di leggerti qui a MC!

Mi è piaciuto molto il tuo racconto, anche lo stravolgimento che segue il tema è gestito in modo molto fine, ma incisivo, e per un attimo ti fa davvero pensare che i complici di Carter faranno qualcosa di drammatico per mantenere il segreto.
A differenza di Andrea, col quale sono d'accordo per la lunghezza della pena, io ho dato per scontato che fosse successo qualcosa di più che un incendio, un po' per la lunghezza della pena, un po' per quanta tensione dimostrano i suoi vecchi complici. Non so se era questa la tua intenzione.
Forse è vero, ci sono dei dettagli migliorabili, in qua e in là, ma è un'ottima prova. Complimenti!

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matt_heels
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#8 » mercoledì 18 dicembre 2024, 17:06

Ciao Simone, sono Matteo!

Ho trovato il tuo racconto molto ben scritto e il ribaltamento del tema sfumato e intimo: un uomo, Carter, si libera e gli altri, i complici, restano schiavi del senso di colpa. C'è anche un doppio livello fisico: dalla prigione alla libertà (del viaggio nel mondo), mentre gli altri rimangono bloccati nel loro paesino di provincia.

Il mio unico appunto è relativo a un dettaglio di sceneggiatura. Se la pena di Carver può risultare anche congrua, considerando che hai inserito il dettaglio delle grida all'ultimo piano, quello che mi ha un po' sballonzolato dall'immersione, dato anche dal tono serioso che hai mantenuto con abilità, è stato lo status iniziale della "banda".
Carver si sacrifica per gli altri tre, che hanno famiglia e un posto nel consiglio comunale, quindi si presuppone siano uomini adulti. Non sarebbe una bravata, dunque, ma un atto criminale in piena regola. Solo che, nel fraseggio interno ed esterno, non ho mai percepito la voce di criminali. Magari tu ti sei immaginato dei ragazzini con vite e carriere già avviate, mentre io avevo in mente dei delinquenti trentenni/quarantenni.

Nonostante questa considerazione, come già accennato all'inizio, ho apprezzato molto il tuo racconto, la sua aderenza al tema e la sua eleganza. Ti faccio i miei complimenti. Bravo!

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renton_simo
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#9 » giovedì 19 dicembre 2024, 16:58

Ciao a tutti!

AndreaCrevola ha scritto:Forse il "contrario" sta nel fatto che l'unico a essersi veramente liberato dalla colpa è Carter?


Sì, l'intenzione era quella :D

AndreaCrevola ha scritto: Il racconto sembra ambientato in Italia, in un paesino di provincia.


In piena onestà ti dirò che non è stato intenzionale, però hai ragione sul fatto che "consiglio comunale" e "Villa Celeste" facciano pensare a un'ambientazione italiana. Magari, in una eventuale correzione, metterei un più generico "assemblea cittadina" e chiamerei la villa "Something Manor". Oppure cambierei i nomi ai personaggi, sì.

AndreaCrevola ha scritto:Secondariamente, 18 anni di carcere per un incendio sono un po' troppi: forse ci dovevi piazzare una vittima, oppure accorciare la detenzione.


Bescottina ha scritto:ho dato per scontato che fosse successo qualcosa di più che un incendio, un po' per la lunghezza della pena, un po' per quanta tensione dimostrano i suoi vecchi complici. Non so se era questa la tua intenzione.


matt_heels ha scritto:il dettaglio delle grida all'ultimo piano


Eh, sì, l'informazione sulla vittima stava lì, però avete ragione lo stesso. Messa in quel punto (e in quel modo) il rischio che passasse inosservata era troppo alto.

matt_heels ha scritto:Magari tu ti sei immaginato dei ragazzini con vite e carriere già avviate, mentre io avevo in mente dei delinquenti trentenni/quarantenni.


Questa cosa ci sta. Io li avevo immaginati nella fascia 21-24, neogenitori con bimbi piccoli, sposati da poco, bla bla bla (più il fatto che per candidarsi al consiglio in realtà basti essere maggiorenni). Solo che poi, per esigenze di spazio, è rimasto quel "avevamo famiglia" che obiettivamente trasmette l'idea di uomini più grandi. Non è una giustificazione, eh. Perché quello che conta è la resa finale. Era giusto per chiacchiera :D

matt_heels ha scritto:mentre gli altri rimangono bloccati nel loro paesino di provincia.


Sono molto contento che tu abbia evidenziato questo dettaglio, perché era un po' defilato. Comunque grazie per le belle parole.

Laura Ciutto ha scritto:Ciao Simone,
il racconto mi è piaciuto, scorre bene. Ho apprezzato l'ironia che l'unico a scontare la pena alla fine sia anche l'unico che si è liberato del senso di colpa, molto sottile ed elegante.


M.M ha scritto:Ciao Simone,

concordo sull'eleganza del racconto. Non ho trovato molto da segnalare in negativo, anche se magari la prima frase di incipit è di troppo. Il tema è svolto alla perfezione. C'è una tensione interessante nel mezzo dove ho pensato che gli ex complici avrebbero meditato un omicidio, spinti dalla paranoia. In realtà il finale è molto più semplice e il tema ne guadagna molto. Migliorabile per alcuni dettagli, forse, ma molto intimo, equilibrato e in linea con il contest.


Grazie a entrambi.

Spero di non aver dimenticato nessuno nel multiquote, nel caso scusate.

