Buon risveglio

Allungo le braccia dietro la testa e accompagno uno sbadiglio stiracchiando ogni muscolo del mio corpo con lenta precisione. Non ricordo l’ultima volta che mi sono sentito così rilassato. Che dormita, ne avevo proprio bisogno.
Allungo un braccio verso il comodino alla ricerca del cellulare, ma la mia mano tasta nel vuoto.
Apro gli occhi. Una luce azzurrina illumina malamente un soffitto di pannelli di compensato che non riconosco.
Sollevo un poco il busto, appoggio il peso sui gomiti. Alla mia destra una fila di tavoli coperti da un lenzuolo mi rivela la natura di quel luogo.
Se becco il cretino che mi ha chiuso in un obitorio lo ammazzo con le mie mani.
Salto giù dal tavolo autoptico, scosto il lenzuolo alla ricerca dei miei vestiti e mi ritrovo faccia a faccia con il mio cadavere.