Orizzonte di vetro

«Mezzo in movimento all’orizzonte, comandante»
Il vento porta con sé sabbia rovente e l’odore metallico della tempesta. Faccio un cenno alla guardia plancia.
«Nave, mech, o cos’altro?»
«Sembra un’ibrida, come la Marigold ma molto più piccola»
«Bandiera?»
«Azzurra. Nessun simbolo»
Sorrido.
«I bastardi della Lega delle Sabbie di Vetro, finalmente! Caricate i fucili a cristalli! E voi due… con me»
Aisha e Nadine mi rispondono con un ghigno feroce, da troppo tempo navighiamo nel nulla alternando panorami d’acqua putrida, deserti di sale, e inavvicinabili città fortificate.
Mi avvicino al display e attivo il comando vocale.
«Mary, un piccolo mech nemico all’orizzonte: armi pronte e facciamogli vedere chi sei, ma fa attenzione, potrebbero avere Bonny prigioniera»
La Marigold si alza sulle quattro gambe, aziona le eliche laterali e inizia a correre, la bandiera viola schiaffeggia l’aria. Non fa in tempo ad alzarsi in volo che ha già agganciato e immobilizzato la piccola nave-mech.
 

 
«Pensavo foste un mito»
Il comandante della Ashok rantola incredulo mentre cade in ginocchio. Il sangue gli cola dalla bocca, un proiettile di cristallo conficcato tra le costole.
Gli premo il coltello alla gola.
«E tu pensavi male! Ci hai sottovalutato e condannato a morte il tuo equipaggio. E questo giocattolo ora servirà la nostra causa»
«Schifose. Puttane. Di merda!»
Striscio la lama sul collo frenando la rabbia. Se veramente c’è Bonny rinchiusa qui da qualche parte, voglio che sia lei a finirlo.
«Delle puttane che vi stanno prendendo tutto. Pagherete il prezzo di ogni donna morta o resa schiava»
«Siete delle illuse: non potete pensare veramente di fermare la Lega delle Sabbie di Vetro»
Dietro di lui le gemelle trascinano fuori una ragazza, vestiti macchiati di sangue, viso tumefatto, testa rasata.
«Dio mio, Bonny, che ti hanno fatto?»
Mi trattengo dal correrle incontro e abbracciarla, non posso mollare questo bastardo.
«Ah, ecco perché sei così incattivita, è la tua donna! Non solo puttane ma anche lesbiche!»
Mi sputa contro ma ormai non ha più né fiato, né forza.
Lo prendo per i capelli e lo costringo a torcere la testa verso Bonny.
«Guardala bene, vecchio schifoso: sarà lei ad ammazzarti, ti porterai tutto il tuo odio all’inferno e il suo sguardo ti trafiggerà in eterno»
«Pirate del cazzo!»
Bonny mi raggiunge e le porgo il pugnale.
Lei si china su di lui e affonda il coltello. Senza una parola.
La prendo in braccio prima che cada su di lui, stremata.
 

 
La Marigold connette il modulo della Ashok alla rete interna.
Un ologramma esplode nell’aria: mappe, rotte, nomi, alleanze. Il cuore della Lega.
«Cazzo! Il bastardo non aveva idea del tesoro che trasportava il nostro nuovo piccolo mech…»
Bonny, risanata e ripulita, mi abbraccia incredula.
«Questa è la svolta, Anne. Non ci resta che trasmettere i dati alle altre»
«Oh, sì, ora non hanno scampo, li prenderemo tutti, fino all’ultimo»
Attraversiamo il tramonto mentre l’aria tremola su un orizzonte di vetro in frantumi.
Il vento è con noi.