
MARZO
Un ragazzo compunto come un boy scout lo aveva accompagnato al tavolo.
-Faccia con calma, sono tante domande –
Nome: Alberto
Età: 40
Dove ha sentito parlare di PM (Progetto Metamorfosi): boh
Conosce qualcuno che abbia partecipato : No
I suoi amici sono informati della Sua partecipazione: Non ho amici
Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario. Dalla borsa aveva estratto un elastico con cui aveva raccolto i riccioli. Pettinata così, sembrava un girasole.
Ha paura: sì
Se ha risposto sì, spieghi di cosa: di soffrire
Cosa spera di trovare:
Girasole scriveva senza incertezze. Lui era perplesso di fronte a ogni domanda.
-Non hanno paura che copiamo?-
Girasole sorrise.
-Credo proprio di no.-
-Dove sei arrivata?-
-Alla 28: “Quanto dura la vita media della Papilio Machaon?” Due settimane.-
-Non lo sapevo.-
Girasole appoggiò la penna. Una sottile ruga le aveva diviso la fronte.
-Ti vuoi trasformare in una creatura che non conosci? –
Alberto si strinse nelle spalle.
-Che importa? È un modo per…andarsene. Farfalla o scarafaggio, cambia poco.-
Ha un lavoro? No
Perché? Sono sfortunato
Ha un compagno/a? No
Perché? Sono sfortunato
-Non la vedo così. È un modo per vivere. Magari anche più intensamente.-
-Per vivere poco. Senza memoria.-
La voce gli si era alzata di tono. Si stava innervosendo? La ragazza aveva ripreso a leggere.
– Vediamo se a questa la sai.-
– Spara –
“Una volta iniettato il siero, la trasformazione sarà inarrestabile. È consapevole dell’irreversibilità del processo?”
– Ma sì, che domanda del cazzo. Mica puoi cambiare idea, restare metà persona e metà insetto.-
– Bravo. E questa : “È consapevole che la Metamorfosi cancellerà la Sua memoria?”
– Certo, è quello che voglio. Però-
– Cosa?-
– Mi spiace dimenticarmi di te.-
Girasole arrossì e rise.
– Ci stai provando? Ti pare il momento?-
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Girasole lo fissò.
– Devo scegliere: due mesi di chemio o due settimane di volo.-
Alberto chiuse il fascicolo. Non aveva voglia di leggere altre domande.
– Dici che possiamo fare una pausa e berci un caffè?-
Chissà che fine aveva fatto il boy scout, magari bisognava chiedergli il permesso.
– Perché no- disse Girasole e si mise la borsa a tracolla.
APRILE
Il capo gli diede una pacca sulla spalla.
– Non essere tenero, elimina tutti i rami vecchi. –
Alberto annuì, buttò la sigaretta e afferrò il tagliasiepi.
Non era male quel lavoro. Faticoso, ma all’aperto. Poteva fumare e stare in silenzio. E i colleghi sembravano a posto. Una sera era andato perfino con loro a bere una birra. Magari ci sarebbe tornato.
– Ti sei incantato? Muoviti con quella siepe. –
Alberto stava osservando il volo di un Macaone che planava verso il sole.
Lo guardò sparire, poi accese il tagliasiepi.