Krampuslauf

Appuntamento con un tema di Stefania Toniolo, vincitrice del Premio Amazon Storyteller 2024, fissato alle ore 21.00 di lunedì 17 marzo.
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Andrea Furlan
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Krampuslauf

Messaggio#1 » martedì 18 marzo 2025, 0:22

Siamo radunati nel fienile di Klaus: mi hanno spalmato la pece, ho indossato il pesante corpetto di pelliccia, faccio suonare i campanacci sulla schiena.
Soddisfatto dal rumore, rido forte, la testa che gira. Gli altri hanno le facce nere come la mia, beviamo lunghi sorsi dalla bottiglia di grappa.
Pacche sulle spalle, gesti osceni, brutte parole in tedesco, quelle che non potremmo mai dire nei giorni normali.
Klaus chiede il silenzio. Anche se lo conosco da quando è nato, quando sale sul tavolo e parla ad alta voce i suoi occhi mi fanno paura. Non è più lui. Sta per diventare diverso, cattivo.
«Ci siamo radunati qui la sera del 5 dicembre molte volte, ragazzi. Fino all’anno scorso spaventavamo i bambini con i bastoncini di betulla. Quest’anno è diverso. Dobbiamo essere il terrore puro, fargliela vedere! Che la Krampuslauf cominci!» La sua voce è aumentata di intensità, per finire in un grido.
Beve un altro lungo sorso, gli passano la maschera. Ora non c’è più, al suo posto è apparso un mostro dalle lunghe corna. L’orrenda faccia dalla bocca spalancata sembra essere forgiata nelle fiamme dell’inferno.
A turno saliamo sul tavolo, beviamo, ci trasformiamo.
Quando tocca a me, la maschera è pesante, puzza di capra. Sbatto le corna contro quelle di un compagno, due stambecchi in competizione.
Ognuno afferra una frusta. Corriamo fuori, fra sterco di vacca e fango.

Le persone ci guardano con un misto di paura e divertimento mentre corriamo per le strade del paese. Alcuni dei nostri amici più giovani, travestiti come noi, si limitano a urlare, ridere, correre dietro ai bambini.
Ma noi no. Sappiamo dove andare.
Loro sono a casa di Marion, vicino alla chiesa. Come sempre, la notte del 5 dicembre si trovano lì e ci guardano passare dalla finestra: tre di loro sono in terrazza, lanciano esclamazioni piene di falsa paura.
Non le degniamo di uno sguardo. Robert afferra la grande chiave che ha fatto fare a suo padre con un sotterfugio, apre la porta con un gran baccano.
Saliamo le scale di corsa, pazzi di euforia.
Le troviamo abbracciate al centro della stanza, sedicenni spaventate ma con gli sguardi maliziosi, come se avessero capito. Indossano i vestiti tradizionali della Valle, i seni strizzati dal corpetto stretto in vita. Sonia è in mezzo alle altre, i suoi capelli neri, gli occhi verdi. Sembra davvero impaurita, e mi eccito. L’erezione sembra quasi esplodere.
Gli giriamo intorno in un cerchio, frustiamo il pavimento vicino ai loro piedi, le terrorizziamo con le nostre grida infernali. Poi non ce la faccio più.
Sono il primo ad afferrare Sonia per un braccio, strattonandola. Quando fa resistenza la colpisco con la frusta, poi me la carico su una spalla, corro fuori.
Non sono l’unico. Anche gli altri arrivano, esclamano feroci dietro di me.

