
Ho visto la barista non prendere la Kahlua per preparare il Black Russian. La musica è una variazione del pulsare delle tempie di quando hai mal di testa. E altrettanto piacevole.
Un trentacinquenne avrebbe passato una serata migliore con Call of Duty. Ma 15 € di biglietto sono andati.
Le cose migliorano quando incontro lei. Carina, si muove bene. Sorride, si lascia avvicinare. Si struscia, e lo fa dove mi è più gradito.
Le sue prime languide parole sono: «Mi porti a casa?»
La assecondo.
«Tu non guidi?» chiedo lungo il tragitto.
«Non ho la patente.»
Il brivido parte dal collo e arrivato in basso fa afflosciare tutto. «Ma… quanti anni hai?»
«Lunedì diciassette.»
Siamo arrivati. Lei scende e lascia la portiera aperta. «Vuoi salire?»
«Facciamo di no. E… ti dispiace se ti faccio gli auguri in anticipo?»
Il buffone parte con una sgommata.
Meglio, non mi pareva un latin lover. Avrei dovuto inventare un’altra scusa.
Ma stasera mi serviva un passaggio. Che seccatura avere la macchina in revisione!
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