
Spalanco il portone con un calcio, mi volto verso il campo alle mie spalle e lancio uno dei miei urli.
«Ottima esecuzione, Sire.» L’attendente mi porge un panno. «Sono sicuro che almeno un terzo dei nemici rimasti stia retrocedendo per il terrore.»
Grugnisco mentre conficco l’ascia nella porta. «Sbrighiamoci che devo tornare alla battaglia.» Comincio a percorrere il corridoio pulendomi il sangue sulle mani e gli avambracci.
«Ecco, a proposito…» continua lui, «Solo per oggi non pensa sia il caso di lasciare il Corpo di Guardia a fare il lavoro?»
«Bisogna capire chi è stato.» Cambio argomento mentre mi levo delle cervella che mi si erano incollate sulla faccia.
«Sire?» Non capisce.
«Credi sia un caso l’attacco di oggi?»
«Beh, contando l’ultimo mese, solo tra gli attacchi dalle tribù di Pestilenziali e quelli dei Viscidi, direi che…»
«Dai mandato all’Inquisitore di avviare un’inchiesta e che non ci vada leggero.» Taglio corto mentre soffio il naso liberandomi le narici da una strana poltiglia che va a spalmarsi su un muro.
«Sarà fatto, Sire.»
Grugnisco continuando a percorrere a grandi passi il corridoio. Incrociamo due inservienti che mi sorridono. Ci sarà poco da essere felici se non avrà il pisello.
«Qui come siamo messi?» Gli chiedo fermandomi all’ingresso della Sala Grande. La mia indole m’imporrebbe di aprirla con un calcio, ma per questa volta mi trattengo.
«Oh, certo, sì. È arrivato proprio al momento giusto.» Mi sorride.
«Quindi è…»
«Sì, è.»
Spalanco il portone e mi faccio avanti. La mia sposa giace sul letto, mi accoglie con un sorriso. Le grugnisco di rimando. Strano, i miei piedi non avanzano, devo forzarmi, mi gira un po’ la testa. Sento la mano dell’Attendente che mi tiene la schiena, come osa?
«Una bellissima femminuccia!» La Levatrice si avvicina con mia figlia, me la porge. Me la ritrovo tra le braccia. Mi guarda, sorride e si mette a piangere. Barcollo e comincio a fare «Ciu ciu ciu» per cercare di farla di nuovo sorridere.
Grugnisco. Ora si che è un casino.
(Copertina creata con chatGPT)