La giornata può cominciare
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La giornata può cominciare
Alzo la tapparella e il sole invade la stanza. Sul letto un rigonfiamento sotto il piumone. Lo scopro e le accarezzo una guancia. Si stiracchia e apre gli occhi.
«Buongiorno».
Si tira su, la prendo in braccio e raccolgo le piccole pantofole. Andiamo in bagno, la abbraccio e inspiro il profumo della mia bambina.
Le infilo le ciabatte pelose prima di metterla giù, sale sul suo gradino e si guarda allo specchio.
«Mamma, ho fatto un sogno».
Comincia a chiacchierare, la ascolto con la mano sotto il getto dell'acqua in attesa che si scaldi.
«Pronta?»
Strizza gli occhi e serra le labbra, il mio piccolo pesce palla, con calma le passo il viso.
Quando chiudo l'acqua, gocciolante apre gli occhi.
«Niente caccole?»
Naso contro naso, spalanco gli occhi per scrutare i suoi.
«Niente caccole!»
Ride e mi racconta il suo sogno, cerco di non perdere il filo di quella narrazione che lega un tricheco e un robot. La spazzolo piano, se trovo un nodo lo districo e quando la spazzola torna a scorrere la sento rilassarsi.
«Finito».
Corre in camera. Alzo gli occhi al cielo, dalla sua stanza arriva il rumore di cassetti che si aprono e si chiudono.
La raggiungo mentre dispone sul letto calzini, maglietta, felpa e leggins in un abbinamento di colori che mi fa pensare che il tricheco e il robot avessero più cose in comune.
Vengo bloccata da un perentorio «faccio io». Aspetto finché la sento ringhiare nella felpa: «non respiro».
Indirizzo la testolina nella giusta direzione e le porgo i leggins, mi guarda con sospetto.
«C'era una macchia sugli altri». Mento senza vergogna.
Scendiamo in strada e davanti allo scuolabus la stringo forte. Sono pronta a iniziare la giornata.
***
La tapparella si solleva e la luce mi sveglia del tutto. Osservo la figura aggraziata prendere la vestaglia dalla sedia e avvicinarsi al letto. Rabbrividisco e mi rintano sotto la coperta.
«Buongiorno».
Mi metto seduta e lascio cadere le gambe dal bordo del letto, con delicatezza mi aiuta a infilare una manica dopo l'altra, mentre lo fa sento il suo naso fra i capelli.
Si china e mi mette le pantofole. Scivolo giù dal letto e mi prende sottobraccio. Un passo alla volta andiamo in bagno.
Mi accompagna al lavandino, quando le mie mani sono ben ancorate va a prendere la spugna nella doccia.
«Cosa hai sognato?» La sua mano aspetta sotto l'acqua la temperatura giusta.
«Niente, ho a malapena dormito». Brontolo.
Mi passa la manopola tiepida sul viso, mi porge l'asciugamano.
Quando lo abbasso il suo naso è vicino al mio.
«Niente caccole!»
«Per favore!»
Ridiamo entrambe.
Torniamo in camera e mi spazzola, se trova un nodo armeggia un poco, poi la spazzola riprende e lei sospira sollevata.
«È tardi?».
«No, non ancora».
Prende una maglia pulita e dei pantaloni.
Vestirsi è complicato, lei accompagna con cura le braccia al loro posto e mi sostiene mentre infilo le gambe nei pantaloni. Vorrei fare da sola.
Mi sistema i capelli e mi guida fino alla mia poltrona, mi stringe forte.
«Ciao mamma, ci vediamo domani». È pronta a iniziare la giornata.
«Buongiorno».
Si tira su, la prendo in braccio e raccolgo le piccole pantofole. Andiamo in bagno, la abbraccio e inspiro il profumo della mia bambina.
Le infilo le ciabatte pelose prima di metterla giù, sale sul suo gradino e si guarda allo specchio.
«Mamma, ho fatto un sogno».
Comincia a chiacchierare, la ascolto con la mano sotto il getto dell'acqua in attesa che si scaldi.
«Pronta?»
Strizza gli occhi e serra le labbra, il mio piccolo pesce palla, con calma le passo il viso.
Quando chiudo l'acqua, gocciolante apre gli occhi.
«Niente caccole?»
Naso contro naso, spalanco gli occhi per scrutare i suoi.
«Niente caccole!»
