Il bacio della buonanotte

 

La bambina, nel suo letto a baldacchino e le coperte tirate fino al mento, aspettava.
«Papà ha detto che la mamma arriva subito a darmi il bacio della buonanotte.» sussurrò all’orsacchiotto di peluche che stringeva forte al petto. «Ricordiamoci di sorridere e di dirle che le vogliamo tanto bene. E ricordiamoci anche di chiederle di farci lo spettacolo.»
La stanza era buia. La porta si aprì, piano, facendo trapelare un po’ di luce. Una donna in vestaglia raggiunse, leggera, il letto a baldacchino e si chinò sulla bambina.
«Buonanotte mio tesoro…» sussurrò accarezzandole i capelli.
«Buonanotte mammina… » rispose lei. «Ti voglio tanto bene…»
«Anch’io amore mio.» sussurrò la madre dandole un bacio sulla fronte.
«Ahi!» si lasciò scappare la bambina. Subito si portò le mani alla bocca, pentita, la mamma era ancora china su di lei.
«Ti ho fatto male?» le sussurrò nelle orecchie.
«No…»
«Eppure ti sei lamentata. Non dire le bugie alla mamma…»
«È che… Mi hai…» la bambina strinse ancora più forte al petto l’orsacchiotto.
«Ti ho cosa?» il tono della madre si fece perentorio.
«Niente, mamma. Ho sentito male alla testa, una fitta. Scusa…»
La madre rimase china su di lei, il suo alito pesante la colpiva in pieno sul volto. «Va bene. Brava la mia bambina.» disse infine rialzandosi.
«Scusa mamma…»
«Non devi scusarti, la mia bambina ha il mal di testa. La mia bambina stasera ha bisogno di dormire subito.» non sussurrava più, il tono era freddo.
«No mamma, fammi lo spettacolo. Balla quella canzone, quella che mi fa dormire!» chiese disperatamente la bambina.
«No, stasera mia figlia ha il mal di testa, non ha tempo per la sua mamma.» la donna cominciò ad allontanarsi dal letto.
«Ma no, ce la faccio mammina…» la bambina cominciò a piagnucolare stringendo sempre più forte il suo peluche.
La madre raggiunse la porta. Si fermò. «Stasera sei stata un pessimo pubblico, bambina mia.» ora il tono di voce era maschile, gelido.
«Scusa papà… No! Volevo dire mamma!» la bambina era disperata.
«Ti perdono solo perché la mia performance è stata pessima. Non mi sono fatto la barba e ho graffiato quella tua pelle così morbida.»
La bambina continuava a piangere. «Scusa papà! Mamma! Scusami tanto!»
«Sei confusa, è inutile continuare. Ricordati che anche la mamma non apprezzava più i miei spettacoli. Non deludermi come mi ha deluso lei.»
«Non lo farò! No, sarò brava!»
«Non so proprio come potrei vivere senza la mia bambina…» concluse il padre tornando a sussurrare con tono femminile. «Buonanotte amore mio.» e si chiuse la porta alle spalle facendo sprofondare la camera della figlia nel buio della notte.