
Se c’è qualcosa in cui l’umanità eccelle, quella è l’ipocrisia. Un racconto di Andrea Partiti.
«Ad aprire questo evento straordinario, questa Cena della Biodiversità resa possibile dalla collaborazione e il supporto di moltissimi sponsor e istituzioni, voglio presentarvi l’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese. Facciamogli un applauso!»
«Grazie. E grazie anche a nome del mio Paese per la vostra presenza e il vostro interesse. Oggi è un giorno dolce e amaro per uno dei grandi simboli della Cina nel mondo. Da decenni ci battiamo per la conservazione del panda gigante, ne preserviamo l’habitat grazie agli sforzi di associazioni internazionali e all’assistenza di centri naturalistici finanziati dalle fonti più disparate. Il panda gigante ha inoltre giocato un ruolo chiave nella diplomazia internazionale della Repubblica Popolare Cinese. Tutti voi sapete bene che nel secolo scorso era nostra usanza donare coppie di animali come dono diplomatico in occasione delle visite governative all’estero e dei principali scambi culturali, ma sul lungo periodo questa pratica si è rivelata un grave problema per la variabilità genetica della specie, così dispersa e frammentata. Negli ultimi decenni nessun panda è stato donato come se fosse un oggetto. La nuova politica di limitarci a prestare gli esemplari, un decennio alla volta, ai vari giardini zoologici del mondo, mantenendo la proprietà della prole, si è rivelata vincente, permettendo di reinvestire le generose offerte ricevute in cambio del prestito in progetti di conservazione a tutto tondo. Questo evento rappresenta il culmine ideale di questa nuova linea di gestione in cui il panda gigante non è più solo una specie da salvare ciecamente, ma un simbolo, un olocausto alla salvaguardia ambientale!»
«Grazie, ambasciatore. I presenti che lo desiderano possono accomodarsi nella sala a fianco per un breve rinfresco prima dell’inizio dell’asta. Buon divertimento!»
«Credi davvero che sia stata una buona idea spendere tutti quei soldi per essere qua?»
«Ma certo cara, è l’evento di beneficenza dell’anno! Non potevamo mancare.»
«Hai ragione, lo so, al circolo non si parla d’altro da mesi! Chi non è riuscito a farsi invitare non avrà coraggio di mostrarsi in società per un pezzo.»
«Vedilo come un sacrificio per il buon nome di famiglia.»
«Però avremmo potuto venire direttamente alla cena… Mi sembra così macabro macellarli così, in pubblico.»
«Era l’unico modo per scegliere il nostro piatto. A chi non assiste all’asta macellazione resteranno solo i panda vecchi e stopposi o i tagli peggiori che non hanno attirato grandi offerte.»
«Sarà, ma io preferisco non vedere da vivo il cibo che mangio.»
«Io sono qua per una pelliccia. Un capo davvero esclusivo e da portare a lungo, non come la carne, che dura solo un attimo!»
«Bianco e nero? Per me non è così originale e poi è troppo Crudelia. C’è anche il rischio che sembri solo ermellino invecchiato male.»
«Ma quale Crudelia! E nessuno, spero, sarà disposto a spendere abbastanza da disporre di un intero cappotto. Io mi accontento di un berrettino in cui si riconosca la testa di panda, con le sue orecchie tonde, o ancora meglio un paio di muffole con sei piccole dita in cima, inconfondibili!»
«Sono sicura che troverai una soluzione, qualsiasi lotto ti aggiudichi.»
«E ricordati che non è per moda che siamo qua. È per una buona causa. Sarà la mia prima pelliccia che nessun vigliacco animalista avrà coraggio di macchiare con la vernice rossa!»
«Dicono che la dieta a base di bambù doni alla carne un aroma davvero unico.»
«Lo scopriremo presto. Lei che ricetta ha scelto?»
«Ho vinto l’asta per un muscolo molto magro, il mio chef ha insistito per un filet mignon servito con una salsa di radice di loto in vino liquoroso.»
«Sembra convinto!»
«Oh, no, non lo è affatto. È pur sempre un sapore nuovo da esplorare! Ovviamente potrà assaggiarne un pezzetto, durante la preparazione. Piccolo, sia chiaro. Altrimenti come potrebbe analizzarne le note più sottili per scegliere l’abbinamento perfetto?»
«Il mio cuoco invece non ha programmi, è un improvvisatore. Gli ho lasciato piena libertà di scegliere sul momento… figurati che si è portato decine di chili di ingredienti freschi da usare all’occorrenza e non parliamo poi di tutti quei vini!»
«Mi raccomando, si assicuri che non vengano congelati né raffreddati. Appena finita la macellazione voglio che tutti i peni raccolti vengano immediatamente lavati in acqua tiepida e messi in un essiccatore.»
«Signora, mi permette una domanda, una curiosità?»
«Mi dica.»
«Capisco che fossero tra i lotti più economici dell’asta, ma cosa vuole farne, una volta essiccati?»
«Non li ho certo scelti per il prezzo, sciocco. È molto semplice. Li farò tritare finemente mischiati al sale, per la conservazione. Si tratta di un ingrediente tradizionale della medicina cinese. Molto raro, difficile da procurare. Ne avrò più che a sufficienza.»
«Un afrodisiaco? Strano, si parla molto dei corni di rinoceronte, dei peni di tigre, della bile di orso. Mai sentito parlare del pene di panda. Anzi, a pensarci bene, i panda non sono certo noti per le loro prodezze riproduttive, il contrario semmai!»
«Appunto, appunto. Il pene di panda ha l’effetto opposto e, a sentire il mio medico, permanente. Mio marito è vecchio e non certo piacente. Quando smetterà di avere pretese su di me, sarò finalmente libera di dedicarmi a qualcuno alla mia altezza!»
«Signore, si alzi e ci segua, prego.»
«Perché? Non ho ancora finito il mio pasto e non intendo…»
«Posi forchetta e coltello e si allontani dal tavolo. Subito.»
«Pretendo una spiegazione! Come osate trattarmi così in pubblico?»
«I controlli sui vincitori dell’asta l’hanno segnalata come ecoterrorista. Sappiamo che in passato ha tentato di prelevare campioni di DNA di specie animali nel programma di estinzione programmata.»
«Che assurdità! Ho pagato come tutti, e ho diritto di restare al mio posto fino al termine dell’evento!»
«Vedo qua sul suo modulo che la sua carne è stata preparata “alla tartara senza alcun condimento”. Vuole davvero insistere sulla sua innocenza?»
«Un commento per la stampa? Cosa ci può dire della serata?»
«Il panda è delizioso, semplicemente delizioso. La carne ha un sapore unico, così esclusivo, elitario. E sapere che le nostre offerte serviranno a preservare decine, se non centinaia di altre specie, mi fa sentire davvero bene con me stesso.»
«Cosa spera per il futuro?»
«Spero che la prossima volta tocchi a una specie di balena. Sa, ne hanno proibito la caccia da prima che nascessi, e non vedo l’ora di provare la coda di balena… pare sia il taglio più pregiato!»