Ride e mi racconta il suo sogno, cerco di non perdere il filo di quella narrazione che lega un tricheco e un robot. La spazzolo piano, se trovo un nodo lo districo e quando la spazzola torna a scorrere la sento rilassarsi.
«Finito».
Corre in camera. Alzo gli occhi al cielo, dalla sua stanza arriva il rumore di cassetti che si aprono e si chiudono.
La raggiungo mentre dispone sul letto calzini, maglietta, felpa e leggins in un abbinamento di colori che mi fa pensare che il tricheco e il robot avessero più cose in comune.
Vengo bloccata da un perentorio «faccio io». Aspetto finché la sento ringhiare nella felpa: «non respiro».
Indirizzo la testolina nella giusta direzione e le porgo i leggins, mi guarda con sospetto.
«C'era una macchia sugli altri». Mento senza vergogna.
Scendiamo in strada e davanti allo scuolabus la stringo forte. Sono pronta a iniziare la giornata.
***
La tapparella si solleva e la luce mi sveglia del tutto. Osservo la figura aggraziata prendere la vestaglia dalla sedia e avvicinarsi al letto. Rabbrividisco e mi rintano sotto la coperta.
«Buongiorno».
Mi metto seduta e lascio cadere le gambe dal bordo del letto, con delicatezza mi aiuta a infilare una manica dopo l'altra, mentre lo fa sento il suo naso fra i capelli.
Si china e mi mette le pantofole. Scivolo giù dal letto e mi prende sottobraccio. Un passo alla volta andiamo in bagno.
Mi accompagna al lavandino, quando le mie mani sono ben ancorate va a prendere la spugna nella doccia.
«Cosa hai sognato?» La sua mano aspetta sotto l'acqua la temperatura giusta.
«Niente, ho a malapena dormito». Brontolo.
Mi passa la manopola tiepida sul viso, mi porge l'asciugamano.
Quando lo abbasso il suo naso è vicino al mio.
«Niente caccole!»
«Per favore!»
Ridiamo entrambe.
Torniamo in camera e mi spazzola, se trova un nodo armeggia un poco, poi la spazzola riprende e lei sospira sollevata.
«È tardi?».
«No, non ancora».
Prende una maglia pulita e dei pantaloni.
Vestirsi è complicato, lei accompagna con cura le braccia al loro posto e mi sostiene mentre infilo le gambe nei pantaloni. Vorrei fare da sola.
Mi sistema i capelli e mi guida fino alla mia poltrona, mi stringe forte.
«Ciao mamma, ci vediamo domani». È pronta a iniziare la giornata.
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura e benvenuta nell'Arena! Caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!
Ps: facciamo molta copertura su FB e quindi, se vuoi partecipare alla community, il consiglio è quello di entrare nel gruppo (è anche linkato nel post del via).
Ps: facciamo molta copertura su FB e quindi, se vuoi partecipare alla community, il consiglio è quello di entrare nel gruppo (è anche linkato nel post del via).
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Re: La giornata può cominciare
Tema centrato. Il racconto si snoda lungo un arco temporale di ampio respiro. Prima c’è la madre che veste la bambina e la prepara per la scuola, poi c’è la figlia adulta che fa gli stessi gesti con la madre anziana. Simpatico il sogno della figlia con il tricheco e il robot, un po’ triste il fatto che la madre invece non sogni nulla. Racconto scritto molto bene.
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura,
Devo dire che mi è sembrato quasi di viverla questa ricostruzione così precisa e puntuale dei gesti di cura di una madre verso la propria figlia. Così tanto che le sensazioni di attenzione, di tenerezza e di amore che permeano la prima parte, nel ribaltamento della seconda parte si amplificano, aggiungendo una nota di dolore altrettanto vivida. Tema perfettamente centrato.
Devo dire che mi è sembrato quasi di viverla questa ricostruzione così precisa e puntuale dei gesti di cura di una madre verso la propria figlia. Così tanto che le sensazioni di attenzione, di tenerezza e di amore che permeano la prima parte, nel ribaltamento della seconda parte si amplificano, aggiungendo una nota di dolore altrettanto vivida. Tema perfettamente centrato.
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Re: La giornata può cominciare
alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Il racconto si snoda lungo un arco temporale di ampio respiro. Prima c’è la madre che veste la bambina e la prepara per la scuola, poi c’è la figlia adulta che fa gli stessi gesti con la madre anziana. Simpatico il sogno della figlia con il tricheco e il robot, un po’ triste il fatto che la madre invece non sogni nulla. Racconto scritto molto bene.
