Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Laura sorrise, mentre, con in mano il premio, si allontanava dal palco. La scalinata avrebbe potuto essere insidiosa, con dei tacchi così alti, ma in quel momento si sentiva talmente leggera che si concesse addirittura un leggero saltino, di ritorno al tavolo.
- Complimenti tesoro, meritatissimo. Ti sei presa una giusta rivincita, dopo l’anno scorso. - la voce le arrivò da dietro, mentre una mano le si poggiava sulla spalla nuda. Era Marco, un collega mediocre, una persona che avrebbe vinto un premio del genere solo se avesse prima ucciso tutta la scena.
- Ti ringrazio, mio caro. Anche la tua performance è stata ottima. - mentì lei, mentre le labbra si aprivano per mostrare una fila di denti bianchissimi, in quello che sperava fosse un sorriso convincente. - Vedrai che l’anno prossimo sarà tuo se continui così! - sei proprio una stronza bugiarda.
Marco arrossì e la fronte iniziò a riflettere la luce dei lampadari, a causa del sudore. Certo che sei in imbarazzo, ci mancherebbe. Sono una donna bellissima, ricca e una professionista affermata. E’ naturale che mi vogliate, adesso.
La serata proseguì proprio come se l’era sempre immaginata. Tutti, nella sala, passarono al tavolo per farle i complimenti o per invitarla a cene, aperitivi, incontri. Era la star indiscussa e decise di godersi appieno ogni singolo momento.
Stava quasi per cambiare idea, mentre rientrava in camera. Durò giusto il tempo di richiudere la porta. Appena accese la luce, un peso le fece sprofondare il cuore nel petto, come fosse un’astronauta che smette di galleggiare nello spazio per scontrarsi nuovamente con le limitazioni della Terra.
Si tolse le scarpe, prese in mano la lettera e uscì sul balcone della stanza. Settembre era il suo mese preferito. L’estate giocava le ultime carte durante il giorno, per ricordare a tutti che non aveva ancora abdicato, mentre l’autunno avanzava timido, di sera, soffiando un fresco antipasto dell’inverno.
Aprì il foglio e iniziò a leggere:
Quando mi hanno annunciato che avrei vinto, ero felice. E’ durato solo un attimo. Come sei bella quando sorridi, mi dicevano sempre ma io volevo sentirmi bella anche quando ero triste. La tristezza, però, è un sentimento che non mi era permesso provare. Non in pubblico almeno. Il pubblico deve vedermi sempre felice, è per questo che mi adora. D’altronde, sono così bella quando sorrido, no? Per questo ho deciso di salutarvi tutti.
Faticò a continuare. Le lacrime le stavano annebbiando la vista, mentre traboccavano dalle palpebre per invaderle le guance. Nella discesa, si mischiavano al nero della matita, segnandole il viso. Perfino la sua rinomata bellezza sarebbe rimasta un ricordo, dopo il ritrovamento. Questo pensiero abbatté definitivamente il cancello che conteneva le ultime remore. Appoggiò le mani alla ringhiera e spinse in avanti.
L’ultima cosa che vide fu la strada, che si avvicinava sopra la sua testa, mentre il cielo era ora sotto i suoi piedi. Il Mondo tutto al contrario.
- Complimenti tesoro, meritatissimo. Ti sei presa una giusta rivincita, dopo l’anno scorso. - la voce le arrivò da dietro, mentre una mano le si poggiava sulla spalla nuda. Era Marco, un collega mediocre, una persona che avrebbe vinto un premio del genere solo se avesse prima ucciso tutta la scena.
- Ti ringrazio, mio caro. Anche la tua performance è stata ottima. - mentì lei, mentre le labbra si aprivano per mostrare una fila di denti bianchissimi, in quello che sperava fosse un sorriso convincente. - Vedrai che l’anno prossimo sarà tuo se continui così! - sei proprio una stronza bugiarda.
Marco arrossì e la fronte iniziò a riflettere la luce dei lampadari, a causa del sudore. Certo che sei in imbarazzo, ci mancherebbe. Sono una donna bellissima, ricca e una professionista affermata. E’ naturale che mi vogliate, adesso.
La serata proseguì proprio come se l’era sempre immaginata. Tutti, nella sala, passarono al tavolo per farle i complimenti o per invitarla a cene, aperitivi, incontri. Era la star indiscussa e decise di godersi appieno ogni singolo momento.
Stava quasi per cambiare idea, mentre rientrava in camera. Durò giusto il tempo di richiudere la porta. Appena accese la luce, un peso le fece sprofondare il cuore nel petto, come fosse un’astronauta che smette di galleggiare nello spazio per scontrarsi nuovamente con le limitazioni della Terra.