Abbiamo corso in salita, a lungo. La tiro, impaziente, non sento la fatica, solo la voglia di strapparle i vestiti, farla mia.
La malga è isolata, lontana dal paese. Per non perdere tempo, avevamo preparato le lanterne prima di travestirci.
Rallento, li lascio entrare. Aspetto che chiudano la porta, poi la spingo senza tante cerimonie fino a un gruppo di alberi. Alla luce fioca della luna la getto a terra, torreggio su di lei, facendo suonare i campanacci.
«Chi sei?» Mi chiede con il fiatone.
«Krampus. Siamo tutti Krampus. Spogliati.» Faccio schioccare la frusta, forte, una volta sola.
«Perché mi hai portato qui fuori?» Capisco che stare insieme alle altre l’avrebbe rassicurata.
Le prendo un polso, stringo forte.
«Perché voglio vederti. Spogliati, ho detto!»
Lacrime compaiono lungo le sue guance. Si mette in ginocchio, slaccia il corpetto. Quando i suoi seni compaiono, l’euforia mi abbandona, il mio respiro si ferma.
Dalla prima volta che l’ho vista entrare in classe, tre anni fa, non è cambiata molto: era una bimba insicura, arrivata da Verona in mezzo a noi montanari.
Durante le interminabili lezioni a scuola l’ho adorata da lontano, quasi senza parlarle. L’ho sognata così tante volte che sono sicuro solo di una cosa, ora che sono solo con lei: non posso farle del male, ma la desidero più di ogni altra cosa.
Quando mi avvicino, si protegge il petto con le braccia.
Smetto di essere brusco, le prendo il mento con la mano guantata, sollevo la maschera quel tanto che basta.
La bacio.
In un primo momento devo trattenerla, fa resistenza, vorrebbe scappare. Ma poi sento che si scioglie, risponde. Le piace.
Non so quanto tempo passa, minuti, ore, forse tutta la notte. Ci cerchiamo, toccandoci, il suo profumo si mescola all’odore bestiale del mio costume.
E poi dalla malga arrivano urla, risate sguaiate. I miei amici stanno scappando verso il paese. Mi chiamano.
Mi devo staccare, controvoglia. La maschera torna al suo posto. Le nostre mani si toccano in un lungo, ultimo abbraccio.
Corro via. Da domani tutto sarà normale e i Krampus che mi hanno donato il loro coraggio torneranno a dormire fino all’anno prossimo.
Forse riuscirò a baciarla un’altra volta.
Allora sono sicuro che mi riconoscerà, e potremo amarci.



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Andrea Furlan
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Re: Krampuslauf

Messaggio#2 » martedì 18 marzo 2025, 0:25

La Krampuslauf è la corsa dei Krampus: in Alto Adige è un'antica tradizione che si svolge la notte del 5 dicembre, il giorno prima di San Nicola.

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antico
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Re: Krampuslauf

Messaggio#3 » martedì 18 marzo 2025, 0:26

Ciao Andrea! Tutto ok con i parametri, buona STEFANIA TONIOLO EDITION!

Lupo59
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Re: Krampuslauf

Messaggio#4 » giovedì 20 marzo 2025, 18:29

ciao Andrea
sono perplesso;
mi manca perché questo' anno è diverso
non mi arriva perché diventa cattivo
non mi arriva l' amore
mi è arrivata l' eccitazione e la violenza
non ho capito perché si doveva fargliela vedere
mi mancano un po' di semini nel percorso
opinione mia ma anche se è scritto bene, mi è arrivata solo una parte del racconto.
ho visto il "terrore" ma non ho visto l' amore...

Valerio Baldini

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Re: Krampuslauf

Messaggio#5 » giovedì 20 marzo 2025, 18:54

Ciao Andrea, è sempre un piacere leggerti.
Il tuo racconto è molto potente, forse proprio perché moralmente scorretto. Il tema è centrato e riesci a suscitare immagini vivide nella mente del lettore. Trovo che il cambio di tonalità per il finale sia leggermente troppo repentino, col rischio di perdere intensità; possibile che i limiti di tempo e caratteri abbiano influito. Qualche piccola sbavatura, anche in questo caso sicuramente dovuta al cronometro (Gli>Le giriamo intorno, esclamare usato in modo intransitivo, ecc.).
Nel complesso un ottimo racconto, da limare un po’.
Complimenti e in bocca al lupo per l’edition.
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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M.M
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Re: Krampuslauf

