Categoria: drammatico

Una coppa per il Doge

Sollevo un bolo di vetro incandescente dal crogiolo. Lo ruoto sulla marver, devo raffreddare la massa e distribuire il peso. Il vetro si piega, si tende, canta mentre lo soffio,…
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Omicidio alle otto

Riavvolgo i fogli del bloc notes. «E così nel pomeriggio era in ufficio, fino alle diciotto, quando si è recato al centro sportivo Sirio. Ha giocato un’ora a tennis con…
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Di tamburi e di mostri

La vegetazione si richiudeva su di loro come artigli. Forse era semplice soggezione. Per Zachary la colpa era tutta delle dicerie che riguardavano il cuore di quell’isola caraibica. Leggende che…
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La Gioia del cliente

Anna spalancò la porta della cucina e fu investita dal profumo di ragù. Se ci ha messo troppo sale, lo ammazzo. Si avvicinò ai fornelli, prese un mestolo e assaggiò…
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Non in questo mondo

Creeeepa. Creeeepa. Mi blocco di scatto. Gli animali non fanno così. Gli animali non parlano. «Hai… Hai sentito anche tu?» «No.» Tilda avanza di un altro passo nell'erba scura e…
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Quel giorno di ottobre

Ho sempre saputo che c’era qualcosa di diverso in me. Non nel senso che mi sentivo speciale o superiore – non sono quel tipo di persona – ma come una…
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Profumo di gelsomino

Devo scendere per prendere aria, fermo la macchina. Selene mi lancia un’occhiata torva dal sedile del passeggero. Fanculo, ne ho abbastanza dei suoi tredici anni. Sbatto la portiera, mi allontano…
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Il destino dei Cash

«Ch' a 't vègna 'n canchêr! Che ti venisse un canchero!» Le imprecazioni, quelle serie, meritano sempre la traduzione italiano-dialetto. Almeno è quello che pensa Gianni. E mentre muove lo…
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Abbiamo scritto i nostri nomi nella polvere dei ricordi

Le mura di questa cantina hanno il tuo profumo, mamma. Muffa, umidità, intonaco crepato e insetti che scavano nelle fessure del mio universo. Un cosmo dalle quattro pareti. Ma c'è…
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CI TROVEREMO, ANCORA E ANCORA

Faccio del mio meglio per sorridere sempre, anche se si vede che fingo. Lo faccio perché lui, riflesso nello specchio, non sorride mai. Da piccolo mi guardavo, poi chiedevo a…
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Labirinto di vetro

Pedro sputò per terra e riaccese le luci interne della Casa. Prese le banconote spiegazzate dalla cassa e se le ficcò in tasca. Masticò il filtro della sigaretta e soffiò…
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