Personaggi in cerca di…

Daniel prese per mano Grace e la condusse verso la stanza del piacere. La ragazza sorrideva emozionata mentre lui fremeva…
«Basta con questa robaccia!» esclamò Daniel.
«Non se ne può più» sbottò Grace.
«Vi ha dato di volta il cervello?» si lamentò Benjamin, le dita pronte a riprendere la danza sui tasti.
… fremeva di desiderio. Lei era così… così…
«Ah ah. E adesso?» lo provocò Daniel.
«Idiota, tu fai quello che dico io.»
Sullo schermo del notebook si composero frasi diverse da quelle che vorticavano nella mente di Benjamin.
Grace aveva tra le mani una torcia fiammeggiante. I bagliori del fuoco danzavano sul volto bello e severo di Daniel. Si unì alla festa anche Carl, poi comparve Kelly e, alla spicciolata, arrivarono tutti gli altri personaggi di quella storia.
«Fermi! Che cazzo vi viene in mente?» si allarmò Benjamin. Premette INVIO più volte, ma il cursore continuava a vivere di vita propria. Spostò il puntatore del mouse sulla X della finestra di Word, ma i clic non avevano alcun effetto.
«Abbiamo deciso di bruciare tutto» annunciò Daniel. Gli altri personaggi lo acclamarono ed esultarono al suono di quella sentenza. «Vogliamo storie più profonde… più belle, perdio! Le tue fanno schifo!»
«Ma piacciono alla gente!» si difese Benjamin.
«Non importa. Il fuoco purificherà ogni cosa» proseguì imperterrito Daniel, «poi saremo noi a scrivere qualcosa di buono per te!»
Grace diede fuoco alle tende, ai divani, ai mobili di legno e scoppiò in una grassa risata.
Le fiamme riempirono lo schermo del computer e piccoli tizzoni ardenti schizzarono fuori sul piano della scrivania.
Benjamin si ritrasse spaventato. Si guardò intorno. Afferrò la mazza da baseball…
«MAZZA DA BASEBALL?»
Benjamin si guardò intorno: la voce sembrava provenire da ogni direzione. «E tu chi sei? Mostrati a me!»
«IO SONO L’AUTORE! COSA PENSI DI FARE?»
Benjamin distrusse il notebook e lo guardò ardere a lungo.
L’Autore cliccò sulla X della finestra del Word ma non accadde nulla.
Questa storia non mi piace, ruggì Benjamin.