Messaggio#6 » venerdì 21 marzo 2025, 22:18

Ciao Andrea, sempre un piacere.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, quando arriva il pezzo sulle tre ragazze si capisce dove il protagonista vuole andare a parare e la tensione sale in maniera crescente. La gestione del ritmo è ben fatta e ho temuto che non ci sarebbe stata l'inversione - in genere, scattata la violenza in un momento di euforia, difficilmente si torna indietro.
Hai voluto descrivere l'amore come l'amore di un ragazzino incapace di esprimersi (realistico) che si è liberato con la maschera in una maniera da ombra junghiana. Credo sia molto interessante e che sia meno raro di quanto sembri, anche senza l'ausilio della festività. Una situazione davvero moralmente grigia e volerla rappresentare era una buona idea. Devo pure dire che prendere la festività della corsa di Krampus ti dà uno scenario perfetto e quasi senza tempo.
Nota un po' dolente, avevi calcato bene l'acceleratore sulla tensione, così bene che quando poi il protagonista si 'pente' la dolcezza delle carezze o del bacio, così come del suo desiderio di potersi esprimere, non arrivano del tutto. Il lettore ha ancora in bocca l'abuso, per cui è difficile distrarre l'attenzione. In nessun modo avresti, chiaramente, potuto mettere il finale 'cancellando' la parte precedente; non penso fosse neanche la tua idea volendo rappresentare qualcosa di inerentemente ambiguo e grigio. Ma continuo a pensare che la parte finale manchi di qualcosa e suoni un po' affrettata, un voler rassicurare il lettore della buona volontà del protagonista. Si, si è fermato quando poteva fare di peggio, e si, ha 'puntato' lei perché ha una cotta, ma avrei giocato di più sul fatto che per un momento ha decisamente sospeso la sua empatia.

In ogni caso è una bella prova.
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!

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*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

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frafo
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Re: Krampuslauf

Messaggio#7 » domenica 23 marzo 2025, 12:05

Ciao Andrea!
Sono del sud ed è da quando ero piccolo che sono affascinato dal grottesco e dall'ignoto in generale, ma anche nel folklore, e la storia del Krampus non ha fatto eccezione. Mi sono sempre informato al riguardo, e ora leggerlo nel tuo racconto è stata una piacevole sorpresa! Tra l'altro, un racconto scritto con gran capacità sia nell'argomento che nella scrittura stessa.
Ho seguito l'aderenza al tema per tutto il testo, a partire dai modi bruschi della rozza maschera, e ammetto di aver avuto paura di trovare solo eccitazione e non amore, ma il flashback del protagonista mi ha fatto ricredere, così come l'ultimo abbraccio. L'ultima frase (...e potremo amarci.) invece l'ho percepita di troppo, come se l'avessi aggiunta per enfatizzare l'elemento amore, ma a mio parere bastano le descrizioni.
Comunque, ho sentito molteplici sensazioni, dalla gioventù ingenua alle tradizioni più remote, dalla paura all'eccitazione, dall'ignoto all'amore. Davvero ben fatto.
Francesco Michele Forciniti

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Stefano Scudeler
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Re: Krampuslauf

Messaggio#8 » domenica 23 marzo 2025, 17:25

Ciao Andrea!
A parte qualche limatura che ti hanno già suggerito, a me il racconto è piaciuto molto.
Le descrizioni sono ottime, il ritmo è (quasi) sempre sostenuto.
Credo che tu abbia voluto "forzare" un po' questo finale solo per stare dentro al tema, altrimenti avremmo visto ben altro.
Dico questo perchè tutta la costruzione sembra tendere verso la violenza e poi c'è una sterzata molto repentina. Forse con una piccola semina in più sul fatto che il ragazzo prova un amore troppo sincero per rovinarlo avrebbe reso meglio il tutto.