Si tolse le scarpe, prese in mano la lettera e uscì sul balcone della stanza. Settembre era il suo mese preferito. L’estate giocava le ultime carte durante il giorno, per ricordare a tutti che non aveva ancora abdicato, mentre l’autunno avanzava timido, di sera, soffiando un fresco antipasto dell’inverno.
Aprì il foglio e iniziò a leggere:
Quando mi hanno annunciato che avrei vinto, ero felice. E’ durato solo un attimo. Come sei bella quando sorridi, mi dicevano sempre ma io volevo sentirmi bella anche quando ero triste. La tristezza, però, è un sentimento che non mi era permesso provare. Non in pubblico almeno. Il pubblico deve vedermi sempre felice, è per questo che mi adora. D’altronde, sono così bella quando sorrido, no? Per questo ho deciso di salutarvi tutti.
Faticò a continuare. Le lacrime le stavano annebbiando la vista, mentre traboccavano dalle palpebre per invaderle le guance. Nella discesa, si mischiavano al nero della matita, segnandole il viso. Perfino la sua rinomata bellezza sarebbe rimasta un ricordo, dopo il ritrovamento. Questo pensiero abbatté definitivamente il cancello che conteneva le ultime remore. Appoggiò le mani alla ringhiera e spinse in avanti.
L’ultima cosa che vide fu la strada, che si avvicinava sopra la sua testa, mentre il cielo era ora sotto i suoi piedi. Il Mondo tutto al contrario.
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo! Caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
antico ha scritto:Ciao Jacopo! Caratteri e tempo ok, buona LUCA NESLER EDITION!
Grazie!
- AndreaCrevola
- Messaggi: 215
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto affronta il tema presentandoci una donna di successo e affascinante nel momento della sua celebrazione per un premio ricevuto. La donna è ammirata e invidiata. Sembra felice e appagata. Nella seconda parte, Laura rientra a casa e scopriamo che era tutta una facciata. Il tema per me è centrato.
Qualche appunto.
Nella parte iniziale, ho trovato il dialogo con Marco poco fluido e lento. La seconda parte ha un ritmo migliore, forse perché incentrata sui pensieri di un solo personaggio.
Non aiuta, a mio avviso, l'uso dei due punti di vista (quello esterno del narratore e quello interno di Laura) in parallelo. Potevi usare una terza focalizzata per rendere questa parte e il resto del racconto più coinvolgente.
Mi manca anche qualche dettaglio sul premio vinto da Laura: non che sia fondamentale, ma aiuterebbe a immaginare meglio il contesto.
Il racconto affronta il tema presentandoci una donna di successo e affascinante nel momento della sua celebrazione per un premio ricevuto. La donna è ammirata e invidiata. Sembra felice e appagata. Nella seconda parte, Laura rientra a casa e scopriamo che era tutta una facciata. Il tema per me è centrato.
Qualche appunto.
Nella parte iniziale, ho trovato il dialogo con Marco poco fluido e lento. La seconda parte ha un ritmo migliore, forse perché incentrata sui pensieri di un solo personaggio.
Non aiuta, a mio avviso, l'uso dei due punti di vista (quello esterno del narratore e quello interno di Laura) in parallelo. Potevi usare una terza focalizzata per rendere questa parte e il resto del racconto più coinvolgente.
Mi manca anche qualche dettaglio sul premio vinto da Laura: non che sia fondamentale, ma aiuterebbe a immaginare meglio il contesto.
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
AndreaCrevola ha scritto:Ciao Jacopo, piacere di averti letto e auguri.
Il racconto affronta il tema presentandoci una donna di successo e affascinante nel momento della sua celebrazione per un premio ricevuto. La donna è ammirata e invidiata. Sembra felice e appagata. Nella seconda parte, Laura rientra a casa e scopriamo che era tutta una facciata. Il tema per me è centrato.
Qualche appunto.
Nella parte iniziale, ho trovato il dialogo con Marco poco fluido e lento. La seconda parte ha un ritmo migliore, forse perché incentrata sui pensieri di un solo personaggio.
Non aiuta, a mio avviso, l'uso dei due punti di vista (quello esterno del narratore e quello interno di Laura) in parallelo. Potevi usare una terza focalizzata per rendere questa parte e il resto del racconto più coinvolgente.
Mi manca anche qualche dettaglio sul premio vinto da Laura: non che sia fondamentale, ma aiuterebbe a immaginare meglio il contesto.
