Blood Money

Un rumore di tacchi ruppe la quiete della stanza buia. Nessun dubbio, il passo cauto di chi è guardingo anche quando è solo con i propri fantasmi: era Billy.
Pat Garrett poggiò il revolver sul bracciolo della poltrona, sfregò il cerino e accese il sigaro che stringeva tra le labbra. Billy si voltò. Un cenno della canna del revolver di Pat e si sedette sulla sedia con le mani in vista.
Otto mesi: tanto era durato l’inseguimento. Prima la cattura, poi la fuga di Billy durante il processo lasciando dietro sé le anime di due protettori della legge, poi finalmente la soffiata decisiva e la resa della sua banda. Restava solo Billy, e Pat avrebbe assaporato quel momento fino in fondo.
«Nottataccia, eh? Di solito impieghi di più per il tuo spuntino notturno.»
Il riflesso bluastro della Luna illuminò il sorriso amaro di Billy.
«Mi era giunta voce che mi cercassi, Patty.»
Patty… Billy era l’unico a chiamarlo così, fin da ragazzini. Prevedibile… tentava subito la carta della nostalgia e del rimorso. Ricordare i bei tempi andati per impietosirlo e sfruttare un passo falso? No, non sarebbe successo.
«Ne abbiamo fatta di strada insieme… e tutta di corsa» continuò Billy.
Il bastardo ci sapeva fare con le parole: anni passati fianco a fianco, poi il passaggio di Pat dalla parte della legge aveva sciolto per sempre l’intreccio dei loro fili.
«Consegnati e finirà in modo rapido, Billy.»
«Rapido? Non c’è niente di rapido in questo, Pat. Ogni giorno ho pagato per le mie scelte. Ogni pallottola che ho sparato, ogni uomo che ho visto cadere… era un conto da pagare.»
«Ti ricordi quando correvamo insieme?» continuò. «Quando pensavamo che il mondo ci appartenesse? E ora guarda dove siamo. Tu, a caccia del tuo vecchio amico, e io… io che so di non poter più fuggire.»
Garrett serrò la mascella. «Non deve finire così, Billy. Potresti…»
«Potrei cosa, Pat? Cambiare? Cambiare cosa? Le mie mani sono sporche di sangue, come le tue. Solo che tu hai scelto di indossare una stella e chiamarlo giustizia.»
Pat allontanò il sigaro per restituire al buio il fiume che stava per esondare dalle sue palpebre.
«Non è una mia scelta, Billy.» La voce gli si spezzò in gola.
«No, non lo è. Una volta scelta la strada della legge non puoi più voltarti.» Billy deglutì nel silenzio della stanza buia «avanti, fallo. Spara, prendi la tua taglia e vattene. Tu la chiami giustizia, il li chiamo Blood Money: soldi sporchi di sangue, il sangue di tuo fratello.»
Il revolver tremò nella mano di Pat.
«Sai cosa?» Billy si sporse verso Pat, nella penombra «io non ho paura di morire, Pat. Non più. Ma quei soldi saranno la tua maledizione, e nemmeno andare sei piedi sotto terra la allontanerà da te. Ricorda Patty, c’è una sola cosa che un uomo può portarsi ne—»
L’indice tremò fuori controllo e il revolver esplose un colpo.
Pat si lanciò su Billy e gli sorresse il capo. Il sangue di suo fratello macchiò l’argento del distintivo.
«La coscienza, Patty, la coscienza è l’unica cosa che puoi portarti nella tomba.»