Ottimo racconto, che si legge in maniera fluida e senza grandi inciampi. Veramente bravo.

Buona edition!

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Andrea Furlan
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Re: Krampuslauf

Messaggio#9 » domenica 23 marzo 2025, 20:41

Lupo59 ha scritto:ciao Andrea
sono perplesso;
mi manca perché questo' anno è diverso
non mi arriva perché diventa cattivo
non mi arriva l' amore
mi è arrivata l' eccitazione e la violenza
non ho capito perché si doveva fargliela vedere
mi mancano un po' di semini nel percorso
opinione mia ma anche se è scritto bene, mi è arrivata solo una parte del racconto.
ho visto il "terrore" ma non ho visto l' amore...

Valerio Baldini


Ciao Valerio,
Grazie per il tuo commento, rispondo ai punti che hai sollevato.
"Quest'anno è diverso" perché fino all'anno prima, il gruppo dei ragazzi si travestita ancora per giocare e mantenere la tradizione, invece nell'anno in cui avviene la storia sono cresciuti e hanno idee ben diverse per celebrare il 5 dicembre.
Fra queste idee, "rapire" le ragazze della loro classe per spaventarle e divertirsi con loro, sperando in qualcosa di più. Il protagonista a differenza degli altri è innamorato di Sonia, quindi decide che è il momento di lanciarsi con lei.
Sono d'accordo con il suggerimento sulle semine, che mi hanno osservato anche altri.

Frankestissimo
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Re: Krampuslauf

Messaggio#10 » lunedì 24 marzo 2025, 14:11

Ciao Andrea!

Alloooora... commento difficile. Generalmente a fine lettura mi trovo più polarizzato: o mi è piaciuto, o no. Qui è strano, e proverò a spiegarmi.

Lo stile è buono, rimane un po' esterno in alcuni punti (brutte parole in tedesco: quali?) ma mi convince per un racconto così breve. Il fatto che tu abbia bisogno di spiegarmi cos'è questa tradizione per farmi apprezzare appieno il racconto per me è un malus, ma anche qui, non drammatico.

Quello che non mi torna è l'arco. Lui, loro, stavano per stuprare le ragazze (almeno così ho inteso) che per quanto mi riguarda è lì in cima tra le cose più imperdonabili, e decisamente andrebbe punito. Qui, però, non succede. Lui vuole stuprarla, cosa appunto imperdonabile. Realizza poi che in realtà non vuole davvero, ma non perché sia pentito del gesto in sé, quanto perché non vuole stuprare lei nello specifico...e per questo viene ricompensato? È strano, non mi torna e mi fa storcere il naso. Il tuo racconto in qualche modo dice "se ti ubriachi e stai per stuprare una tua compagna delle medie ma poi cambi idea all'ultimo perché in realtà vuoi fartela in maniera consenziente, allora per te non ci saranno conseguenze e lei ci starà". Ecco, per me questo "messaggio" è tosto da digerire, soprattutto trattandosi di stupro, e questo diminuisce il gradimento del racconto. A parte questo, tema centrato (anche se forse in maniera un po' forzata), stile buono, quindi prova ben eseguita ma a mio parare con una falla strutturale che me ne diminuisce il gradimento.

alexandra.fischer
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Re: Krampuslauf

