Test psicologico n.3

Tante risposte per un grande punto interrogativo in questo racconto di Linda De Santi, vincitrice della 113° Edizione di Minuti Contati con Federico Guerri come guest star.

 
1- Luca Dini.
2- Il 28 agosto 2008 a Firenze.
3- A Firenze, in via delle Case Dipinte 23.
4- Ho un buon rapporto con la mia mamma. Mi porta sempre al ristorante, soprattutto quando la mia baby-sitter, Diana, non può venire a preparare la cena.
5- Ho un buon rapporto anche con mia nonna. O meglio, ce l’avevo prima dell’incidente. Però se scrivo così sembra che è morta e questo non è vero. Credo.
6- In camera mia, stavo giocando con i soldatini e gli indiani.
7- C’era solo mia nonna, Diana non era potuta venire.
8- Perché mi annoiavo. Sapevo che nel cofanetto c’erano i nastri di mia nonna e sono andato a prenderlo.
9- Volevo appendere gli indiani al comò.
10- Non è che mi avesse detto di non prenderlo. Aveva detto che lo poteva usare solo lei, però in quel momento non lo stava usando e allora l’ho preso io. Come facevo a immaginare cosa stava per succedere?
11- Non lo so. Forse aveva davvero detto di non prendere il cofanetto.
12- A dire la verità, niente. Sembravano nastri normali.
13- Quando se n’è accorta ha iniziato a strillare.
14- Non penso che mia nonna sia strana. Cioè, a volte dice cose in un’altra lingua, altre volte prepara strani intrugli con le piante, ma in fondo tutte le nonne fanno cose strane. La nonna di Mirko una volta ha tentato di accendere il forno con il dentifricio.
15- Mi ha strappato il nastro rosso dalle mani. Non so perché, visto che ci stavo solo giocando. Mi stava tutto avvolto intorno al braccio, bello stretto. Faceva lo stesso verso del mio gatto quando gli faccio le carezze.
16- A dire la verità non lo so. Quando lo ha tirato, è come se il nastro le fosse saltato al collo.
17- All’inizio credevo che stava scherzando. Prima ha balbettato, poi è diventata tutta rossa, poi ha iniziato a soffiare e si toccava il collo (non ho capito se si stava allacciando il nastro o cercava di toglierselo).
18- La sua testa si è gonfiata. È diventata proprio come un palloncino, solo che al posto del nodo per non far uscire l’aria c’era il nastro rosso.
19- “Le sto bene?” Ha detto proprio così.
20- Penso che ha anche detto che erano secoli che aspettava che qualcuno lo indossasse.
21- Non c’è stato verso. Ci abbiamo provato io, mamma, il dottore e pure qualcuno degli uomini con l’uniforme che sono arrivati dopo.
22- È ancora lì.
23- Come ho scritto anche prima, non credo che mia nonna è pazza. Però ora ha la testa tutta gonfia, dice cose strane e parla con un’altra voce.
24- Ad esempio, stamattina ha chiesto a mia madre se poteva metterle il nastro viola al polso, perché il nastro rosso da solo si annoiava.
25- Un po’ sballottato. Mia madre mi ha portato prima in ospedale e poi qui. È già la terza volta che vengo e che mi fanno delle domande come queste.
26- Non so cosa vuol dire paranormale.
27- Sinceramente no. Sono solo un po’ assonnato perché tutti mi fanno domande in continuazione.
28- Vorrei tornare a casa mia. Mi manca mia nonna, e anche Diana e il mio gatto.
29- Certo che mi piacciono i fiori.
30- Non so se vorrei fare il fioraio.
31- Certo che ho detto la verità.
 
Firmato,
Luca Dini