
Una vacanza ordinaria per una coppia che si trasforma in una vacanza ordinaria per ragazza single. Selezionato durante la Quinta Edizione della Quinta Era con Emanuele Manco come guest star, un racconto di Linda De Santi.
«Amore, almeno hai un’idea di dove stiamo andando?»
«Certo che no. Si chiama imboccare-strade-a-caso. Serve a trovare posti interessanti.»
«E se invece andassimo a bere una birra?» Luisa sbuffa. «Questa vacanza è noiosa, okay? Mi avevi detto che a Lucca c’erano cose che non ho mai visto, invece ci sono solo musei e chiese, come a Volterra e Siena.»
Gianni guarda la fidanzata. «Ma è diverso…»
«Voglio vedere cose alternative. Tipo quello.»
Luisa indica un’insegna con scritto “Manufatti Maledetti”. Gianni avrebbe giurato che fino a un attimo prima non ci fosse. Nella vetrina sottostante ci sono alambicchi, libri in pelle, strani marchingegni. Dev’essere un negozio di cianfrusaglie dark.
Luisa è già corsa dentro. Gianni la segue con un sospiro.
«Benvenuti» li saluta l’uomo dietro al bancone.
«Salve» risponde Luisa. «Complimenti per il negozio.»
«Negozio? Signorina, questo è un museo. Venite, vi faccio fare il tour.»
Gianni ridacchia nel vedere la fidanzata corrugare la fronte. La visita però è interessante: l’uomo che li accompagna è un burlone e rende tutto divertente. Come quando dice che un artefatto è in grado di eliminare gli incubi sulle suocere, ma al costo di tre unghie e un bel ricordo; oppure quando mostra loro un quadro “ideale per spaventare gli ospiti indesiderati; la bimba ritratta cambia spesso espressione quando ci sono.” Tutti i manufatti appartengono a un unico, anonimo artista di cui si sa pochissimo.
«Questo invece serve per parlare con i morti» l’uomo indica una specie di vibrafono. «Il problema è che non si capisce niente di ciò che dicono.»
«E quella?»
Gianni indica una bottiglia su un piedistallo.
«È la bottiglia dei R’Lyeh. Fa viaggiare nel tempo, ma conduce a un unico evento storico. La Guerra dei Guardiani di R’Lyeh.»
«Non esiste una guerra con quel nome» obietta Luisa.
«Scherza, signorina?» Sorride l’uomo. «Non funziona con tutti, però. Bisogna infilarci il dito e, se si ha la fortuna di essere Eletti, si viene trasportati nel giorno della Guerra dei Guardiani per combattere nell’armata del Dormiente.»
«Divertente» dice Luisa. «E cos’altro… Amore, che fai?»
Gianni ha infilato il dito nella bottiglia. Luisa vorrebbe dirgli che è il solito bambino, ma la nebbia cangiante che si è levata all’improvviso le confonde le idee. Le parole le sfuggono dalla mente; non sa più cosa vuole dire, né a chi vuole dirlo.
L’istante successivo è sola davanti a una bottiglia su un piedistallo. Non ricorda perché; non sa neppure perché si trova lì. Le sembra di essere arrivata con qualcuno, ma non ricorda chi.
«Le è piaciuta la visita?» Chiede la guida.
«Sì» risponde Luisa, senza pensare. «Scriverò una recensione su TripAdvisor. Arrivederci.»
Sente la confusione attenuarsi mentre si allontana dal museo. Non le è mai capitato di sentirsi così, dev’essere perché questa vacanza a Lucca è davvero sottotono.
Deve movimentarla un po’: potrebbe tornare in piazza Del Giglio e vedere se c’è ancora quel chioschetto di castagne. Il ragazzo che l’ha servita ieri non era niente male…