Messaggio#11 » lunedì 24 marzo 2025, 16:46

Tema centrato. Bella l’idea della festa del cinque dicembre, con i personaggi mascherati da demoni. Rendi tutto con dettagli raffinatissimi: la pece, l’odore di capra della maschera del protagonista e anche la scena della bevuta di grappa. I personaggi riescono a spaventare, ma anche a divertire, e il protagonista ne approfitta per rapire la ragazza amata. La bacia, la vede a torso nudo e si ripromette di aspettare la festa successiva per arrivare ad amarla. Tenero il particolare che lei sia insicura e venga da Verona.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#12 » martedì 25 marzo 2025, 0:06

gioco ha scritto:Ciao Andrea, è sempre un piacere leggerti.
Il tuo racconto è molto potente, forse proprio perché moralmente scorretto. Il tema è centrato e riesci a suscitare immagini vivide nella mente del lettore. Trovo che il cambio di tonalità per il finale sia leggermente troppo repentino, col rischio di perdere intensità; possibile che i limiti di tempo e caratteri abbiano influito. Qualche piccola sbavatura, anche in questo caso sicuramente dovuta al cronometro (Gli>Le giriamo intorno, esclamare usato in modo intransitivo, ecc.).
Nel complesso un ottimo racconto, da limare un po’.
Complimenti e in bocca al lupo per l’edition.


Grazie per il commento positivo e per i suggerimenti. I due punti che hai rilevato devo essermeli proprio persi.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#13 » martedì 25 marzo 2025, 0:12

M.M ha scritto:Ciao Andrea, sempre un piacere.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, quando arriva il pezzo sulle tre ragazze si capisce dove il protagonista vuole andare a parare e la tensione sale in maniera crescente. La gestione del ritmo è ben fatta e ho temuto che non ci sarebbe stata l'inversione - in genere, scattata la violenza in un momento di euforia, difficilmente si torna indietro.
Hai voluto descrivere l'amore come l'amore di un ragazzino incapace di esprimersi (realistico) che si è liberato con la maschera in una maniera da ombra junghiana. Credo sia molto interessante e che sia meno raro di quanto sembri, anche senza l'ausilio della festività. Una situazione davvero moralmente grigia e volerla rappresentare era una buona idea. Devo pure dire che prendere la festività della corsa di Krampus ti dà uno scenario perfetto e quasi senza tempo.
Nota un po' dolente, avevi calcato bene l'acceleratore sulla tensione, così bene che quando poi il protagonista si 'pente' la dolcezza delle carezze o del bacio, così come del suo desiderio di potersi esprimere, non arrivano del tutto. Il lettore ha ancora in bocca l'abuso, per cui è difficile distrarre l'attenzione. In nessun modo avresti, chiaramente, potuto mettere il finale 'cancellando' la parte precedente; non penso fosse neanche la tua idea volendo rappresentare qualcosa di inerentemente ambiguo e grigio. Ma continuo a pensare che la parte finale manchi di qualcosa e suoni un po' affrettata, un voler rassicurare il lettore della buona volontà del protagonista. Si, si è fermato quando poteva fare di peggio, e si, ha 'puntato' lei perché ha una cotta, ma avrei giocato di più sul fatto che per un momento ha decisamente sospeso la sua empatia.

In ogni caso è una bella prova.


Grazie per questa analisi attenta e approfondita. In realtà mentre scrivevo la storia ha preso la sua svolta definitiva un po' da sola: l'idea che avevo del protagonista, giovane e immaturo, non gli ha permesso di continuare a esprimere violenza ma sfruttare l'occasione di avere l'amata a disposizione e di essere in incognito. Sicuramente avrei potuto seminare meglio il cambiamento e renderlo forse meno brusco, ma è un po' il senno di poi, come succede sempre nei racconti dell'arena.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#14 » martedì 25 marzo 2025, 0:19

frafo ha scritto:Ciao Andrea!
Sono del sud ed è da quando ero piccolo che sono affascinato dal grottesco e dall'ignoto in generale, ma anche nel folklore, e la storia del Krampus non ha fatto eccezione. Mi sono sempre informato al riguardo, e ora leggerlo nel tuo racconto è stata una piacevole sorpresa! Tra l'altro, un racconto scritto con gran capacità sia nell'argomento che nella scrittura stessa.
Ho seguito l'aderenza al tema per tutto il testo, a partire dai modi bruschi della rozza maschera, e ammetto di aver avuto paura di trovare solo eccitazione e non amore, ma il flashback del protagonista mi ha fatto ricredere, così come l'ultimo abbraccio. L'ultima frase (...e potremo amarci.) invece l'ho percepita di troppo, come se l'avessi aggiunta per enfatizzare l'elemento amore, ma a mio parere bastano le descrizioni.
Comunque, ho sentito molteplici sensazioni, dalla gioventù ingenua alle tradizioni più remote, dalla paura all'eccitazione, dall'ignoto all'amore. Davvero ben fatto.


