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Naga

Entrai con cautela nell’appartamento. Odore di sigarette, polvere, una patina sul pavimento che incollava le suole. Avrei voluto spalancare le finestre, far entrare la luce del sole, smuovere quello stagno…
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Il vecchio pazzo

I tendaggi tesi sopra al bazar proiettavano ombre sulla sabbia bollente. Rashid strinse al petto il sacchetto e si infilò tra due bancarelle affiancate. Il profumo di shawarma gli aprì…
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Mar Cinese Orientale

Figlio di cagna. Ti maledico, e se sopravvivo sacrificherò a ogni dio di queste rive affinché la tua sorte sia amara e dolorosa come quella che infliggi alle tue prede.…
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La regina folle

Ducato del Friuli, inverno 834 d.C.   1° giorno Mi appoggio alla parete della grotta. Quaranta braccia più sotto, dove il bosco lascia spazio ai primi cumuli di roccia, un…
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Nuova alba

Comincia timida. Un pesca tenue che si scolora in lilla e riempie il buio d’incertezza. La osservo da questa finestrella da ormai una settimana. Da quando il pensiero del Maligno…
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Il massaggio

Al mondo c'è forse qualcosa di meglio che stare sul divano a guardare un film quando fuori piove e fa freddo? Gino accarezzava i capelli di Sonia, la cui testa…
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Le lacrime di un dio

Giorno 2 «… il fenomeno si verifica solo all’alba. Sono stati segnalati panico e disordini in alcune città. Il governo è già intervenuto per riportare la situazione alla normalità.» Dany…
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Dei Tatuati che scendono al villaggio e fanno il culo

Quand’è che cambiai, mi chiedete. E me lo chiedete perché vi sembro diverso. Non ho problemi a parlarne. Bene, sappiate che fu nel mio dodicesimo anno. Nella mia dodicesima notte…
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Jamila

Jamila gioca in salotto. Prende una copertina bianca rossa e nera, con ricami di pavoni e disegni geometrici. Se la cala sulla testa, come un mantello. Finge d’essere una strega,…
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Un albero all’anno

Quando mi sono svegliato, c’era una nebbia fitta. Mi sono alzato in fretta, impaurito. Ho indossato l’armatura, sistemato fodero e spada, senza lavarmi, né mangiare. Dolore alla schiena. Maledetta umidità.…
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La disegnatrice

Accartoccio l'ennesimo foglio e lancio quella specie di pallotta verso il cestino attorno a cui c'è un cimitero di altre pallotte. Sono troppe e inizio a sentirmi colpevole: sto sprecando…
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