
Allungo un tentacolo e premo il pulsante di accensione del sistema di controllo: lo schermo mostra il mio pianetino blu e verde, Le nuvole scorrono lisce lì dove appena qualche Era prima c’erano solo vulcani. Sta venendo una meraviglia.
«Krim.» La voce di Weirsh dietro di me mi fa trasalire. «Come va il tuo allevamento?»
Mi volto verso di lui, i suoi quattro occhi mi squadrano dall’ingresso dell’ufficio.
«Splendidamente.» Sorrido con entrambe le bocche. «Ti faccio vedere il mio Campione?»
Weirsh ondeggia verso di me. «Hai già un Campione? Quanti anni ha la specie?»
Un brivido mi percorre le ventose sulla schiena. Okay, sono uscito un po’ dal protocollo, ma di sicuro capirà.
«In realtà, solo qualche centinaio.» Lui solleva un tentacolo per interrompermi, ma riprendo: «Aspetta. So che bisognerebbe aspettare cinque millenni, ma sono davvero intelligenti questi qui.»
Weirsh sospira. «Krim, sei qui da poco e hai buone intenzioni, ma c’è un motivo se–»
«Lo so, capo. So che le regole sono fatte per un motivo, ma fidati, non è un azzardo.»
Si avvicina e passa un tentacolo sul quadro comandi, la visuale sullo schermo si avvicina alle mie creature.
«Bipedi? Con solo quattro arti, e… mani?»
Annuisco. «Sì. Ho puntato sulla manualità, così sfruttano l’intelligenza. Volevo fare questa prova dal mio primo giorno.»
«Quindi sanno di te? Chi è il tuo Campione?»
Glielo indico sullo schermo.
«Lui. Guarda:» prendo il microfono e lo avvicino alla bocca superiore. «Ehi Abramo, come va laggiù?»
Il mio Campione guarda verso il cielo e sorride. «Oh, non mi lamento. Dimmi, hai qualche novità per me?»
Grande Abramo, tu sì che mi dai soddisfazioni. «Niente, volevo solo—»
Weirsh mi strappa il microfono di tentacolo e chiude la comunicazione.
«Fagli il test di Onafro.»
Oh, merda.
«Sei— sei sicuro?»
«Se sono intelligenti come dici non avrà problemi.»
Deglutisco con entrambe le gole. «Certo. Nessun problema.»
Weirsh ondeggia fuori dall’ufficio.
Abramo, sullo schermo, ha preso a zappare la terra, allegro come un bambino. Ti prego ragazzone, non mi deludere.
***
Non ce la posso fare. Abramo, brutto… se non ti avessi fermato per tempo, cosa avresti fatto? A tuo figlio!
«Beh?» Weirsh mi fissa dall’ingresso. «Com’è andata?»
Cosa dovrei dire? “Eh, stava per accoltellare il figlio, capita”?
«Non… non è andata.»
Weirsh sospira. «Fanatismo. Ecco perché non ci riveliamo alle razze troppo giovani.»
Vorrei ribattere, ma non so come.
«Dai Krim, non ti buttare giù. Anch’io ho fatto errori stupidi, è per questo che iniziamo allevando mondi minori.»
Già, e dopo oggi i giganti gassosi me li scordo.
Weirsh fa un mezzo sorriso con una delle bocche. «Su, un bel meteorite e si riparte. Hai già qualche idea?»
Sospiro. «In realtà stavo pensando di continuare. Magari migliorano.»
Weirsh solleva due sopraccigli. «Mh. Come vuoi, ma non ci buttare troppo tempo. Se non ti combinano nulla in qualche millennio, reset.»
Annuisco. «Cinquemila anni e se non cambiano li brucio.»
Sospiro.
Dai ragazzi, non fate cazzate.