Grazie, il krampus è una tradizione che mi ha sempre affascinato ed era molto tempo che volevo scriverti una storia sopra. Ho vissuto una serata in Val Gardena con i Krampus che correvano per il paese a spaventare la gente e ne ho parlato con colleghe austriache che la vivono ancora come una forte tradizione.
Non sono d'accordo su quanto hai scritto sull'ultima frase: la mia intenzione non era rincorrere il tema ma esprimere la speranza del protagonista legata alla sua insicurezza, quando realizza che potrebbe non recuperare il rapporto con Sonia dopo quell'unica notte in cui è riuscito a baciarla.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#15 » martedì 25 marzo 2025, 0:21

Stefano Scudeler ha scritto:Ciao Andrea!
A parte qualche limatura che ti hanno già suggerito, a me il racconto è piaciuto molto.
Le descrizioni sono ottime, il ritmo è (quasi) sempre sostenuto.
Credo che tu abbia voluto "forzare" un po' questo finale solo per stare dentro al tema, altrimenti avremmo visto ben altro.
Dico questo perchè tutta la costruzione sembra tendere verso la violenza e poi c'è una sterzata molto repentina. Forse con una piccola semina in più sul fatto che il ragazzo prova un amore troppo sincero per rovinarlo avrebbe reso meglio il tutto.

Ottimo racconto, che si legge in maniera fluida e senza grandi inciampi. Veramente bravo.

Buona edition!


Grazie Stefano, ho cercato di spiegare le mie intenzioni negli altri commenti. Il tuo suggerimento è buono, ci penserò se dovessi rimettere mano al testo.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#16 » martedì 25 marzo 2025, 0:22

Frankestissimo ha scritto:Ciao Andrea!

Alloooora... commento difficile. Generalmente a fine lettura mi trovo più polarizzato: o mi è piaciuto, o no. Qui è strano, e proverò a spiegarmi.

Lo stile è buono, rimane un po' esterno in alcuni punti (brutte parole in tedesco: quali?) ma mi convince per un racconto così breve. Il fatto che tu abbia bisogno di spiegarmi cos'è questa tradizione per farmi apprezzare appieno il racconto per me è un malus, ma anche qui, non drammatico.

Quello che non mi torna è l'arco. Lui, loro, stavano per stuprare le ragazze (almeno così ho inteso) che per quanto mi riguarda è lì in cima tra le cose più imperdonabili, e decisamente andrebbe punito. Qui, però, non succede. Lui vuole stuprarla, cosa appunto imperdonabile. Realizza poi che in realtà non vuole davvero, ma non perché sia pentito del gesto in sé, quanto perché non vuole stuprare lei nello specifico...e per questo viene ricompensato? È strano, non mi torna e mi fa storcere il naso. Il tuo racconto in qualche modo dice "se ti ubriachi e stai per stuprare una tua compagna delle medie ma poi cambi idea all'ultimo perché in realtà vuoi fartela in maniera consenziente, allora per te non ci saranno conseguenze e lei ci starà". Ecco, per me questo "messaggio" è tosto da digerire, soprattutto trattandosi di stupro, e questo diminuisce il gradimento del racconto. A parte questo, tema centrato (anche se forse in maniera un po' forzata), stile buono, quindi prova ben eseguita ma a mio parare con una falla strutturale che me ne diminuisce il gradimento.