Ciao Andrea, ti ringrazio per il commento. Partiamo dalla nota dolente: il doppio pdv. E’ un commento che mi è stato fatto anche la volta scorsa e su cui mi ero riproposto di fare più attenzione. Devo imparare a leggere in modo più distaccato il testo perché forse io non sento la perdita di fluidità tanto quanto la sente chi legge. Speravo che il corsivo aiutasse.
Per il discorso del dialogo posso solo dire: è vero. 3000 battute forse non erano adatte a questa storia e ho dovuto tagliare un po’ dopo la prima stesura, asciugando di qua e di là. Sicuramente avrà peggiorato la qualità di alcuni passaggi.
Per il premio, invece, posso dire che l’ho tenuto volutamente incognito, non so se l’effetto mistero sia stato utile o meno, ma almeno è stata una scelta cosciente ahahah. Grazie ancora.
- Bescottina
- Messaggi: 61
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Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo,
bentrovato a MC, è un piacere leggerti!
Molto bello il modo in cui hai declinato il tema, mi è piaciuto molto il contrasto tra la figura iniziale di Laura e lo stravolgimento che ha quando rimane sola. Anche i pensieri di lei nella prima parte assumono tutta un'altra sfumatura quando si raggiunge la fine del racconto. Tema centrato in pieno.
Unica cosa: attento al PDV ballerino. Mescoli un po' di narratore onnisciente alla focalizzazione interna, ma per questo racconto specifico, mantenere la terza a focalizzazione interna ti avrebbe dato quel tocco in più e avrebbe anche alleggerito la parte del dialogo con Marco, che in effetti è poco scorrevole soprattutto per via delle reggenti.
Personalmente non mi è mancato il "premio": è un premio, lei è un attrice, è una serata di gala come tante. Trovo fosse ininfluente rispetto al tema del racconto.
In generale è stata una bella prova, complimenti!
bentrovato a MC, è un piacere leggerti!
Molto bello il modo in cui hai declinato il tema, mi è piaciuto molto il contrasto tra la figura iniziale di Laura e lo stravolgimento che ha quando rimane sola. Anche i pensieri di lei nella prima parte assumono tutta un'altra sfumatura quando si raggiunge la fine del racconto. Tema centrato in pieno.
Unica cosa: attento al PDV ballerino. Mescoli un po' di narratore onnisciente alla focalizzazione interna, ma per questo racconto specifico, mantenere la terza a focalizzazione interna ti avrebbe dato quel tocco in più e avrebbe anche alleggerito la parte del dialogo con Marco, che in effetti è poco scorrevole soprattutto per via delle reggenti.
Personalmente non mi è mancato il "premio": è un premio, lei è un attrice, è una serata di gala come tante. Trovo fosse ininfluente rispetto al tema del racconto.
In generale è stata una bella prova, complimenti!
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Bescottina ha scritto:Ciao Jacopo,
bentrovato a MC, è un piacere leggerti!
Molto bello il modo in cui hai declinato il tema, mi è piaciuto molto il contrasto tra la figura iniziale di Laura e lo stravolgimento che ha quando rimane sola. Anche i pensieri di lei nella prima parte assumono tutta un'altra sfumatura quando si raggiunge la fine del racconto. Tema centrato in pieno.
Unica cosa: attento al PDV ballerino. Mescoli un po' di narratore onnisciente alla focalizzazione interna, ma per questo racconto specifico, mantenere la terza a focalizzazione interna ti avrebbe dato quel tocco in più e avrebbe anche alleggerito la parte del dialogo con Marco, che in effetti è poco scorrevole soprattutto per via delle reggenti.
Personalmente non mi è mancato il "premio": è un premio, lei è un attrice, è una serata di gala come tante. Trovo fosse ininfluente rispetto al tema del racconto.
In generale è stata una bella prova, complimenti!
Ti ringrazio molto, davvero!
I pdv sono il mio cruccio, non posso davvero farcela ahahah. Mi ero imposto di fare meglio del mese scorso e invece ci sono ricascato :)
Per il discorso del premio, ho volutamente deciso di tenerlo in forma “generica” perché, nella mia testa, serviva a rendere più trasversale possibile il sentimento provato da Laura. Non so se mi sono spiegato, ma evidentemente non mi è riuscito molto bene :(
- Bescottina
- Messaggi: 61
- Contatta:
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Nihal ha scritto:
Ti ringrazio molto, davvero!
