CyberConiuge

Alessia mi mette davanti il piatto con la cena. Il mio preferito, in teoria.
«Alessia, ma che hai fatto?»
Lei sgrana gli occhi.
«Ho fatto quello che hai chiesto, la carbonara.»
Scuoto la testa.
«Ci hai messo la panna…»
Lei sembra pensierosa, poi sbotta.
«Antonio, questa è la ricetta più utilizzata nel mondo, ha le recensioni migliori. È la versione originale usata nel dopoguerra dalle truppe… »
«Alessia, basta!»
Sbatto il tovagliolo sul tavolo e mi alzo.
«Vado a mangiare fuori, questa puoi pure buttarla.»
Prendo il cappotto e lo indosso, raccolgo portafogli e chiavi, ma sulla porta mi raggiunge il singhiozzare di lei.
Troppo ovvio, penso, troppo banale, troppo standard, si può fare meglio di così.
Prendo la porta ed esco, domani sistemerò questa faccenda, è durata fin troppo.
 
Suonano alla porta, vado ad aprire. È il tecnico della AI-Robotics, Ruggeri.
«Buonasera» mi fa «posso entrare? Ho bisogno di farle qualche domanda per il questionario di soddisfazione.»
Sapevo che sarebbe venuto.
«Entri, entri, e si accomodi pure qui, sul divano.» Mi siedo anche io. «Dica pure.»
L’uomo estrae un tablet.
«Ecco, vorremmo sapere il motivo che l’ha spinta a restituire il prodotto.»
Lo guardo scocciato.
«Ho compilato il modulo di reso…»
«Certo, certo, ma mi piacerebbe sentirlo a voce, mi dica un po’ di più.»
«Guardi, il problema è che secondo me non ci siamo ancora. Il comportamento è troppo banale, troppo stereotipato. Capisco che l’intelligenza artificiale si alimenta da una fonte enorme di dati e che tenderà a prediligere le cose più scontate, ma…»
Il tecnico annuisce.
«E poi, guardi, tipo l’ultima sera prima del reso, le ho chiesto di farmi una carbonara, e mi ha fatto la ricetta che usano in America, santa pazienza… Solo perché è la più utilizzata. Non ci siamo.»
«Capisco, capisco, diamine la carbonara… in effetti. E mi dica, in quel frangente, le è venuta voglia di… voglio dire, ha avuto istinti violenti?»
«No, questo no, alla fine con chi mi arrabbio, con un programma?»
«Eh già, giusto, giusto.»
«Comunque l’hardware… era perfetta eh, mi è dispiaciuto quasi darla via, ma era insopportabile avercela intorno.»
«Va bene, non si preoccupi. Ora la lascio alle sue cose, grazie ancora per la collaborazione.»
Lo accompagno alla porta e torno a sonnecchiare.
 
La stanza contiene un tavolo, sette sedie e altrettanti sederi. Gente importante.
Il più ingombrante sta a capo tavola.
« Dunque, anche con questa versione non abbiamo fatto grandi progressi, mi pare. »
Qualche brontolio arriva dal lato sinistro del tavolo.
« Io non sono così pessimista sui risultati – dice l’unica donna da destra – In fondo togliendo tutto l’apprendimento basato sui film anni settanta e le serie di Natale abbiamo risolto uno dei problemi più gravi. Vi ricordo che con le prime versioni l’attrice che interpretava la moglie ne ha prese di botte… Insisto, proviamo a dargli in pasto i libri della Murgia, vedrete che cambia tutto.»
I capo annuisce.
« Va bene, facciamo un altro tentativo. Siamo ad Antonio 32? Sì? E speriamo vada meglio.»
 
(Copertina generata con chatgpt)