Grazie per averlo letto
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Re: La giornata può cominciare
Layla ha scritto:Ciao Laura,
Devo dire che mi è sembrato quasi di viverla questa ricostruzione così precisa e puntuale dei gesti di cura di una madre verso la propria figlia. Così tanto che le sensazioni di attenzione, di tenerezza e di amore che permeano la prima parte, nel ribaltamento della seconda parte si amplificano, aggiungendo una nota di dolore altrettanto vivida. Tema perfettamente centrato.
Sono contenta che ti abbia coinvolto.
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Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura,
ho apprezzato, del tuo racconto, l'atmosfera famigliare in cui è facile rispecchiarsi. Il tema è azzeccato e in modo inusuale, nella sua tranquillità cattura l'attenzione e strappa un sorriso, di felicità o di malinconia, a ognuno la sua. Ho faticato leggermente a capire il contrario con una prima lettura, ho dovuto rileggere il tutto una seconda volta, ma ciò non pregiudica la buona riuscita della tua storia!
ho apprezzato, del tuo racconto, l'atmosfera famigliare in cui è facile rispecchiarsi. Il tema è azzeccato e in modo inusuale, nella sua tranquillità cattura l'attenzione e strappa un sorriso, di felicità o di malinconia, a ognuno la sua. Ho faticato leggermente a capire il contrario con una prima lettura, ho dovuto rileggere il tutto una seconda volta, ma ciò non pregiudica la buona riuscita della tua storia!
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Re: La giornata può cominciare
TizianaOtter ha scritto:Ciao Laura,
ho apprezzato, del tuo racconto, l'atmosfera famigliare in cui è facile rispecchiarsi. Il tema è azzeccato e in modo inusuale, nella sua tranquillità cattura l'attenzione e strappa un sorriso, di felicità o di malinconia, a ognuno la sua. Ho faticato leggermente a capire il contrario con una prima lettura, ho dovuto rileggere il tutto una seconda volta, ma ciò non pregiudica la buona riuscita della tua storia!
Ciao,
Grazie per il commento, lo stacco a metà è un po' netto, ho cercato di collegare le due parti col ripetersi dei gesti, rendendoli allo stesso tempo diversi.
Anche se non c'era un vero colpo di scena non volevo che fosse troppo evidente.
Cercherò di migliorare il passaggio.
Grazie
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Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura e benvenuta nell'arena. Parto col darti qualche consiglio che per me potrebbe migliorare il testo. Avrei dato un nome proprio alla bambina. Scritto meglio questa gestualità qui: “con calma le passo il viso” perché manca il con cosa le passa il viso, la mano? Un asciugamano umido?. E sistemato il fatto che la bambina avesse già cominciato a chiacchierare prima del lavaggio del viso, perché dopo il lavaggio ci viene detto che inizia a raccontare del suo sogno. E quindi mi è sembrata una specie di ripetizione.
Avrei trovato anche un altro termine per “ringhiare” nella felpa. Perché non lo trovo un modo di fare così adatto ad una bambina piccola, anche se so che viene spesso usato nei libri e accostato ai personaggi umani. Modificherei anche quell’“armeggia un poco”, perché hai scelto di usare la prima persona e siamo quindi nella testa del personaggio ed è difficile che una persona nei propri pensieri pensi al verbo “armeggiare”.
Il tema è rispettato con dolcezza, e mi è piaciuto molto vedere il ribaltamento della prospettiva data dal tempo che passa. Oltre al messaggio che hai voluto veicolare che quando c’è amore ci si prende cura a vicenda, e il ruolo dei figli-genitori viene invertito. Sono due scene quotidiane e normalissime ma hai saputo descriverle con una sensibilità che mi ha proprio scaldato il cuore.
In bocca al lupo per la gara e un augurio di buone feste!
Avrei trovato anche un altro termine per “ringhiare” nella felpa. Perché non lo trovo un modo di fare così adatto ad una bambina piccola, anche se so che viene spesso usato nei libri e accostato ai personaggi umani. Modificherei anche quell’“armeggia un poco”, perché hai scelto di usare la prima persona e siamo quindi nella testa del personaggio ed è difficile che una persona nei propri pensieri pensi al verbo “armeggiare”.
