Con una calma esasperante

I Mantelli Neri avanzano lungo il piazzale. Lo fanno con una calma esasperante, perché sanno che tanto per noi non esiste luogo sicuro. Vorticano nella loro nuvola di fuliggine e fischiano, fischiano di maledetto.
Non li ho mai visti così da vicino. Nel velo di polvere nera compaiono a tratti i lineamenti degli uomini che erano.
E Vittorio è fermo in mezzo al piazzale, si è acceso una sigaretta.​​ Quel pazzo, che pensa di fare?
«Vittorio!» Devo tornare da lui, prima che si faccia inghiottire. «Vittorio! Il bunker sta per chiudere.»
Sta guardando il tramonto che esplode dietro quell’oceano nero. Le sue pupille sono punti. «Alla fine, non mi mancherà affatto.»
«Non è ora di fare il sentimentale! Potrai guardare il sole quando sarà tutto finito.»
La sua voce è calma, distaccata. «Nessuno uscirà da quel bunker, lo sai.» Indica i Mantelli. «Se non in quella forma. Vai.»
Che fa, si sta arrendendo? Non posso crederci. È da quando mi ha salvato la vita che credo in lui, nella sua forza d’animo. Gli afferro quello che resta della camicia. «Tu mi hai insegnato a lottare!»
«La vita è stata una bastonata dietro l’altra.» Aspira un’altra boccata e tossisce. Chissà dove ha preso quell’ultima sigaretta. «Non sono riuscito a tenermi stretto niente. Avevo una moglie. Avevo un casa.»
Non me ne ha mai parlato.
Sogghigna. «Sai qual è la cosa divertente?» Indica la massa nera, vicinissima. «Che ho fatto tutto da solo, prima ancora che ci fossero loro.» Annuisce. «Se c’è una cosa che ti ho insegnato a fare, è stato solo di scappare.»
«Vittorio, ti prego. Scendi nel bunker.»
«Dicono che i Mantelli vivano di tenebre. Che a loro il sole non serva affatto.»
«Senti, non so cosa ti sia preso. Ma ti giuro che resisteremo a quest’ondata. Resisteremo ogni singolo giorno, assieme. E finalmente potremo tornare qui sopra, proprio qui dove stai adesso, e potremo goderci questo bel sole.»
«Lo odio. Il sole, dico. Lo odio.» Getta il mozzicone davanti all’orda dei Mantelli. «Per questo voglio vederlo un’ultima volta. Per sputargli in faccia, finalmente. Per dirgli che a me questa vita ha fatto schifo. Che se la tenga pure, io passo.»
Fischiano tutti assieme, è uno spettacolo impressionante.
E il modo in cui Vittorio si raddrizza di fronte a loro, il modo in cui li osserva, io non l’ho mai visto prima. Vittorio non si sta arrendendo, semmai è tutto il contrario.
E muove un passo avanti, poi un altro. Lento, proprio come loro.