Italian MILF

Lei è seduta in un ristorante.
È vecchia, deve avere più di trent’anni ed è bellissima.
Capelli colorati di rosso.
Vestito nero, stretto, le stringe le tette e quasi le spinge fuori dalla scollatura.
Indossa calze autoreggenti, non è un segreto, il contrasto tra il nero della calza e il bianco della pelle della gamba che tiene accavallata salta agli occhi.
Osserva con una certa attenzione un cameriere molto più giovane di lei.
Questi nota lo sguardo e le sorride.
Un altro cameriere, più anziano, le si avvicina con il menù in mano.
Chiede alla donna se vuole altro.
Lei gli fa segno di avvicinarsi e gli sussurra qualcosa all’orecchio.
L’anziano va verso il giovane e gli parla a bassa voce.
Il giovane fa sì con la testa, sorride e va verso una porta con scritto “toilettes”.
La apre e, davanti allo specchio, ad aspettarlo, trova lei.
Sento un rumore.
Che palle! È l’operatore che fa le notti.
Non posso farmi scoprire con il cellulare.
Fanculo alle regole di questa casa famiglia e anche ai muri di carta.
Metto il video in pausa, butto il telefono sotto al materasso e scompaio sotto la coperta.
Lascio la mano nelle mutande e mi accarezzo lentamente.
Non voglio venire ora ma nemmeno perdere altro tempo per farmelo rizzare quando quel cretino tornerà a dormire.
 
Sala d’aspetto.
Le mani intorno all’ombelico.
Respira a fondo per trattenere le lacrime.
Non avrebbe mai immaginato che le sarebbe costato così tanto.
Si ripete che non c’è alternativa e che deve abortire.
Pensa alla maledetta spirale che non ha funzionato e ai maledetti soldi.
«Se ti fai venire dentro, il cachet è doppio.»
Arriva un’infermiera, chiama il suo nome, ma lei ha già imboccato l’uscita.

 
Cessato allarme. Tutto di nuovo tace.
Riprendo il cellulare. Merda, si è disconnesso, devo iniziare da capo.
Vado su pornhub e seleziono italian milf tra le categorie.
 
Sulla barella con il bambino vicino.
Parto in anonimato, non c’era altra soluzione.
Fra un po’ glielo porteranno via.
È frastornata, confusa.
Osserva il piccolo aggrottare la fronte e vede sopra il suo nasino formarsi un profondo solco.
Anche a lei succede quando assume un’espressione accigliata.
Scoppia a piangere.

 
Lei è poggiata con i gomiti sul lavandino.
indossa solo le autoreggenti.
Il cameriere giovane la sta scopando da dietro. Si muove sempre più veloce.
Mi piacerebbe sentirla gemere, ma stavolta ho messo il volume a zero.
Faccio acrobazie per non venire, voglio resistere fino alla fine.
Lei si volta e dice qualcosa.
Lui lo tira fuori, la fa inginocchiare e comincia a masturbarsi sbattendoglielo sulle labbra.
Sta per spruzzargli in faccia e io con lui.
 
Sento i peli della schiena rizzarsi.
Mentre lo sperma le inonda il volto lei increspa la fronte e tra i suoi occhi compare un solco che conosco.