28/02/2002

Selezionato durante l’iniziativa Mille e non più mille, perché una bella storia può nascondersi anche in un pugno di caratteri.

 
Mille e non più mille lire.
Questo è l’ultimo che ho in tasca. Cosa ci potrei comprare?
Vado in giro per le strade alla ricerca di non so cosa guardando attentamente le vetrine. Ma con questa somma ci si può giusto bere un caffè.
In realtà ce ne vorrebbero milleduecento, quindi anche l’ipotesi caffè è da scartare.
La banconota di taglio più piccolo sarà da cinque euro, quasi diecimila lire. Da domani avrò le tasche più pesanti.
Mi domando cosa farò con tutta quella moneta. Penso che la metà andrà persa mentre sfilerò le chiavi dalle tasche, oppure cadendomi in auto.
Avrò un salvadanaio sotto il sedile senza saperlo, me ne accorgerò giusto nel momento in cui all’autolavaggio sentirò il suono caratteristico dell’aspirapolvere che inghiotte avidamente le mie monete.
A conti fatti, lavare l’auto mi costerà il doppio. Fortunatamente non sono un tipo che ci tiene molto, due volte l’anno qualche spicciolo lo posso pure aspirare.
Infilo la mano in tasca, maledizione non c’è più.