Il tema è rispettato con dolcezza, e mi è piaciuto molto vedere il ribaltamento della prospettiva data dal tempo che passa. Oltre al messaggio che hai voluto veicolare che quando c’è amore ci si prende cura a vicenda, e il ruolo dei figli-genitori viene invertito. Sono due scene quotidiane e normalissime ma hai saputo descriverle con una sensibilità che mi ha proprio scaldato il cuore.
In bocca al lupo per la gara e un augurio di buone feste!
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Re: La giornata può cominciare
Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Laura e benvenuta nell'arena. Parto col darti qualche consiglio che per me potrebbe migliorare il testo. Avrei dato un nome proprio alla bambina. Scritto meglio questa gestualità qui: “con calma le passo il viso” perché manca il con cosa le passa il viso, la mano? Un asciugamano umido?. E sistemato il fatto che la bambina avesse già cominciato a chiacchierare prima del lavaggio del viso, perché dopo il lavaggio ci viene detto che inizia a raccontare del suo sogno. E quindi mi è sembrata una specie di ripetizione.
Avrei trovato anche un altro termine per “ringhiare” nella felpa. Perché non lo trovo un modo di fare così adatto ad una bambina piccola, anche se so che viene spesso usato nei libri e accostato ai personaggi umani. Modificherei anche quell’“armeggia un poco”, perché hai scelto di usare la prima persona e siamo quindi nella testa del personaggio ed è difficile che una persona nei propri pensieri pensi al verbo “armeggiare”.
Il tema è rispettato con dolcezza, e mi è piaciuto molto vedere il ribaltamento della prospettiva data dal tempo che passa. Oltre al messaggio che hai voluto veicolare che quando c’è amore ci si prende cura a vicenda, e il ruolo dei figli-genitori viene invertito. Sono due scene quotidiane e normalissime ma hai saputo descriverle con una sensibilità che mi ha proprio scaldato il cuore.
In bocca al lupo per la gara e un augurio di buone feste!
Grazie per i consigli, "le passo il viso" mi sono resa conto che probabilmente è una forma dialettale che mi è scappata.
Per armeggiare cercherò qualcosa di più indicato, accetto consigli perché più ci penso meno trovo una parola che abbia la sfumatura che volevo dare e che con armeggiare pensavo di aver trovato.
Per ringhia, ti assicuro che ringhiano...
Sono contenta di averti scaldato il cuore :) a presto e buona scrittura
- HandyManny_D
- Messaggi: 144
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura,
ricambio commentando il tuo racconto che mi è sembrato molto bello.
La tematica dell'inversione del ruolo di persona che cura è uno dei miei punti deboli, qui sfondi una porta aperta.
Non so se ti è capitato di avere tra le mani l'albo illustrato dell'editore Quinto Quarto che si chiama "le grandi mani di mio padre". Il tuo racconto mi ha dato le stesse vibes.
L'euilibrio tra tema ed emotività è ben calibrato. Sarebbe stato curioso vedere una seconda parte speculare, nella quale il punto di vista si sposta sulla figlia, ma il tema non sarebbe stato forse così immediato.
Ottimo lavoro, davvero.
Ti augro una Buona Luca Nesler Edition!
Ci si legge in giro.
ricambio commentando il tuo racconto che mi è sembrato molto bello.
La tematica dell'inversione del ruolo di persona che cura è uno dei miei punti deboli, qui sfondi una porta aperta.
Non so se ti è capitato di avere tra le mani l'albo illustrato dell'editore Quinto Quarto che si chiama "le grandi mani di mio padre". Il tuo racconto mi ha dato le stesse vibes.
L'euilibrio tra tema ed emotività è ben calibrato. Sarebbe stato curioso vedere una seconda parte speculare, nella quale il punto di vista si sposta sulla figlia, ma il tema non sarebbe stato forse così immediato.
Ottimo lavoro, davvero.
Ti augro una Buona Luca Nesler Edition!
Ci si legge in giro.
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Re: La giornata può cominciare
HandyManny_D ha scritto:Ciao Laura,
ricambio commentando il tuo racconto che mi è sembrato molto bello.
La tematica dell'inversione del ruolo di persona che cura è uno dei miei punti deboli, qui sfondi una porta aperta.
Non so se ti è capitato di avere tra le mani l'albo illustrato dell'editore Quinto Quarto che si chiama "le grandi mani di mio padre". Il tuo racconto mi ha dato le stesse vibes.