I pdv sono il mio cruccio, non posso davvero farcela ahahah. Mi ero imposto di fare meglio del mese scorso e invece ci sono ricascato :)
Per il discorso del premio, ho volutamente deciso di tenerlo in forma “generica” perché, nella mia testa, serviva a rendere più trasversale possibile il sentimento provato da Laura. Non so se mi sono spiegato, ma evidentemente non mi è riuscito molto bene :(
Tranquillo, i POV sono un cruccio di tanti, usarli bene in modo stabile richiede tanta pratica :)
Il premio "generico" rende molto trasversale il sentimento di Laura, forse mi sono spiegata male io ma trovo ti sia riuscito davvero bene (almeno, a me ha fatto quell'effetto, non mi interessava sapere esattamente che premio fosse - e a fine lettura direi che non interessava nemmeno a Laura).
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Bescottina ha scritto:Nihal ha scritto:
Ti ringrazio molto, davvero!
I pdv sono il mio cruccio, non posso davvero farcela ahahah. Mi ero imposto di fare meglio del mese scorso e invece ci sono ricascato :)
Per il discorso del premio, ho volutamente deciso di tenerlo in forma “generica” perché, nella mia testa, serviva a rendere più trasversale possibile il sentimento provato da Laura. Non so se mi sono spiegato, ma evidentemente non mi è riuscito molto bene :(
Tranquillo, i POV sono un cruccio di tanti, usarli bene in modo stabile richiede tanta pratica :)
Il premio "generico" rende molto trasversale il sentimento di Laura, forse mi sono spiegata male io ma trovo ti sia riuscito davvero bene (almeno, a me ha fatto quell'effetto, non mi interessava sapere esattamente che premio fosse - e a fine lettura direi che non interessava nemmeno a Laura).
No, tranquilla! Questo è stato il più classico dei “non sei tu, sono io” ahahahah. Tu hai scritto che la natura del premio non ti è mancata e io non ho letto quel “non”, stravolgendo completamente il significato! È la forma mentis dell’autocritico
- matt_heels
- Messaggi: 72
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo, sono Matteo!
Parto subito da un presupposto: il tuo racconto mi è piaciuto. Hai saputo rendere il contrasto fra un contesto di formalità e perfezione mondana e il tracollo dettato dalla depressione. Per questa ragione, alla prima lettura, non sono stato troppo attento al passaggio da "narratore onniscente" a "terza focalizzata", come se la ritenessi una scelta voluta per dare un cambio di ritmo, dalla mondanità alla solitudine. Poi, però, ho notato che la variazione, seppur meno evidente che nel dialogo iniziale, arriva anche nella seconda parte del racconto.
Siccome hai fatto presente di aver difficoltà col punto di vista, posso consigliarti di riscrivere il racconto in prima persona, modificando i pensieri come fossero pronunciati direttamente dal POV. Una volta che il risultato ti soddisfa, prova a traslare tutto in terza, mantenendo alcuni pensieri in forma diretta e trasformando gli altri in discorso indiretto libero. Resta comunque difficile, ma è un metodo che ti può aiutare ad avere una miglior visione d'insieme.
Tornando al racconto, resto dell'idea che sia un bel lavoro: c'è tanto di buono nella doppia scena che hai creato e nelle emozioni che hai saputo trasmettere. Bravo e complimenti!
Parto subito da un presupposto: il tuo racconto mi è piaciuto. Hai saputo rendere il contrasto fra un contesto di formalità e perfezione mondana e il tracollo dettato dalla depressione. Per questa ragione, alla prima lettura, non sono stato troppo attento al passaggio da "narratore onniscente" a "terza focalizzata", come se la ritenessi una scelta voluta per dare un cambio di ritmo, dalla mondanità alla solitudine. Poi, però, ho notato che la variazione, seppur meno evidente che nel dialogo iniziale, arriva anche nella seconda parte del racconto.
Siccome hai fatto presente di aver difficoltà col punto di vista, posso consigliarti di riscrivere il racconto in prima persona, modificando i pensieri come fossero pronunciati direttamente dal POV. Una volta che il risultato ti soddisfa, prova a traslare tutto in terza, mantenendo alcuni pensieri in forma diretta e trasformando gli altri in discorso indiretto libero. Resta comunque difficile, ma è un metodo che ti può aiutare ad avere una miglior visione d'insieme.
Tornando al racconto, resto dell'idea che sia un bel lavoro: c'è tanto di buono nella doppia scena che hai creato e nelle emozioni che hai saputo trasmettere. Bravo e complimenti!
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
matt_heels ha scritto:Ciao Jacopo, sono Matteo!