Ciao e grazie per i commenti.
Ho preferito spiegare almeno il titolo visto che è una parola in tedesco e magari difficile da capire, cosa che di solito non faccio.
Per il resto, credo che nel testo non ci sia quasi nulla che rimandi a un possibile stupro, a parte il fatto che il protagonista ordina a Sonia di slacciarsi il corpetto. Come ho indicato sopra, la situazione che volevo descrivere è quella di un gruppo di adolescenti molro giovani che vuole provarci con le ragazze e magari sperare in qualcosa di più. Elementi che rendono la corsa dei ragazzi meno "cattiva" sono il fatto che si sentono ancora un po' bambini (fino all'anno prima prendevano ancora la cosa come un gioco) e che le ragazze in qualche modo si aspettano di essere insidiate dai loro amici.
Non volevo spingermi in messaggi che possano anche lontanamente giustificare una violenza, anzi mi dispiace che tu l'abbia inteso in questo modo.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#17 » martedì 25 marzo 2025, 0:33

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Bella l’idea della festa del cinque dicembre, con i personaggi mascherati da demoni. Rendi tutto con dettagli raffinatissimi: la pece, l’odore di capra della maschera del protagonista e anche la scena della bevuta di grappa. I personaggi riescono a spaventare, ma anche a divertire, e il protagonista ne approfitta per rapire la ragazza amata. La bacia, la vede a torso nudo e si ripromette di aspettare la festa successiva per arrivare ad amarla. Tenero il particolare che lei sia insicura e venga da Verona.


Grazie Alexandra per il tuo commento e per aver apprezzato diversi elementi del racconto.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#18 » mercoledì 26 marzo 2025, 16:57

In Prima persona. Tempo verbale: Prevalentemente passato prossimo e imperfetto Ambientazione: Paesino di montagna, probabilmente in Alto Adige/Tirolo Genere: Drammatico con tratti thriller Tema: Sì 80%.

Ciao Andrea piacere di leggerti, la prima parte anche a me è piaciuto davvero tanto il folklore, e il fatto che da gioco e scherzo diventi qualcosa di estremamente serio e drammatico,
L'immersione nel personaggio è totale, viscerale. Sentiamo i suoi impulsi, le sue trasformazioni, i suoi conflitti interiori. Non è un personaggio giudicabile semplicemente come "buono" o "cattivo". Credo anche io come nei commenti precedenti che per calzare con il tema tu abbia dovuto modificare un po’ la storyline. Però penso sia un punto a favore piuttosto che uno a sfavore. Il fatto che poi dovrà ispirare amore per conquistare la ragazza è un buon twist.
Detto ciò ho veramente apprezzato l’ambientazione e al momento è il migliore del girone a mio avviso.
Complimenti

Alla prossima.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Krampuslauf

Messaggio#19 » giovedì 27 marzo 2025, 20:35

Il racconto ha una forza visiva notevole e restituisce benissimo l’atmosfera dionisiaca e brutale della festività, con quel passaggio sospeso tra folklore, desiderio e confusione adolescenziale. Il protagonista è ben costruito: tenero, contraddittorio, mosso da un amore idealizzato che prende forma nel momento più sbagliato e più istintivo. Davvero complimenti mi ha molto coinvolto.

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Re: Krampuslauf

Messaggio#20 » sabato 29 marzo 2025, 17:38

Un racconto davvero ben scritto, un'ottima prova. Non arrivo al pollice su completo solo perché non mi sono arrivati appieno alcuni passaggi, il più importante dei quali è come possano portare via le ragazze indisturbati per dare sfogo a pulsioni che nulla hanno a che fare con la punizione dei bimbi cattivi. Inoltre, queste ragazze lasciano fare. Chiaro che si tratta di voglia di sregolatezza legata all'età sia dei ragazzi che delle ragazze, ma credo potesse essere indagata meglio. Detto questo, per me un pollice quasi su.

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