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La Ele95
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#10 » venerdì 20 dicembre 2024, 11:47

Ciao Simone e benvenuto!
Ho apprezzato tantissimo il tuo racconto: semplice, lineare senza tanti fronzoli: il tema a mio parere è ben centrato e lo snoccioli bene fin dall'inizio. Avrei evitato la prima riga iniziale in quanto a mio parere svela troppo e dà subito l'idea di dove tu voglia andare a parare. Un racconto ben amalgamato con un finale malinconico. Fà riflettere il fatto che l'unico che si è fatto il carcere è anche l'unico che è riuscito ad andare avanti, a perdonare gli amici di un tempo i quali forse quasi pensavano a un modo per toglierlo di mezzo.
Una buona prova, buon contest!
Elena.B

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frafo
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#11 » venerdì 20 dicembre 2024, 17:35

Ciao Simone!
Trovo la trama del tuo racconto interessante e ricercata. Per quanto riguarda le descrizioni sensoriali, ho trovato il testo un po' arido (forse volutamente) altrimenti sarebbe stato perfetto.
Il modo in cui hai mantenuto la coerenza con il tema assegnato è tra i più ben pensati che ho letto finora. Complimenti!
Saluti.
Francesco Michele Forciniti

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Luca Moggia
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#12 » domenica 22 dicembre 2024, 18:49

Ciao Simone,

Mi è piaciuta l’idea con cui hai affrontato il tema. Il protagonista, dopo diciotto anni di carcere, è l’unico a sentirsi libero mentre sono gli altri che alla fine restano intrappolati nel senso di colpa. E se vogliamo anche nel piccolo mondo del paese.

Nonostante la buona idea di fondo ho trovato il racconto un po’ privo di forza, come se le emozioni che voleva trasmettere mi fossero arrivate attenuate. Sia il senso di colpa provato dal protagonista che la serenità di Carter, nonostante i lunghi anni in prigione.
Forse, la butto lì, condensare il tutto in una scena in cui Carter chiedeva aiuto al protagonista, che glielo rifiutava ma poi si pentiva poteva aumentare l’idea del senso di colpa. Magari poi cercava di offrire lavoro a Carter scoprendo che quest’ultimo aveva invece deciso di girare il mondo lasciandoli tutti lì, chiusi nel loro paesino.
In così pochi caratteri creare empatia e mostrare emozioni non è per nulla facile e una scelta del genere è sicuramente apprezzabile!

Mi viene in mente un’ultima osservazione: i nomi dei personaggi sono anglosassoni mentre la vicenda si svolge in quello che mi è sembrato un paesino italiano, con Villa Celeste e il Consiglio comunale. Secondo me era meglio far concordare ambientazione e nomi dei personaggi.


Spero che questi osservazioni possano darti qualche spunto!

In bocca al lupo per l’Edizione e alla prossima!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

Doganiera
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#13 » lunedì 23 dicembre 2024, 0:28

Ciao, Simone! Bel racconto, anche se per mio gusto personale avrei preferito scoprire gradualmente che Carter e gli altri erano coinvolti in un incendio (doloso?), invece mi è stato spiattellato praticamente nelle prime righe. Ma, ripeto, sono solo gusti personali. Magari in una versione più lunga potresti far capire che cosa ha portato i protagonisti a dare fuoco alla Villa, perché Carter "non ha cantato" e cosa lo induce a cambiare città, diffidenza dei compaesani a parte.
Buona fortuna!

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srcm
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#14 » lunedì 23 dicembre 2024, 18:59

Ciao omonimo e benvenuto! Allora, il racconto è piacevole e sono d'accordo con quanti dicono che hai gestito il tutto con molta finezza, mi sembra anche che si inserisca intenzionalmente nel genere dell'hard boiled per l'ambientazione e per lo stile che usi, molto cadenzato con frasi spezzate e una voce narrante molto parlata, un po' alla Sin City. Non son sicuro di come tu abbia sciolto le varie interpretazioni sopra ma sicuramente il genere si porta dietro quel carico di immaginario legato a criminalità e co quindi non mi son posto neanche troppe domande sul personaggio narrante e i suoi soci. Li ho vissuti come generici criminali di provincia che hanno fatto qualcosa di molto più grave del solito e sono riusciti a insabbiare il tutto. Il nome Villa Celeste abbinato ai nomi americani mi ha in realtà portato in territorio Diabolik. È qualcosa che si può benissimo fare in realtà, creare un mondo in cui le due cose un po' si mescolino, e a livello di immaginario non ti muoveresti neanche in un territorio completamente inesplorato. Quello che a me non ha fatto impazzire (spiace sempre mettere queste cose alla fine, non cancella comunque che molte le ho apprezzate) è che la svolta finale sia un po' debole rispetto alle aspettative. È come se il genere e il setup della storia contribuissero a creare una tensione inevitabile così che ci si aspetta che sul finale accada qualcosa di liberatorio in senso catartico, e forse un po' è così, ma la catarsi risulta un po' spenta, come se non fosse accompagnata (quella personale) da un suo corrispettivo nei fatti. Forse qualcuno ha già dato consigli in tal senso mentre io non saprei come consigliarti, dico solo che in base alla carica che avevo avvertito in una prima fase il finale mi è sembrato un po' spento. Credo anch'io sia meglio lasciare che le informazioni vengano fuori da sole di solito, ma in questo specifico genere la cosa è abbastanza tollerata, per cui non porrei troppo l'accento su questo. Complimenti comunque per questa prova, buone feste e in bocca al lupo per questo testo e per i prossimi che verranno!

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MerioRounds
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Re: Carter porta il peso della colpa – Simone Lupi

Messaggio#15 » giovedì 26 dicembre 2024, 2:10

Ciao Simone, è un piacere leggere il tuo racconto. Il punto forte è proprio la creazione di un crescente senso di colpa e angoscia. A differenza di altri che hanno usato il tema tramite un twist, il tuo è, seppur molto prevedibile, scritto e pensato bene. Attenzione però ai refusi e agli errori di battitura. Buona prova.
Buon anno e buona edizione di MC

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