Parto subito da un presupposto: il tuo racconto mi è piaciuto. Hai saputo rendere il contrasto fra un contesto di formalità e perfezione mondana e il tracollo dettato dalla depressione. Per questa ragione, alla prima lettura, non sono stato troppo attento al passaggio da "narratore onniscente" a "terza focalizzata", come se la ritenessi una scelta voluta per dare un cambio di ritmo, dalla mondanità alla solitudine. Poi, però, ho notato che la variazione, seppur meno evidente che nel dialogo iniziale, arriva anche nella seconda parte del racconto.
Siccome hai fatto presente di aver difficoltà col punto di vista, posso consigliarti di riscrivere il racconto in prima persona, modificando i pensieri come fossero pronunciati direttamente dal POV. Una volta che il risultato ti soddisfa, prova a traslare tutto in terza, mantenendo alcuni pensieri in forma diretta e trasformando gli altri in discorso indiretto libero. Resta comunque difficile, ma è un metodo che ti può aiutare ad avere una miglior visione d'insieme.
Tornando al racconto, resto dell'idea che sia un bel lavoro: c'è tanto di buono nella doppia scena che hai creato e nelle emozioni che hai saputo trasmettere. Bravo e complimenti!
Ciao Matteo! Cosa posso dire? Grazie mille! Grazie mille del consiglio, grazie mille dello spunto. Ne farò tesoro e, anzi, spero nel week end di trovare il tempo per provare a fare il lavoro che dici tu!
A presto :)
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo! Piacere Elena
Un bellissimo racconto con una tematica che purtroppo mi tocca sempre sul personale. Il tema pienamente centrato. Come ti è già stato fatto notare, il cambio di pov nella prima parte arreca qualche problemino di fluidità ma ho la stessa difficoltà anche io quando scrivo quindi non andrò aggiungere altro.
L'unica cosa che forse avrei studiato meglio è la lettera di addio che non mi ha suscitato particolari emozioni e appare un po' ripetitiva. Per il resto tutto ok!
Ti auguro una buona edition!
Un bellissimo racconto con una tematica che purtroppo mi tocca sempre sul personale. Il tema pienamente centrato. Come ti è già stato fatto notare, il cambio di pov nella prima parte arreca qualche problemino di fluidità ma ho la stessa difficoltà anche io quando scrivo quindi non andrò aggiungere altro.
L'unica cosa che forse avrei studiato meglio è la lettera di addio che non mi ha suscitato particolari emozioni e appare un po' ripetitiva. Per il resto tutto ok!
Ti auguro una buona edition!
Elena.B
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
La Ele95 ha scritto:Ciao Jacopo! Piacere Elena
Un bellissimo racconto con una tematica che purtroppo mi tocca sempre sul personale. Il tema pienamente centrato. Come ti è già stato fatto notare, il cambio di pov nella prima parte arreca qualche problemino di fluidità ma ho la stessa difficoltà anche io quando scrivo quindi non andrò aggiungere altro.
L'unica cosa che forse avrei studiato meglio è la lettera di addio che non mi ha suscitato particolari emozioni e appare un po' ripetitiva. Per il resto tutto ok!
Ti auguro una buona edition!
Ciao Elena, ti ringrazio molto! Sulla lettera hai pienamente ragione. Rileggendola in modo un po’ distaccato a distanza, mi suona un po’ banalotta. Per il limite dato dai caratteri avevo optato per una versione con tante brevi frasi secche. Diciamo che, a posteriori, sono contento per metà del risultato.
Grazie ancora per il commento! Buona edizione anche a te :)
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo!
Leggere il tuo racconto è stato un po' come una montagna russa: l’ho trovato interessante alle prime righe, poi la continuazione è stata poco avvincente, ed in fine la lettera, punto cruciale, che racchiude la coerenza con il tema in un messaggio molto importante.
Mi è piaciuta molto la descrizione: “un peso le fece sprofondare il cuore nel petto, come fosse un’astronauta che smette di galleggiare nello spazio...” ha reso la scena chiara e vivida.
Comunque, ho trovato di gran potenziale la trama, la vedrei come base per un racconto lungo o un romanzo!
Saluti.
Leggere il tuo racconto è stato un po' come una montagna russa: l’ho trovato interessante alle prime righe, poi la continuazione è stata poco avvincente, ed in fine la lettera, punto cruciale, che racchiude la coerenza con il tema in un messaggio molto importante.
Mi è piaciuta molto la descrizione: “un peso le fece sprofondare il cuore nel petto, come fosse un’astronauta che smette di galleggiare nello spazio...” ha reso la scena chiara e vivida.
Comunque, ho trovato di gran potenziale la trama, la vedrei come base per un racconto lungo o un romanzo!
Saluti.
