Everyday

La fedeltà è scegliere ogni giorno la stessa persona. Finalista nella Settima Edizione della Quinta Era con Alessandro Vietti come Guest Star, un racconto di Adriano Muzzi.

 
«Il solito?»
«Scusi?»
«Il solito bouquet?»
«Sarebbe?»
«Sette rose rosse.»
«Uhm, mi piace, va bene.»
Il fioraio, un arabo di mezza età, preparò il mazzo di fiori e lo porse al vecchio.
«Dieci euro, grazie.»
L’anziano signore pescò il portafoglio da una tasca della giacca di velluto e, con le mani tremanti, estrasse una banconota piegata come un origami.
In paese lo chiamavano il signor ‘ogni giorno’. Ogni giorno, dopo essersi lavato, rasato perfettamente e vestito in maniera elegante, usciva, faceva colazione al bar, e poi si recava dal fioraio.
Lei lo aspettava sempre seduta sulla panchina davanti alla chiesa. Aveva lunghi capelli bianchi ricolmi di boccoli.
«Buongiorno, splendore dell’universo», disse il vecchio donando i fiori alla donna. Se Dio avesse voluto creare un viso di donna per sé, pensò, l’avrebbe concepito esattamente come quello.
«Grazie, sei molto romantico.»
«Mi posso sedere vicino a te?»
«Certo, vieni qui.»
«Ma anche tu hai la sensazione di conoscermi da una vita?»
«In un certo senso sì, mi sembra di averti sempre conosciuto.»
Il vecchio socchiuse gli occhi e inspirò l’aria pulita del mare. Si sentiva molto bene, ma improvvisamente un dubbio turbò la sua serenità:
«Ma tu come facevi a sapere che sarei venuto qui e…»
La donna interruppe la domanda mettendo l’indice sulle labbra del vecchio, poi lo baciò delicatamente.
«Andiamo», disse la donna.
«Dove?» chiese, ridestandosi dal sogno a occhi aperti.
«A fare due passi.»
I due, mano nella mano, s’avviarono per la lunga salita che collegava la chiesa con la parte superiore del paese.
«Non riesco a ricordarmi se ci siamo già incontrati», disse l’anziano scuotendo la testa.
«In un’altra vita.»
Risero tutti e due. La donna guardò il vecchio con tale intensità che lui si sentì come nudo. La vecchia gli fece una carezza nei capelli, spettinandogli i pochi ciuffi che gli erano rimasti.
Il vecchio si ricordò di quando era bambino e la madre lo portava al mare. C’era sempre vento. Un vento che scuoteva i capelli e il cuore. Il vento, pensò, trasporta sempre qualcosa da un posto a un altro. Muove dei frammenti di memoria portandoli in superficie.
Aprì gli occhi e i ricordi svanirono come sale nell’acqua. Sorrise. La vita è adesso, pensò.
 
«Il solito?»
«Sarebbe?»
«Sette rose rosse…»
«Uhm, mi piace.»
La moglie del fioraio guardò perplessa tutta la scena e chiese:
«Sempre la stessa storia?»
«E’ un brav’uomo» disse l’arabo, voltandosi per sistemare dei vasi.
«Non si ricorda niente, eh? La sua testa fa acqua!» incalzò la moglie.
«E’ malato, ha l’Alzheimer, lo sai.»
«Ma ogni giorno…»
«Ogni giorno si innamora nuovamente di lei. E’ una cosa bella!» disse l’arabo alzando il tono della voce.
«Se lo dici tu.»
«Dovrebbe essere così anche tra di noi…»
Il fioraio posò un sacco di concime in terra, si girò verso la moglie e le disse:
«Noi dovremmo…»
«Dovremmo?» chiese la moglie.
«Se ci pensi bene, la fedeltà è scegliere ogni giorno la stessa persona.» disse lui.
Ogni giorno. Everyday.