L'euilibrio tra tema ed emotività è ben calibrato. Sarebbe stato curioso vedere una seconda parte speculare, nella quale il punto di vista si sposta sulla figlia, ma il tema non sarebbe stato forse così immediato.
Ottimo lavoro, davvero.
Ti augro una Buona Luca Nesler Edition!
Ci si legge in giro.
Ciao,
Grazie per averlo letto. Avevo pensato di fare il cambio del punto di vista ma a quel punto le due parti sarebbero state ancora più simili, il fatto che sia la madre a vivere su di sé le cure, con un occhio che si sente essere di un adulto accompagna e dispiega lungo tutta la seconda parte il ribaltamento.
Non conosco l'albo che mi hai citato, ma lo cerco, è un tema che mi risuona molto.
Grazie per la lettura e buona scrittura
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, piacere di averti letto.
Il racconto è molto tenero, pieno di dettagli che solo un genitore può conoscere. Questo mi ha immerso nella scena e mi ha fatto apprezzare l'atmosfera della mattinata.
Il cambio di POV è una bella idea ma purtroppo mi è sembrato che non aggiungesse molto alla vicenda: non ho percepito una trasformazione della voce narrante e non ho scoperto qualcosa che potesse generare un colpo di scena o una rivelazione.
Buon proseguimento e in bocca al lupo! Ci sentiamo sul gruppo Telegram del Boss :)
Il racconto è molto tenero, pieno di dettagli che solo un genitore può conoscere. Questo mi ha immerso nella scena e mi ha fatto apprezzare l'atmosfera della mattinata.
Il cambio di POV è una bella idea ma purtroppo mi è sembrato che non aggiungesse molto alla vicenda: non ho percepito una trasformazione della voce narrante e non ho scoperto qualcosa che potesse generare un colpo di scena o una rivelazione.
Buon proseguimento e in bocca al lupo! Ci sentiamo sul gruppo Telegram del Boss :)
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Re: La giornata può cominciare
AlbertoM ha scritto:Ciao Laura, piacere di averti letto.
Il racconto è molto tenero, pieno di dettagli che solo un genitore può conoscere. Questo mi ha immerso nella scena e mi ha fatto apprezzare l'atmosfera della mattinata.
Il cambio di POV è una bella idea ma purtroppo mi è sembrato che non aggiungesse molto alla vicenda: non ho percepito una trasformazione della voce narrante e non ho scoperto qualcosa che potesse generare un colpo di scena o una rivelazione.
Buon proseguimento e in bocca al lupo! Ci sentiamo sul gruppo Telegram del Boss :)
Grazie per averlo letto, la voce narrante in effetti è la stessa è sempre la mamma, che non è più colei che cura, ma colei che riceve le cure.
Ci sentiamo presto.
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Re: La giornata può cominciare
Laura Ciutto ha scritto:
Grazie per i consigli, "le passo il viso" mi sono resa conto che probabilmente è una forma dialettale che mi è scappata.
Per armeggiare cercherò qualcosa di più indicato, accetto consigli perché più ci penso meno trovo una parola che abbia la sfumatura che volevo dare e che con armeggiare pensavo di aver trovato.
Per ringhia, ti assicuro che ringhiano...
Sono contenta di averti scaldato il cuore :) a presto e buona scrittura
Grazie! Per quell'armeggiare se ti piace come soluzione potresti usare qualcosa di simile a "se trova un nodo insiste un po', [...]"
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Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, commento corto corto perché non ho nulla da migliorare. Non mi capita spesso di commuovermi su Minuti contati. Brava.
Originalità: Non so se il racconto é originale o no, perché mi é piaciuto tanto che non riesco ad essere obbiettivo sulla sua originalità. 5/5
Aderenza al tema: al 100% 5/5
Stile: Ottimo, essenziale, senza dettagli inutili, frasi della lunghezza giusta e ritmo ottimo. 5/5
Coerenza interna: Nessuna incoerenza rilevata. 5/5
Forma: Un unico appunto: dopo “pesce palla”, avrei messo un punto, visto che poi cambia il soggetto. 4/5
Originalità: Non so se il racconto é originale o no, perché mi é piaciuto tanto che non riesco ad essere obbiettivo sulla sua originalità. 5/5
Aderenza al tema: al 100% 5/5
Stile: Ottimo, essenziale, senza dettagli inutili, frasi della lunghezza giusta e ritmo ottimo. 5/5
Coerenza interna: Nessuna incoerenza rilevata. 5/5
Forma: Un unico appunto: dopo “pesce palla”, avrei messo un punto, visto che poi cambia il soggetto. 4/5
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Re: La giornata può cominciare
Dash J. Benton ha scritto:Ciao Laura, commento corto corto perché non ho nulla da migliorare. Non mi capita spesso di commuovermi su Minuti contati. Brava.