Francesco Michele Forciniti
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo
L'incipit è molto ben fatto, fino al pensiero sull'essere o meno una stronza bugiarda. Dopo penso il racconto si scolli un pochino. Non è chiaro per cosa la protagonista sia stata premiata: dalla lettera sembra essere legato alla bellezza, ma l'inizio mi aveva fatto pensare a un successo lavorativo o una competizione di quel genere. Ovviamente è importante per capire perché poi la protagonista abbia voluto aspettare questo giorno specifico per suicidarsi. Anche la lettera di spiegazione l'ho trovata un po' debole. Però a tuo vantaggio hai due cose: hai iniziato a rappresentare la differenza tra i successi nella società e la percezione interiore, e hai toccato un po' lo stereotipo che si dice alle donne, di sorridere di più. Entrambe buone intuizioni, credo solo che debbano essere esplorate un pochino di più. In questo caso il suicidio non mi sembra invece esplorato abbastanza.
Spero ti sia utile
L'incipit è molto ben fatto, fino al pensiero sull'essere o meno una stronza bugiarda. Dopo penso il racconto si scolli un pochino. Non è chiaro per cosa la protagonista sia stata premiata: dalla lettera sembra essere legato alla bellezza, ma l'inizio mi aveva fatto pensare a un successo lavorativo o una competizione di quel genere. Ovviamente è importante per capire perché poi la protagonista abbia voluto aspettare questo giorno specifico per suicidarsi. Anche la lettera di spiegazione l'ho trovata un po' debole. Però a tuo vantaggio hai due cose: hai iniziato a rappresentare la differenza tra i successi nella società e la percezione interiore, e hai toccato un po' lo stereotipo che si dice alle donne, di sorridere di più. Entrambe buone intuizioni, credo solo che debbano essere esplorate un pochino di più. In questo caso il suicidio non mi sembra invece esplorato abbastanza.
Spero ti sia utile
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!
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*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro
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*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
M.M ha scritto:Ciao Jacopo
L'incipit è molto ben fatto, fino al pensiero sull'essere o meno una stronza bugiarda. Dopo penso il racconto si scolli un pochino. Non è chiaro per cosa la protagonista sia stata premiata: dalla lettera sembra essere legato alla bellezza, ma l'inizio mi aveva fatto pensare a un successo lavorativo o una competizione di quel genere. Ovviamente è importante per capire perché poi la protagonista abbia voluto aspettare questo giorno specifico per suicidarsi. Anche la lettera di spiegazione l'ho trovata un po' debole. Però a tuo vantaggio hai due cose: hai iniziato a rappresentare la differenza tra i successi nella società e la percezione interiore, e hai toccato un po' lo stereotipo che si dice alle donne, di sorridere di più. Entrambe buone intuizioni, credo solo che debbano essere esplorate un pochino di più. In questo caso il suicidio non mi sembra invece esplorato abbastanza.
Spero ti sia utile
Ciao Matteo! Seconda edizione a cui partecipo, seconda in cui sei un mio giudice :) ti ringrazio molto per il commento! Hai ragione in tutto e per tutto. Ho realizzato, poi, che questa storia meritasse più caratteri e che il mio errore sia stato tentare di infilare questa impalcatura dentro 3000 caratteri, invece che provare a cambiare impostazione per renderla più fluida, con i caratteri a disposizione. D’altronde, MC serve anche a questo, a mettere in luce gli errori per lavorarci sopra :)
Grazie ancora! A presto :)
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Nihal ha scritto:D’altronde, MC serve anche a questo, a mettere in luce gli errori per lavorarci sopra :)
Hai pienamente ragione. Aggiungo che mi fa piacere leggerti e sono contento ti siano utili le mie osservazioni!
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!
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Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao, Jacopo! Mi piace il racconto. L'onnisciente è una scelta voluta oppure hai seguito l'ispirazione del momento? Hai usato molti verbi percettivi, alcuni direbbero che sono il male ma nel tuo racconto non mi hanno dato fastidio. Anche gli stacchi tra battute di dialogo, azioni e riflessioni mi sono arrivati bene, anche se raramente mi è capitato di vederli così resi.
Buona fortuna!
Buona fortuna!
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Doganiera ha scritto:Ciao, Jacopo! Mi piace il racconto. L'onnisciente è una scelta voluta oppure hai seguito l'ispirazione del momento? Hai usato molti verbi percettivi, alcuni direbbero che sono il male ma nel tuo racconto non mi hanno dato fastidio. Anche gli stacchi tra battute di dialogo, azioni e riflessioni mi sono arrivati bene, anche se raramente mi è capitato di vederli così resi.
