Lo smaltimento

In un futuro ipotetico la popolazione verrà selezionata per quoziante d’intelligenza. Ma non nel modo che ci si aspetta. Un racconto di Veronica Cani.

 
Quando il telefono trillò, Anna fu scossa da un fremito. Si meravigliò di non aver sobbalzato. Riusciva ancora a controllare i nervi, nonostante la tensione.
Il Ministero della Mente aveva emanato la convocazione per la misura della curva intellettiva un mese prima, e lei e Marco erano già stati esaminati. Tutta la popolazione mondiale registrata nell’ultimo censimento doveva essere esaminata. Ma ad Anna non importava nulla della popolazione mondiale. Lei e Marco erano sposati solo da un anno e le cose andavano a gonfie vele. Era questo tutto ciò che le interessava. Era convinta che le cose sarebbero potute andare a gonfie vele ancora per molto tempo.
Sollevò la cornetta con il cuore in gola: «Pronto?»
«Oh, tesoro, allora sei in casa!» Era sua madre. Tirò un sospiro di sollievo.
«Ciao, mamma. Sto aspettando Marco, rientrerà fra poco. Rimarremo in casa, stasera, non abbiamo nessun programma.» Si rese conto che le frasi le scaturivano dalla bocca meccanicamente, in un flusso incontrollato. La sua testa era altrove. Continuava a pensare ai risultati della misurazione del QI.
«Anna, stai bene? Sei strana…» La voce di sua madre la riportò bruscamente alla realtà.
«Sì, mamma, va tutto bene. Ora scusami, devo chiudere. Ho sentito il rumore del portone. Forse Marco è rientrato.»
Quando abbassò la cornetta, chiuse gli occhi e sospirò. Non aveva sentito alcun rumore. E non immaginava minimamente quando Marco sarebbe potuto tornare a casa. Semplicemente, non aveva voglia di conversare con nessuno. Quando suo marito aveva ritirato le copie degli esiti avevano passato l’intera serata a confrontarle, senza capire granché. L’unico dato su cui entrambi concordavano era che le curve dei loro grafici erano molto diverse. Quella di Marco svettava verso l’alto, snella e appuntita; quella di Anna era più bassa e arrotondata, come il profilo di un’armoniosa collinetta.
Il telefono squillò di nuovo. Stavolta, Anna sobbalzò.
«Pronto?»
Una voce secca e formale attaccò: «Signora Pasquini, qui è l’Ufficio Controllo Intellettivo. Abbiamo analizzato gli esiti del vostro esame. Mi rincresce informarla che il QI di suo marito è superiore ai 140 punti. Un genio, praticamente. Il suo, invece, risulta compreso tra i 110 e i 126 punti.»
«Questo cosa comporta?» chiese Anna con apprensione, anche se già conosceva la risposta.
«Signora, un livello di intelligenza così alto è sgradito e nocivo al nostro Governo. Abbiamo avviato la procedura di smaltimento denominata “Altro Universo”.»
L’urlo di Anna echeggiò nella stanza. Le avevano parlato della procedura. Il corpo di Marco sarebbe stato incapsulato in un involucro e spedito nello spazio, dove il suo genio non avrebbe mai potuto contrastare le decisioni del Governo.
Anna ora singhiozzava, rintanata in un angolo, con la cornetta tra le mani.
«Signora Pasquini, è ancora lì?» berciò l’impiegato. «Dobbiamo comunicarle che i costi dello smaltimento non sono a nostro carico. Le invieremo regolare fattura a procedura ultimata.»

I commenti sono chiusi.