Prima fase

Gli scrittori all’epoca del Grande Fratello, la perdita del messaggio in favore della confezione. Un’arena con sangue vero e senza vincitori se non la voglia di autodistruzione del Sistema stesso.

 
«Come potete notare dal replay l’ascia di Marco giunge a bersaglio prima della spada di Luca. Direi che è evidente, notate come affonda nella spalla causando uno spruzzo di sangue, il tutto mentre la spada ancora non è penetrata nella pancia.»
La sala fu percorsa da un mormorio di approvazione. Le luci si accesero e l’immagine sul maxi-schermo andò a nero. Maria osservò la sua platea e ricominciò a parlare.
«Tali considerazioni, unite al fatto, triste, della morte di Luca, mi hanno convinta, in totale accordo con la Redazione, ad assegnare la vittoria a Marco.»
Un boato si sollevò fra i presenti. Marco era stato in testa a tutte le classifiche di gradimento fin dalle prime puntate. Il programma non poteva avere una conclusione più soddisfacente. Un nugolo di mani si alzò dalla massa di giornalisti.
«Si aspettava un successo del genere?»
«E se Marco non riuscisse a sopravvivere?»
«Perché questa disparità nell’assegnazione delle armi ai tre finalisti?»
«Giusto! Perché a Nita un semplice coltello mentre ai due maschi un’ascia e una spada?» urlò con rabbia una giornalista in prima fila «E perché l’avete separata da Marco e l’avete costretta ad affrontare, da sola, Luca?»
Maria parve infastidita.
«Mi sembra evidente. Nel corso dell’ultima settimana Nita aveva stretto una relazione con Marco. Il suo piano era di fare combattere i due maschi e, in caso di vittoria del suo innamorato, approfittare della sua stupidità per dargli il colpo di grazia.»
«Era una strategia come altre, perché non darle la possibilità di portarla a termine?» insistette la giornalista.
«Una donna ha più difficoltà rispetto a un uomo nella stesura di un romanzo d’azione!» Maria parlava contenendo a stento il disprezzo per quelle ultime domande «Questa era solo la prima fase di questo nuovo format e in accordo con la Redazione abbiamo deciso che Nita non fosse idonea per il proseguimento del progetto: è stata una scelta redazionale.»
Squillò un telefono, Maria rispose. Ascoltò senza ribattere scuotendo, tristemente, la testa. I giornalisti rimasero in silenzio in un clima di tensione. Infine Maria tornò a rivolgersi a loro.
«Mi è appena giunta la notizia che tutti speravamo non arrivasse mai: Marco si è spento cinque minuti fa a causa delle ferite riportate.»
I giornalisti si guardarono disperati.
«Ma voglio rassicurare la sua famiglia» continuò Maria «Marco non potrà scrivere il romanzo per cui si è aggiudicato la pubblicazione, ma il suo nome verrà comunque accreditato fra i coautori del best-seller che verrà tratto dalla trasmissione e allo stesso modo sarà accreditato come co-sceneggiatore nel blockbuster che verrà tratto dal best-seller!
Un sospiro di sollievo si sollevò fra i presenti e un applauso liberatorio fu indirizzato alle ultime parole di Maria.
« Scrittori, la trasmissione per dare a tutti la possibilità, un giorno, di scrivere un best-seller, continuerà nonostante tutto!»
Maria si alzò e uscì dalla sala, accompagnata dall’ovazione generale.