
«Buonasera Pecci!» esordì sorridendo l’ispettore Cipolla sbucando dalla folla di gioviali curiosi.
«Ispettore buonasera a lei» rispose Pecci sorridendo al superiore.
«Mi istruisca sull’accaduto.»
La folla si ammutolì, curiosa. Cipolla se ne accorse.
«Signori, qui non ci sta più niente da vedere!» urlò esibendo il migliore dei suoi sorrisi «Manca un quarto alle 20, se ci lasciate lavorare sapremo dirvi qualcosa di divertente già nel prossimo tiggì!»
Nessuno perse il sorriso, ma la notizia sconvolse i più.
«Perdinci! Un quarto alle 20!»
«Oddio mi perdo l’inizio!»
«Questa settimana Pieraccioni è affiancato da Totò rigenerato al computer!»
«A casa! A casa!»
Pochi istanti dopo Cipolla e Pecci erano rimasti soli nella piazzetta, fra loro il corpo senza vita del presunto suicida.
«Bene Pecci, ricominciamo» ordinò con un sorriso di soddisfazione l’ispettore.
«Ok capo. Il soggetto qui ai nostri piedi si è distinto perché nel pieno del tiggì delle 19 ha cominciato a non sorridere.»
«Ah» l’ispettore Cipolla sorrise di preoccupazione.
«Pare anzi che abbia cominciato a inveire contro il governo. Sembra infatti che fossero state date alcune notizie riguardanti l’ultima finanziaria, ma De Sica le ha subito fatte seguire da una delle sue gag, quindi proprio non si capisce il perché di una reazione tanto smodata.
«Eh no, non si capisce.»
«In ogni caso il soggetto sembra abbia perseverato nel distrarre i famigliari dal tiggì proprio nel momento delle notizie sportive di Teo Teocoli.»
«E improvvisamente è piombato giù dal decimo piano.» concluse Cipolla.
«Non avrei saputo dirlo meglio!» esclamo gioviale Pecci rinfocolando ancor di più il sorriso di autocompiacimento del superiore «Che dice, scrivo malore da battuta fulminante come in tutti gli altri casi del mese e andiamo a goderci il tiggì?»
«Direi di sì, ma, Pecci, certi particolari non se li lasci più sfuggire» concluse sorridendo l’ispettore chinandosi sul presunto suicida per aprirgli gli occhi e disegnargli un sorriso sulle labbra.
I commenti sono chiusi.