Buona fortuna!
Ciao :) ti ringrazio molto. Il discorso del pov è una cosa su cui sto ancora lavorando quindi mentirei se dicessi che sono totalmente cosciente del risultato. Con così poco tempo, poi, l’ispirazione (zoppicante) la fa da padrona ancora :)
Grazie mille per i complimenti :)
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao, ho trovato molto interessante l'idea di ribaltamento, in tutti i sensi, che hai scelto. Il fatto di uscire ogni tanto dal punto di vista della protagonista mi ha un po' stranito però è possibile spiegartelo anche come se lei stesse recitando una parte, quindi tutto quello che le accade lei lo vive con una sorta dicstraniamento: non sta succedendo a lei ma al personaggio che sta mettendo in scena. Non mi aspettavo però assolutamente la tragicità finale, per un secondo ho pensato la lettera fosse il discorso che aveva pronunciato davanti a tutti, poi ho capito.
La figura di Marco la vedo però come una promessa non mantenuta, nel momento in cui interagiscono così a lungo si crea una sorta di aspettativa perché lui abbia un ruolo più avanti, cosa che invece non è avvenuta. Complimenti comunque per il testo e in bocca al lupo per la prova. Buone feste!
La figura di Marco la vedo però come una promessa non mantenuta, nel momento in cui interagiscono così a lungo si crea una sorta di aspettativa perché lui abbia un ruolo più avanti, cosa che invece non è avvenuta. Complimenti comunque per il testo e in bocca al lupo per la prova. Buone feste!
- Luca Moggia
- Messaggi: 238
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo e piacere di leggerti!
Allora fino a che non sono arrivato alla fine non capivo come il racconto si legasse al tema. Quando ho letto il finale ho capito e mi è piaciuta molto l’idea! Il fatto di lei che cade dal terrazzo e vede tutto il mondo al contrario è una bella trovata. Si unisce poi al contrasto fra la situazione di gloria iniziale e la definitiva caduta finale. Buono, complimenti!
Anche il personaggio mi è piaciuto. Hai fatto emergere bene la sua interiorità, rappresentando in modo credibile una donna piena di sè, arrivista e falsa.
Ho sentito invece molto meno l’aspetto della sua tristezza interiore. Emerge un po’ dalla lettera che lascia ai posteri ma, secondo me, non a sufficienza.
E questo porta alla cosa che per me non funziona nel racconto.
Il fatto che lei, all’apice del successo (per quanto di facciata) decida la sera stessa di ammazzarsi non mi ha convinto molto. Inoltre una tizia così la vedo poco incline a uccidersi rinunciando a ogni possibilità di aumentare ancora il suo status.
Non che non sia plausibile ma il gesto del suicidio arriva un po’ troppo improvviso e non molto coerente con il personaggio.
Forse avrebbe funzionato meglio se avessi messo in scena una protagonista che viene celebrata da tutti ma l’avessi caratterizzata, invece che come una stronza, come una persona con una gigantesca sofferenza interiore anche nella prima parte. Sarebbe stata una semina per il suicidio che viene dopo.
Al solito, prendi tutto con le pinze. Sono solo riflessioni che spero ti siano utili!
Tanti auguri di buon Natale e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
Allora fino a che non sono arrivato alla fine non capivo come il racconto si legasse al tema. Quando ho letto il finale ho capito e mi è piaciuta molto l’idea! Il fatto di lei che cade dal terrazzo e vede tutto il mondo al contrario è una bella trovata. Si unisce poi al contrasto fra la situazione di gloria iniziale e la definitiva caduta finale. Buono, complimenti!
Anche il personaggio mi è piaciuto. Hai fatto emergere bene la sua interiorità, rappresentando in modo credibile una donna piena di sè, arrivista e falsa.
Ho sentito invece molto meno l’aspetto della sua tristezza interiore. Emerge un po’ dalla lettera che lascia ai posteri ma, secondo me, non a sufficienza.
E questo porta alla cosa che per me non funziona nel racconto.
Il fatto che lei, all’apice del successo (per quanto di facciata) decida la sera stessa di ammazzarsi non mi ha convinto molto. Inoltre una tizia così la vedo poco incline a uccidersi rinunciando a ogni possibilità di aumentare ancora il suo status.
Non che non sia plausibile ma il gesto del suicidio arriva un po’ troppo improvviso e non molto coerente con il personaggio.
Forse avrebbe funzionato meglio se avessi messo in scena una protagonista che viene celebrata da tutti ma l’avessi caratterizzata, invece che come una stronza, come una persona con una gigantesca sofferenza interiore anche nella prima parte. Sarebbe stata una semina per il suicidio che viene dopo.