Originalità: Non so se il racconto é originale o no, perché mi é piaciuto tanto che non riesco ad essere obbiettivo sulla sua originalità. 5/5
Aderenza al tema: al 100% 5/5
Stile: Ottimo, essenziale, senza dettagli inutili, frasi della lunghezza giusta e ritmo ottimo. 5/5
Coerenza interna: Nessuna incoerenza rilevata. 5/5
Forma: Un unico appunto: dopo “pesce palla”, avrei messo un punto, visto che poi cambia il soggetto. 4/5
Ciao, ti ringrazio per il commento, sono contenta di averti commosso è una delle cose che piacciono anche a me, quando succede, piango come una fontana.
Sistemerò quel punto. Grazie ancora
Buona scrittura
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Re: La giornata può cominciare
Gaia Peruzzo ha scritto:Laura Ciutto ha scritto:
Grazie per i consigli, "le passo il viso" mi sono resa conto che probabilmente è una forma dialettale che mi è scappata.
Per armeggiare cercherò qualcosa di più indicato, accetto consigli perché più ci penso meno trovo una parola che abbia la sfumatura che volevo dare e che con armeggiare pensavo di aver trovato.
Per ringhia, ti assicuro che ringhiano...
Sono contenta di averti scaldato il cuore :) a presto e buona scrittura
Grazie! Per quell'armeggiare se ti piace come soluzione potresti usare qualcosa di simile a "se trova un nodo insiste un po', [...]"
Grazie, insiste mi piace. :)
- Mauro Bennici
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Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura,
Racconto molto bello, complimenti. A essere pignoli mi è mancato il nome o il nomignolo della figlia, qualcosa che rendesse più facile seguire il narratore nell'arco di tempo e riallacciare il filo, ma è un piccolo dettaglio.
Pensando a un modo per rendere più netto il salto, pensa a rendere più "antica" la prima parte. Usando per esempio la parola Pullover invece di Felpa.
Buona edition!
Racconto molto bello, complimenti. A essere pignoli mi è mancato il nome o il nomignolo della figlia, qualcosa che rendesse più facile seguire il narratore nell'arco di tempo e riallacciare il filo, ma è un piccolo dettaglio.
Pensando a un modo per rendere più netto il salto, pensa a rendere più "antica" la prima parte. Usando per esempio la parola Pullover invece di Felpa.
Buona edition!
Re: La giornata può cominciare
La tematica di vita domestica fatta di piccole gioie e dolori è molto in voga qua su MC, se è davvero tua intenzione migliorare su questo tipo di tematica qua avrai terreno florido e tonnellate di fertilizzante per migliorare, garantito!
La sequenzialità dei gesti è resa benone, ottima l'idea della prima persona.
Mi unisco al suggerimento di dare nomi propri ai coprotagonisti per dare al lettore un appoggio per la lettura; sarebbe stata una pennellata d'autore dare a nonna e nipote lo stesso nome ma ti avrebbe dato anche tanto da penare per non far impappinare chi legge.
L'aderenza al tema è scricchiolante: quello che succede nella seconda parte non è proprio il contrario della prima.
La protagonista accudisce sia la generazione successiva che quella precedente e non ho assaporato questo "contrario" richiesto dal tema. Magari sono io che non recepisco bene il messaggio.
Piccola nota tecnica: Fai dire subito alla bambina di cosa riguardasse il sogno continuando il discorso diretto. Dirmi che la POV ascolta ma non effettivamente cosa e poi dirmelo qualche riga dopo è un inciampo.
Le skill ci sono!
La sequenzialità dei gesti è resa benone, ottima l'idea della prima persona.
Mi unisco al suggerimento di dare nomi propri ai coprotagonisti per dare al lettore un appoggio per la lettura; sarebbe stata una pennellata d'autore dare a nonna e nipote lo stesso nome ma ti avrebbe dato anche tanto da penare per non far impappinare chi legge.
L'aderenza al tema è scricchiolante: quello che succede nella seconda parte non è proprio il contrario della prima.
