
Finalista nella Livio Gambarini Edition, 146° All Time, un racconto di Matteo Mantoani.
Eddie Pontello si guarda attorno spaesato. Lo spazio intorno a lui è buio, solo una luce illumina un tavolo al centro della sala. Lancia un’imprecazione ed estrae il revolver dalla tasca dell’impermeabile. Punta la canna davanti a sé e cammina verso la luce.
Il tavolo è ricoperto di tessuto verde; una scatola bianca ha una scritta rossa sul coperchio: Monopoly, Inferno Edition.
«Ma che roba è?»
«Vedo che ti piace!»
Si gira e punta la pistola verso il buio. Quando il viso compare sotto la luce, Eddie si rilassa: l’uomo è calvo, ha gli occhi smunti e piccoli baffetti.
Eddie rimette a posto la pistola e si mette a ridere: «Ma tu guarda chi si rivede! Franky Santino. Pensavo di averti aperto un buco in testa!»
Franky sorride ad evidenziare un canino cariato e si inchina, la luce illumina il suo cranio calvo: un foro gocciolante sangue si apre vicino alla nuca.
Eddie fa un salto. «Ma che cazzo succede?» Si aggrappa al tavolo, il mobile traballa.
Il morto mette le mani avanti. «Suvvia, non fartela sotto. Ti va di giocare?» Fa un passo verso il tavolo e raccoglie la scatola, la libera dal coperchio, estrae il tabellone e lo sistema sul tavolo. «Quanto hai?»
Eddie balbetta: «Quanto ho cosa?»
«Qui si gioca a soldi! Cosa credi?» Gli rivolge un altro sorriso. «Allora?»
Eddie scuote la testa, si mette la mano in tasca ad estrarre il portafoglio. Lo apre, conta le banconote. «Un migliaio di verdoni.»
L’altro annuisce. «Voi gangster siete sempre pieni di grana. Avanti. A me il fiasco e a te la candela. Comincia tu.»
Eddie strabuzza gli occhi e arriccia le labbra. Qualsiasi diavoleria stia architettando quello spettro, forse è meglio assecondarla.
Si decide e afferra i dadi.
Franky emette un verso soddisfatto e posa la casetta di legno su Lucifer Avenue. «Quando passerai da qui dovrai pagarmi 120 dollari!»
Eddie stringe i denti. In quei giri ha solo comprato le due caselline rosa di Kharon Street e di Minos Avenue. Sa che per vincere occorre accaparrarsi le stazioni il prima possibile, nonché le vie colorate di blu e viola scuro.
«Merda! Ma quanti soldi hai, lurido stronzo!»
Franky sogghigna. «Quand’ero in vita non ti importava, ma esigevi il pizzo in ogni caso.»
«Ma vaffanculo.» Eddie tira i dadi. Doppio tre. Casella Community Chest. Legge il bigliettino: Al Capone dà una festa a San Valentino, paga cento dollari. «E che cazzo!»
Franky ride di sottecchi e tira, conta le caselle battendole col fiaschetto di legno e supera il Go! «Altro giro e cento dollari per me.»
Eddie ringhia e raccoglie i dadi. Due. Ugolino Avenue. «Questa la compro.» Estrae le banconote dal portafoglio.
«Sei sicuro?» Franky rivolge gli occhi verso di lui. «Fossi in te terrei qualcosa da parte.»
Eddie fa una pernacchia e sbatte duecento dollari sul tavolo. «Fatti i cazzi tuoi e gioca.»
L’ometto si lecca il dente cariato e raccoglie i dadi. Sette. Income Tax. Posa cento dollari sul tabellone. Una lacrima gli scivola dalla guancia. «Le tasse, proprio io che a parte il mio negozietto avevo poco e niente.»
«Poche storie!» Eddie lancia i dadi e muove la candelina in avanti. Chance. Raccoglie la carta dal mazzetto rosso: Go to Hell!
Un forte vento caldo si alza e trascina la candela verso la casella ad angolo del tabellone. Eddie la guarda con attenzione: il disegno è quello di un uomo in prigione, proprio come nel Monopoly vero, solo che le sbarre ardono infuocate.
Il vento lo alza dal pavimento.
Si dimena, lancia imprecazioni: ma non c’è verso.
La gabbia lo imprigiona, intorno a lui infinite distese di fiamme lambiscono un cielo plumbeo.
«Maledizione!» Sbatte la mano sull’impermeabile per spegnere una piccola fiammella.
La voce di Franky rimbomba nella sua testa: «Come va là dentro? Sei comodo?»
«Dannato pidocchio! Fammi uscire di qui!»
«Conosci le regole del gioco! Paga cinquanta dollari e sei fuori!»
Eddie strappa il portafoglio dalla tasca, ci ficca dentro le dita scottate e raccoglie due banconote da venti. «Franky, prestami dieci dollari! Andiamo non fare lo scemo!»
«Quando i soldi mi mancavano, non hai esitato a spararmi in testa!»
«Avanti figlio di puttana! Sono solo dieci dollari!»
Nessuna risposta.
Le fiamme accendono l’impermeabile.