Al solito, prendi tutto con le pinze. Sono solo riflessioni che spero ti siano utili!
Tanti auguri di buon Natale e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Luca Moggia ha scritto:Ciao Jacopo e piacere di leggerti!
Allora fino a che non sono arrivato alla fine non capivo come il racconto si legasse al tema. Quando ho letto il finale ho capito e mi è piaciuta molto l’idea! Il fatto di lei che cade dal terrazzo e vede tutto il mondo al contrario è una bella trovata. Si unisce poi al contrasto fra la situazione di gloria iniziale e la definitiva caduta finale. Buono, complimenti!
Anche il personaggio mi è piaciuto. Hai fatto emergere bene la sua interiorità, rappresentando in modo credibile una donna piena di sè, arrivista e falsa.
Ho sentito invece molto meno l’aspetto della sua tristezza interiore. Emerge un po’ dalla lettera che lascia ai posteri ma, secondo me, non a sufficienza.
E questo porta alla cosa che per me non funziona nel racconto.
Il fatto che lei, all’apice del successo (per quanto di facciata) decida la sera stessa di ammazzarsi non mi ha convinto molto. Inoltre una tizia così la vedo poco incline a uccidersi rinunciando a ogni possibilità di aumentare ancora il suo status.
Non che non sia plausibile ma il gesto del suicidio arriva un po’ troppo improvviso e non molto coerente con il personaggio.
Forse avrebbe funzionato meglio se avessi messo in scena una protagonista che viene celebrata da tutti ma l’avessi caratterizzata, invece che come una stronza, come una persona con una gigantesca sofferenza interiore anche nella prima parte. Sarebbe stata una semina per il suicidio che viene dopo.
Al solito, prendi tutto con le pinze. Sono solo riflessioni che spero ti siano utili!
Tanti auguri di buon Natale e in bocca al lupo per l’Edizione!
Luca
Ciao Luca, innanzitutto buon Natale!
Ti ringrazio innanzitutto per il commento dettagliato, davvero molto gentile! Io prendo ogni commento in maniera molto positiva perché tutto aiuta :)
Allora, ti dico che il mio intento non era farla sembrare stronza o arrivista in realtà, ma triste. Nel senso, io volevo risultasse che lei fosse dispiaciuta di non essere stata calcolata adeguatamente fino a quel momento, ma solo dopo aver vinto il premio. Quando parla con Marco volevo fosse un momento di rimorso più che di fastidio :) mi spiace non averlo fatto passare.
Per il suicidio invece, mi sembrava una buona idea farlo seguire al suo grande trionfo, proprio perché la protagonista non ha trovato felicità nemmeno in quello che doveva essere il momento di massima realizzazione di una carriera artistica (generica) e quindi avesse deciso che era ora di “uscire di scena”. Non so se mi sono spiegato.
Sicuramente, lavorare per la prima volta con così pochi caratteri non mi ha aiutato ma, alla fine, MC serve anche per questo tipo di esperienza. :)
- MerioRounds
- Messaggi: 51
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
Ciao Jacopo! Un piacere leggerti finalmente. Racconto molto interessante, dove il tema è svolto comunque bene. Se c’è una cosa che non ho apprezzato però, sono i dialoghi con Marco. Non solo non funzionano, ma secondo me sono proprio superflui al racconto. Nemmeno il PdV giova, una prima molto focalizzata avrebbe funzionato molto meglio per il tuo scopo.
Buona Pasqua e buon MC!
Buona Pasqua e buon MC!
Re: Come sei bella quando sorridi - di Poiana Jacopo
MerioRounds ha scritto:Ciao Jacopo! Un piacere leggerti finalmente. Racconto molto interessante, dove il tema è svolto comunque bene. Se c’è una cosa che non ho apprezzato però, sono i dialoghi con Marco. Non solo non funzionano, ma secondo me sono proprio superflui al racconto. Nemmeno il PdV giova, una prima molto focalizzata avrebbe funzionato molto meglio per il tuo scopo.
Buona Pasqua e buon MC!
Ciao Mario, piacere mio di ricevere il tuo commento. Gli appunti sono tutti corretti. Diciamo che la terza è una scelta che ho fatto a priori perché è il pov su cui voglio più “allenarmi”. Però questa seconda partecipazione mi ha insegnato che forse è molto meglio essere eclettici :)
Cercherò, il mese prossimo, di non cercare di infilare un’idea dentro i paletti ma usarli al meglio per farmi guidare nella scelta :)
Grazie ancora! Ci si legge in giro!
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