La protagonista accudisce sia la generazione successiva che quella precedente e non ho assaporato questo "contrario" richiesto dal tema. Magari sono io che non recepisco bene il messaggio.
Piccola nota tecnica: Fai dire subito alla bambina di cosa riguardasse il sogno continuando il discorso diretto. Dirmi che la POV ascolta ma non effettivamente cosa e poi dirmelo qualche riga dopo è un inciampo.
Le skill ci sono!
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Re: La giornata può cominciare
maurob ha scritto:Ciao Laura,
Racconto molto bello, complimenti. A essere pignoli mi è mancato il nome o il nomignolo della figlia, qualcosa che rendesse più facile seguire il narratore nell'arco di tempo e riallacciare il filo, ma è un piccolo dettaglio.
Pensando a un modo per rendere più netto il salto, pensa a rendere più "antica" la prima parte. Usando per esempio la parola Pullover invece di Felpa.
Buona edition!
Grazie, mi piace l'idea del pullover.
Sono contenta ti sia piaciuto, lavorerò sui dettagli per rafforzare il salto.
Grazie ancora e buona lettura
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Re: La giornata può cominciare
Dario17 ha scritto:La tematica di vita domestica fatta di piccole gioie e dolori è molto in voga qua su MC, se è davvero tua intenzione migliorare su questo tipo di tematica qua avrai terreno florido e tonnellate di fertilizzante per migliorare, garantito!
La sequenzialità dei gesti è resa benone, ottima l'idea della prima persona.
Mi unisco al suggerimento di dare nomi propri ai coprotagonisti per dare al lettore un appoggio per la lettura; sarebbe stata una pennellata d'autore dare a nonna e nipote lo stesso nome ma ti avrebbe dato anche tanto da penare per non far impappinare chi legge.
L'aderenza al tema è scricchiolante: quello che succede nella seconda parte non è proprio il contrario della prima.
La protagonista accudisce sia la generazione successiva che quella precedente e non ho assaporato questo "contrario" richiesto dal tema. Magari sono io che non recepisco bene il messaggio.
Piccola nota tecnica: Fai dire subito alla bambina di cosa riguardasse il sogno continuando il discorso diretto. Dirmi che la POV ascolta ma non effettivamente cosa e poi dirmelo qualche riga dopo è un inciampo.
Le skill ci sono!
Grazie, per il commento, non si tratta di nonna e nipote, ma della mamma che accudisce la figlia e poi col tempo è lei ad esserne accudita, non avrebbero potuto avere lo stesso nome, ma è chiaro che nel leggerlo si sia sentita la necessità di un nome per legarsi ai personaggi, vedrò di aggiungerlo per rendere tutto più completo.
Grazie e buona scrittura
Re: La giornata può cominciare
Laura Ciutto ha scritto:
Grazie, per il commento, non si tratta di nonna e nipote, ma della mamma che accudisce la figlia e poi col tempo è lei ad esserne accudita, non avrebbero potuto avere lo stesso nome, ma è chiaro che nel leggerlo si sia sentita la necessità di un nome per legarsi ai personaggi, vedrò di aggiungerlo per rendere tutto più completo.
Grazie e buona scrittura
Capperonzoli, ho cannato!
Mi sa che i nomi delle due servivano per i rimba come me, allora. :)
- Francy2912
- Messaggi: 52
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, mentre leggevo mi è venuto da sorridere perché inizialmente mi sono immaginata un gatto e mi son data della scema da sola. Poi sono andata avanti con il racconto e ammetto che gli occhi mi si sono inumiditi. Dolce, tenero, anche un po’ malinconico. Ti faccio i miei sinceri complimenti per il racconto. Bravissima!
Buone feste!
Buone feste!
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Re: La giornata può cominciare
Francy2912 ha scritto:Ciao Laura, mentre leggevo mi è venuto da sorridere perché inizialmente mi sono immaginata un gatto e mi son data della scema da sola. Poi sono andata avanti con il racconto e ammetto che gli occhi mi si sono inumiditi. Dolce, tenero, anche un po’ malinconico. Ti faccio i miei sinceri complimenti per il racconto. Bravissima!
Buone feste!
Ciao, sono contenta che ti abbia commosso, il gatto era plausibile io ne ho tre :).
