
Quarto classificato nella Materia Oscura Edition, un racconto di Maurizio Bertino.
Mi abbraccia, ricambio. Il contatore sta salendo.
«Quanti ne hai ancora connessi?», mi chiede aggiustandosi il cuscino con il braccio libero.
«Tu?», gli giro la domanda per prendere tempo.
«Nessuno, sono solo.»
«Anch’io.», mento.
Sto attendendo la conferma della licenza. Anche i miei nuovi utenti stanno aspettando.
Fino a cinque minuti prima:
– Oh sì, mettiglielo dentro, al frocio!
– Bravo, prendiglielo in bocca!
– Così! Così! Fammelo sentire!
Sempre le solite richieste di pervertiti del cazzo, letteralmente.
La svolta è stata l’impianto nel pene: da quel momento in poi non è più stato un guardare e non toccare e i miei utenti hanno potuto sentire tutto, le mie stesse sensazioni in ogni parte del loro corpo ammuffito. Sono passato dalle medie posizioni a quelle elite in meno di un ciclo lavorativo con ovvio aumento dei guadagni. Certo, bene non mi ha fatto ed è più che probabile che possa perdere la sensibilità, ma se vuoi salire devi essere disposto al sacrificio. E io lo sono.
Adesso:
– Quanto cazzo ci metti?
– Come lo farai? A mano?
– Voglio sentirlo urlare!
Ecco i clienti super nova che stanno entrando. Li sento nella testa attraverso i cebrolink. Questi sono quelli con i soldi veri, altrimenti non potrebbero pagarsi la tariffa dell’account di un PG con licenza. E intanto il mio conto sale, sento i ticchettii di ogni nuova connessione.
«Sta arrivando, signori. Pazientate.», cerco di rabbonirli con un pensiero messaggio.
«Che strano, i miei utenti stanno salendo.», mi dice accendendosi una sigaretta e guardandomi con quell’espressione che sta per dovremmo ricominciare, che ne pensi?
Lo guardo, gli sorrido, non ci metterà molto a capire. Funziona così: tu metti la pubblicità del tuo future live sui canali super nova e subito arriva qualcuno che fiuta l’affare e che passa l’informazione a chi è capace a rivenderla. E, come per magia, ecco che arrivano i super nova anche da te che non hai fatto un cazzo e che neppure sai che cazzo sta succedendo, solo che i guadagni te li sogni perché non sei nessuno se non un mezzo per vivere l’estremo.
Licence approved. Notifica in casella di posta.
C’è fermento nella mia testa: dieci, poi cento, poi mille, poi diecimila e tutti che mi parlano, tutti che vogliono che lo faccia così oppure così o ancora così e poi così. La svolta.
Mi alzo, faccio finta di stirarmi le braccia. L’attesa è tutto, come in un rapporto: falla salire fino al culmine per ottenere l’effetto maggiore. Mi sono documentato: bisogna arrivare pronti conoscendo tutti i metodi più spettacolari, quelli più ad effetto e che ti possono assicurare un’utenza ancora più ampia e ricca al prossimo evento.
«Ma che succede? Ho migliaia di utenti! Che cazzo sta succedendo?», sta cominciando ad agitarsi. Per lui è la prima volta e come potrebbe essere altrimenti? Fosse la seconda sarebbe già carne marcia valida solo per il riciclo. Ne avrà sentito parlare, come tutti. Stai facendo il tuo cazzo di lavoro da PG del sesso quando ecco che il tuo partner raggiunge la quota necessaria per comprarsi la licenza e passa di grado usandoti come sua prima vittima legalizzata. Ma non ci credi, non vuoi crederci e così attendi passivo fino a quando l’altro non tira fuori il coltello, o la pistola, o il lanciafiamme o quello che cazzo s’è pensato e non si mette a lavorare sul tuo corpo.
Devo passare all’azione. Mi chino verso lo zaino, lo afferro.
– Un coltello?!
– Ma fai sul serio?
– Legalo e poi smembralo!
Mi giro di scatto, pronto a piantarglielo in una spalla. Numero uno: immobilizzalo. Numero due: dopo averlo immobilizzato, uccidilo nel modo più lento possibile cercando di 1) seguire i desideri degli utenti connessi e 2) improvvisare per colpire con la tua fantasia gli utenti connessi.
E mi colpisce, m’immobilizza e ride. Ridono le voci nella mia testa.
E io sono un coglione.
È un PG con licenza, uno di quelli con esperienza. Ha tirato su un bello spettacolo, gli utenti avranno gradito. E non usa un coltello, parte con uno stuzzicadenti.