
«Dimmi, cosa facciamo stasera Prof?»
«Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo! Tentare di conquistare il mondo!»
Altro che topo, Mignolo si sentiva un drago quella sera! «Tremilaseicento. Tremilaseicentouno. Tremilaseicentodue.» Stupidi umani, si erano fregati con le loro mani! Grazie a quella ruota per criceti avrebbe raggiunto una forma fisica senza precedenti: la prossima volta nessuno sarebbe più riuscito a catturarlo!
«Ho un’idea Prof! Potresti telefonare alla moglie del Presidente degli Stati Uniti e fingerti suo marito, dirle che uno scienziato russo ti ha trasformato in un roditore e chiederle di mandare qui un plotone di forze speciali a liberarti! A quel punto sarà un gioco da ragazzi prendere il suo posto.»
Il Prof agitò due piccoli magneti intorno alla serratura della gabbia e quella scattò. Lo studio del dottor Wanderbrungen era a loro totale disposizione. Di nuovo.
«Banale, Mignolo! Il tuo inutile cervello sottosviluppato non riuscirebbe a inventare un piano decente nemmeno dopo un summit con Isaac Asimov e Magnus Carlsen.»
«Ma Prof…» Mignolo annaspò. Altro che conquistare il mondo, correre e parlare allo stesso tempo; quella sì che sarebbe stata un’impresa!
«E piantala di far cigolare quella ruota, ho bisogno di silenzio per pensare!»
Mignolo saltò giù dalla ruota, inciampò e ruzzolò sbattendo la nuca contro le sbarre della gabbia. Il soffitto prese a girare. Un vortice di luce si materializzò lì dove fino a poco prima la lampada al neon illuminava la scrivania del dottor Wanderbrungen. Che si trattasse di un UFO? «Prof! Gli alieni! Sono qui per rapirci!»
«Ma quali alieni idiota! E dovrei affidarmi a te per ideare il mio piano geniale?» Il Prof gli rifilò uno scappellotto e il vortice di luce si allargò in un’esplosione che lo abbagliò.
«Ho avuto un’illuminazione Prof! Sfruttando le tue ineguagliabili competenze informatiche potresti creare un virus per infettare tutti i dispositivi connessi a Internet, prendere il controllo dei sistemi di difesa globali e utilizzarli per distruggere ogni nazione che non si sottometta al nostro dominio!»
Il prof si arrampicò lungo la scocca del PC e con una testata premette il tasto di accensione per poi ricadere sulla scrivania.
Mignolo uscì dalla gabbia e lo raggiunse davanti alla tastiera. «Oppure potresti entrare nell’account di un grosso magnate, manipolare i mercati globali, provocare il collasso delle economie mondiali e approfittare del caos finanziario per reclutare un esercito privato di mercenari. In questo modo potrai destabilizzare i governi di tutte le nazioni più potenti della Terra per imporre la tua volontà. Diventerai il nuovo Signore del mondo!»
Il Prof saltellò sulla tastiera digitando la password del Professor Wanderbrungen ed eseguì l’accesso alla segreteria telefonica.
«Ecco! Senti questa Prof! Potremmo creare un virus genetico altamente contagioso e letale e diffonderlo in modo apparentemente casuale per poi presentare un vaccino miracoloso come unica soluzione. A quel punto basterà sfruttare il panico diffuso dalla pandemia per costringere i governi a sottomettersi al nostro, o meglio, il tuo dominio in cambio del vaccino e ottenere il potere assoluto!»
Il Prof salì sul mouse del PC e saltò sulla rotellina.
Mignolo lo scansò. «Lascia fare a me, Prof! Farò fruttare il duro allenamento di queste ultime settimane.»
«Finalmente hai deciso di renderti utile Mignolo. Scrolla fino alla lettera EMME. Ho appena avuto un’idea geniale!»
Mignolo si alzò sulle zampe posteriori e salì sulla rotellina. Correre su due zampe sarebbe stato più complicato, ma per battere gli umani avrebbero dovuto abituarsi a ragionare come loro, correre come loro!
«Eccola lì, ero certo di trovarla! Fermati Mignolo!»
Mignolo saltò giù dal mouse, inciampò nel filo e sbatté il muso contro il telefono posto di fianco allo schermo.
«Presto, sgancia la cornetta e passamela, idiota!»
Mignolo sganciò la cornetta e venne fulminato da una nuova, geniale idea. «Trovato! Questa ti piacerà, prof! Potresti sfruttare il laboratorio segreto del Professor Wanderbrungen e creare uno smartphone rivoluzionario con al suo interno un dispositivo di controllo mentale. Corromperemo qualche famosa influencer e attraverso una falsa campagna di beneficenza offriremo gratuitamente i dispositivi a tutti, sottoponendo segretamente gli utenti a una manipolazione subliminale delle loro menti. Una volta creata questa rete globale di controllo mentale, dirigeremo le azioni dei leader politici, militari e finanziari, costringendoli a consegnare il potere assoluto nelle nostre mani.»
Il Prof compose un numero telefonico e lanciò un’occhiataccia all’indirizzo di Mignolo. «Piantala con queste stupidaggini e fai silenzio, o rischierai di farci scoprire!»
«Pronto?» una voce di donna interruppe il suono limpido e intermittente che fuoriusciva dall’altoparlante della cornetta.
Il prof si avvicinò all’estremità opposta della cornetta. «Michelle? Sono Barak. Non ci crederai mai! Maledetti russi… mi hanno trasformato in un topo!»