Buone feste anche a te e grazie per il commento
- giulio.palmieri
- Messaggi: 352
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, piacere di leggerti. Racconto ben equilibrato. Noto che le parti sono quasi speculari, e l'inversione dei ruoli centra il tema senza colpi di scena, semplicemente mantenendo il pdv tra prima e seconda parte. Forse, l'unica cosa che potrebbe migliorare il tutto (già autoconclusivo) è un segreto tra madre e figlia, qualcosa di semplice come un segreto familiare, che poi viene svelato alla fine. Però, ripeto, già così il tema è centrato e lo stile molto scorrevole. Complimenti. A rileggerci, auguri e buona edition.
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- Messaggi: 66
Re: La giornata può cominciare
giulio.palmieri ha scritto:Ciao Laura, piacere di leggerti. Racconto ben equilibrato. Noto che le parti sono quasi speculari, e l'inversione dei ruoli centra il tema senza colpi di scena, semplicemente mantenendo il pdv tra prima e seconda parte. Forse, l'unica cosa che potrebbe migliorare il tutto (già autoconclusivo) è un segreto tra madre e figlia, qualcosa di semplice come un segreto familiare, che poi viene svelato alla fine. Però, ripeto, già così il tema è centrato e lo stile molto scorrevole. Complimenti. A rileggerci, auguri e buona edition.
Grazie per il commento, non è un segreto ma, Il gioco tra madre e figlia quando lavano il viso voleva rafforzare la connessione fra le due parti, ragiono sul tuo consiglio, l'idea del segreto mi piace. Grazie ancora e buon Natale
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, ma sai che il tuo racconto mi ha fortemente emozionata? Sarà perché sono stata figlia amorevolmente accudita da una mamma che poi ho assistito negli ultimi suoi mesi di vita o sarà perché hai usato proprio le parole giuste, o per tutte e due le cose mi sa. Non ho appunti da farti, bel racconto, qualche piccola sbavatura qua e là perdonabili dalla resa finale dell’atmosfera di cura amorevole che sei riuscita a dare. Bellissimo racconto!
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Re: La giornata può cominciare
Debora ha scritto:Ciao Laura, ma sai che il tuo racconto mi ha fortemente emozionata? Sarà perché sono stata figlia amorevolmente accudita da una mamma che poi ho assistito negli ultimi suoi mesi di vita o sarà perché hai usato proprio le parole giuste, o per tutte e due le cose mi sa. Non ho appunti da farti, bel racconto, qualche piccola sbavatura qua e là perdonabili dalla resa finale dell’atmosfera di cura amorevole che sei riuscita a dare. Bellissimo racconto!
Ciao, grazie per il commento, sono contenta di averti emozionata soprattutto se quello che hai vissuto è risuonato nel racconto, vuole dire che, almeno in parte sono riuscita a ricostruire quel legame speciale fatto di responsabilità e amore.
Buona scrittura
Re: La giornata può cominciare
Un racconto molto buono cui non assegno il massimo solo perché, ma è un problema insito alla sua struttura stessa, la seconda parte è come se finisse ben prima rispetto alla sua conclusione in quanto una volta compreso il ribaltamento il finale giunge senza sorprese e senza altro aggiungere. Ecco, la sfida per migliorare qui è quella di capire come renderlo interessante fino alla fine. Non sono d'accordo con la questione dei nomi, penso lo renderebbe meno universale e in più non li troverei per nulla funzionali. Il tema è rispettato alla grande. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
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Re: La giornata può cominciare
antico ha scritto:Un racconto molto buono cui non assegno il massimo solo perché, ma è un problema insito alla sua struttura stessa, la seconda parte è come se finisse ben prima rispetto alla sua conclusione in quanto una volta compreso il ribaltamento il finale giunge senza sorprese e senza altro aggiungere. Ecco, la sfida per migliorare qui è quella di capire come renderlo interessante fino alla fine. Non sono d'accordo con la questione dei nomi, penso lo renderebbe meno universale e in più non li troverei per nulla funzionali. Il tema è rispettato alla grande. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.
Grazie, ragiono sulla sfida. L'assenza dei nomi in effetti era voluta per mantenere un po' più a lungo il dubbio sull' identità dei personaggi, ma questa in effetti si svela molto presto. Allo stesso tempo la parte emotiva sarebbe stata meno forte se il ribaltamento non si fosse rivelato. Quindi devo pensare a come renderlo interessante senza un finale a sorpresa a cui il racconto non si presta molto.
Grazie ancora per il consiglio
Re: La giornata può cominciare
Ciao Laura, hai un mio pm qui. Ho bisogno urgentemente di una risposta ;)
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